Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: monteith_    06/06/2013    2 recensioni
quei mattoni che lo costituivano, erano diventate piume.
Piume che cadevano verso il basso e che lasciavano libero il sentiero dei miei sogni. Ma non a chiunque. Soltanto a lui.
TRAILER: http://youtu.be/paVcXGtZQl8
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Liam Payne, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 


BEAUTIFUL FREAKS

TRAILER: 
http://youtu.be/paVcXGtZQl8





Anche questa notte lo avevo sognato.
Per l’ennesima volta era entrato nella mia mente, abbattendo quel muro che avevo costruito con tutta la mia forza ma che davanti a lui, quei mattoni che lo costituivano, erano diventate piume.
Piume che cadevano verso il basso e che lasciavano libero il sentiero dei miei sogni. Ma non a chiunque. Soltanto a lui. Che con tutta la sua bellezza si era fatto strada tra i miei ricordi di quel giorno, come la notizia che mia madre si sarebbe risposata con un ragazzo più giovane di lei di quindici anni. Come il fatto che avessi passato tutta la giornata a disegnare sul muro della mia stanza per scacciare via qualsiasi problema. Disegnare era l’unica cosa che mi svuotava la mente, che riusciva a non farmi pensare a nulla. Neanche a lui. Ma purtroppo la notte si avvicinava ogni giorno e appena poggiavo la testa sul mio cuscino il suo viso, i suoi occhi marroni, la sua voglia sul collo e il suo corpo così perfetto mi oscuravano la vista. Non riuscivo a vedere più nulla.
Lo sentivo sussurrare il mio voce con voce bassa.

“Zayn …. Zayn”

Sognavo di averlo accanto a me, nel mio letto. Di appoggiarmi al suo torace ed addormentarmi come un bambino sentendo le sue grandi mani accarezzarmi il ciuffo nero. Molte volte mi svegliavo trovandomi il cuscino tra le gambe. Quasi come se avessi bisogno del suo corpo appoggiato al mio. E, ad essere sincero, qualche volta, quando mi svegliavo, non mi dispiaceva sapere di essermi leggermente eccitato pensando a lui.
Avrei voluto confidare il mio amore per lui a qualcuno, ma la verità è che da quando mia madre ed Io ci siamo trasferiti qui a Wolverhampton, non avevo ancora trovato un amico. Forse perché molti credevano fossi gay. In realtà lo ero, ma non volevo che succedesse la stessa cosa che capitò nella mia vecchia scuola a Bradford.
Mi chiamavano frocio. Checca. Mostro.
Quindi decisi che in questa nuova città avrei cercato di essere più riservato possibile.
Quella notte mi fu impossibile chiudere occhio. Quella stessa mattina, esattamente alle sette, mia madre venne a chiamarmi per la colazione. Essendo già sveglio da alcune ore non fu difficile alzarmi velocemente ed andare al bagno per prepararmi. Quando scesi le scale che portavano alla cucina, trovai il nuovo “fidanzato” di mia madre, mezzo nudo che ingurgitava dei cereali. Cercai di non mostrare a mia madre il mio disgusto per quella scena. Mi avvicinai a lei, indaffarata a cucinare le uova e il bacon, le diedi un bacio sulla guancia, presi dal mobile sopra al lavandino una tazza, ci versai del caffè e sedetti di fronte a James. Così si chiamava. Non riuscivo a non fissarlo. Sembrava una bestia scappata dal circo a cui non davano da mangiare da un anno. Intento ad osservare quella rara specie di animale prestorico, non mi accorsi che il caffè era diventato freddo. Vedendo il suo sguardo interrogativo, James disse con la bocca ancora piena di cereali.


Perché mi fissi?...” .

Non gli risposi, posai la tazza nel lavandino e salì in camera mia a prendere il mio zaino. Mentre scendevo le scale per la seconda volta, riuscì a sentire una specie di conversazione tra mia madre e James.


“non posso farci nulla se non accetta il fatto che io adesso abitui qui con voi” 

“devi stare tranquillo ok … non è ancora pronto a vedermi con un altro uomo. Era abituato ad essere solo in due in questa casa e adesso tutto è cambiato … dagli un po’ di tempo …”


“lo farò … ti amo …”

Disse a mia madre. Quest’ultima si sedette sulle sue cosce e gli diede un bacio. Mi dispiaceva che James potesse pensare che non mi piacesse. Ma purtroppo era proprio così.

Decise di accompagnarmi a scuola con la sua bellissima macchina sportiva nera appena tornata dall’autolavaggio. Durante il viaggio non parlammo più di tanto. Come sempre d’altronde. L’unica cosa che mi eccitava nell’andare a scuola era vedere lui. In più oggi il professore di biologia, il signor Scarlett, assegnava i compiti di gruppo da fare per la prossima settimana. Ed eravamo nella stessa classe. Scesi dalla macchina, salutando James con un cenno del capo e mi avviai verso l’entrata dell’edificio. Le prime tre ore di lezione passarono abbastanza rapidamente. All’inizio della quarta vi precipitai di corsa nell’aula di biologia per riuscire a sedermi al posto migliore. Quello infondo alla classe. Appena aprì la porta, mi venne quasi un colpo quando notai una bellissima figura seduta in un banco intenta a leggere qualcosa sul proprio telefonino. Rimasi qualche minuto sulla soglia della porta, cercando di prendere fiato e formulare una frase intelligente da dirgli visto che non si era accorto della mia presenza. Appena feci il primo passo verso di lui, venni assalito dal resto dei nostri compagni di classe che, superarono la porta, e si sedettero. Ovviamente anche questa volta il posto in fondo all’aula era andato. Cercai di ricompormi e mi andai a sedere all’unico posto rimasto. Inizialmente non ci feci caso, ma dopo averci riflettuto, notai di essermi seduto proprio avanti a lui. Mi scappò un sorriso e presi i libri dal mio zaino. Quando entrò il professore in classe, mano a mano la confusione si trasformò in qualche mormorio silenzioso. Iniziò la lezione. Tutti cercammo per quanto potevamo di seguire attentamente i discorsi del signor. Scarlett,fino a quando lo sguardo del nostro insegnate, si posò nella mia direzione, Più precisamente, verso la persona seduta dietro di me.

“Signor. Payne mi scusi … può spiegare alla classe come mai questo disinteresse per questa lezione?”

Si voltai verso il diretto interessato e vidi i suoi occhi guardare nei miei. Una sensazione mi fece quasi saltare sulla sedia. Liam Payne esitò prima di rispondere al professore.

“Mi scusi signor. Scarlett, deve perdonarmi, ma ero troppo impegnato a guardare il sedere di Malik …”.

A quell’affermazione tutti iniziarono ad emettere risatine sottili, mentre io sprofondavo nella vergogna piùassoluta. Perché aveva detto quelle cose? Non mi aveva mai rivolto la parola. In più non capivo come mai nessuno avesse reagito in modo strano alle sue parole, anzi sembravano tutti divertiti. Poi Liam continuò. Come se non bastasse.

“Insomma prof., lo guardi … cioè … è perfetto!”.

Le risate che inizialmente erano silenziose, adesso erano udibili anche fuori l’edificio. Il professore non sapendo cosa fare, decise di proseguire la lezione. Alla fine dell’ora, il professore disse le coppie per il compito di gruppo. Arrivò il turno di Liam.

“Liam Payne visto che ti piace così tanto, il compito lo farai col signor. Malik”.

Non sapevo come comportami. Se essere felice o imbarazzato. Non volevo che dalla mia espressione si potesse vedere quanto fossi eccitato di poter passare del tempo con lui. Quando suonò la campanella, tutti uscimmo velocemente all’aula. Arrivato al mio armadietto, posai i libri, e mi avviai verso la palestra. Mentre percorrevo il corridoio, cercai di mandare un messaggio a mia madre ama qualcosa me lo impedì. Qualcuno di prese il braccio e mi strattonò facendo scontrare la mia schiena con una delle pareti. Era proprio lui. Più bello che mai.

“Sai Malik, speravo proprio che Scarlett ci avrebbe messo insieme …”

“D-davvero, beh allora sono contento …”. Cercai di essere più sexy possibile, anche se credo che l’unico sguardo che riuscì a fare assomigliasse più allo sguardo si una foca in calore.

“Beh, ci vediamo oggi a casa mia. “. Disse scrivendomi in suo numero di telefono sul braccio.

Chiamami per l’indirizzo …”. Annuì e in un millesimo di secondo appoggiò le sue calde labbra sul mio collo. Iniziò a percuotere la mia pelle con piccoli baci fino ad arrivare al mento.

“Non vedo l’ora che arrivi oggi pomeriggio … ci divertiremo tanto …” . Concluse leccandomi il labbro inferiore e sparendo tra la folla. Rimasi qualche minuto immobile cercando di metabolizzare tutto quello che mi era successo. Quando fui di nuovo cosciente delle mie azioni, chiamai mia madre.

Mamma stasera non torno a casa ok? Ciao." 

Non le diedi neanche il tempo di rispondere che entrai nello spogliatoio ancora con l’odore della colonia di Liam su di me.

 












MY CORNEEEER!!
MIA PRIMA OS ZIAM! SPERO TANTO CHE VI SIA PIACIUTA!
PS: ALL'INIZIO DEL CAPITOLO C'è IL TRAILER DELLA STORIA :)
RECENSITE E SEGUITE ANCHE L'ALTRA MIA FF "I JUST NEED YOU NOW"
BYE BYEEE :3 

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: monteith_