What shall we use to fill the empty spaces

Quando chiudeva gli occhi, Bones riusciva a sentire la sua voce, calma e profonda, un rintocco dolente nella sua testa.

Avrebbe voluto chiudersi in un armadio e lasciarsi andare alle lacrime, strapparsi il cervello fino a far tacere quella voce che lo stava facendo diventare matto. Il suo intero essere, a volte, veniva sopraffatto da quello del Vulcan e lui si ritrovava come annullato in un incubo senza fine.

Eppure, più di ogni altra cosa, aveva paura di chi sarebbe potuto essere Leonard McCoy una volta che Spock fosse uscito dalla sua testa per sempre.

Vuoto come lo spazio profondo.

Non so davvero da dove è uscita questa drabble, è stata scritta totalmente di getto durante la visione, l'ennesima, di Star Trek 3. Nonostante sia in un periodo Spirk della mia vita, lo Spones mi ha colpita e affondata a dimostrazione che certi OTP non si possono cancellare dal cuore. Non so com'è venuta, non sl che significato può avere, ma a me piace e spero riesca a trasmettere qualcosa anche a voi. Una recensione fa sempre piacere, lunga vita e prosperità.

P.S. il titolo è un verso di Empty Spaces dei Pink Floyd