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Autore: GuiltyLynn_94    06/06/2013    6 recensioni
Salve a tutti ragazzi! ^^ Questa OS parla del rapporto di profonda amicizia e di amore fraterno che lega Bulma e Chichi, dalla loro giovinezza fino alla morte.
La dedico ad una delle mie migliori amiche che da poco si è spenta davanti ai miei occhi a causa di un tumore, perché dedicarle una storia che in qualche modo parli della nostra amicizia è il minimo che io possa fare per lei ...
Tratto dalla storia: "- Sai, i dottori dicono che dopo tutto non sei messa così male e … - .
- Chichi – la bloccò subito Bulma sorridendo triste – non ce n’è bisogno. So benissimo che sto morendo … e dopo tutto l’ora è giunta anche per me, quindi per favore non piangere amica mia … - .
- Oh, Bulma … - non voleva farsi vedere debole di fronte a lei, e infatti fortunatamente riuscì a reprimere le lacrime che non vedevano l’ora di sgorgarle dagli occhi neri e grandi.
- Mi mancherai, e sono certa che anche io ti mancherò … - .
- Mancherai a tutti, scienziata pazza - ."
Leggete in tanti e commentate, vi prego ^^
Genere: Drammatico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bulma, Chichi
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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PER TUTTA LA VITA ED OLTRE
 
 
 
 
Era un’afosa serata di agosto, e due ragazze stavano sdraiate sulla fresca sabbia in riva al mare.
Guardavano le stelle sull’Isola di Genio, felici di essere finalmente di nuovo insieme.
Era passato infatti meno di un mese da quando Bulma era tornata dal viaggio su Namecc, che aveva visto protagonisti lei, Goku, Crilin, Gohan e quell’alieno, Vegeta, che sosteneva di essere della stessa razza del suo migliore amico, e che alla ragazza incuteva un certo timore.
Nonostante ciò, essendo lei una scavezzacollo per antonomasia, aveva accettato di ospitare quello che lei definiva “scimmione rozzo ed ignorante” in casa sua, e con il tempo aveva cominciato a provare un certo interesse per quel bizzarro soggetto.
Chichi aveva accolto lei e il figlio a braccia aperte, una volta tornati sulla Terra, ma era rimasta sconvolta nell’apprendere che suo marito non era con loro … e che forse non sarebbe più tornato.
Comunque, aveva deciso di rimanere serena e di farsi forza, serbando nel suo giovane cuore la speranza che solo una ragazza innamorata come lei può avere.
- Sei ancora triste? – la domanda arrivò inattesa alle orecchie della mora, che si girò verso la sua interlocutrice.
- No, non più. Io sono convinta che il mio Goku tornerà … - .
- Anche io. Goku è troppo … sì, insomma, è troppo “Goku” per non tornare! - .
Chichi sorrise e strinse la mano di Bulma nella sua.
- Ah, Bulma, se non ci fossi tu … sei capace di farmi sorridere sempre e comunque … - .
- E per fortuna allora che ci sono! Altrimenti saresti una musona … ! - .
- Già … tutti mi prendono per una bacchettona sempre infuriata col Mondo intero, ma solo tu sai davvero come sono fatta dentro - .
- Hai ragione … e pensare che ci conosciamo solo da qualche anno! – Bulma scostò un ciuffo di capelli ribelli dal volto dell’amica – il Genio e tutta la compagnia pensa che ci detestiamo … ! - .
- Lo so, ma è divertente litigare con te in pubblico e guardare le stelle insieme in privato! - .
- Almeno noi movimentiamo un po’ quegli stoccafissi … ! - .
Erano grandissime amiche, ma avevano come un silenzioso patto: nessuno, a parte loro, doveva sapere del loro profondissimo legame, quasi lo volessero serbare come un segreto prezioso.
- Chichi, guarda, una stella cadente! – la scienziata strizzò gli occhi e arricciò il naso, imitata subito dall’amica, esprimendo un desiderio.
- Dai, dimmi cosa hai espresso … ! – Chichi era curiosissima.
- Mmm, non si dovrebbe fare ma … con te farò un’eccezione! Ho espresso il desiderio che … io e Vegeta cominciamo a, ehm, frequentarci! - .
- Cosa!?! Ti piace quel Vegeta?!? Ma è uno stupido scimmione tutto muscoli e niente cervello! - .
- Già, perché Goku è un terrestre laureato in filosofia … ! – Bulma scoppiò a ridere, e la sua risata cristallina contagiò anche Chichi, la quale poco dopo crollò sulla sabbia con le lacrime agli occhi.
- Ah ah, basta ti prego … non ce la faccio più! – alzando la mano destra, aveva fatto cenno a Bulma di smettere di ridere, e questa stremata le era caduta addosso.
- E tu, cos’hai espresso? – in realtà la turchina immaginava già il desiderio di Chichi, ma glielo chiese ugualmente, come a volersi sincerare che non avesse perso la speranza.
- Che Goku torni da me … - Bulma sorrise, ma le sue labbra si stesero in un sorriso smagliante sentendo quello che disse dopo Chichi - … e che noi due rimaniamo sempre così! - .
Bulma l’abbracciò forte a sé, e ripensò a tutto quello che fino ad allora avevano condiviso di nascosto: segreti, pettegolezzi, dolori, preoccupazioni … e un amore fraterno incredibile.
- Chichi, ti voglio bene! Anzi, facciamo un patto … - si alzò in piedi, prendendo per mano Chichi ed incitandola ad imitare il suo gesto, ed incatenò i suoi occhi acquamarina a quelli antracite dell’amica – allora … in cielo e in terra, col Sole e con la Luna, all’Inferno e in Paradiso, saremo sempre noi, solo noi, per sempre noi … amiche per tutta la vita e oltre - .
- Per tutta la vita e oltre – Chichi la strinse a sé con le lacrime agli occhi, fiera di avere accanto a sé un’amica così dolce e leale.
 
 
* * *
 
 
- Bulma … la sua voce rimbombò grave nell’asettica stanza ospedaliera in cui aveva appena messo piede.
Tremante, si avvicinò al lettino su cui era coricata, ormai in fin di vita, la sua migliore amica, la sorella che non aveva mai avuto, la sua parte mancante che stava per perdere.
- Chichi … sei … sei qui … - una voce flebile e impastata arrivò con molta difficoltà alle orecchie di Chichi, facendola sobbalzare.
- Non sforzarti, Bulma … - la mora si sedette accanto a lei su una sedia e le prese delicatamente una mano tra le sue.
Era così magra e pallida … non sembrava più la ragazza vivace e piena di vita che una volta rapiva il cuore a tutti i ragazzi della Città dell’Ovest.
Il cancro se l’era quasi portata via tutta.
I suoi capelli, ora quasi completamente bianchi, erano sfibrati e sparsi sul cuscino su cui poggiava la testa, gli occhi erano grigi e spenti, e la pelle era solcata da qualche ruga e imperfezione causata dall’età.
Eppure, per Chichi la sua migliore amica era sempre bellissima.
- Sai, i dottori dicono che dopo tutto non sei messa così male e … - .
- Chichi – la bloccò subito Bulma sorridendo triste – non ce n’è bisogno. So benissimo che sto morendo … e dopo tutto l’ora è giunta anche per me, quindi per favore non piangere amica mia … - .
- Oh, Bulma … - non voleva farsi vedere debole di fronte a lei, e infatti fortunatamente riuscì a reprimere le lacrime che non vedevano l’ora di sgorgarle dagli occhi neri e grandi.
- Mi mancherai, e sono certa che anche io ti mancherò … - .
- Mancherai a tutti, scienziata pazza - .
- Ho già detto a Vegeta di non disperarsi, e alla fine anche lui è riuscito a capire … con Bra e Trunks è stato più facile, non sono così testardi come il padre …! - .
All’improvviso, Bulma spalancò gli occhi ed un forte attacco di tosse la investì, facendola tremare e sputare sangue.
Chichi era terrorizzata, ma per farsi vedere forte e calma dall’amica le sistemò il cuscino dietro la testa e le asciugò il liquido rosso dal mento.
Passarono interminabili minuti in silenzio, guardandosi negli occhi senza sapere bene come dirsi addio, dopo di chi Chichi si alzò in piedi, come animata da una forza nuova.
- Senti – prese le mani di Bulma – ti ricordi il nostro patto? - .
- Certo … - gli occhi della turchina brillarono felici, e con la mente ormai anziana cercò di ricordarne le esatte parole.
- In cielo e in terra … - cominciò Chichi.
- … col Sole e con la Luna … - .
- … all’Inferno e in Paradiso … - .
- … saremo sempre noi, solo noi, per sempre noi – conclusero insieme – amiche per tutta la vita ed oltre - .
Chichi si chinò sul lettino stringendo il corpo ormai vecchio e debole di quella che era stata come una sorella per lei.
Continuò a ridere insieme a lei, fino a quando sentì il battito del suo cuore, premuto contro il suo petto, cessare.
Si staccò dolcemente da lei e, con una lacrima solitaria a solcarle il volto, abbandonò la stanza così silenziosamente com’era arrivata.
- Addio, amica dia una vita … anzi … per tutta la vita ed oltre - .
 
 
 
 
Ragazzi miei, eccomi qui ^^
Scusate per questa scemenza, ma dovevo assolutamente scriverla … ieri è morta una delle mie più care amiche a causa del “brutto male”, e proprio quando si è spenta io ero lì con lei :(
Il minimo che posso fare per lei è dedicarle questa OS, sperando che venga letta e commentata da tanti ^^
Mi dispiace ma non ho tempo per dilungarmi troppo in commenti, però riesco sempre a ritagliarmi un angolino per mandare un bacione a chi mi legge e mi recensisce sempre <3 <3
Lynn ^^
  
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