Katherine Hougthon Beckett... Vuoi sposarmi?
Lo
guardo negli occhi, quei
bellissimi occhi azzurri in cui mi perdo ogni volta che lo guardo, sto
per
rispondergli. Da ciò che gli dirò
cambierà tutta la mia vita.
La
NOSTRA vita. «Rick...io...
»
DRIIIIIIIIINNNN
6.45
«Maledetta
sveglia! » esclamo spegnendo la sveglia con la delicatezza di
un elefante in
una gioielleria. Rimango sdraiata sul letto a fissare il soffitto a
pensare al
sogno appena fatto... " Ormai stiamo insieme da più di un
anno e mezzo...
dove siamo diretti? Come sarà una nostra possibile vita
futura
insieme?" Mi alzo dal letto, vado a farmi la doccia e, poi mi
preparo la colazione. Squilla il telefono. Era Esposito; rispondo.
«Beckett...
»
«Yo
Beckett... omicidio sulla 12th, ti aspettiamo li, avvisa tu Castle, a
dopo...
ciao! »
Mando
un messaggio a Catle per avvisarlo"
Ciao Rick, omicidio sulla 12th passo da te alle 7.15 ti amo a dopo.
ciao."
"Papà...ti
è arrivato un messaggio da
Beckett!" sento dire dalla cucina
«Grazie
Alexis. Uh...vado ci vediamo dopo! » dico dandole un bacio
sulla fronte
Sento
quella voce squillante e, indimenticabile
di mia madre che mi chiama.. «Darling...
non dimenticarti l'appuntamento
di oggi pomeriggio alle 16...mi raccomando! »
«
Certo
mamma, non mi dimenticherei mai di una cosa così importante
» risposi; infatti
quel pomeriggio avevo l'incontro dall'orefice insieme a mia madre e ad
Alexis
per scegliere l'anello per Kate; avevo deciso... volevo di
più dalla nostra
relazione; le avrei chiesto di passare il resto della vita insieme a
me; le
avrei chiesto di sposarmi!
Appartamento
di Castle
Stavo
ancora
pensando al sogno fatto quella notte. Ero di spalle
all’appartamento di Castle,
quando improvvisamente sentii una mano stringermi la spalla; il mio
istinto di
poliziotta si fece sentire: mi girai di scatto e, scagliai un pugno in
faccia
al mio aggressore, ma era ormai troppo tardi quando capii che era
Castle.
Sentii un tonfo a terra e un lamento doloroso. Mi precipitai subito da
lui per
chiedergli come stava…. Sentii solo un gemito come risposta.
Lo aiutai a
rialzarsi e rientrammo in casa per prendere del ghiaccio.
«
Oh Darling!” disse mia madre, vedendomi con la parte sinistra
della faccia
gonfia e rossa. «Cosa
diavolo ti è successo?! »
«Niente…
» risposi quasi in lacrime «Kate
mi ha dimostrato il suo amore in una maniera usata solo
dai poliziotti… ». Mi sedetti sul divano e, mentre
Kate cercava di spiegare
cosa era successo Alexis mi portò del ghiaccio, cercando di
trattenere le
risate, cosa che non le riuscì con successo. Come
“sottofondo” si sentivano le
grosse risate di mia madre, che continuava a ripetere: “ ahh
l’amore….com’è
travolgente…siete uno spasso ragazzi!!”
Sentii
una mano
dolce e soffice posarsi sulla parte della faccia gonfia….era
Kate, mi stava
controllando se avevo qualcosa di rotto… “Come
Nikki Heat” mi
disse,
«già…avrei
però evitato volentieri questo
momento e, lasciarlo tutto a Jameson Rook » risposi. Lei mi
si avvicinò e, mi
sussurrò all’orecchio: «
Beh..più tardi potremmo completare il tutto con un
po’ di tequila e lime.. » lo
disse con quella vocina sexy e, quando si allontanò dal mio
orecchio notai che
si stava mordendo il labbro inferiore “adoro questa donna! Mi
fa impazzire!”.
Ci baciammo, mi sembrò che un po’ di dolore
passo….ma solo per un secondo,
perché appena tentai di muovere la faccia sentii una fitta
di dolore
tremendo…Tentai di non parlare per il tempo del viaggio..la
cosa che mi
dispiaceva di più era il non poter esasperarla con le mie
teorie folli!
Scena
del crimine
«Ehi
Espo..cosa mi puoi dire? »
«Oh
ma chi si vede….pensavamo dover fare noi tutto il lavoro
e…tu Castle cosa hai
fatto alla faccia? Stai provando un’altra scena per un
personaggio dei tuoi
libri? Oppure una fan scatenata non ha resistito al tuo fascino?
» dissero
Esposito e Ryan tra una risata e l’altra. “Haha,
sempre simpaticissimi” rispose
Castle guardandomi di sottecchi.
«Oh-oh….non
mi dire che sei stata tu Becks…brava ragazza sono fiero di
te…dopo voglio
sapere tutta la storia. » continuò Esposito.
«Ragazzi...
possiamo parlarne dopo…siamo su una scena del crimine.
» li ripresi.
«Sul
serio?! » chiese stupito Esposito.
«No!
» risposi secca.
«Ecco…mi
sembrava strano » rispose Ryan.
«Ciao
Lanie…cosa abbiamo? »
«Femmina,
25 anni, segni d’arma da fuoco sul petto; ha anche numerosi
segni di percosse
su tutto il corpo, ma….mai quanto il tuo
scribacchino… cosa gli hai fatto
detective Beckett? Non puoi rovinargli quel bel faccino! »
“grazie Lanie…almeno
tu sei dalla mia parte” disse Castle.
«Oh
uffa! Ok…mi ha preso alla sprovvista e gli ho tirato un
pugno…però è colpa
sua..lo sa che non mi deve prendere alla sprovvista! » cercai
di giustificarmi.
“Mah…”
tentò di
giustificarsi lui… «No
Castle…lo sai…non hai
giustificazioni…ha ragione lei! » disse la
dottoressa. «Ok
ok…avete ragione voi…non voglio altri
pugni. »
12th
distretto ore
9.30
«Forza
ragazzi mettiamoci al lavoro…cerchiamo di recuperare tutte
le informazioni
sulla vittima; intanto facciamo il punto. » cominciai. «La
nostra vittima si chiama Lindsey David,
aveva 25 anni, lavorava come impiegata in una ditta di tessuti, fedina
penale
pulita….cerchiamo eventuali disguidi con i colleghi,
qualsiasi cosa che ci
possa portare al suo assassino, non abbiamo la pistola che
l’ha uccisa e, sul
corpo non ci sono tracce che ci portino all’assassino.
Esposito, Ryan indagate
sui colleghi, fate domande a tutti; intanto io e Castle andiamo dai
genitori e
dal fidanzato. »
Per
mezzogiorno
tutti eravamo rientrati dai loro compiti e, la Lavagna era stata
aggiornata…non
avevamo scoperto quasi niente di utile…tutti la descrivono
come una ragazza
tranquilla e deliziosa, niente che fa pensare ad un delitto passionale,
il
fidanzato ha un alibi già confermato e, non ha idea di chi
possa essere
l’assassino.
«Vuoi
un caffè? » chiesi?
«Si,
te ne sarei davvero grata! » mi rispose Kate. «La
mia testa non capisce più niente…non
riesco a trovare nessun possibile movente »
«Non
preoccuparti Kate, vedrai che lo scoverai…stai tranquilla
». «Si
è fatto tardi…devo andare.. »
«Dove?
» mi chiese preoccupata.
«No..niente,
avevo promesso a mia mamma che l’avrei accompagnata a vedere
“I Miserabili” e….non
mi posso più tirare indietro ».
«Ah..Ok…
» disse un po’ delusa «ci
vediamo stasera da me? »
«Assolutamente…dobbiamo
concludere la nostra giornata con la tequila…non ricordi?
»
Non
attesi la sua
risposta, ma la vidi mordersi il labbro e, arricciarsi i
capelli… non ero
proprio soddisfatto di me, odiavo mentirle, ma non potevo dirle che
andavo a
scegliere l’anello per la Proposta.
Gioielleria
ore 16.30
«Oh
Richard, hai visto questo che bello?! Starebbe benissimo su Katherine!
»
«Mamma
per te ogni anello di questo negozio è bellissimo e, te ne
devo dare atto; ma
Kate è una donna che ama le cose semplici e, questi mi
sembrano troppo
esagerati…voglio trovare qualcosa di semplice, ma magnifico
allo stesso tempo.
«Papà…guarda
questo, è semplice e, non è
appariscente…mi sembra perfetto! »
«Si
non è male…ma…non sono convinto
» Mi giro e, lo vedo, era perfetto, non era
troppo ne poco, era in oro bianco, con un diamante al centro non troppo
grosso
e, altri più piccoli hai lati.
«Quello!
» esclamai. Tutti acconsentirono, era perfetto per Kate, ne
sarebbe rimasta
stupita!
Ok,
il primo
passo era fatto…ora rimaneva solo andare dal padre a
chiederne la benedizione
e…poi mancava solo il suo SI, il si più
importante della vita! Ci avrei pensato
il giorno dopo…ora volevo passare del tempo da solo, insieme
solo alla mia
partner nella vita e nel lavoro.
Casa
di Kate ore 6.30
«Amore…alzati
che sennò facciamo tardi. »
«Amore?!
Beckett mi stupisci! Come mai questa dimostrazione di affetto?
» sorride
timidamente
«Non
farci l’abitudine…sarà che ti ho
rovinato quel faccino… » sussurrò,
avvicinandosi sempre più a me. Mi diede un bacio dolcissimo
e carico d’amore;
poi si spostò lentamente sulla guancia sinistra, per
arrivare fino
all’orecchio, mordicchiandomi delicatamente il lobo.
«Mele,
mele, mele! » esclamai. La guardai, stava ridendo
sommessamente “Ecco la Kate
Beckett che conosco” pensai. Ero davvero felice.
«Ora
alzati, dobbiamo andare…oggi arrivano i risultati del
materiale trovato sotto
le unghie della vittima che ci potrebbero portare al nostro assassino.
»
«Oh…mi
piacerebbe molto, ma oggi ho l’ispirazione e avevo in mente
di scrivere qualche
capitolo…puoi aggiornarmi per telefono
però…vero? »
«Certo!
Come farei a vivere se non ascolto le tue folli teorie per
un’ora? » disse
ironicamente.
«Ti
devo ricordare detective che le mie “folli teorie”
fino ad ora ti hanno spesso
aiutata a risolvere i casi! »
«Si
Castle…nei tuoi sogni… »
«…veramente
nei miei sogni tu mi… » mi fermai appena in tempo.
«Ciao
Castle » sussurrò stampandomi un bacio veloce.
E’ andata..ora posso continuare
con i preparativi.
«Jim
Beckett… »
«Signor
Beckett…salve, sono Richard Castle,
le vorrei parlare, le va se ci incontriamo al bar sulla 20th?
»
«Salve
Richard, si non c’è nessun problema,
tra mezzora lì? »
«Si,
perfetto. A tra poco »
Al
bar
“Ok
Rick,
calmati, non agitarti. Dovete solo parlare…anche se da
questo incontro potrebbe
dipendere il nostro futuro insieme.”
«Ah!
Maledetta cravatta! » esclamai, forse un po’ troppo
forte, tanto che alcuni
signori del tavolo di fronte si girarono.
«
Buongiorno,
signor Castle » disse Jim.
«B-Buongiorno
signor Beckett. »
«Ti
prego dammi del tu…in fondo ci conosciamo da tempo.
»
«Okay,
allora…Jim, è da un sacco che non ci si
vede…come va? »
«Bene,
grazie …trovo in forma anche te. »
Dopo
qualche
secondo di silenzio, nel quale assaggiai il primo sorso del drink, Jim
riprese
a parlare.
«Rick,
ti prego, dimmi se c’è qualcosa che non va con
Katie…non nascondermi niente… »
mi disse preoccupato, guardandomi negli occhi.
«Oh,
no Jim… non preoccuparti…è una cosa
che spero apprezzerai…ecco » dissi
leggermente imbarazzato. “Rick, ora o mai
più!”
«Volevo
chiederti…il permesso di sposare tua figlia. »
dissi tutto di un fiato.
Rimase
di stucco.
«Wow…mi
hai preso alla sprovvista » sussurrò, bevendo un
altro sorso del suo cocktail. «Si…
» avevo capito bene? Aveva detto si?
«Rick,
credo che tu sia la cosa migliore che le sia capitata dalla morte
di…sua madre.
Quando mi parla di te le si illuminano gli occhi. Con te che le guardi
le
spalle si sente sicura. Da quando tu sei arrivato ha ricominciato a
sorridere
e, per questo te ne
sarò sempre grato. »
«Grazie
Jim, questo significa molto per me. »
Andammo
avanti a
parlare per mezzora circa e, poi tornammo nelle rispettive case. Ero
felice
come mai ero stato. “Ora bisogna solo chiederlo a
Kate.”
Arrivai
a casa
che erano le 11, quando il cellulare si illuminò mostrando
il volto di Kate. Mi
stava chiamando…
«Si?
»
«Ciao
Castle, ottime notizie, abbiamo arrestato l’assassino; era un
collega a cui
Lindsey non aveva ceduto alle avance. Si è spinto oltre il
limite e, ora
pagherà. E’ stato facile, avevamo delle prove
schiaccianti grazie al materiale
trovato e, così lo abbiamo inchiodato. Come va con il libro?
»
«Oh,
bene…ho scritto qualche altro capitolo.
Ascolta…ormai è da cinque anni che
“lavoro” al distretto,e stavo pensando di
festeggiare; se sei d’accordo stasera
potete venire tutti da me! »
«Oh
mi sembra un’ottima idea! »
«Bene
allora vi aspetto alle 20.30; potresti avvisare tutti, così
intanto io preparo
la casa? »
«Certo,
non preoccuparti. Ti amo »
«Ti
amo anch’io, ciao ».
Anche questa è
fatta, manca davvero poco e,
l’ansia comincia a salire.
Appartamento
di Castle ore 20.15
«Papà,
è tutto perfetto. Rimarranno tutti a bocca aperta!
»
«Alexis
ha ragione Richard. Rimarranno tutti basiti; non vedo l’ora
di vedere la
reazione di Katherine! »
«Anch’io
mamma, anch’io! » ero sudato fradicio e, molto
imbarazzato. Sentii suonare il
campanello. Erano arrivati tutti insieme. Li feci accomodare e,
iniziammo a
mangiare e a chiacchierare del più e del meno. Era arrivato
il momento. Mi
alzai con le mani che mi tremavano e, mi girai verso Kate. Tutti si
zittirono
ed iniziarono a guardarmi. Cercai con gli occhi Jim e mia madre, che
erano
seduti vicini. “E’ ora. Coraggio”
«Avrei…Una
cosa da dire. In anzi tutto vi ringrazio per essere venuti, sono
davvero felice
di aver trovato amici come voi. » Torno a guardare Kate.
Sembra confusa.
«Kate,
sai che odio mentirti, ma ho dovuto. Oggi non ho scritto nessun
capitolo e ieri
non sono andato a vedere “I Miserabili” con mia
madre. »
Strinse
leggermente gli occhi, sembrava persa nelle parole del mio discorso.
«Oggi
ho incontrato tuo padre… » mi voltai verso Jim. «…volevo
chiedergli una cosa importante e,
ho avuto il suo consenso. » Mi inginocchiai e tirai fuori
dalla tasca destra
della giacca la scatolina con l’anello. «Katherine
Hougthon Beckett…mi rendi l’uomo
più felice delle terra. Vuoi sposarmi?»
«Vuoi
sposarmi? » sentii dire dalla voce emozionata di Castle.
Sentivo tutti gli
sguardi dei presenti addosso, ero rimasta a bocca aperta “Non
ci posso credere,
me lo ha chiesto davvero.” Devo rispondere. L’ho
aspettato, sognato, sperato
per un sacco di tempo e, ora è arrivato il momento.
«…Si
» «SI!
»
ripeto più convinta. Lui si alza, mi mette
l’anello al dito. Le mie mani
tremano, ma mai quanto le sue. Ci baciamo e, parte un applauso
fragoroso. Tutti
si alzano per congratularsi con noi, Lanie è fuori di se
dalla gioia, continua
a toccarmi la mano con l’anello, è più
incredula di me; abbraccio la Gates che
si complimenta, poi Jenny, Ryan, Esposito, Martha, Alexis, tutti.
Infine arriva
mio padre. Entrambi abbiamo le lacrime agli occhi.
«Tua
madre sarebbe orgogliosa di te, io sono orgoglioso di te. Ti voglio
bene Katie,
Rick è l’uomo giusto! »
«Lo
so papà. Lo credo anch’io, ti voglio bene!
». Rimanemmo abbracciati ancora per
un po’, poi tornai da Rick, lo presi per mano e lo baciai.
«Anch’io
avrei una cosa da dire… Rick » mi girai
guardandolo nei suoi fantastici occhi
azzurri.
«Era
da parecchio che volevo dirtelo… dirvelo. » mi
fermo per un momento assaporando
tutta l’attesa che si stava formando tra gli ospiti,
soprattutto in Castle.
«…
Sono incinta, aspettiamo un bambino. Sono alla quarta settimana di
gravidanza.
» Rimasero tutto a bocca aperta. “Ecco la reazione
che mi aspettavo”.
«Wow
Kate….è fantastico. Io-Io ti amo. Ti amo!
»
Ciao
ragazzi,
sono nuova e questa è la prima fan fiction che scrivo. Spero
vi
piaccia...fatemi sapere, sono ben accetti consigli e critiche (non
esagerate
però). Ringrazio greta che mi ha aiutato a scrivere questa
storia e, se volete
leggere le sue storie cercatela, si chiama gims.
P.S.
scusate ma
ho fatto un po' di casino con i codici HTML...fatemi sapere
Ciaooo.