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Autore: TheShippinator    06/06/2013    0 recensioni
Quel giorno in particolare, Draco Malfoy sembrava più alto, più pomposo e più stronzo… e anche più grande. Era il giorno del suo compleanno e i suoi compagni di Casata lo sapevano bene: erano settimane che a metà dei Serpeverde arrivavano stormi di gufi per ricordar loro di fare gli auguri al giovane Erede della famiglia Malfoy. Non si sapeva mai quando sarebbe potuta tornare utile una conoscenza come quella dei Malfoy e nessuno era così stupido da mostrarsi irrispettoso nei confronti del figlio di un noto seguace del Signore Oscuro.
Nessuno, eccetto Harry Potter.
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
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Ciao a tutti!
Rieccomi di nuovo qui per una ff di Buon Compleanno, come si può intuire dal titolo (che, per altro, è stato messo allegramente a caso perchè non avevo idea di che scrivere xD Però è Potteriamo ù_ù).
Ieri era il compleanno di Draco Malfoy, ma per impegni non sono riuscita a finire di scrivere la ff in tempo, quindiiii eccomi a fare gli auguri al mio adorato Draco solo oggi. Sono sicura che non ne avrà a male!
Ringrazio tennantswife che mi ha dato il luogo e il rating sotto al quale sarei dovuta restare. Le ho impedito di scegliere con chi avrei accoppiato Draco, perchè nella mia testa esiste solo la Drarry ù__ù
Buona lettura!

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Draco Malfoy girava, pomposo come al solito, per i corridoi della scuola.
Petto in fuori in tutto il suo metro ed ottanta d'altezza, si guardava intorno lanciando ghigni antipatici ai primini e frecciatine, cariche della stronzaggine dalla quale era contraddistinto, ai coetanei.
Quel giorno in particolare, Draco Malfoy sembrava più alto, più pomposo e più stronzo… e anche più grande. Era il giorno del suo compleanno e i suoi compagni di Casata lo sapevano bene: erano settimane che a metà dei Serpeverde arrivavano stormi di gufi per ricordar loro di fare gli auguri al giovane Erede della famiglia Malfoy. Non si sapeva mai quando sarebbe potuta tornare utile una conoscenza come quella dei Malfoy e nessuno era così stupido da mostrarsi irrispettoso nei confronti del figlio di un noto seguace del Signore Oscuro.
Nessuno, eccetto Harry Potter.
«Oh, ecco Harry Sfregiato Potter. Che fai? Impari la lettera S di Sfigato? Sarà facile, hai già passato la P di Perdente» commentò Draco, posando la mano sul tavolo, proprio davanti ad Harry, che sollevò lo sguardo dal libro che stava consultando.
Si trovavano in Biblioteca e c'era poca gente. Gli esami sarebbero iniziati da lì a qualche giorno, ma la maggior parte degli studenti preferiva ripassare all'aria aperta, sotto al sole tiepido. Erano pochi coloro che preferivano la Biblioteca ed Harry era uno di quelli.
Ginny, con la quale ormai si frequentava da quasi un mese, era impegnatissima con i G.U.F.O. e Harry non poteva studiare assieme a lei, perchè sapeva che altrimenti nessuno dei due avrebbe risolto nulla.
Ecco perchè ora era lì, in Biblioteca, con davanti un mucchio di libri e un Draco Malfoy dall'aria stanca, ma dal solito ghigno malefico.
«Credo che l'unica P di Perdente, qui, sia la tua. Ti ricordo che Grifondoro ha vinto la Coppa del Quidditch. Di nuovo.» ribatté Harry, tornando ad abbassare lo sguardo sul libro e trasformando il ghigno di Malfoy in un'espressione di disappunto.
«Allora, niente Weasley a sbavarti dietro, eh, Potty?» borbottò, con un velo di antipatia nella voce, mentre girava lentamente intorno al tavolo.
Harry sbuffò irritato, sollevando di nuovo lo sguardo e andando a fissare in viso il Serpeverde.
«Malfoy, che cosa vuoi?» domandò senza remore. Draco si fermò, incrociando le braccia e sollevando lievemente il mento, fissandolo con quella sua espressione di superiorità.
«Oh, Potter, non dovresti chiederlo in maniera così esplicita.» ribatté lui, sorridendo appena e facendo arrossire Harry.
«Piantala, Malfoy» borbottò Potter, distogliendo lo sguardo e seppellendosi nuovamente nei libri.
«Che c'è? All'improvviso ti danno fastidio le mie battute? Non mi sembravi così turbato, diciamo… la settimana scorsa. E quella prima. E quella prima…» si avvicinò ancora di più, strisciando come un serpente fino a raggiungere la destra di Harry.
Senza chiedere il permesso, spostò una piccola pila di libri, quindi fece scivolare il didietro sulla superficie del tavolo fino a sedervici sopra comodamente. Incrociò anche le gambe, in modo da andare a toccare il fianco di Harry con la punta del piede sinistro.
«Non succederà più.» affermò Harry, scostandosi appena. Draco non si scompose e scivolò lievemente nella sua stessa direzione.
«Oh, lo dici sempre. Vedi, Potty… ogni tanto tutti abbiamo le nostre esigenze e io esigo che tu la pianti di fare la ragazzina preziosa e parli con me. O anche no, se non ti va, e passiamo subito al momento in cui ti tiri giù le mutande e…»
«Piantala! Non… non voglio, io sto con Ginny, ok?» esclamò Harry, dimenticandosi, per un momento, di essere in Biblioteca ed alzandosi in piedi di scatto, il libro ancora stretto in una mano.
Malfoy sollevò le sopracciglia, arcuando lievemente un angolo delle labbra.
«Ma davvero? E questo dovrebbe impedirmi di provarci con te perchè…?» gli chiese, facendogli posare con rabbia il libro sul tavolo.
«Perchè quando una persona è impegnata, si presume che non vada a letto con qualcun altro. Soprattutto se gli sta antipatico. Soprattutto se si chiama Malfoy!» spiegò Harry, con una buona dose di sarcasmo, iniziando ad impilare i libri per poterli andare a registrare e tornarsene in Sala Comune. Almeno lì, Draco non l'avrebbe raggiunto.
Ovviamente, non riuscì nel suo intento, visto che Malfoy si lasciò scivolare giù dal tavolo, tornando in piedi. Lo sovrastava di almeno cinque centimetri.
«Tutto questo è ingiusto, Potter, tu non dovresti essere un magnanimo Grifondoro pronto a sacrificarti per i bisognosi?» chiese Malfoy, camminando verso di lui e costringendolo ad arretrare.
«Come?» chiese Harry, preso in contropiede.
«Io sono un bisognoso. Dovresti sacrificarti per me. Vedi, con tutto questo stress degli esami… questo studio… e la riabilitazione, dopo che mi hai quasi ucciso…» il suo tono mellifluo faceva venire la nausea ad Harry. Lo odiava, lo odiava decisamente.
«E' stato un incidente, lo sai! E non c'entrano nulla gli esami, giusto? Lo so che stai architettando qualcosa!» esclamò Harry sottovoce, voltandosi e sussultando, quando le sue scapole urtarono uno degli scaffali colmi di libri dietro di lui.
Era in trappola.
Malfoy strinse le labbra, con espressione quasi disgustata.
«Devi farti gli affari tuoi, Potter.» disse solamente Draco, portando in avanti le mani e posandole sullo scaffale ai lati della vita dell'altro. «Adesso, perchè non la pianti di lamentarti e non passiamo ai fatti? Non dirmi che non vuoi, è più il tempo che perdo a farti smettere di rompere, ogni volta, che quello che ci metto a farti veni-…»
«Malfoy, tu mi fai schifo!»
«Tra poco ti piacerò un sacco»
La voce melliflua e bassa di Draco era troppo, troppo vicina all'orecchio di Harry. Il Serpeverde si era avvicinato con il busto e con la testa fino a raggiungere l'altro.
Gli sfiorò l'orecchio con le labbra, parlandogli, per poi premere piano il proprio corpo contro il suo ed estrarre la lingua.
Harry serrò forte gli occhi, mentre la punta cominciava a percorrere lievemente il contorno del suo padiglione auricolare.
«Rilassati»
Harry deglutì e si costrinse a mantenere un tono di voce neutro.
«Siamo in una Biblioteca, Malfoy. Non si può…»
«Wow, sì, lamentele, è proprio quello che mi ci vuole per eccitarmi… Stai zitto.» rispose in malo modo, di nuovo, Draco.
Harry sbuffò, mordendosi il labbro inferiore ed arrendendosi al fatto che sì, avrebbe di nuovo fatto cose con Draco Malfoy.
Lui e Malfoy "facevano cose" ormai da un mese, circa da quando lui era uscito dall'infermeria dopo che Harry gli aveva lanciato contro quel Sectumsempra.
Inizialmente, Harry si era incolpato di tutto, pensando che fosse una giusta "punizione" farsi usare in quel modo… poi aveva iniziato a ribellarsi, quando aveva capito che tutto sommato, non gli dispiaceva.
Ma era Malfoy, era un maschio!
«Nhf…» mugolò, mordendosi di più il labbro inferiore quando Draco cominciò a mordergli piano una porzione di pelle proprio tra il collo e la spalla, spostando la stoffa della divisa con il naso.
«Cominciamo a rilassarci eh?» domandò sarcasticamente Malfoy, laccandogli il lato del collo con la punta della lingua, fino a raggiungere un punto dietro l'orecchio che fece mugolare Harry di nuovo.
«Molto meglio delle tue solite chiacchiere» affermò Draco con un lieve sussurro, succhiandogli il lobo.
Mosse le mani lentamente, fino a cingergli la vita con le dita. Harry sollevò le mani a sua volta, aggrappandosi ai lati della sua divisa, all'altezza del torace. Draco rise.
«Questo è il momento in cui mi preghi di cominciare» commentò sottovoce, sempre al suo orecchio.
«Vaffanculo»
«Vaffanculo… "per favore".» commentò Draco, tirando un po' indietro la testa per raggiungere il suo viso. La inclinò verso destra e si portò in avanti, per incontrare le labbra di Harry. Non fu dolce e non fu niente di sentimentale.
Gli morse il labbro inferiore e lo baciò, penetrandolo la sua bocca con la lingua senza nemmeno chiedergli il permesso. Harry si era abituato ai suoi modi di fare e non si stupì troppo.
Come al solito, era strano baciarlo. Con Ginny era tutto molto più delicato, molto più sentimenti, carezze e giochi. Draco, invece, era rabbia e odio, blackout e sensazioni.
Mosse il bacino, d'istinto, e Malfoy si allontanò di poco dalla sua bocca per scrutarlo divertito con gli occhi grigi e luccicanti.
Non disse niente, questa volta, ma ricambiò il movimento, strusciandosi a sua volta sul bacino dell'altro. Harry si lasciò sfuggire un nuovo respiro pesante, prima di ritrovarsi di nuovo la bocca di Malfoy ad impedirgli di inalare ossigeno.
Il Serpeverde continuò a spingersi verso di lui, strusciando il proprio bacino contro quello di Harry e, ben presto, i pantaloni diventarono un po' troppo stretti.
«Non si può dire… che tu sia rilassato ora, vero Potter?» domandò Malfoy, voltandosi per guardarsi alle spalle ed assicurarsi di essere ancora solo con il Grifondoro.
Harry lanciò a sua volta un'occhiata all'entrata della saletta di lettura dove si trovavano.
«Non si può dire che tu sia meno stronzo di prima» ribatté, ottenendo, in risposta, il veloce ritorno dello sguardo di Draco su di sé, la sua scomparsa tra il collo e la spalla e il dolore di un morso un po' troppo forte.
«Sei impazzito?!» esclamò Harry, ansimando appena.
«Sii più gentile, Potty… chiedi "per favore" che io continui.»
Harry sgranò gli occhi, voltando il capo verso destra e cercando di allontanarlo da lui.
«Tu sei fuori di testa…!» esclamò, cercando di divincolarsi dalla sua presa. Le gambe, però, rischiarono di cedergli quando la mano di Draco si posò proprio sul cavallo dei suoi pantaloni. La sentì premere per tutta la sua lunghezza, tastarlo piano e cercare di comprenderlo, per poi iniziare a strofinarlo lentamente.
Harry non poté fare altro che chiudere gli occhi ed aggrapparsi di più a Malfoy. Grazie anche alla schiena, posata allo scaffale dietro di lui, riuscì ad evitare di cadere seduto, per l'improvvisa ondata di piacere data dai movimenti dell'altro.
Proprio quando stava cominciando a godersi la situazione, Draco tolse la mano ed Harry riaprì gli occhi. Si voltò, cercando il suo sguardo; lo trovò subito, era divertito e dalla pupilla dilatata. Harry, invece, era quantomeno infastidito.
«Malfoy…»
«Devi chiedere "per favore"»
Harry non disse niente, ma portò in avanti la testa, cercando di nascondere il viso tra il suo collo e la spalla. Mosse il bacino, alla ricerca della frizione di prima, ma Draco si spostò indietro e Harry mugolò frustrato.
Fece forza sulle braccia, e, con un colpo di reni, prese Malfoy alla sprovvista. Lo spinse e lo costrinse a prendere il suo posto, invertendo le posizioni e spingendo il Serpeverde contro lo scaffale.
Portò in avanti il viso, cercando le sue labbra e provando, contemporaneamente, a strusciarsi su di lui. Riuscì in entrambe le cose e, questa volta, non si risparmiò dall'esplorare personalmente la bocca di Malfoy in un bacio carico di rabbia ed odio.
«Non si fa così, Potter» ansimò Draco, quando si staccarono per riprendere fiato.
La gamba destra del Serpeverde s'insinuò prepotentemente tra le gambe di Harry e lui la mosse sapientemente, creando una lieve frizione che fece nuovamente gemere il Grifondoro per il piacere.
Approfittando della situazione, Draco tornò a ribaltare le posizioni. Prima che Potter avesse anche solo la possibilità di pensare a ribattere, Draco gli aveva già infilato di nuovo la gamba tra le sue.
«Dovresti davvero essere più gentile, io ti sto solo facendo un favore…» mugolò mellifluo Malfoy, le sopracciglia aggrottate e gli occhi socchiusi. La situazione stava avendo molto effetto anche su di lui, dopotutto, e cominciava a sentire il bisogno di toccarsi per darsi un minimo di sollievo. Non lo fece, però, preferendo continuare a tormentare (o premiare?) Harry per qualcosa che, tutto sommato, non aveva ancora fatto.
«… ore…» sussurrò Harry, con lo sguardo basso.
«Come prego?» ribatté Draco, le labbra che si piegavano in un ghigno.
Harry portò in avanti di nuovo il viso, nascondendosi come prima tra il suo collo e la sua spalla.
«… Non smettere, per favore…» sussurrò nuovamente Harry, un po' più ad alta voce, ora.
Draco non disse nulla, ma si avventò di nuovo sul suo orecchio. Tornò a strusciarsi su di lui, mentre tormentava con i denti il suo lobo.
Sentì Harry gemere e respirare pesantemente sulla sua pelle. Ogni suo sospiro lo accarezzava, facendogli venire la pelle d'oca.
Draco chiuse gli occhi, cominciando a compiere movimenti un po' più scomposti, spingendo contro la sua anca alla ricerca di una certa frizione che, sapeva, l'avrebbe fatto impazzire.
Quando Potter, per comodità, fece scivolare le braccia sopra alle sue spalle, passandogliele intorno al collo, Draco ne approfittò per sollevargli una gamba.
La mano destra scivolò sulla sua natica sinistra, poi sulla coscia, mentre lui si piegava velocemente e premeva proprio dietro al ginocchio. Come una bambola obbediente, Harry sollevò la gamba e ruotò lievemente il bacino, in modo da essere più comodo. Draco tenne la sua gamba sopra al fianco, stretta con il braccio destro, mentre il sinistro premeva contro la mensola dello scaffale dietro ad Harry, per aiutarlo a mantenere l'equilibrio.
Ora era la gamba di Harry ad essere in mezzo alle sue e il suo inguine era praticamente a portata di mano. Come se in realtà non ci fosse stato alcun indumento tra loro, lui diede una spinta, che costrinse Harry a spostare una delle mani e andare a coprirsi la bocca.
Portò indietro la testa, posandola allo scaffale dietro di lui, la mano sinistra impegnata a coprirgli le labbra. Con gli occhi, cercò lo sguardo di Draco. Senza dire nulla, si portò in avanti con il viso spostando la mano e l'altro gli venne incontro per scambiare con lui un altro bacio. Fu diverso dagli altri, in qualche modo più curato e paziente, più lento, stranamente in contrasto con i movimenti di Draco che, invece, si facevano sempre più veloci.
Rallentò all'improvviso, staccandosi dalla bocca di Harry con un ansito particolarmente liberatorio e leccandogli il labbro inferiore. Gli occhi erano chiusi e le guance arrossate, le sopracciglia aggrottate in un'espressione concentrata. Si leccò le labbra e spostò la mancina, senza più tenersi agli scaffali, fino al bordo dei pantaloni di Harry. Vi si insinuò, senza inserire le dita tra la stoffa dei boxer e la sua pelle, ma mantenendosi sopra a quelli.
Il sottile strato di stoffa, faceva sembrare tutto molto più intenso. Era tutto molto più intenso ed Harry non era certo di poter sopportare il tutto ancora a lungo.
Si morse forte il labbro inferiore, mentre Draco cominciava a toccarlo da sopra i boxer ad un ritmo inizialmente lento, più un po' più sostenuto. Harry si lanciò in avanti con il viso, fino a raggiungere di nuovo il collo di Draco. Questa volta, azzerò i pensieri e si avventò sulla sua pelle, mordicchiandola e succhiandola, fermandosi ogni tanto per respirarvi piano sopra, quando i brividi di piacere si facevano più intensi.
«Piano… Potter… mi lascerai il segno…» riuscì a sussurrare Draco, affondando le labbra e la punta del naso nella massa di capelli neri dell'altro. Continuò a muovere la mano, finché non sentì il Grifondoro tendersi e cominciare a respirare un po' più affannosamente, quindi aumentò lievemente il ritmò.
Harry gemette rumorosamente, quindi si costrinse a prendere tra le labbra una porzione della pelle di Draco. La morse, ignorando l'avvertimento dell'altro, quando una scarica di piacere piuttosto forte gli attraversò la spina dorsale e gli raggiunse il cervelletto. Serrò gli occhi, mugolando sulla sua pelle e Draco poté sentire la stoffa sotto alla sua mano inumidirsi in maniera inequivocabile. Sorrise, sospirando a sua volta. Non smise di muoversi, ma rallentò il ritmo, finché Harry non ebbe ripreso a respirare normalmente.
Si fermò, quindi, dandogli il tempo di riprendersi, senza, comunque, lasciarlo andare. Gli diede solo il permesso di abbassare la gamba, andando a sostenerlo con entrambe le braccia, conducendolo di nuovo contro lo scaffale, visto che l'altro si era momentaneamente aggrappato più a lui.
«Non adagiarti sugli allori, Potter, io sono ancora insoddisfatto.» disse, con voce bassa e roca. Insoddisfatto, lo sarebbe stato ancora per poco: sentire Potter venire, gli aveva regalato una bella scarica di eccitazione e lui non desiderava altro che seguirlo a ruota. Solo… non poteva permettersi di anticipare Potter, gliel'avrebbe rinfacciato a vita.
Harry non disse nulla, solo lo guardò con gli occhi ancora lucidi e il volto arrossato, quindi abbassò la mano destra, andando a posarla sul cavallo dei suoi pantaloni. Spostò lo sguardo verso il basso, fissando la propria mano sul rigonfiamento di Malfoy.
Draco gemette piano, portando in avanti la testa e raggiungendo l'orecchio di Harry.
«Meglio…» sussurrò, con una lieve risata, mentre Potter cominciava a massaggiarlo. Non infilò la mano nei suoi pantaloni, non aveva intenzione di farlo, ma allo stesso tempo non voleva che l'altro gli lanciasse contro una fattura perchè si era rifiutato di portare a termine il "lavoro".
Malfoy non sembrò lamentarsi, comunque, anzi, gli strinse debolmente di più le mani intorno alla vita, cominciando a spingersi di sua iniziativa contro la mano di Harry. Potter chiuse gli occhi, posando la fronte alla sua spalla, quasi affascinato dalla situazione ed ancora con la mente annebbiata dall'orgasmo. Draco Malfoy sembrava così normale, in quel momento… come un ragazzo qualunque, la cui massima preoccupazione è prendere un buon voto ad un test per evitare una punizione da parte dei genitori.
Ma Harry sapeva che non era così, per lui, sapeva che c'era qualcosa che lo intrappolava, qualcosa di troppo grande.
Malfoy gli ansimò nuovamente nell'orecchio ed Harry sospirò, rischiando di eccitarsi di nuovo.
«Non ti stai lasciando andare…» sussurrò piano, baciandogli il collo lievemente una, due, tre volte. Abbassò la mancina, portandola attorno al suo torace ed abbracciandolo, mentre con la destra cominciava a muoversi per tutta la sua lunghezza, che poteva percepire tranquillamente attraverso la stoffa dei pantaloni.
Draco non smise di muoversi contro alla sua mano, non smise di gemere vicino al suo orecchio.
Harry lo strinse a sé, premendo possessivamente le dita sulla sua schiena.
Sollevò un po' la testa, fino a raggiungere la sua guancia. Draco si fece un po' indietro, forse intercettando il suo movimento come la richiesta di un bacio, ma Harry si limitò a baciargli lo zigomo. Draco chiuse gli occhi, istintivamente, ed Harry baciò anche il suo occhio sinistro.
Malfoy chiuse le labbra, deglutendo, il cuore che iniziava a battere a mille e non solo per i movimenti della mano di Potter. Piano, si fece avanti e gli catturò le labbra in un altro bacio, immobile, lento, che ad Harry ricordò molto quelli che si scambiava con Ginny.
Si baciarono qualche istante, prima che Malfoy cominciasse a mugolare piano sulle sue labbra. Harry gli impedì di spostarsi, sollevando la mancina e premendo sulla sua nuca, in modo da impedirgli di lasciarsi andare troppo, di respirare troppo forte o di gemere ad alta voce, mentre veniva a sua volta nei pantaloni.
Gli ci volle quasi un minuto per riuscire a riprendersi e, solo dopo grandi boccate d'aria, Draco convenne che forse era il caso di spostarsi da Potter e da quello scaffale. Erano stati fortunati fino ad allora, nulla prometteva loro che lo sarebbero stati anche nei prossimi minuti.
La sensazione sgradevole ed appiccicaticcia, all'altezza dell'inguine, arrivò dopo qualche minuto, costringendo entrambi ad allontanarsi imbarazzati.
Malfoy si passò le mani sui pantaloni, prima, e poi tra i capelli, per cercare di dar loro un contegno. Harry non si diede la pena di provarci: avrebbe fallito miseramente. Si risistemò, invece, il colletto della camicia e la cravatta, richiudendo poi la zip dei pantaloni. Draco si tirò bene giù la camicia, deglutendo e dando un'occhiata al tavolo dove Potter era seduto, prima, a studiare.
«Penso che i tuoi esami andranno davvero male, visto che continui a distrarti» commentò semplicemente, fissando i libri e poi guardando lui con un sottile ghignetto. «O forse no… forse sei solo un imbecille.»
«Non hai detto grazie alla mano di questo imbecille.» ribatté Harry, sollevando un sopracciglio.
Il ghigno di Draco si allargò e lui cominciò ad arretrare verso l'uscita della Saletta di Lettura, rispondendo ad Harry in maniera molto semplice: portò entrambe le mani all'inguine con la punta delle dita rivolta verso il basso, le allontanò e le riavvicinò, continuando a camminare all'indietro.
«Oh, a proposito… mi aspetto un regalo di compleanno, stasera» aggiunse, sollevando la mano destra chiusa a pungo vicino alla bocca, allontanandola ed avvicinandola con le labbra dischiuse a formare una piccola o.
«Scordatelo… è il tuo compleanno?» ribatté Harry, seguendolo, mentre l'altro usciva, ma fermandosi con una mano sullo stipite della porta.
«Alle nove, Sfregiato, dietro al solito Arazzo» gli rispose solo quello, dandogli le spalle e sollevando sempre la destra in un saluto.

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Ci ho anche inserito un po' di trama, sono stata BRAVISSIMA ù__ù
Nel caso non si fosse capito, tutto ciò avviene poco prima che Harry parta con Silente per andare a cercare il Medaglione, di conseguenza tra poco Draco riuscirà definitivamente a riparare l'Armadio Svanitore. Ho cercato di inserire nel miglior modo possibile questa ff nella trama originale, semplicemente perchè adoro farlo xD Lasciate una recensione, se volete!
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Grazie per aver letto!

Andy <3
  
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