Note: altri
viaggi mentali mi hanno portata a partorire questo scritto.
Non ho la presunzione di crederlo un grande scritto.
Semplicemente è un momento che ho vissuto; dal mio punto di vista la situazione
non è stata delle più rosee, ma d’altra parte la soggettività è sempre
vincolata ad errori.
Ho espresso tutto ciò che volevo dire sempre in pochissime
parole. Spero possiate apprezzare i miei pensieri.
Mi piacerebbe conoscere osservazioni e considerazioni
diverse da quelle che sento tutti i giorni. Che ne pensate di una recensione
come regalo di Natale?
Buon Natale a tutti.
Baci, Lady Vivien.
Alla mia “Carmen”,
Musa suo malgrado.
Verlass
Sono pochi coloro che ti accordano piena fiducia.
E molto spesso sbagliano. Bisogna conoscere profondamente
chi si ha davanti, prima di confidarsi.
È umano sbagliare, come è umano riporre male la propria
fiducia.
Ma è crudele tradire volontariamente questa fiducia
riposta.
Solo io posso decidere di me stessa. Gli altri non possono
fare delle scelte per me. Quando ciò avviene si può
solo cercare di recuperare la fiducia persa, e dipende dalla persona tradita
accordare questa possibilità di recupero.
Ma è anche vero che non sta al confidente definire la
fragilità dell’altra persona. Se poi l’ingenuità è un tratto del carattere di
entrambe le parti, il problema raddoppia.
Per amare non sempre si deve avere fiducia.
Per essere amici si deve
essere fiduciosi, sempre.
Ma quando amore e amicizia coincidono è difficile decidere
quale sentimento far prevalere.
Sarà il caso a
decidere. Saranno le coincidenze.
Coincidenza, cos’è una coincidenza? Se si crede nel
destino bisogna credere anche nelle coincidenze. Ma spesso i tradimenti
arrivano in momenti così felici che è difficile credere che tutto sia avvenuto
per caso.
Cos’è la fiducia? Io non lo so.
Forse è amore o forse è amicizia.
Forse è niente o forse è tutto.