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Autore: perfvert    06/06/2013    5 recensioni
“Louis, non sai chi sono ma io ti conosco benissimo, forse anche più di quanto credi di conoscere te stesso. Ascolta il tuo cuore. Fai ciò che vuoi. Nella tua vita è entrata una persona che ti porterà sulla retta via, una persona che ti ama per ciò che sei, e che non ti abbandonerà mai. Questa persona ti stravolgerà la vita. Goditi ogni singolo istante al suo fianco, perché un giorno non potrai più farlo”.
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ATTENZIONE: Larry as romance. Se siete contro questa coppia non aprite neanche la storia.
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un aiuto dal futuro.


Who will love you?
Who will fight?
Who will fall far behind?
Birdy - Skinny Love
 

 

 

Louis, un povero ragazzo innamorato del suo compagno di band, Harry Styles, di 3 anni più piccolo di lui. Si erano incontrati in quel bagno, si erano guardati negli occhi e da quel giorno non lo aveva più smesso di pensare. E chi lo avrebbe mai detto che avrebbero fatto parte della stessa band? Che sarebbero diventati grandi amici? A volte Louis si chiedeva se fossero più che “grandi amici”. Provava sentimenti immensi nei confronti del più piccolo, ma non era mai riuscito a definirli. O semplicemente li negava a se stesso? Magari era innamorato di lui, di quel ragazzo dagli occhi verdi, che quando sorrideva faceva nascere sulle sue guancie due splendide fossette, così adorabili, così irresistibili.
Louis aveva decisamente bisogno di aiuto. Qualcuno con cui parlare, con cui confessarsi, senza essere giudicato. Ma a chi poteva mai chiedere consiglio? Chi non lo avrebbe preso in giro sul fatto di essersi innamorato di un componente della sua stessa band?
In quel momento rifletteva, sdraiato sul suo letto a guardare il soffitto, ma davvero non riusciva a trovare qualcuno che lo avrebbe potuto aiutare, così si rassegnò, mise da parte le sue preoccupazioni come sapeva fare bene e come faceva ogni dannata notte e cercò di riposare… magari nei sogni avrebbe trovato una soluzione a quel caos che aveva nel cervello, ma soprattutto nel cuore.
Dopo quasi 1 ora, Louis riuscì ad addormentarsi, e ciò che si era detto prima di cadere in un sonno profondo si realizzò.
  

Era solo, in una stanza buia. Non riusciva a vedere neanche le sue mani, nulla, solo il vuoto più totale. All’improvviso una porta si aprì e si intravide una luce, il ragazzo riuscì a capire di trovarsi in una stanza. Questa sagoma illuminata si avvicinava a lui sempre di più, il castano cominciò ad essere preoccupato ma cercò di non perdere il controllo. La figura iniziò a farsi più chiara: un ragazzo, un po’ più alto e robusto di lui. Non riuscì a capire di chi si trattava, ma per lui fu un sollivevo capire che quella sagoma non era nient’altro che una persona. Quest’ultima iniziò a parlare, Louis l’ascoltò attentamente:
“Louis, non sai chi sono ma io ti conosco benissimo, forse anche più di quanto credi di conoscere te stesso. Ascolta il tuo cuore. Fai ciò che vuoi. Nella tua vita è entrata una persona che ti porterà sulla retta via, una persona che ti ama per ciò che sei, e che non ti abbandonerà mai. Questa persona ti stravolgerà la vita. Goditi ogni singolo istante al suo fianco, perché un giorno non potrai più farlo”.
 
Louis si svegliò di soprassalto. La sveglia segnava le 9,30. Ancora non riusciva a capire se quello era stato un sogno o uno dei suoi tanti film mentali. No, aveva sognato. I sogni stavano cercando di dirgli ciò che era più giusto da fare, i sogni gli avevano detto di seguire il suo cuore. Ovviamente parlavano di Harry, giusto? E di chi se no? Chi altro gli stava stravolgendo la vita? C’erano anche Zayn, Liam e Niall, gli altri componenti della band che lo avevano cambiato, ma di certo non come aveva fatto Harry. Cosa avrebbe dovuto fare ora? Far finta di niente? Fingere? O avrebbe dovuto andare da Harry, rischiare un rifiuto, e confessargli tutta la verità?
Da un lato non vedeva l’ora di liberarsi di questo macigno che aveva sul cuore, dall’altro aveva paura. Così, si fece una promessa: se avesse sognato di nuovo quella persona, avrebbe ascoltato i suoi consigli. Altrimenti si sarebbe arreso, una volta per tutte.
 
Dopo aver passato una buona mezz’ora sul letto a riflettere, Louis decise che era arrivato il momento di alzarsi. Scese le scale e notò che non c’era nessuno. Evidentemente le sue sorelle erano a scuola e la mamma era uscita a fare compere. Meglio così, avrebbe avuto la casa tutta per sé. Andò in cucina, stranamente non aveva molta fame così bevve solo un bicchiere di latte, e andò sul divano a vedere la TV. Wow che ragazzo attivo che era. Iniziò a cambiare canale, si fermò quando lesse il titolo “A hiding love”. Decise di leggere la trama: ‘Rose è una semplice ragazza di 18 anni innamorata del suo migliore amico Josh. La loro è una grande amicizia e la ragazza per paura di distruggere quel rapporto stupendo decide di negare i suoi sentimenti a se stessa, convincendosi di non provare nulla per Josh. Sarà la sua amica Sarah a farla ragionare e a farle capire che non può perdere quest’occasione irripetibile e la convince a confessare a Josh tutto il suo amore’.
Louis si maledì in silenzio. Cosa aveva il destino contro di lui? Perché in ogni cosa che faceva doveva pensare ad Harry? Magari perché lo ami, idiota! Tutto ciò che ti circonda ti sta dicendo cosa fare e tu non fai altro che ignorare questi indizi. Sveglia.
No, no, no. Louis non doveva dare ascolto ai suoi pensieri inutili e insensati, così decise di andare a fare visita a Niall, magari avrebbe trovato il coraggio di confessargli questo suo grande problema. Problema? Quale problema? Tu lo ami e non lo ammetti, stupido!
Mise di nuovo a tacere i suoi pensieri, salì in camera sua, aprì l’armadio e prese il necessario per vestirsi. Una volta pronto uscì e corse a casa di Niall che fortunatamente era distante 10 minuti a piedi da casa sua. Arrivò alla porta, busso ripetutamente al campanello fino a quando non gli aprirono la porta, ritrovandosi davanti un Niall in pigiama, con i capelli arruffati e con una tazza di latte fumante in mano. Sì, si era appena svegliato. E non si capivo solo dal suo aspetto ma anche dalla sua voce rauca e dai suoi occhi che faticavano a rimanere aperti.
Niall lo salutò con un “Ciao” molto scocciato e si decise a farlo entrare. Senza troppi complimenti Louis si tolse la giacca, la diede a Niall e si buttò sul divano. Fosse stata un’altra persona il biondino lo avrebbe preso per un maleducato, ma ormai lo sapeva, Louis era fatto così.
Niall si avvicinò a Louis sul divano, chiedendogli il perché di questa visita improvvisa. Louis fese un lieve sorriso, e si fece coraggio.
“A dire il vero non sono tanto sicuro del motivo per cui io sia venuto fin qui. Volevo parlarti di una cosa che mi sta torturando da settimane, ma ho paura che tu mi possa prendere in giro, Niall”
Al biondo scappò un sorriso.
“Loulou ancora devi capire che io ci tengo a te e non ti prenderei in giro per nulla al mondo? Avanti, dimmi tutto ciò che hai bisogno di dirmi e ti darò qualche consiglio”
Louis si sentì sollevato da quella risposta, così fece gran sospiro e si decise a cacciare fuori tutto ciò che lo affliggeva.
“Tu sai che io adoro Harry. Farei di tutto per vederlo felice, per vedere quelle fossette sul suo viso. Lo amo più della mia stessa vita, e non so ancora che cosa provo per lui, non so se la nostra è solo una semplice amicizia oppure no. E ho paura Niall, ho paura di venire rifiutato da Harry, ho paura che il nostro rapporto possa cambiare a causa dei miei stupidi sentimenti”
Niall rimase a bocca aperta. Il suo amico aveva appena detto “lo amo più della mia stessa vita” riferendosi a un altro componente della band senza rendersene neanche conto.
“Louis, come fai ad avere dubbi? Ti rendi conto che hai appena detto che lo ami più della tua stessa vita? Che cosa stai aspettando? La vita è una sola diamine, vai da lui e diglielo! E cosa hai da perdere? Se è un vero amico capirà!”
Louis ringraziò Niall, ma non era ancora totalmente convinto. Si era promesso che si sarebbe dichiarato ad Harry solo se avesse sognato di nuovo quella persona, altrimenti avrebbe represso i suoi sentimenti, e così avrebbe fatto.
 Louis e Niall si divertirono molto quel pomeriggio, continuarono a parlare del più e del meno, scherzarono, giocarono all’Xbox, a calcio, mangiarono, fecero tutto ciò che si poteva fare di piacevole con un migliore amico, e Louis fu così sereno che riuscì quasi a dimenticarsi dei suoi problemi.
Si era fatta sera tardi, i due avevano anche visto la partita di calcio insieme, Niall gli aveva proposto di rimanere a dormire ma Louis non se la sentiva. E poi sperava di sognare di nuovo, quella notte. Quindi vuoi confessare i tuoi sentimenti ad Harry, eh?
 Louis non perse tempo. Corse subito a casa, si liberò dei suoi vestiti che prima d’ora non gli erano mai sembrati così opprimenti e si mise sul divano a riflettere, come faceva sempre. Erano le undici e mezza e iniziava ad avvertire una certa stanchezza, così decise di mettersi a letto, speranzoso. Era così distrutto che dopo nemmeno un quarto d’ora Louis si addormentò. Quella notte però, non successe. Quella notte Louis non sognò nulla. Quella sagoma, quella persona a lui ignara di cui conosceva solo la corporatura non si presentò nei suoi sogni.
 
La mattina dopo Louis si svegliò verso le dieci, stranamente era ben riposato e non aveva per niente sonno. Si stiracchiò, si alzo dal letto e scese al piano di sotto. Questa volta però non era solo, c’era sua mamma intenta a preparare la colazione. Louis si avvicinò a lei e le diede un bacio sulla guancia che lei ricambiò affettuosamente. La mamma, quasi gli volesse ricordare ciò che aveva dimenticato gli fece una strana domanda.
‘Dormito bene sta notte? Nessun incubo? Io ho fatto un sogno proprio strano, sai?’
Louis a quelle parole si pietrificò. Inizio a fissare un punto nel vuoto. No, non poteva essere vero. Louis non aveva sognato nulla quella notte. Cosa significava? Non doveva confessare ad Harry i suoi sentimenti? Doveva tenersi tutto dentro a vita?
‘Ehi Loulou, stai bene?’ lui parve riprendersi dal suo stato di trans.
‘Si mamma, non preoccuparti. Comunque oggi faccio colazione al bar, ho un appuntamento con i ragazzi lì. Non cucinare anche per me, grazie comunque del pensiero’
‘Oh, d’accordo. Vai pure, ci sentiamo più tardi’
Louis le sorrise vedendo un po’ di delusione negli occhi della mamma, era dispiaciuto ma in quel momento non gli importava. Ovviamente aveva inventato una scusa per uscire, non sarebbe andato sul serio al bar. Ma uscire per fare cosa? Domandava a se stesso mentre si vestiva.
Una volta pronto Louis salutò la mamma, prese il cellulare e uscì di casa. Iniziò a camminare senza una meta, quando all’improvviso lo vide, e non potè credere ai suoi occhi. Così dolce, con quei riccioli scombinati, quel modo di vestire un po’ bizzarro e con quel sorriso che non avrebbe sostituito per nulla al mondo. Era Harry e stava parlando al telefono. Possibile che ai suoi occhi quel ragazzo era sempre perfetto? Si avvicinò a lui e lo salutò con un gesto della mano per non interrompere la telefonata. Harry appena lo vide ricambiò il saluto e chiese a Zayn di richiamarlo dopo. I consigli per un nuovo taglio di capelli avrebbero aspettato.
Louis rimase colpito da quel gesto. Voleva parlare con me? No Louis, aveva solo finito la telefonata no? Calmati.
Il riccio cominciò a parlare. ‘Oh ciao Louis. Sai che stavo proprio per venire da te? Ti volevo chiedere una cosa che mi è successa sta notte’
A Louis salì un groppo in gola. Di cosa voleva parlare? Cosa era successo?
Ehm d’accordo.. possiamo andare a casa t-tua? Da me c’è mia madre e beh..’
‘Ho capito, ti mette in imbarazzo. Non preoccuparti, da me non c’è nessuno, andiamo.’
Dopo una ventina di minuti arrivarono a casa di Harry che, come aveva detto era vuota. Entrarono e si seddetero entrambi sul divano, uno di fronte all’altro. Louis lo guardò negli occhi e gli sembrò di sprofondare. Quegli occhi così verdi, verdi come prati illuminati dalla luce del sole, verdi come smeraldi, perfetti in ogni loro sfumatura, lo fecero tremare.
Louis si impose di calmarsi, così si fece coraggio e iniziò a parlare.
‘Cosa volevi dirmi, Harry?’
Harry lo guardò con un attimo di esitazione, poi rispose.
‘Sai, ho fatto un sogno molto strano sta notte’
Il cuore di Louis perse un battito.
‘Ero in una stanza buia e ho visto una figura molto simile a me che mi parlava, anzi credo che quel ragazzo fosse quasi identico a me. I ricci non erano più ricci ma una massa di capelli informe, il ragazzo era alto con gambe affusolate e le braccia erano ricoperte di tatuaggi. E non solo quelle’
Louis cercò di visualizzare la persona che gli era apparsa in sogno. Era molto simile a lui, solo più alto e più robusto. Louis iniziò a collegare i pezzi e a comprendere qualcosa. Harry continuò a raccontare.
‘Questo ragazzo mi ha detto che c’è una persona che mi sta cambiando la vita, mi ha detto che io sono innamorato di questa persona ma non me ne rendo conto perché ignoro i miei sentimento, e questa persona ricambia anche. Ha detto che per ora ci conosciamo ma siamo solo amici e che presto dovrò fingere, e non avrò più la possibilità di stargli vicino. Mi ha detto che devo godermi ogni istante, perché presto questo non sarà più possibile e che la relazione diventerà complicata, sprofonderà tra i litigi, tra le bugie, tra i pianti, tra i cuori infranci e sarà colma di gelosia.
Dopo queste parole, Louis capì tutto. Capì che si amavano, capì che quelli che erano apparsi in sogno a entrambi erano loro da grandi che li stavano aiutando a non fare i loro stessi errori, a migliorare il loro destino, la loro sorte.
Così decise e agì.
‘Harry io ti amo. Ho fatto un sogno molto simile al tuo l’altra notte. Quelli che sognamo siamo io e te. Io e te nel futuro. Loro ci vogliono aiutare, ci vogliono far rendere conto di ciò che abbiamo, della fortuna che abbiamo. Harry, noi siamo fatti l’uno per l’altro. Io morirei per te, morirei per vederti sorridere.’
A quelle parole il più piccolo sentì un brivido percorrere la sua schiena.
Guardò Louis in quegli occhi così dolci e profondi allo stesso tempo, quegli occhi color cielo, ma anche color ghiaccio. E da quel momento, capì di amarlo. Capì che loro erano destinati a stare insieme, comprese che erano semplicemente due anime gemelle. Così fece un grande sospiro, prese tra le mani il viso del castano e gli mollò un bacio lento e delicato sulle labbra.
‘E se ti dicessi che io ti amo di più, Loulou?’
‘Non ci crederei, tu non hai idea di quanto io ti ami, io ti amo da morire’
‘Perché da morire? Io ti amo da vivere, perché morire è troppo facile’
E mentre quei due ragazzi confessavano a vicenda i loro sentimenti, in quella stanza altri due ragazzi, più grandi e più maturi li guardavano, soddisfatti. Da quel giorno le loro vite sarebbero cambiate. Avrebbero imparato ad apprezzare ogni istante, a non perdere tempo e ad amarsi finchè potevano. E ancora, in quella casa, su quel divano, si sentono gli schiocchi dei baci dei due giovano, che ogni volta si innamorano come la prima volta, come se il loro amore fosse nato grazie a un sogno.










Salve a tutti.
Questa è la prima cosa che scrivo nella mia inutile vita. Non è una cosa stupenda, lo so, spero almeno sia accettabile. Mi è venuta ispirazione guardando una di quelle foto in cui Louis/Harry del presente "parlano" con Louis/Harry del futuro, ed ecco cosa avevo nel cervello.
Grazie a chi ha letto questa sottospecie di OS. Una recensione mi farebbe davvero piacere, ho bisogno di pareri per migliorarmi.
Detto questo grazie a tutti, alla prossima!
   
 
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