05/06/2013
1 recensioniSorrisi. Sorrisi che si spengono improvvisamente, altri che si accendono alla vista di qualcuno o al ricordo di qualcosa.
Corpi che si muovono armoniosi, altri scomposti. Corpi seduti immobili, spenti.
Occhi, sorrisi, corpi sono tutti un solo popolo. Sono un unico mondo che, almeno in quel momento, sta vivendo di musica. Musica a palla che determina il ritmo dei movimenti del popolo che si muove sulla pista e il ritmo dei pensieri di chi è seduto. Musica che decide il ritmo dei miei pensieri. E il mio primo pensiero è andare. Andare via, via perchè ora, in questo momento, non riesco a sentirmi parte del popolo.
E' un attimo e sono fuori, seduta su una vecchia panchina, con il volto tra le mani, gli occhi lucidi e un accenno di sorriso sulle labbra. Le parole, i sorrisi, gli abbracci mi passano davanti agli occhi confusi e veloci, come una canzone remixata.
STOP. FERMO IMMAGINE
30/01/2013
"Fatti amico il nemico" Parole dette con un'amica speciale dai capelli ricci davanti a un pacco di patatine. Parole che precedono un abbraccio, un abbraccio che vale molto più di mille discorsi fatti con frasi fatte, sentite e risentite, un abbraccio che dice:"Sii forte"22/03/2012
"Ti voglio bene". E allora, quando a dirtelo è la persona da cui meno te lo aspetti, la stessa persona a cui, fino ad un attimo prima eri convinta non fregasse nulla, la stessa persona che ora, mentre stringe forte la tua mano, ti sta dicendo:"Io ci tengo", non puoi fare altro che rispondere:"Anche io, tanto" e stringere ancora più forte la sua mano e sorridere, sorridere in modo nuovo, in un modo in cui sembrava impossibile sorridere.
12/05/2013
Un abbraccio sincero, il primo dopo tanti finti, dovuti, un abbraccio che finalmente può significare: "Ti ho perdonato" , che può significare:"Ricominciamo". E' bello avere dei genitori capaci di ricominciare, di ricostruire un'amicizia, di ricostruire una grande famiglia. E l'unica cosa che ho voglia di fare è andare dalla mia "mamma ritrovata" e dirle per la prima volta:"Mamma, ti voglio bene"
Il mio sguardo è catturato dalle scritte mezze cancellate che ricoprono quella vecchia panchina che ormai conosce le storie di tutti quelli che come me hanno avuto bisogno di conforto tra le sue assi di legno cigolanti. "Ti amo Ele" "Vita mia ti amo"... tra tutti questi TI AMO una frase in particolare cattura la mia attenzione:" Non c'è più posto in me per ciò che è passato-F" Francesca? Franca? Federica? Chiunque l'abbia scritta deve essere stato davvero male. I ricordi fanno parte di noi, della nostra storia, ma non devono costituire il nostro futuro, non dobbiamo vivere di ricordi.
Ed è così che mi asciugo le lacrime agli occhi e torno dentro a ballare, ora veramente parte del popolo.