Merry Christmas Ryan
Natale.
Era una parola che riusciva sempre e comunque a scaturire dei sentimenti
nell’animo della gente. Positivi o negativi che fossero. Perché il Natale non
era solo compagnia e risate, il Natale era anche un momento per riflettere e
spronare a fare meglio, per rendere la vita n po’ più agevole a chi ti vuole
bene.. e anche un appiglio di molte persone per espiare le proprie colpe,
pulirsi la coscienza dai gesti o pensieri meno giusti. Questo Sharpay Evans lo
sapeva molto bene.
E come
ogni anno si ritrovava sola, nella sua enorme stanza, con ai piedi delle morbide
pantofole cotonate e il corpo avvolto nela pregiata vestaglia di velluto. In una
delle poche volte in cui la maschera veniva deposta e lei si doveva confrontare
nuovamente con se stessa, osservando con occhi spenti la sua immagine riflessa
nell’enorme specchio difronte a lei. Avrebbe passato ancora il suo solito
natale? Pieno di regali costosi, di cene raffinate, e vari lussi.
Si.
Con chi
l’avrebbe passato? Con la sua famiglia? No. Solo Ryan era rimasto con lei. Solo
lui, sfortunata pedina del suo capriccioso gioco, del suo ambizioso progetto,
che gli rendeva solamente un perenne vuoto.
Gli
sarebbe piaciuto mostrare un po’ di umanità, almeno a suo fratello, almeno a
coli che non aveva mai lasciata sola, anche se spesso di contro voglia, perché
comunque gli voleva bene. Era troppo buono Ryan. Una bontà oppressa
dall’ambizione e il desiderio di perfezione di lei che non prevedeva scrupoli,
non giustificava i mezzi.
Tirò su
con il naso, ritornando alla realtà.
Lo
specchio rifletteva il viso pallido le labbra piegate verso il basso e gli occhi
lucidi.
Poi fù un
sussurro. Uno spiffero leggero e pauroso che venne fuori inconsciamente dalle
labbra della bionda.
“Mi
dispiace Ryan”
Perché una
parte di lei, nascosta dalla maschera di Regina, sperava ancora di poter dare un
po’ di affetto di poter ottenere un po’ di affetto. Specialmente a
Natale.
Solo
che,Lei on aveva mai ricevuto affetto. Ne un’abbraccio da sua madre nei una
carezza da sua padre. E suo
fratello Ryan l’aveva sempre trattato come uno schiavetto per reprimere il senso
di vuoto che aveva accumulato negli anni.
Il Natale
per molti è un punto d’arrivo, una pausa prima di ricominciare il nuovo anno,
perdendo i valori e i buoni propositi che si erano fatti. Per Sharpay Evans
invece era la consapevolezza di voler cambiare, la coscienza che urlava dentro
di lei, soffocata dalle mille apparenze e i trucchi in cui si
rifugiava.
Mancavano
cinque minuti alla mezzanotte e nella stanza regnava il silenzio più totale. I
due gemelli erano seduti su una poltrona ciascuno, distanti, separati da un
tavolino di cristallo dove erano appoggiati i dolci prelibati che provenivano
dalla cucina.
Ryan
fissava in silenzio la lancetta dell’orologio appeso al muro perché sapeva che
la sorella non amava parlare con lui. O per lo meno è questo che aveva sempre
pensato. La segreteria del telefono era accesa in vivavoce,in attesa degli
auguri di natale dei genitori.
“Buon
Natale Ryan..” disse Sharpay a bassa voce guardando il fratello che si girò
verso di lei con un’espressione stupita. La ragazza non sorrideva, e non si era
nemmeno scomposta. Ma le sue parole non risuonavano false o di circostanza, le
sentiva per la prima volta da non ricordava quanto,
vere.
Il
biondino gioiso come non mai rispose
sorridendo.
“Buon
Natale anche a te sorellina.. E.. Grazie”
Sharpay,
c’è l’aveva fatta. Era riuscita a donare un po’ di affetto al fratello in modo
che lui se ne accorgesse, riuscendo a calare, almeno con lui la sua maschera da
regina.
Shot
orribile e scritta in mezz’ora >__< scusatemi per l’obbrobrio, am volevo
fare gli auguri a tutti coloro che frequentano questa sezione (in particolare ad
Titty, Herm, Vivy e Aquaprincess) tanti auguri per un felice natale *-* vvttb
scusatemi ora vado di fretta!
Un bacione
vostra Mommika
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