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Autore: Dakota Blood    06/06/2013    1 recensioni
-Max, sei un idiota, lo sai?-
Lo teneva stretto per i fianchi, mentre respirava il suo odore.. quel misto di dolce e anche amaro.
Profumava di fragole e birra.. dolcezza e di malizia.
Dio, era una droga quel ragazzo!
Può davvero finire tutto questo? Oppure si può fermare il tempo e ritornare a quella domenica in cui c'erano solo loro e nient'altro?
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Max Green , Ronnie Radke
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lunedì.
Giornata pietosa, come tante altre.
Ogni volta tornare alla vita era come resucitare e tornare ad uno stato comatoso in cui non si ha voglia di far altro che soffocare nell'amore e drogarsi di baci e carezze.
Così Ronnie Radke vedeva la vita, come un posto troppo spiacevole e pieno di brutti ricordi.
Invece, stare nelle sue braccia, in quelle di Max Green, era come stare seduto su di uno scoglio e dover aspettare che il sole si butti sopra di te, mentre non fai altro che guardare quell'amorevole tramonto rosso come il sangue.
L'amore che provava per lui era immenso, solo che lo sapeva solo lui.
Non era riuscito a dirglielo, maledizione!
Era lunedì e non era riuscito a dire un semplice 'Ti amo' al ragazzo che ormai gli aveva rubato completamente il cuore.
Se solo si potesse tornare indietro.... Se solo fosse potuto tornare a quella domenica sera, al parco, dove poteva fissarlo negli occhi, perdersi in quei due fiumi, in quel verde-celeste più chiaro ed esteso dei campi dove si erano tenuti per mano ridendo come due migliori amici.
Solo che per lui non era solo un amico, no.
Per lui quel ragazzo era tutto.
Non avergli detto i suoi sentimenti era come non aver spiegato ad un bambino piccolo l'emozione che si prova nel guardare negli occhi la persona che si ama, senza aver paura delle persone che giudicano.
Era solo tempo perso.
Non poteva vivere con quel peso nello stomaco e nel cuore.
Si distese sul letto e chiuse gli occhi.
In un attimo siu ritrovò a quella domenica che tanto gli mancava.



-Max, sei un idiota lo sai?-
Lo teneva stretto per i fianchi, mentre respirava il suo odore, quel misto di dolce e anche di amaro.
Profumava di fragole e di birra.. di dolcezza e malizia. Dio, era una droga quel ragazzo!
-Ronald Radke, ma lo sai che tu non sei tanto intelligente rispetto a me?- 
E lo aveva buttato a terra, mentre con una mano iniziava a staccare i petali ad una margherita.
-Max, che fai? Speri che Sami ti ami ancora?   ( Ti prego, dimenticala, Cristo!)
Gli aveva rivolto uno di quei sorrisi dolci come il miele, o come quelle caramelle con lo zucchero sopra, di quelle che appena ne scarti una hai già voglia di aprirne altre due o tre e non riesci a smettere.
-No, spero che qualcun altro mi ami.....-
Si era buttato su di lui ridendo mentre ormai la margherita giaceva a terra e un cane le era passato sopra, calpestandola e per di più facendoci la pipì sopra.
-Lo sai che ti voglio bene, Ron?-
In quel momento il suo cuore si era fermato. Quelle parole le aveva sperate, aspettate, attese con ansia per più di un anno e mezzo.. 
E adesso doveva soltanto dirgli che lui non gli voleva solo bene... lo amava cazzo!
Il bene non è quando ti alzi la mattina sperando di trovare un suo messaggio, il bene non è quando ci parli e hai quel sorriso da ebete sulle labbra, quello che non appena ti vedono le vecchiette capiscono da tre chilometri di distanza che sei cotto, perso, finito.
Quello è amore.
E quando ci si mette in mezzo, non c'è niente da fare.
Puoi dormire, respirare di meno, sopportare discorsi della gente, anche quelli che non ti interessano, puoi andare a comprare un gelato, puoi dar da mangiare al tuo gatto, puoi ridere, fischiare, medicare una ferita, giocare con tuo figlio, puoi anche mangiare una ciambella o il tuo panino preferito, puoi guardare quel film che tanto odiavi o che hai sempre amato, puoi anche rincorrere un altro sogno, ma quell'amore sarà sempre lì, pronto a raggiungerti e morderti i pensieri fino a farli sanguinare.
E invece non gli aveva detto niente.
Aveva solo aspettato, con quel sorriso da idiota fatto, e aveva guardato il cane che veniva loro incontro. 
E le risate di Max mentre rotolava per terra nel vedere che quello era lo stesso cane che aveva fatto i bisogni sui fiori.
-Ron, andiamo a casa?-
Glielo aveva detto tra le risate, e lui non aveva potuto far altro che ridere a sua volta e stringerlo forte.
Ma non aveva fatto ciò che avrebbe dovuto fare.
Aveva deciso di aspettare, un giorno, e poi gli avrebbe aperto il suo cuore. 
Erano tornati a casa con la macchina di Ronnie, e quello stronzo che li aveva tamponati al semaforo era ubriaco e non aveva dato loro la precedenza.




Adesso è troppo tardi per aprire il proprio cuore.
Non è vero che per certe cose c'è sempre tempo o tutte quelle stronzate che il tempo riesca a curare ogni cosa.
Ci sono ferite più grandi di noi, e per quanto il nostro cuore possa resistere a certi urti e tanti graffi, ce ne sono alcuni troppo evidenti, troppo dolorosi, e non esiste uan cura o un cerotto adatto ad ogni tipo di lesione.
Non basta immaginare di dove convivere con l'ennesima cicatrice che poi diverrà solo un brutto ricordo o una tragica illusione da portare con se per sempre.
Delle volte il cuore sta talmente male che non può fare altro che smettere di battere. Quel muscolo involontario decide per l'ultima volta di farci compagnia, ci lascia e noi siamo costretti a seguirlo, così come avremo fatto con l'amore della nostra vita.

Ronnie se ne va ricordando quella domenica in cui ha perso non solo la possibilità di dichiarare il suo amore, ma ha perso anche una parte della sua anima.

La lama del coltello combacia alla perfezione con la sua gola, e com'è dolce il sapore del sangue che si confondo con quello salato delle lacrime, come se il mare stesse facendo l'amore con il dolore del cuore.

Adesso finalmente potrà dire a Max quanto lo ama e quanto preferisca la domenica a qualsiasi altro giorno della settimana.

Sunday is love. ♥



Angolino dell'autrice:  Bene! Dato che in questi giorni ho un ispirazione pazzesca ( mi sto preoccupando seriamente)  sto buttando giù una FF al giorno in pratica.
Non potevo non scrivere qualcosa su quei due idioti, stupendi e amorevoli Ronnie e Max.
Quanto amo le Slash ormai è risaputo e quanto ami anche scrivere aiutandomi con la musica in sottofondo.
Questa storia è stata scritta con 'aiuto dei Pierce the Veil che mi hanno accompagnato in tutta la stesura con la voce di Fuentes che adoro! 
Mentre, per quanto riguarda il titolo tutte le fans degli ATL  (  ce n'è una in particolare che conosco, che mi fa morire dal ridere e a cui dedico questa FF perchè glielo avevo promesso in un certo senso e perchè è troppo tenera, troppo dolce e le voglio bene! )    sapranno che si tratta appunto di Rememebering Sunday, quella fantastica canzone dolcissima.!
Un abbraccio,   Dak Blood !  ♥
   
 
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