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Autore: Alektos    22/12/2007    5 recensioni
Ormai è passato qualche mese da quando Remus e Tonks si sono messi insieme. Riusciranno a non farsi dividere dalla guerra che si sta scatenando nel mondo magico?
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nimphadora Tonks, Remus Lupin, Sirius Black, Sorpresa | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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Prima di tutto un grosso GRAZIE a Roby Lupin per la pazienza e per aver betato questa storia (Anche se è ancora da finire, quindi presumo avrà ancora del lavoro XD).

GRAZIE MILLE!!!!

 

Questa storia è il continuo della mia prima storia a capitoli, perfetti e imperfetti.
Se non l'avete letta, non ha importanza, si riesce comunque a tenere il filo.
Una cosa importante, Sirius è ancora vivo! Non l'avevo fatto morire prima e non ho alcuna intenzione di farlo in questa.

 

Piccola dedica: questa è un regalo per Nonna Minerva che la aspetta da tanto tempo!
Auguri a tutti!

 

COLORI

 

I colori prendono forma quando esistono emozioni capaci di penetrare nell’oscurità calata sul viandante stanco; e insieme al fiuto, con la sua sensibilità, possono permettere a chiunque si sia arrestato a causa del nulla, di riprendere il cammino nella luce, tra i colori che gli rimbalzavano vivi intorno all’esistere.

 

 

Ed eccolo lì, il colore della sua vita, colei che lo aveva riportato nella luce, tra i colori, in tutti i sensi.

 

Strano come sembrasse calma, non si muoveva, dormiva tranquillamente appoggiata contro di lui. Non aveva nulla a che vedere con la solita Tonks, vivace e pasticciona.

La ragazza si mosse leggermente e con il piede fece cadere la lampada situata sul tavolino in fondo al divano.

Come non detto.

Nemmeno il rumore sordo dell’oggetto che era caduto, l’aveva svegliata.

Il fuoco che scoppiettava nel camino creava svariate sfumature sul suo volto, dal giallo al rosso, in netto contrasto con il rosa dei suoi capelli.

Remus chiuse il libro che stava leggendo, era un suo regalo. Quando glielo aveva dato nel biglietto aveva scritto una frase insolita, che ancora doveva arrivare a comprendere:

 

Mi spiace solo di non aver trovato un libro di Wilde in libreria…

 

Sorrise ripensando a quel momento, poi delicatamente, con un leggero sforzo la sollevò e la portò in camera, le dispiaceva svegliarla, e allo stesso tempo gli piaceva tenerla tra le sue braccia.

Una volta adagiata la ragazza nel letto, tornò nel soggiorno per spegnere il fuoco; non che ci fosse bisogno di accenderlo, era solo Settembre, ma a Tonks piaceva coricarsi al suo fianco davanti alle fiamme colorate.

Tornò in camera e una volta svestito si posizionò sotto alle coperte. Come di consueto, anche se stava dormendo, Tonks lo abbracciò, andando a posizionarsi contro di lui.

Lupin si addormentò pochi minuti dopo, stringendo a se il suo colore preferito, l’unico che amava.

 

La mattina fu lei a svegliarsi per prima, erano solo le sette e la sveglia avrebbe suonato solo mezz’ora dopo. Oggi si sarebbero dovuti recare ad Hogwarts da Silente: dopo l’attacco alla scuola alla fine del precedente anno scolastico, il preside non abbandonava quasi mai il castello, se non in casi particolari. Comunque sia, nessuno sapeva dove andasse, ne cosa facesse, le poche volte che lasciava il suo ufficio.

Tonks guardò l’uomo che dormiva tranquillamente al suo fianco, il suo uomo.

Gli posò un leggero bacio sul collo per poi richiudere di nuovo gli occhi e tornare a posare la testa sul suo petto. A disturbarla, poco dopo, ci pensò la sveglia che lei fece finta di non sentire, continuando a tenere ostinatamente gli occhi chiusi.

Al suo fianco, Lupin si era svegliato e dopo essersi stirato ed aver sbadigliato si girò in modo da guardare negli occhi la ragazza, anche se non li aveva ancora aperti.

“Lo so che sei sveglia”, sussurrò Remus al suo orecchio, accarezzandole i capelli.

Tonks si lasciò sfuggire una risatina, aprì gli occhi e gli diede un leggero bacio all’uomo accanto a lei.

“Buongiorno.”

Rimasero nel letto ancora un poco, ormai senza i cinque minuti di coccole mattutine, era difficile cominciare la giornata.

 

Alle otto e mezza erano davanti ai cancelli di Hogwarts.

Camminarono fino al parco, immersi in un vortice d’aria autunnale che li costrinse a stringersi di più nei rispettivi mantelli.

Gli alberi stavano iniziando a perdere le foglie, che ormai erano adagiate per tutto il giardino; quelle cadute dagli alberi della foresta proibita ricoprivano interamente le sponde del lago, nascondendone le rive.

Una ventata d’aria più forte delle altre la costrinse ad avvicinarsi di più a Remus.

Finalmente, dopo una lunga camminata, raggiunsero l’ingresso della scuola. Una volta entrati, Tonks si girò a guardarlo. Con la mano gli tolse alcune foglie che avevano deciso di sistemarsi tra i suoi capelli, poi insieme, tenendosi per mano raggiunsero la Sala Grande andando a posizionarsi vicino al camino dove, qualcuno più mattiniero di loro, era già arrivato.

Aspettarono le ultime persone ritardatarie poi, ad un cenno della professoressa McGranitt, si diressero tutti verso l’ufficio del preside.

 

A fine riunione si ritrovarono a casa Black, o meglio, il nuovo ritrovo dell’ordine, chiamata così per abitudine, dove Molly, insieme alla sua prelibata cucina, li stava aspettando per sapere le ultime novità.

 

* * *

 

Note al capitolo.

La citazione presente all’inizio del capitolo l'ho presa da un sito di frasi,  ed è di questo autore.

  
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