IL CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO
SALVIAMO LA VITA AGLI ALTRI E IL RESTO CONTA POCO
IL POMPIERE PAURA NON NE HA, IL POMPIERE  PAURA NON NE HA!
QUANDO VIENE NOTTE SUONA LA SIRENA
QUANDO NOI USCIAMO NESSUNO PIÚ CI FRENA
IL POMPIERE PAURA NON NE HA, IL POMPIERE PAURA NON NE HA!
 
La prima cosa che ti insegnano quando entri in questa grande famiglia è che il fuoco è vivo… una creatura che si muove in cerca di ossigeno, che lascia dietro di se distruzione, una creatura che puó nascere da una scintilla minuscola, ma che si puó trasformare in un vero inferno…non capisci quanto questo sia vero fino a quando non ti ritrovi in quell’inferno, tu da solo, con la voce dei tuoi compagni nelle orecchie e la manichetta in mano e preghi Santa Barbara, mentre senti il flusso potente che passa attraverso quella manichetta, che l’acqua non smetta di uscire, perché sai che solo quella manichetta ti tiene in vita chiuso in quella stanza le cui quattro mura vengono avvolte nelle fiamme. Ed eccolo li “il respiro della morte” per ogni pompiere, le fiamme che danzano come una ballerina di tango avvolta da un suntuoso abito rosso sangue, ma loro non ti inviteranno a danzare, no loro ti circonderanno per rubarti l’ossigeno, la gola inizierá a bruciare e la sete ti ucciderá dentro… lo sai ogni fottuta volta che entri in una casa in fiamme, lo sai ogni volta che tocchi una porta per capire se d’altra parte ci sono le fiamme che aspettano solo l’ingenuo alle prime armi pronto a buttare giú quella porta senza controllare e aprire cosi le porte a quelle lingue danzanti.
Lo sai eppure tu continui, imperterrito, perché vedi negli occhi della gente che salvi la gratitudine piú pura, ma di notte piangi ripensando ai fratelli che hai perso, piangi al pensare a tutti quelli che sono morti per colpa di un rogo appiccato da qualche idiota che non sapeva cosa fare…piangi al pensiero di quante volte hai bussato ad una porta e hai visto le lacrime sul viso delle mogli, delle madri, dei figli e delle figlie dei tuoi fratelli… ora mi chiedo, in questa stanza avvolta dalle fiamme, a chi toccherá questo compito? Chi verrá da te a dirti che il tuo compagno di vita è morto? Chi ti racconterá di come un incendio appiccato da dei figli di papá annoiati lo abbia strappato alla vita? Erik? No, lo conosco troppo bene, non riesce nemmeno a fare le condoglianze durante un funerale. Suo fratello? Lui dovrá sostenere Tamiel in questo compito…giá, sará di certo lui a bussare alla tua porta… giá lo vedo, la divisa da vigile che ancora puzza di fumo, sotto braccio il mio casco, busserrá alla porta, tu aprirai, lo guarderai interrogativo, il nostro bambino giungerá e si aggrappera alla tua gamba per poter ascoltare…vedrai il casco, il numero del distretto rovinato dalle fiamme, la visiera quasi sciolta, l’adesivo che il nostro piccolo aveva attaccato raffigurante una nave abbrustolito, alzerai lo sguardo incredulo…mi chiedo se piangerai…Tamiel ti abbraccerá perché lui, come me, riesce a leggere le espressioni del tuo viso, il nostro piccolo scoppierá a piangere e questo mi fá soffrire, perché io non saró li a stringerlo a me, non saró li a dirgli che andrá tutto bene, non saró li a dirvi che vi amo, non saró li…
…quando diventi un vigile del fuoco sai che la morte ti attenderá in ogni fiamma, ma ogni volta che la campana suona, ogni volta che senti una sirena in lontananza, ogni volta che vedi al telegiornale i ragazzi di altri distretti, ogni volta che senti rai l’inno dei vigili suonare saprai che tu hai un dovere, che tu sei l’angelo che cammina tra le fiamme… quindi Berwald, Peter… non odiatemi, perché anche se io non ci sono piú avrete sempre vicino i miei fratelli e le mie sorelle…tutti coloro che indossano la mia stessa divisa, anche con colori diversi, perché dove muore un vigile, muore un nostro fratello…e io Tino Väinämöinen sono morto da vigile del fuoco, sono morto per salvare delle vite umane come fanno tutti i miei fratelli nel mondo…
…sono morto da vigile del fuoco, l’onore piú grande…
 
PORTIAMO IL SOCCORSO A CHI CI CHIEDE AIUTO
UN GIORNO SENZA RISCHIO PER NOI É NON VISSUTO
IL POMPIERE PAURA NON NE HA, IL POMPIERE PAURA NON NE HA!
QUANDO LE FIAMME AVANZANO NON ABBIAM TIMORE
PORTIAMO SANTA BARBARA DENTRO IL NOSTRO CUORE
IL POMPIERE PAURA NON NE HA, IL POMPIERE PAURA NON NE HA!
SUOMI, SUOMI!

SPAZIO AUTRICE
Questo è un piccolo tributo ai vigili del fuoco a tutti quelli che ogni giorno guidano mio fratello, vigile del fuoco da un anno, e naturalmente a tutti, ma proprio tutti quelli nel mondo, perché loro sono i nostri angeli… spero la storia vi sia piaciuta, vi invito a lasciare un commento.
Vi mando un bacione by la vostra pazza fuxiotta95