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Autore: Iuccy_97    04/06/2013    5 recensioni
Senza sapere perchè ti trovi in questo posto.
Senza sapere chi e dove sono i tuoi amici.
Senza sapere chi sei.
Devi fare la scelta che potrà cambiarti la vita.
Restare o partire. Famiglia o amici. Padre o madre. Orgoglio o disprezzo. Cosa scegli?
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Zuko
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Devo partire.
No, non posso lasciare tutto. Ho faticato per guadagnarmi il rispetto.
No, non sono stato io. E' stata mia sorella. Lei mi ha ingannato. Lei ha ingannato tutti.
O l'ha fatto per il mio bene?
No, l'ha fatto per ingraziarsi ancora di più nostro padre. Nostro? Lui non è mio padre. Io...io devo scappare. Questo non è il mio posto. Io...chi sono io?
Calma, ragiona. Chi sono?
Io sono Zuko, principe ereditario della Nazione del Fuoco.
Mio bis-nonno era Roku, l'Avatar. Già, Roku. Cosa vorrebbe che facessi? Non l'ho mai visto, ma lo sento, è con me, mi consiglia. Come Iroh. Iroh mi consiglia. Ma spesso non lo capisco. Mi dice di seguire il mio cuore...
...ma non capisco nemmeno il mio cuore! Mi dice di vendicarmi, di ritrovare il mio onore, ma intanto mi spinge a cambiare, a trovare l'Avatar e ad aiutarlo.
Sì, aiutarlo! Gli insegnerò il dominio, così potrà combattere contro mio padre e sconfiggerlo. Mio padre? Devo smetterla di chiamarlo così! Combattere contro Ozai e sconfiggerlo.
Contro Ozai? No, è troppo potente e senza pietà.

 Si toccò la cicatrice ed ebbe un brivido. Ma subito riprese a camminare in cerchio per la stanza.

Anche l'Avatar avrebbe poche possibilità. E se non ce la facesse? Se non fosse pronto? Perderà. E non rimarrà nulla dei Monaci dell'Aria. Saranno come una leggenda. Il ricordo di una specie che si è estinta. Una storia che i vecchi racconteranno ai nipoti per farli addormentare, e piano piano la fantasia si mescolerà alla realtà. I dominatori dell'Aria saranno come una fantasia popolare.

 Gli venne alla mente il ricordo di un discorso di suo padre:

Sono razze inferiori, non preoccupartene. Una Nazione giusta come la nostra ha il diritto di sovranità sulle altre. Una Nazione perspicace ha sempre pronto un esercito a difenderla. Loro non erano né giusti, né i loro capi erano perspicaci. Oppure sarebbero ancora qui a combattere”
Aveva ragione mio padre. I nomadi non hanno lottato. Non hanno fatto niente per difendere la loro terra. I popoli pace fondai non hanno diritto di essere considerati al nostro pari. Sono molli, non sanno imporsi. Devono essere ammaestrati.

No. Io ho visto l'Avatar combattere.
Per forza, combatte perchè è suo dovere!
No, combatte solo quando è la sua ultima possibilità. Già, io lo so. E' sempre scappato.
E' un vigliacco!
No, rifiuta di incontrarmi. E quando sono riuscito ad affrontarlo mi ha sconfitto.
Ero stanco, non ero al massimo delle mie capacità.
Mi ha battuto lealmente, ero accecato dall'ira.
Ma cosa sto dicendo? Se non sono più capace di combattere...che farò? Il combattimento è sempre stata la mia unica sicurezza...Dove sono le sciabole?

 Si chinò e raccolse le due spade abbandonate vicino al letto. Ne accarezzò il filo della lama.

Ah, qui con me. Devo stare più attento.
Di cosa ho paura?
Di perdere. Di perdere la mia partita.
Contro chi?
Non lo so.
Chi è il mio nemico?
Non lo so!
Devo trovare una risposta.
Devo smettere di pensare! Pensare fa male. Devo allenarmi.

Saltò sul davanzale della finestra e poi, da lì, nel giardino. Iniziò a dominare utilizzando anche le sciabole.

Devo sentire il fuoco. Le mani mi bruciano, ma non sento dolore. Anzi, mi piace. Il fuoco è il mio elemento. Brucia tutto, anche i miei tormenti e i miei pensieri.
E allora perchè sto pensando in questo momento? Perchè non riesco a concentrarmi?
Non devo pensarci più!
Perchè i miei pensieri fanno sempre male? Come quando penso alla mamma. Sì, di lei mi fido. Cosa direbbe mia mamma?... non mi ricordo.
Non mi ricordo!
E' per questo che fa così male. Non ho bei ricordi da ricordare. Non ho bei pensieri da pensare. Non qui. Nella mia mente c'è solo dolore. Risate crudeli. Fuoco. Ma non un fuoco che scalda. Un fuoco che brucia e basta. E di questo è fatto il mio passato. Di dolore, di crudeltà e di fuoco. Forse è per questo che sono le uniche cose che riesco a creare. Perchè?
Voglio essere un sovrano giusto e abile...
... ma non voglio che i sudditi mi obbediscano per la paura. Voglio la loro fiducia. Il loro rispetto. Ecco cosa voglio. Rispetto. E' qui? L'ho trovato? No. Qui c'è solo la mia “famiglia” che cerca di tenermi buono. Perchè non vuole che tenti altri disastri. E so anche perchè. Hanno paura. Loro hanno paura di me. Perchè, anche se non so a memoria tutte le acrobazie del dominio del Fuoco, ho la creatività e l'intuito a compensare le mie lacune. Perchè, anche se non so lanciare fulmini, so come difendermene. Perchè, anche se non capirò mai il funzionamento dello stato, ho le conoscenze che mi bastano per corroderne le fondamenta. Perchè direttamente non presento una minaccia, ma se mi schierassi dalla parte opposta sarei una buona difesa per il nemico.
Ma, se riuscirò a convertirmi, chi mi dice che l'Avatar e i suoi compagni mi accetteranno?
Una volta mi ha detto che saremmo potuti essere amici...
Una volta. Ma nel mentre sono passati giorni, mesi e almeno decine di lotte tra noi.
No, l'animo dei Dominatori dell'aria è sensibile e votato al perdono, lui mi accetterà.
E i suoi compagni? Non voglio passare un altro periodo di isolamento. Non voglio più che la gente mi eviti, che diffidi di me...
La Dominatrice dell'acqua mi ha parlato nella grotta...
...poco prima che tentassi nuovamente di farla fuori. Non c'è niente che mi possa legare a loro.
Sua madre. Anche lei è orfana di madre. E nella grotta mi ha capito. E mi capirà anche fuori. Lo so. Lo sento. Perchè tutto ciò che è legato a mia madre in qualche modo è vero...e se convinco lei, presto la seguirà anche il fratello, poi, come una reazione a catena, la fidanzata, la migliore amica e tutti gli altri.
Piano piano. Ma questa volta non ho fretta. Queste saranno le MIE VERE amicizie. Finalmente.

 Abbassando le armi sorrise. Era pronto ad affrontare suo “padre”




Angolo autrice
Questa storia è il risultato di un ora di promessi sposi. Già, anche se è una delle materie che più odio, ogni tanto porta anche dei benefici. Per esempio: trovo che l'Innominato sia un bellissimo personaggio!! Ma non sono qui a fare lezione, l'importante che ci sia un legame con Zuko. Sì, perchè come l'Innominato è cambiato in una notte, anche Zuzu ha fatto altrettanto.
Per chi non l'avesse capito (cosa che può succedere benissimo, a me capita di non capire quello che scrivo io stessa!) il nostro Zuko sta subendo un rovesciamento della personalità (così la chiama la mia prof. di italiano) e la sua coscienza è divisa in due fazioni: quella buona (azzurra), dalla parte della giustizia, ma che è sempre stata nascosta sotto un velo di odio, e quella cattiva (rossa) che lo spingeva alla vendetta e alla sua inconcludente ricerca del rispetto di suo padre.
Questo è ambientato prima del colloquio di Zuko con suo padre, quando poi deciderà di scappare per unirsi all'Avatar.
Dopo questo angolo autrice più lungo di tutta la storia, vi lascio a cose più importanti, divertenti e utili da fare, anche se chiedo la carità di una recensione...Grazie mille a chi ne avrà il coraggio!!!
Alla prossima! :)

   
 
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