Dimenticare, ecco la parola adatta a quello che stava capitando. Sentii sbattere qualcosa contro la mai finestra, accesi la luce e la aprii. Vidi un volto già conosciuto, occhi color nocciola, ciuffo tirato su, Justin? ''Cosa vuoi ancora? Avevamo fatto un patto.'' dissi. ''Scendi e lo scoprirai baby.'' Chiusi la finestra senza rispondere. Poi di nuovo quei dannati sassi alla finestra, mi toccò riaprirla. ''Che cazzo vuoi Justin? Lasciami in pace cazzo,ti ho detto che non dirò nulla, ora vattene, non puoi stare sotto casa mia.'' Gli dissi. ''Se vuoi che tutto vada bene ti conviene scendere.'' Rispose lui. ''No.'' dissi io. ''Cosa?'' rispose lui. ''Ti ho detto di lasciarmi stare cazzo, vattene, credo di avere già passato troppo tempo con te, vattene Bieber non è un consiglio è un obbligo.'' Ribattei decisa. ''Piccola non ti conveniva fare questa scelta te la vedrai brutta.'' disse. ''Non ho paura di te.'' risposi io. Chiusi una volta per tutte la finestra, cosa mi avrebbe mai potuto fare, in fondo era solo un diciannovenne stupido, era un bambino mentalmente, non poteva farmi del male. Andai a dormire; erano solamente le quattro del mattino e continuavo a girarmi e rigirarmi nel letto, non riuscivo più a dormire, mi tornava sempre in mente Justin, che mi aveva detto che me la sarei vista brutta, che dovevo fare quello che lui voleva, non ero un fottuto burattino, non ero una bambina. Notai che lo schermo del mio cellulare si illuminò stranamente. -mittente: sconosciuto, 04,58: Baby ti sei decisa? Questa è la tua ultima possibilità, ti conviene venire dove dico io se non vuoi finire nei guai e sappi che da quelli non ti ci toglie nessuno.- Ma che cazzo voleva? Chi era? Ma soprattutto come aveva fatto ad avere il mio numero? Oh molto probabilmente era Justin, ma come diavolo aveva fatto ad avere il mio numero? Insomma io non ho mai dato il mio numero ad uno della sua banda o cose simi, era forse un pedinatore? Bho. Decisi di rispondere. -Cosa diavolo vuoi Bieber?- Rispose subito. -Voglio che tu venga con me, voglio rifare la cosa di ieri sera, divertiamoci un po' scappa di casa questa sera, andiamo un po' fuori, o vuoi restare in casa chiusa e vergine per sempre?- Io gli risposi. -Preferisco stare vergine a vita che passare del tempo con uno come te Bieber.- E lui subito. -Sono qui sotto, muoviti se non vuoi che ti succeda qualcosa baby.- Io scrissi molto velocemente. -Sei ridicolo, perché ti comporti cosi? Insomma ti diverti a ricattare le persone? Sei patetico.- E lui rispose. -Oh baby scendi e stai zitta.- Misi su una felpa, delle ciabatte e scesi giù in giardino molto lentamente per non svegliare i miei. Vidi Justin davanti all'albero a braccia conserte e con un sorrisino malizioso. Io:-Eccomi, che cazzo volevi alle cinque del mattino?- Justin:-Oh Oh la piccola si sta scaldando.- Io:-No, la piccola si sta scassando le palle, io me ne ritorno su.- Appena mi girai Justin mi prese il braccio e mi disse ''Tu non vai da nessuna parte.'' La sua presa era forte e cominciava a stringere troppo, mi stava facendo male. Riuscii a liberarmi, e gli dissi ''Bieber tu sei pazzo, sappilo.'' Lui mi prese i fianchi, mi girò verso di lui, si morse il labbro... era cosi dannatamente bello, non bisognava negarlo, aveva il fisico a posto, il sorriso strepitoso e gli occhi, quegli occhi color caramello cosi perfetti, il suo ciuffo castano chiaro era qualcosa di spettacolare, insomma bisognava ammetterlo Justin era veramente bello per quanto riguarda l'aspetto esteriore. Subito lui disse ''Si, potrei esserlo ma ricordati che io posso avere tutto quello che voglio, compresa te se volessi.'' ''Bieber,io non sono un oggetto, io non sono una troia ricordatelo vattene a cercare un'altra perché io non sono la tua puttana io non ti appartengo, io per te non sono niente.'' dissi io. I suoi occhi erano cupi, il suo sguardo freddo, non avrei dovuto parlargli in quel modo ma non mi interessava, insomma lui non era il mio capo. ''Se volessi scoparti lo farei Destiny.'' disse lui. Mi liberai dalla sua forte presa con forza ma non servì a molto perché dopo poco tempo mi ritrovai in macchina con lui. ''Si può sapere cosa minchia ho fatto di male eh? Se avessi voluto dire che hai ucciso quel ragazzo l'avrei potuto fare, ma per mantenere la promessa che ho fatto non ho spiccicato parola, tu invece, sei un bugiardo, un bugiardo del cazzo, peggio dei bambini, avevi promesso che con me non avresti più avuto nulla a che fare ed ora guarda, mi hai trascinata in questa cazzo di auto.'' cominciai a dire . Lui non rispondeva, accendeva solo quella dannata sigaretta, ne spegneva una e subito dopo un'altra, e poi un'altra ancora, quel fumo era odioso, lui lo era,ma volevo solo capire cosa volesse da me, non mi sarei sverginata con un criminale, no, non gliela avrei servita su un piatto d'argento, non sarei sicuramente stata sua. Arrivammo nuovamente nella casa in cui ero esattamente il giorno prima... a casa di Bieber. Cominciavo ad odiare quel posto. Avevo passato quasi due giorni consecutivi li in mezzo a quattro maledetti criminali, perché a me? Infondo ero una brava figlia, avevo buoni voti a scuola, non mi facevo sentire in casa e a scuola, ero autonoma... Tutto sembrava andarmi storto ma in fondo che pretendete da una ragazza che si chiama Destiny? Il destino prevedeva questo per me, wow ero proprio entusiasta.