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Autore: Nocturnia    07/06/2013    8 recensioni
Fissa il nemico in faccia Catelyn Stark, tra le labbra una supplica che gronda tutto il coraggio d'una femmina di neve e ghiaccio.
Genere: Angst, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Catelyn Tully, Robb Stark
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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ffrswss Disclaimer: Eddard Stark, Catelyn Tully, Tywin Lannister e tutti gli altri personaggi appartengono a George R.R. Martin e a chi detiene i diritti sull'opera. Questa storia è stata scritta per puro diletto personale, pertanto non ha alcun fine lucrativo. Nessun copyright si ritiene leso. L’intreccio qui descritto rappresenta invece copyright dell'autrice (Nocturnia) e non ne è ammessa la citazione altrove, a meno che non sia autorizzata dalla stessa tramite permesso scritto.

"Ci si vendica di una viltà commettendone un'altra."
- Petrus Borel -

Il primo figlio


Fissa il cielo Tywin Lannister e scruta il buio della notte sfumare nel rosso di un'aurora di sangue, il fantasma di un sorriso sul volto e tra le dita la pelle dell'ultimo lupo.

Fissa il cielo Arya Stark e affila il suo odio, perché dal nord ha appreso come essere guerriera e inverno, corrente gelida che tutto spegne, che tutto distrugge.

Fissa il vuoto Robb Stark, nessun futuro, nessuna speranza in quegli occhi di lupo ormai spenti.

Fissa il nemico in faccia Catelyn Stark, tra le labbra una supplica che gronda tutto il coraggio d'una femmina di neve e ghiaccio.

"Sul mio onore di Tully"

Stringe i denti Catelyn e latra quasi una belva inferocita.
Stringe il coltello e lo avvicina alla carne tenera del collo, sangue che chiama altro sangue.

"Sul mio onore di Stark"

È nata dalla primavera Catelyn, indifesa e morbida come i primi fiori, ma di Eddard possiede ora la tenacia incrollabile e lo sguardo granitico, un amore che ha saputo sgranare ogni petalo, ogni futile orpello d'una genia debole e malata.

"Lascialo andare."

È una disperazione liquida quella che trapela dai suoi gesti, l'ultimo tentativo per l'ultimo figlio.
Per tutto ciò che rimane di Eddard e del Nord.
Per tutti i suoi cuccioli, brandelli di lupo e brandelli di cuore.
Per tutto ciò che avrebbe potuto essere e che, ormai, non sarà più.
Per un inverno che non aveva fatto prigionieri.

"Oppure taglierò la gola a tua moglie."

Plotch.

"Madre."

È un fantoccio di stracci Robb quando cade al suolo, sulle mani il sangue di Talisa e il profumo di un erede mai nato.

Plotch

È consumato dal rancore Walder, una figura grottesca e distorta dalla vendetta.

Plotch.

Mi dispiace.

Scivola sull'impiantito la moglie di Lord Frey, ripiegandosi su stessa, quasi fosse priva d'ossa.

Mi dispiace, Ned. Ho fallito. Li ho persi: li ho persi tutti.

Chiude gli occhi Catelyn e libera un assolo struggente e spezzato, il lugubre respiro d'un branco perduto.

Mi dispiace.

E la morte non ha più alcun sapore.
   
 
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