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Autore: kymyit    08/06/2013    6 recensioni
[SPOILER CAP 334]
Lei stava… lei stava per perdere la sua strada.
Non c’era speranza di una vita pulita nel suo futuro, l’onta del peccato le aveva macchiato l’anima.
Era pronta a uccidere un innocente che lottava con i suoi compagni per proteggere il futuro da se stesso, di cosa s’illudeva? Credeva forse che vivere all’ombra della luce le avrebbe garantito la salvezza dell’anima?
Povera illusa, le streghe restano streghe, si disse, e i loro peccati marchiano le loro anime, non c’è espiazione che tenga, resteranno sempre creature crudeli.
-Mamma… - balbettò piangendo, il volto rigato di lacrime rivolto al cielo plumbeo.
Pioveva.
Pioveva acqua rovente.
I tuoni erano urla disumane riecheggianti di dolore.
[...]
“Nella mia vita non ho che sofferto, ingannata, non ho fatto che odiare mia madre senza sapere quanto invece lei mi amasse. Ho ferito, ucciso, ho ingannato a mia volta. Eppure queste mie mani sporche di sangue vorrebbero essere lavate. Volevo tanto un futuro in cui mi sarebbe stato possibile gioire alla luce del sole, un futuro di legami intrecciati, di sogni. Ma adesso, il mio più grande desiderio è questo.”
Genere: Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Gray Fullbuster, Lluvia
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Anastasis





Let's etch ourselves into each other
In this destiny which we won't regret
Bring our hands together and feel each other's warmth
and feel the peacefulness born from each other's gaze
That is eternity only shine because we realize
(W-inds, Be as One)





Lei stava… lei stava per perdere la sua strada.
Non c’era speranza di una vita pulita nel suo futuro, l’onta del peccato le aveva macchiato l’anima.
Era pronta a uccidere un innocente che lottava con i suoi compagni per proteggere il futuro da se stesso, di cosa s’illudeva? Credeva forse che vivere all’ombra della luce le avrebbe garantito la salvezza dell’anima?
Povera illusa, le streghe restano streghe, si disse, e i loro peccati marchiano le loro anime, non c’è espiazione che tenga, resteranno sempre creature crudeli.
-Mamma… - balbettò piangendo, il volto rigato di lacrime rivolto al cielo plumbeo.
Pioveva.
Pioveva acqua rovente.
I tuoni erano urla disumane riecheggianti di dolore.
“GRAY!” urlava la pioggia.
Ultear scosse la testa senza riuscire ad rallentare la corsa delle lacrime.
Non era possibile, non poteva essere…
Non aveva ucciso Rogue per non macchiarsi nuovamente di quel peccato così grave eppure… Gray era…
La pioggia urlava senza sosta, la pioggia bruciava, la pioggia distruggeva.
Una vita per una vita, dove c’è morte ci sia morte, il futuro non si può cambiare del tutto.
Ma non Gray, NON GRAY!
Col cuore in gola, sperando che non fosse vero, corse verso l’epicentro del cataclisma che spazzava via uomini e draghi. Poteva scorgere a malapena la figura di Lluvia rannicchiata su un corpo.
Tremava di dolore e rabbia, nessuno poteva avvicinarsi a lei per la furia del suo elemento. Un vortice d’acqua separava lei e Gray dal resto del mondo, impedendo a chiunque di disturbare il suo dolore con il vorticare tagliente delle sue spire.
Ma lei era Ultear, la maga del tempo, una cosa del genere poteva superarla, anche se con fatica.
Tutta colpa sua, tutta colpa sua. Nella sua mente non sentiva null’altro che rimproveri e tristezza. Qualunque scelta facesse era sbagliata, qualunque cosa avrebbe portato al dolore di qualcuno. E qualunque fosse stata la sua decisione, per lei non ci sarebbe stata redenzione.
Riuscì a varcare il vortice, non senza riportare ferite, ma incurante del dolore fisico continuò a camminare senza fermarsi.
-Gray-sama! Gray-sama!- continuava a ripetere Lluvia, la sua voce era la nenia stridula di un disco rotto. Scuoteva il corpo inerme di Gray per svegliarlo, perché non poteva essere morto.
I colpi alla testa sembrano più gravi del previsto, è cosa nota, non poteva essere morto per quello.
-Gray-sama! Gray-sama! Gra… - Lluvia singhiozzò, gli occhi colmi di lacrime che nessuno avrebbe più potuto consolare. -Grayyyyyyyyyyyy!- si strinse sul suo petto martoriato incurante di ogni cosa, aggrappata a lui come se anche solo il vento avesse potuto portarle via ciò che le rimaneva di lui.
Ultear si chinò su di loro e posò la mano su quella senza vita di Gray.
“Nella mia vita non ho che sofferto, ingannata, non ho fatto che odiare mia madre senza sapere quanto invece lei mi amasse. Ho ferito, ucciso, ho ingannato a mia volta. Eppure queste mie mani sporche di sangue vorrebbero essere lavate. Volevo tanto un futuro in cui mi sarebbe stato possibile gioire alla luce del sole, un futuro di legami intrecciati, di sogni. Ma adesso, il mio più grande desiderio è questo.”
Il potere magico di Ultear divampò, avvolgendola come una fiamma che diveniva sempre più flebile mentre da lei si trasferiva in Gray, lentamente, riattivando una a una tutte le cellule del suo corpo e risanando le sue innumerevoli ferite.
Le persone muoiono è l’unica cosa sicura nella vita.
Persino i maghi, uomini potenti, non possono sfuggire alla morte. Possono ritardarla, ma prima o poi, anche il loro cuore cessa di battere.
E’ una legge universale, che non si può infrangere.
Un tabù.
E chi infrange un tabù, dev’essere pronto a pagarne le conseguenze.
Ultear era pronta.
"Arc of Time: Anastasis"
Era pronta a morire da tanto tempo prima, non aveva paura. Aveva dei rimpianti, ma il suo sogno per il futuro in quel momento era mutato. Desiderava che Gray rivivesse, perché non meritava la morte.
E poi…
“Lo desideravo da tanto… ” pensò mordendosi le labbra per trattenere i singhiozzi “E adesso finalmente… mamma… ” sorrise alzando gli occhi al cielo, mentre gli ultimi rimasugli di forza vitale la abbandonavano. “C’è un posto per me accanto a te in paradiso, mamma?”
Ultear sorrise, prima di chiudere gli occhi. Il cielo le donò l’ultima visione di Ur con le mani tese verso di lei, dolce e gentile, come quando era piccola e piangeva perché il potere la faceva soffrire indicibilmente.
Si accasciò lentamente al suolo, senza far rumore.
Solo allora Lluvia si accorse di lei, solo quando il cuore di Gray batté, pompando i primi litri di sangue di quella nuova vita e i suoi polmoni si riempirono d’ossigeno gonfiandogli il petto.
-Gray-sama… - balbettò incredula -Gray… GRAY!- si gettò su di lui e lo strinse forte a sé piangendo e ripetendo il suo nome, chiamandolo per rassicurarsi del fatto che quello non era un sogno, lui era vivo, lui stava bene. Il corpo di Gray era caldo, incrostato di sangue, ma le sue ferite erano scomparse come se tutto fosse tornato come prima che la raffica di colpi si abbattesse crudele su di lui.
-Gray-sama… -
Lui era confuso, non capiva come fosse potuto accadere. Sapeva di essere morto e si chiedeva come fosse possibile che… poi la vide.
-No… - sussurrò a denti stretti. Lluvia si sciolse dal suo abbraccio e si rivolse anche lei verso la maga che giaceva accanto a loro.
Sorrideva Ultear, gli occhi chiusi per sempre.
-Perché l’hai fatto?- esclamò Gray scuotendola -Perché?-
Non avrebbe ricevuto risposta, così come non avrebbe avuto la forza di dire a Meredy che la sua Ul se n’era andata e non sarebbe più tornata da lei.
Lluvia lo abbracciò nuovamente alle spalle, per cullarsi del suo calore e condividere il suo dolore.
Se n’era andata Ultear, aveva compiuto il gesto più bello che una persona potrebbe mai compiere nei confronti di un’altra: donare la sua vita.
Quando la battaglia terminò, quando giunse il tempo di piangere i morti e gioire per il futuro, Fairy Tail si strinse intorno al falò dove ardeva il corpo della giovane maga. Guardando il fumo correre verso il cielo, a Gray parve di vederla, Ultear, volare fra le braccia di Ur.
Felice.









Note: Mashima lo pesterei, ma sono dell'idea che non è ancora troppo tardi Q^Q Però mi dispiace se poi anche Ultear... Q^Q Ma perché mi deve fare piangere così?! Mah, comunque, Anastasis significa Anastasia, cioè Resurrezione. So che Arc of Time funziona in genere su oggetti e corpi viventi non senzienti. Funziona anche su persone vive, come succede per il second origina, ma se volessimo osare, direi che un corpo morto non è senziente.
Grazie per avere letto, perdonate la depressione Q^Q
   
 
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