Prologo:
 
Harry uscì di casa dalla porta sul retro e la richiuse con delicatezza alle sue spalle. La leggera brezza primaverile gli fece venire la pelle d'oca. Indossava solo una leggera maglietta nera e i pantaloni del pigiama. Si strofinò nervosamente le braccia mentre un brivido gli percorreva velocemente la schiena.  Stava per sorgere il sole. Gli era sempre piaciuta l'alba, era il momento della giornata che preferiva. Quasi tutti i giorni si alzava presto per osservare il mondo che veniva illuminato di luce. Gli dava un senso di speranza, che era la cosa di cui viveva negli ultimi tempi, solo speranza e fiducia in quello che sarebbe successo. Si incamminò verso il giardino, rabbrividendo quando l'erba fresca entrò a contatto con la pelle nuda dei suoi piedi. Si interruppe bruscamente quando giunse di fronte a un albero.  Chiuse gli occhi ricordando e sorrise con amarezza e malinconia, facendo apparire sulle sue guance le splendide fossette che lo facevano sembrare un bambino. 
Una lacrima lenta e solitaria si fece strada sul suo volto, ma Harry non la asciugò. Non ci riusciva più. Succedeva tutti i giorni: usciva in giardino e riversava le sue frustrazioni e la sua disperazione con solo quell'albero come testimone.
La situazione stava diventando insostenibile.
Quell'albero era, per Harry, la cosa più preziosa e l'unica certezza a cui potesse aggrapparsi: un pesco magnifico sul quale erano spuntati i primi fiori insieme alla bella stagione. La lacrima che prima scendeva sulle candide guance di Harry ora cade a terra. Si stende sull'erba fresca ornata dalla brezza mattutina e mette le mani dietro la testa. Chiude gli occhi e riporta la mente a circa un anno fa. Inizia a ricordare il giorno in cui lui, Louis, Niall, Liam e Zayn arrivarono terzi a X factor. Non proprio una sconfitta, ma per loro lo era. Si erano impegnati molto, avevano unito le loro passioni per raggiungere il primo posto... Il giorno seguente al termine di X factor si riunirono qui per piantare questo pesco, già di modeste dimensioni. Ricorda quanto impegno ci misero per piantarlo nel migliore dei modi e dopo aver concluso questo si misero uno accanto all'altro davanti al pesco per fare una promessa. I fiori di pesco sono simbolo di amore infinito, per loro rappresentavano l'amore infinito per il canto e la musica, la cosa che li accomuna tutt'ora. Promisero che ce l'avrebbero messa tutta per realizzare i loro sogni, i loro desideri più bramati.Si promisero di non smettere mai di cantare e che sarebbero sempre stati uniti, anche nelle difficoltà. Ma Harry, di fronte a quella pianta simbolica, giurò a se stesso che non avrebbe mai smesso di amare la persona che lo rendeva felice; non avrebbe mai smesso nonostante tutto, lo avrebbe sempre aiutato, sostenuto, amato.Tutt'ora mantiene questa promessa, tutt'ora sta accanto a quella persona. La ama da così tanto tempo che non riesce più a resistere, i sui muri stanno crollando. Non ce la fa più a reprimere i suoi sentimenti, quando l'unica cosa che vorrebbe fare sarebbe gridarli al mondo . Vorrebbe porre fine a tutto, smettere di soffrire, di piangere ogni singolo giorno. Ma come sta rispettando la promessa che ha fatto davanti agli altri, deve rispettare quella che ha fatto davanti al cuore. È questo che gli da la forza di andare avanti, la forza di amare e di sperare. Perchè finchè quell'albero vivrà, Harry sarà sempre legato alla promessa di amore eterno per il ladro del suo cuore, un diavolo dagli occhi di angelo, Louis William Tomlinson.
 
 
*Spazio autrici*
Salve a tutti, si avete letto bene immagino, siamo due autrici lol. Allora, che ne pensate? Certo è solo un prologo, ma naturalmente andremo avanti uu. Ma siccome non sappiamo con certezza se è decente, vi chiediamo semplicemente di farci una piccola recensione, anche per migliorare. grazie c: