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Autore: yellowloid    04/06/2013    4 recensioni
Salve! Questa è una raccolta di one shot/flash fiction, ho solo alcune cose da dire:
1) Le coppie saranno tutte Het.
2) Non per tutte ci sarà un lieto fine: alcune storie potrebbero avere un finale drammatico, dipende da come mi gira mentre le scrivo. ù.ù
Recensite! ^_^
Genere: Angst, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Quanto è bello…, pensò Gumi mentre guardava il suo professore di Giapponese mettere a posto alcune circolari del liceo. Era affacciata alla porta, e non si accorse che dietro di lei c’era la sua amica Miki che la guardava divertita.

“Ti piace, eh?” chiese sottovoce, facendo sobbalzare la verde.

“Eh ehm” disse Gumi schiarendosi la voce, dopo essersi ripresa dallo spavento “Non lo so. Forse. Sono nel panico più totale, Miki, ecco cosa so…”

“La mia amica yaoista è innamorata! Lo sapevo! Mi inviterai al vostro matrimonio, vero?” scherzò la ragazza dai capelli lunghi e rossastri.

“Miki!”

“Sto scherzando! Dai, andiamo a pranzare.”.

Si recarono in giardino, senza rendersi conto che qualcuno le spiava, anzi, spiava Gumi.

 

“Ehi, non ho acqua… Vado a prenderla al distributore, tu aspetta qui Gumi, ok?” disse Miki mentre si alzava sistemandosi la corta gonna della divisa scolastica.

Gumi annuì. La rossa si allontanò e lei rimase sola.

In cortile c’erano solo loro, e ora c’era solo Gumi.

Le si avvicinò un ragazzo alto e muscoloso, e la ragazza lo riconobbe: era Akaito, il ragazzo peggiore della scuola, quello con cui nessuno avrebbe mai voluto stringere amicizia. Il suo ex-ragazzo.

Arrivò di fronte a lei. C’era qualcosa che non andava: lui la odiava da quando lei l’aveva lasciato.

La prese per il polso. Gumi cercò di dimenarsi, di liberarsi dalla presa di quel ragazzo, ma era troppo forte. La sbatté al muro più vicino.

Un dolore atroce colpì il corpo della ragazza, che collassò a terra: Akaito le aveva appena tirato un pugno in pancia.

Akaito esclamò: “Ehi Gumi, ti piace questo?” le tirò un altro pugno ben assestato “E questo?” un altro pugno.

La ragazza si teneva la pancia, non riusciva a reagire, le faceva male tutto e non poteva muoversi.

E’ la fine… Solo per colpa sua…, pensò mentre guardava Akaito infierire sul suo corpo esausto.

 “Fermo, Shion!”. Era una voce maschile. Gumi la riconobbe: era lui.

“Eh?!” urlò Akaito, voltandosi verso la direzione da cui proveniva la voce, ma venne colpito in faccia da un pugno che lo fece cadere a terra.

“Cosa stai facendo? Verrai espulso per questo!” esclamò la voce, per poi avvicinarsi a Gumi, che sorrise e svenne.

 

“-mi? Gumi?”

La verde si alzò di scatto dal letto su cui riposava. Si guardò intorno, spaesata, per poi incrociare lo sguardo dolce e calmo di un uomo… Ma chi era?

“Gumi, finalmente ti sei svegliata!”.

Oh, ecco chi è.

“P-Professor Hiyama? Dove siamo?” chiese Gumi, impaurita e allo stesso tempo felice di avere il professore accanto seduto vicino a lei sul letto.

“Siamo a casa mia, Gumi. Ti ci ho portata dopo che quel malvivente di Shion ti ha maltrattata violentemente. Ah, chiamami Kiyoteru, Gumi.” Le carezzò una guancia “Io ti chiamo per nome, non vedo perché tu non dovresti fare lo stesso.” Le sorrise.

“Ah ehm… Io…” disse Gumi, imbarazzata, guardando con la coda dell’occhio la mano del professore sulla sua guancia. Kiyoteru, nel vedere l’imbarazzo dell’alunna, ritirò la mano.

“Riposati se vuoi. Io intanto preparo la cena, ok?”. Fece per alzarsi, ma Gumi lo prese per mano, sporgendosi dal letto, a carponi. Kiyoteru si voltò.

“N-No…” guardò in basso e rivolse il capo all’indietro. Non voleva incrociare quello sguardo così dolce, non voleva e non poteva.

“C’è qualche problema, Gumi?”chiese l’uomo, guardandola teneramente e sedendosi di nuovo sul letto.

“Io… Ecco… Grazie” sussurrò la verde, cercando di non fare notare l’arrossatura del suo volto.

L’uomo non ce la fece più, si avvicinò, la prese per le spalle e la baciò, per poi rimanere lì, fermo, ad abbracciarla. Gumi era sorpresa, addirittura sconvolta, ma non si oppose a quei gesti.

L’abbraccio si sciolse e i due si guardarono, poi Kiyoteru disse:

“Di niente, Gumi… Ti amo, sai? So che un professore non dovrebbe mai innamorarsi di un’alunna, è sbagliato, ma le cose vanno così. Io non resisto più, Gumi, non ce la faccio. Il tuo essere così adorabile, scherzosa e simpatica con i tuoi amici, quel tuo modo di fare è… Voglio che tu abbia lo stesso comportamento con me, come tratti i tuoi amici, ma voglio essere più di un amico per te, Gumi… Voglio essere colui che ami, perché tu sei colei che amo più di qualsiasi altra cosa, colei che voglio proteggere anche a costo di morire… Sei colei che amo, ecco chi sei, Gumi.”.

La ragazza rimase in silenzio. Un lungo silenzio.

“Ti-Ti amo… Ti amo!” urlò Gumi, stringendosi all’uomo, che la strinse a sua volta, sempre più forte.

Dopo tanti anni passati a guardarsi segretamente durante i compiti in classe, lui alla cattedra e lei al banco, potevano finalmente stare insieme.

 

LE NOTE DELL’AUTRICE!

Ok, ok. Ditemi se questa shot vi piace. Ho bisogno di saperlo.

Allora, allora, intanto saluto e ringrazio Ricchan (ovvero Rin e Len forever) che mi ha dato qualche spunto per questa os. E poi saluto i love penguin, perché un saluto a lei ci sta sempre bene XD

Beh, ho finito. Vi saluto.

Chiau!

Ibby

  
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