Libri > Twilight
Ricorda la storia  |      
Autore: darkrin    24/12/2007    3 recensioni
C'erano sette gocce scarlatte per terra.
Sette ricordi carmini che sembravano un fiore dai petali spezzati.
Sette gocce del suo sangue.
Una per ogni attimo vissuto.

[Fiction scritta per il concorso indetto dall Fazi Editori]
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Tutti dicono che quando si muore si vede tutta la propria vita come se fosse un film

Tutti dicono che quando si muore si vede tutta la propria vita come se fosse un film.

Victoria non ci aveva mai creduto.

 

Blood's Memorie

 

 

C'erano sette gocce scarlatte per terra.

Sette ricordi carmini che sembravano un fiore dai petali spezzati.

Sette gocce del suo sangue.

Una per ogni attimo vissuto.

 

Il suo primo ricordo risaliva a un'epoca lontana, quando era ancora un essere umano.

Doveva avere all'incirca dieci anni. Era a casa da sola con la Mamma che aveva bevuto troppo – di nuovo – . A Victoria non piaceva la Mamma quando beveva perché diventava violenta. Quel giorno, doveva essere già arrabbiata per qualche motivo che Victoria non conosceva e quindi aveva preso in mano un vecchio coltello e aveva cominciato a giocherellarci apaticamente.

Victoria si era agitata e per sbaglio aveva fatto cadere un vaso che rompendosi al suolo aveva fatto un gran frastuono e la Mamma si era alzata di scatto levando l'arma contro la figlia.

Ma in quel momento il gatto aveva miagolato e la Mamma si era voltato furiosa verso di lui.

Victoria si era tappata le orecchie, aveva chiuso gli occhi e si era raggomitolata in un angolo ma aveva sentito comunque i miagoli disperati del gatto.

Il giorno dopo sul pavimento c'era una macchia scarlatta.

Victoria aveva provato a lungo a pulirla, inutilmente.

Non voleva proprio andarsene.

 

Sette gocce di sangue.

Una per ogni nuova scoperta.

 

Victoria aveva diciotto anni ed era ossessionata dalla morte, o meglio da quel che c'era dopo.

Due anni prima la Mamma era morta.

Victoria non ricordava nulla, sapeva solo che il cadavere della Mamma era stato trovato in casa con un coltello piantato tra le scapole.

Da quel giorno Victoria era andata sempre più spesso e sempre più a lungo al cimitero interrogandosi su cosa ci fosse dopo; perché lei ne era sicura qualcosa doveva esserci.

L'idea dell'Inferno e del Paradiso non le piaceva affatto. Quindi doveva esserci per forza qualcos'altro.

 

Sette gocce di sangue.

Una per ogni bambino ucciso.

 

Era notte fonda e Victoria stava tornando dal cimitero quando l'aveva incontrato.

Era vestito di nero e aveva i capelli di un biondo quasi bianco che Victoria non aveva mai visto, se non nei vecchi. Lui, però, non era vecchio, anche se i suoi occhi sembravano sapere tutto.

Victoria si era avvicinata e aveva visto le sue labbra piegarsi in un ghigno e mostrare dei denti bianchi e perfetti.

Fin troppo.

Forse era stata la sua ossessione a spingerla, fatto sta che aveva subito capito che lui era diverso. Possedeva qualcosa che lei non aveva e questo non era affatto giusto.

Supplicandolo con lo sguardo di fargliene dono gli si era avvicinata scrutandolo intensamente. Sperando di poter carpire il suo segreto solo guardandolo.

Lui era scoppiato a ridere e ridendo l'aveva accontentata. I suoi denti avevano brillato sotto la luce della luna prima di affondare nella carne morbida del collo di Victoria.

 

Sette gocce di sangue.

Una per ogni bacio rubato.

 

Quando l'aveva incontrato aveva appena finito di nutrirsi e il sole brillava alto nel cielo. Lei, seduta sull'erba in un bosco si godeva il meritato riposo.

Lui si era avvicinato lentamente per non rischiare di spaventarla, forse.

Sorrideva e lei aveva capito subito che era un vampiro come lei, e che proprio come lei, era solo.

Si era alzata e si erano guardati.

– Mi chiamo James. – le aveva detto semplicemente.

–Victoria. – aveva risposto lei scrutandolo.

Lui aveva inclinato il capo di lato e lei si era permessa di sorridere.

C'era qualcosa nell'aria che sapeva di buono e la spingeva a fidarsi di quello sconosciuto.

 

Sette gocce di sangue.

Una per ogni attimo di dolore.

 

James era andato a caccia da solo e lei era rimasta da sola a lungo ad aspettarlo. Era la prima volta che si fermava davvero a riflettere dopo la sua trasformazione in vampiro. Fino a quel momento era stata troppo presa dalla sua frenesia di sangue per permettersi di riflettere sulla morte, come era solita fare quando era ancora un essere umano, ma ora non aveva più alcun motivo per preoccuparsi, aveva tutto quello che voleva e sarebbe durato in eterno.

No?

 

Sette gocce di sangue.

Una per ogni menzogna detta alla notte.

 

Victoria e James viaggiavano insieme da numerosi anni, ormai, quando Laurent li raggiunse una notte nella casa che avevano occupato in una cittadina del Sud della Russia.

Li aveva raggiunti dicendo che aveva sentito tanto parlare dellabilità di James come segugio e che era disposto a fare qualsiasi cosa per unirsi al loro gruppo.

E James aveva accettato per quanto Victoria non fosse d'accordo: trovava, come gli aveva detto subito, che Laurent puzzasse di sventura.

James non le aveva dato retta e così avevano cominciato a viaggiare tutti e tre insieme.

 

Sette gocce di sangue.

Una per ogni attimo senza di te.

 

I Cullen erano diversi, questo Victoria l'aveva capito subito appena li aveva raggiunti, avevano un odore diverso dal loro. Ma non pensava certo che loro fossero così diversi. Non pensava certo che avrebbero avuto anche il coraggio e la forza di volontà per stare con un'umana, per di più, con un'umana con un odore così buono.

La caccia era cominciata subito, si era svolta davvero troppo in fretta e si era conclusa nel peggiore dei modi.

James era morto.

Ormai era tutto finito e anche volendo, non era possibile tornare indietro e cercare di impedire che ciò accadesse.

Perché ormai James era morto.

Morto. Morto. Morto.

 

Sette gocce di sangue.

Ormai non ne rimane nessuna.

La Morte è giunta e il fiore carminio è spezzato.

 

Non urla, ne' geme, ne' respira a fatica – lei non respira, non ne ha certo bisogno –, muore silenziosamente e con la dignità di un vampiro e sputando sul ricordo di quella sporca e debole umana che le ha distrutto la vita e maledicendone il compagno, un vampiro traditore e augurando a entrambi di soffrire per l'eternità o almeno: finché morte non vi separi.

 

 

Morendo Victoria vede solo il volto di James.

 

 

 

°°

Fiction scritta a suo tempo per il concordo indetto dalla Fazi Editori. ù.ù

   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: darkrin