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Autore: Milady 07    21/12/2007    2 recensioni
"Apro la finestra e mi sporgo un po' per vederlo meglio... Cavolo, diventa più figo ogni giorno che passa!Fisico slanciato e atletico, capelli corvini, viso d'angelo e quegli occhi, quello sguardo... mi ha letteralmente rubato l'anima! Come si fa a resistere ad uno così? Come si pùo' non essere follemente attratte e pazzamente innamorate del proprio vicino di casa?"
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kaede Rukawa
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO I°





CAPITOLO I°
 UN INCONTRO INASPETTATO



-Kojiro torna subito qui !-
Finalmente la mia agognata, bramata domenica è arrivata!!

Stamattina, con questo caldo sole che fa capolino fra le soffici nuvole bianche, annunciando oramai l’avvicinarsi dell’estate, la giornata si prospetta veramente splendida e me la voglio proprio godere tutta.

Per una volta ho deciso di cambiare il mio solito itinerario e di concedermi una passeggiata lungo il molo assieme al mio adorato volpino... Ma quello scatenato figlio di un canide è riuscito, non ho ancora capito come, a divincolarsi dall’imbracatura e ora è che corre come un matto lungo il pontile e io dietro come un’assatanata, sgolandomi a chiamare il suo nome.

Quando ormai pensavo di non prenderlo più, lo ritrovo a saltellare e scodinzolare tutto contento davanti ad un ragazzone con una strana capigliatura che per nulla infastidito lo sta accarezzando...

-Kojiro, porca miseria, che cavolo t’é preso?!- mormoro con il fiatone e il cuore che batte all’impazzata fino in gola. -Mi hai fatto correre i cento metri in dieci secondi per riacciuffarti, pazzo d’un cane!!- esclamo, cercando di infilargli l’imbracatura, ma lui non ne vuole proprio sapere e si nasconde dietro le gambe del ragazzo, abbaiandomi come un esagitato.

-Sicura che sia tuo?- mi chiede lui ridendo, divertito dalla scenetta che io e Kojiro abbiamo messo in piedi.

-Secondo te corro dietro il cane di qualcun altro?!- esclamo innervosita mentre finalmente riesco a riprendere in mano il controllo della situazione e a rimettere in “catene” il fuggiasco.
Profondo sospiro. Mi calmo e riesco a vedere meglio chi mi sta innanzi ...
La miseria, é proprio carino!! Niente a vedere con il mio Kiko, ma sicuramente degno di nota! Ed é anche molto alto...
-Preso qualcosa?- chiedo notando una canna da pesca appoggiata sul pontile.
Non è da me attaccar discorso così, ma vorrei farmi perdonare la risposta seccata di poco fa. Infondo se non fosse stato per lui forse sarei ancora a correre dietro a Kojiro.
-Non ho avuto molta fortuna oggi... - mi dice sorridendo, mentre si ficca le mani nelle tasche dei pantaloni.
-Mi chiamo Anna...- tanto vale che mi presenti. -E questo batuffolo di pelo si chiama Kojiro.- continuo, mentre prendo in braccio il mio fedele amico.
Tiro su la testa e mi accorgo di due meravigliosi  e profondi occhi azzurri che mi fissano incuriositi.
-Akira.- risponde lui, accarezzandogli  la testa pelosa con una mano.
Lo guardo stupita e rimango con la bocca aperta come un’ebete...
”E’ più alto di Rukawa, occhi azzurro mare, capigliatura strana e carino da far paura!!”
Mi ritorna in mente all’improvviso la descrizione dettagliata di Sanae... Non sarà mica quell’Akira?!
-... Sendoh?!- la domanda esce senza che me ne accorga.
Finalmente conosco l’idolo delle ragazze del Ryonan! E le voci su di lui sono azzeccate in pieno!! E’ proprio bello...
-Ci conosciamo?- mi fa di rimando e mi fissa.- Non sei del mio liceo mi pare...-
-No, frequento lo Shohoku e ... sono un’amica di Rukawa.- gli spiego.
-Ah!- è tutto quello che riesce a dire, ma fa un mezzo sorriso.- Kaede Rukawa ... Buon giocatore!- commenta infine, mentre raccoglie la canna e sistema la lenza.
-Direi che è uno dei migliori della Prefettura!- preciso io.
-Non gioca male, ma è solo una matricola ... -
Ehi! Come si permette questo qui? Kiko non sì tocca!
-Con tutto rispetto ma Kiko in campo è un vero portento e ...-
-Kiko?! -
Sorride e io arrossisco.
-Allora fai parte anche tu di quel gruppetto di scalmanate che lo seguono ad ogni partita!- esclama quasi sarcastico.
-Non mi piace il basket!-
Mi guarda stupito.
-Perchè no?-  chiede poi, incuriosito.
-E’ uno sport stupido!-
Il mio Kojiro è stufo marcio di starsene fermo a sentirci parlare e inizia a strattonare il guinzaglio e a guaire per farmelo notare.
Guardo l’orologio e mi rendo conto che ormai è quasi ora di pranzo.
Ed è meglio che mi sbrighi a tornare a casa se non voglio sentire la ramanzina di mio padre “sull’importanza di stare insieme a tavola almeno nei giorni di festa”.
-E’ stato un piacere conoscerti, Sendoh.- gli dico inchinandomi -E in bocca al lupo per la partita contro il Kainan!- concludo sorridendogli.
-Crepi!- mi fa di rimando, ammiccando. -Vieni spesso da queste parti?-
-Veramente no, ma è un bel posto per passeggiare.-
-Spero di rivederti allora...- mi guarda dolcemente e sfodera il più bel sorriso che ho mai visto.
Ho le allucinazioni uditive oppure questo aveva tutta l’aria di un invito?!


                                                                                  *      *      *       *

-E’ mezz’ora che aspettiamo! Sto morendo di fame!!-
Mia sorella mi si presenta sulla porta di casa, a braccia incrociate, incavolata.
-Sono andata fin giù al molo e ...-
-Sì, sì ...- mi interrompe. -Kaede non è con te?-
-Tu lo vedi?- le rispondo, mentre libero Kojiro dall’imbracatura.
-Strano, siete sempre insieme...- commenta sorpresa.
-Non siamo sempre insieme!- preciso io, seccata.
-Bè, allora vai a vedere se è arrivato. Sua madre è già qui e stiamo aspettando solo voi per iniziare!-
Caspita! Mi sono scordata che oggi veniva a pranzo con sua madre ...
-E perchè proprio io?!-
-Stavo per andarci, ma visto che tu sei già fuori ...-
-Che pizza!- sbuffo seccata.
-E muoviti!- mi intima rientrando in casa, seguita da Kojiro.
Strano però ... Di solito l’affamato cronico spacca il secondo. E se a cucinare è mia madre, si presenta almeno un’ora prima che sia effettivamente pronto ... Chissà dove diavolo si è cacciato!
La porta di casa è aperta, quindi in teoria dovrebbe esserci ...
-Kiko?- inizio a chiamarlo -Ehi! Ci sei?- alzo il tono della voce, ma non ottengo risposta.
Vuoi vedere che il ghiro è entrato in letargo e si è messo comodo comodo da qualche parte?
Con un sospiro rassegnato inizio a guardare in giro. In salotto non c’è anima viva e nemmeno in cucina. Quindi, non mi resta che il piano di sopra.
-Kiko ci ...- le parole mi muoiono in gola.
Come arrivo in cima alle scale, un’inaspettata, celestiale visione mi si para davanti agli occhi ...
Ora crepo! Qui, all’istante!
Bello come il sole, esce dal bagno con il solo bianco, candido asciugamano avvolto attorno alla vita ...
Ok! Il cuore non batte più ... Sono morta!?
Il fisico stupendamente scolpito dalle lunghe ore di allenamento ... La pelle ancora bagnata  profuma di docciaschiuma, solletica piacevolmente le mie narici e accende i miei sensi, sempre più sensibili alla sua presenza ...
Oh! Cavolo! Giuro, non so che cosa mi trattenga dal saltargli addosso e ... Stop!
Non sarà facile, ma cerchiamo di riportare gli ormoni sotto la soglia di allerta!!
Ma come faccio, se continua a guardarmi con quegli occhi stupendi??
Lui pare neanche essersi accorto di quanto mi ha messo in subbuglio questa situazione.
Continuo a fissarlo, ammutolita e imbarazzata.  Il mio viso si infiamma come mai prima d’ora ...
-Ciao!-
-Ciao ...- borbotto quasi fra i denti, cercando di essere il più disinvolta possibile.
Pausa di interminabile silenzio.
-Il ... il pranzo è pronto.- mormoro sorridendogli. -Sbrigati o Sakura metterà te nel piatto!- mi volto e riscendo le scale il più velocemente che posso e quasi m’ammazzo sugli ultimi tre gradini ...



-Basket ...-
-Baseball ...-
-Basket!-
-Baseball!- rubo di nuovo il telecomando dalle mani del mio vicino. -C’è la semifinale del campionato americano oggi!-
-Quello è proprio uno sport idiota!- borbotta sbuffando.
-Il baseball non è idiota! E poi i giocatori hanno dei fisici pazzeschi!- ribatto sorridendo, mentre mi accomodo per terra sul tappeto, poggiando la schiena contro il divano dove lui se ne sta comodamente sdraiato. -Il basket è uno sport idiota! Dieci imbecilli in mutandoni ...- commento sarcastica.
-Non iniziare ...-
Passiamo insieme la domenica pomeriggio in casa abbastanza spesso se non gioca o se non si rinchiude in palestra ad allenarsi.
E se non fosse per il terzo incomodo, potrei godermi la compagnia di Kiko da sola!
-Non ne posso più di sport!! Vediamoci un bel film.-
Sakura, la mia “dolce” sorellona, si siede sull’altra poltrona sgranocchiando famelica un sacchetto di patatine.
-Basket ...-
-Baseball ...-
Come al solito facciamo finta che non esista.
Motivo? Il bel film di cui parla è sempre lo stesso, da anni e anni. E credetemi, vedere “Titanic” per la novantesima volta, sapendo le battute a memoria e ricordandosi  persino che cosa dice quel disgraziato caduto in mare e inquadrato per una frazione di secondo, senza sentirsi preda di un attacco di nausea, ormai è un vero miracolo.
Io e Kiko ci guardiamo, disperati.
-Sakura, c’è una tua amica al telefono.-
Mia madre si affaccia alla porta con il cordless in mano. Sakura si precipita e finalmente sparisce dalla circolazione, almeno per un pò.
Kiko riprende in mano lo “scettro del potere” e gira i canali velocemente, finché non trova quello che gli interessa. Una partita di basket della NBA, ovviamente. Un grazie di cuore al papy che ha installato la tv satellitare! Così col cavolo che riesco parlare di qualcosa di diverso con questo qui!

-Non indovinerai mai chi ho incontrato oggi!-

Cerco di distrarlo da quell’aggeggio infernale, ma lui non fa una piega e continua a seguire l’azione del giocatore con la maglia verde che in quel momento ha il destino della partita tra le sue mani. Una manciata di secondi, un solo tiro da due punti a disposizione e se tutto va come deve andare, la vittoria sarà loro.

-Ho conosciuto Sendoh!!- esclamo entusiasta, sorridendo fra me e me.- Sanae ha proprio ragione, sai? Non solo è un gran bel tipo, ma è pure simpatico e …-

Kiko si muove quasi di scatto sul divano.

Mi giro, e alzo la testa verso di lui.

E’ un istante…

Mi bacia.

Un bacio dolce e tenero.

Un bacio che diventa sempre più irruente e intenso…

Poi, senza dire nulla, ributta la testa fra i cuscini e, come nulla di particolarmente strano fosse successo, si rimette tranquillamente a seguire la partita in tv.

Il cuore mi pompa in petto come un dannato, mandando la materia grigia che ho fra le orecchie in un momentaneo black-out…

-Ma… cosa…-

Non faccio in tempo a formulare una domanda sensata, che dalla porta compare sua madre con un vassoio in mano.

-Lo volete un po’ di the, ragazzi?-

Nessuno dei due apre bocca.

-Che cosa state combinando?!-

Con l'aria strana che tira, si è incuriosita anche lei.

-Abbiamo litigato.- mi affretto a dire io, accennando un sorriso.

-Già!- aggiunge lui, tirandomi addosso un cuscino.

-Sempre lì a punzecchiarvi!! -commenta la madre di Kiko, ridendo, mentre appoggia il vassoio sul tavolino. -Sarebbe anche ora di finirla, no? Siete un po’ cresciutelli per farvi i dispetti e tenervi il muso!- esclama infine, mentre esce dalla stanza.

Kiko mi ha baciata … Kiko mi ha baciata…

Queste quattro parole continuano a girarmi in testa…

E’ come sedere su di una ruota panoramica, e la mia cabina si ferma ogni volta nello stesso identico punto per farmi contemplare all’infinito lo stesso magnifico paesaggio.

Lentamente mi volto verso di lui…

Il viso di quel disgraziato non lascia trapelare nessuna emozione visibile…

Che cavolo gli passa per quella testaccia bacata?!

 

 

 

P.S. : I personaggi ovviamente non sono miei, ma del mio adorato Sensei Inoue!!

 

  
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