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Autore: Memorie_di_Sangue    06/06/2013    0 recensioni
"Fu così dunque che Larthia Velia Thanaquil, erede di una delle ultime famiglie originarie di Minas Ithil, decise di seguire il gruppo di raminghi chiamati "Le Frecce Nere". Erano un gruppo di uomini e donne, provenienti per la maggior parte dalle zone devastate dall'Ithilien. Tutti erano stati vittime delle atrocità commesse dagli uomini sedotti dal potere oscuro che stava dilagando da Minas Morgul."
La storia prende spunto da diverse opere di Tolkien. Principalmente s'intreccia con le vicende de "Lo Hobbit" per poi prendere una piega specifica. La storia vuole essere un tributo a certi riferimenti della storia reale che si possono trovare nell'universo di Tolkien, in particolare l'affinità dell'Ithilien con l'Italia, Gondor con Roma antica o con Bisanzio. Abbiamo inserito un esplicito riferimento agli Etruschi, rappresentati qui come Rasna/Rasenna, nome storicamente usato da questo popolo, che è il più antico popolo che ha abitato l'Italia. La vicenda qui narrata quindi ha preso spunto sopratutto dalla storia, dal mito e dalle opere epiche, oltre che dalle opere Tolkieniane, le quali, si sa, attingono pienamente alla storia, al mito, all'epica e alla linguistica. I protagonisti che si affiancheranno ai personaggi de "Lo Hobbit" sono
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Beorn, Bilbo, Gandalf, Nuovo personaggio, Thorin Scudodiquercia
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ci fu un tempo in cui i grandi Uomini dell’Ovest, guidati dalla Stella di Eärendil e dalla benevolenza dei Valar, gli eterni Guardiani del Mondo, abitavano nella loro Grazia nella ridente isola di Númenor. A questi Uomini, chiamati Dúnedain, fu data in dono una vita molto lunga e serena, in armonia con il cosmo e le sue Potenze, e per questo priva della paura della morte. Alcuni di essi però non erano affatto privi di superbia, e col tempo arrivarono a non vedere più le bellezze del Mondo, tanto che lo spettro della morte e l’invidia verso gli elfi immortali presto li irreti’. Il male trovò cosi’ terreno fertile per insediarsi e Sauron presto ne approfittò. Era il fedele luogotenente di Melkor, colui che voleva essere l’unica Potenza a dominare Arda, desideroso dall’alba dei Tempi di essere venerato e temuto come unico Dio da tutti i popoli viventi, schiavi del suo volere. Sauron, sconfitto in battaglia da Númenor e reso prigioniero, riusci’ con le sua furbizia ad utilizzare la caduta spirituale di alcuni uomini a suo favore, riuscendo in poco tempo ad insediare in loro la volontà di adorare Melkor a dispetto dei Valar, speranzosi di ottenere la salvezza e la vita eterna. La maggioranza degli Uomini cosi’ cadde nell’ombra e vennero costruiti Templi in onore di Melkor, i Valar vennero odiati e poi si mosse guerra contro di loro, e la loro empietà portò infine alla distruzione di Númenor stessa. 
Gli uomini sopravvissuti, ormai decaduti dallo splendore di un tempo, fondarono i loro regni nella Terra di Mezzo, il più grande dei quali era Gondor nell’Ithilien, ma nulla fu più come prima. I Valar ormai erano odiati e col tempo furono dimenticati, ed i pochi rimasti fedeli alle Potenze di Arda venivano chiamati apostati e perseguitati fino alla morte.
  
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