Era marzo, pioveva a dirotto da ormai tre giorni, io me ne stavo lì a guardare dalla finestra mi tranquillizzava molto soprattutto perchè non era un bel momento, sentivo i miei genitori urlare dal salotto che cercavo di non ascoltare mentre rileggevo le conversazioni via messaggi tra me e Zayn, un ragazzo magnifico dallo sguardo penetrante, uno a cui piaceva starsene per i fatti sui e riflettere, il ragazzo che amavo. Ad un certo punto sentii pronunciare il mio nome da una voce proveniente dal salotto e ciò mi fece subito tornare con i piedi per terra, era mia madre "Allison vieni immediatamente qua per favore!" ora cosa voleva da me? Di sicuro dal tono non doveva dirmi nulla di buono "Eccomi, dimmi" risposi con molta tranquillità, "Tuo padre continua ad incolparmi riguardo il fatto che tu non collabori a riordinare in casa!" mi rispose con tono scorbutico, "E io cosa devo farci mi spezzoni sempre la schiena per aiutarvi e faccio tutto quello che posso ma a voi non va mai bene nulla" aggiunsi io cominciando ad alterarmi, mia madre mi rispose "Mi sono rotta le palle di questo tuo comportamento mi fai solo litigare con tuo padre! Non servi a nulla!", rimasi particolarmente infastidita da quello risposta così dissi "Da ora non litigherete più". Corsi in camera presi la prima felpa che trovai sparsa sopra al letto e me la infilai, presi le chiavi e il telefono e uscii di casa sbattendo il portone alle mie spalle. Pioveva fortissimo e l'unico posto dove avrei potuto trovare riparo era a casa del mio migliore amico, lui, Harry, ragazzo dolcissimo dai capelli ricci e occhi verdi, ci conoscevamo dalla prima elementare ma è solo alle medie che cominciammo ad essere inseparabili. Gli mandai un messaggio con scritto "Sto venendo da te, tra una ventina di minuti arrivo" lui mi rispose subito dicendo "Come mai? Che succede?" ma io no gli risposi ero talmente concentrata a camminare veloce per arrivare il prima possibile in più pioveva e non sentii nemmeno il rumore del cellulare, finalmente vedevo la casa di Harry, mi affrettai e cominciai a correre lungo il viale della sua villa che in confronto al mio appartamento sembrava come paragonare una fetta biscottata a un muffin al cioccolato; arrivai davanti al portone bagnata fradicia, bussai, mi aprì la porta Harry e mi disse "Che succ.." non fece intempo a finire la frase che lo abbracciai e scoppiai a piangere, le mie lacrime non ne volevano sapere di smettere di fare il tragitto occhi guance per poi cadere sulla sua maglietta. Harry mi fece subito entrare e mi disse "Vai in camera mia prenditi una maglia, una felpa, un paio di pantaloni e un paio di boxer e asciugati, e, mi perdoni signorina ma i reggiseni non li ho", feci ciò che mi aveva detto, tornai nel suo splendido salone dove lo trovai seduto sul divano ad aspettarmi, mi fece accomodare vicino a lui e mi disse "Spiegami cosa è successo", gli spiegai tutta la storia per filo e per segno e le lacrime ricominciarono a grondarmi dal viso mi strinse a se cercando di consolarmi. Si fecero le 18.00 mia madre e mio padre non avevano provato nemmeno a telefonarmi segno evidente che di me non gli interessava così passai il tempo a guardare la tv mentre Harry era andato a fare la spesa per la cena, appena tornò cominciò a preparare da mangiare per due dato che sta sera avrebbe avuto un ospite, mangiammo. Dopo aver mangiato mi chiese come andavano le cose con Zayn e io gli risposi "Mi ha usata per tutto questo tempo ma me ne sono accorta solo ora, è finita", dopo aver pronunciato questa frase sul suo viso intravidi un piccolo sorriso accompagnato da una frase "Lui ti ha lasciata sola ma ricordati che io non lo farò mai" da lì ci addormentammo abbracciati sul divano.