CON QUEL CHE COSTA.
7.37 am, Domino City.
Gemiti e sospiri riempivano il bagno di casa Mutou.
“S-si Yami… ti prego continua così!”
“Shhhh! Ma sei matto? Il nonno potrebbe sentirci!”
“Yami… adoro le tue mani… non capisco come riescano a farmi stare così bene…”
Il ragazzo dagli occhi scarlatti sorrise mentre respirava forte l’odore dei capelli di Yugi, e con le mani ancora sporche del semiliquido appiccicoso si sedette soddisfatto sul bordo della vasca da bagno ammirando il ragazzino.
La sua espressione mutava col passare dei secondi, i grandi occhi viola e lucidi dall’estasi appena provata si facevano sempre più seri. L’oggetto dei suoi pensieri si trovava vicino al lavandino: un barattolino dagli angoli smussati ed untuosi che il suo Mou hitori no boku aveva sporcato prendendone il contenuto.
“Cosa hai Aibou? Non sei soddisfatto?” Domandò con un sussurro Yami.
“Certo che lo sono… soltanto… dici che il nonno si accorgerà che abbiamo usato tutto il suo gel per capelli? Con quel che costa…”
Saaaalve a tutti! Stamani mattina mentre facevo colazione ho sentito il telefono suonare… era la mia baka compagna di classe che mi ha mandato questa immagine.
La mia prima reazione (fulminea) è stata: Ma il gel?
Ora potete solo immaginare il trip mentale che mi sono fatta (considerate che non riuscivo neanche a centrarmi la bocca con il cucchiaio), e non potevo resistere alla tentazione di scrivere questa cavolata!
Beh, spero vi piaccia!
Un bacione,
Jules ♥