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Autore: Guinness_Stout    13/09/2004    3 recensioni
Una Harry/Hermione ... come nasce la loro storia.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Neville Paciock, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il gran chiasso che regnava nel dormitorio di Grifondoro non riusciva a distogliere Harry da quello che oramai era il suo pensiero fisso da settimane...Hermione Granger. La dolce Hermione Granger, che tante volte, insieme al suo migliore amico Ron Weasley, aveva rischiato la vita per aiutarlo. Non riusciva a pensare ad altro dal momento in cui si era accorto che per lui era più di una semplice amica, persino più di una sorella...e se all'inizio pensava che questa fosse solo una cottarella (dopotutto, dopo quasi 7 anni che frequentava Hogwarts, e quindi 7 anni di cottarelle più o meno importanti, pensava di riconoscerle al primo colpo) dovette arrendersi all'evidenza: era innamorato di Hermione. La cosa peggiore è che, data la sua proverbiale timidezza (nonstante fosse uno dei ragazzi più "ambiti" nella scuola di magia) non riusciva a confessare ad Hermione i suoi sentimenti, l'unica che ne era al corrente era Ginny Weasley, la sua confidente da molto tempo a questa parte. Ovviamente il suo unico commento era stato "Diglielo Harry, ti sentirai meglio...e poi chissà che anche lei non provi qualcosa per te!...sai come si dice, Harry...se son rose fioriranno!"..cosa che Harry aveva preso in considerazione non una ma una miriade di volte, perlomeno prima di quel giorno. Il frastuono nel dormitorio era dato da una festa in onore di Ron, che dal suo esordio al quinto anno come Portiere nei Grifondoro, era sempre migliorato, tanto da cancellare lo svantaggio che la squadra aveva subito da quando Oliver Baston non ne faceva più parte; anzi, era diventato pure migliore di Oliver! Comunque, la festa per Ron era decollata durante la serata, e, dopo la sua impareggiabile prestazione difensiva (dopotutto riuscire a difendere per ben 88' la sua porta mentre i compagni guadagnavano punti su punti era un'impresa mai riuscita a nessun portiere di Hogwarts) non si contavano più le ammiratrici del giovane rosso, tra le quali spiccava proprio lei..Hermione! "Ebbene si", pensava Harry, "Hermione è innamorata di Ron, ed io non posso farci nulla...posso solo essere contento per lui". Mentre questi ed altre mille pensieri passavano per la sua testa, posò per l'ennesima volta lo sguardo su Hermione...com'era bella, fasciata nella bandiera di Grifondoro, mentre le guance le si facevano rosse per l'eccitazione e gli occhi le si velavano di lacrime per le gran risate. In quel mentre Neville si avvicinò ad Harry e, con aria da perfetto innocentino, buttò la un "carina Hermione, eh Harry?"..Harry, che non credeva alle sue orecchie, dapprima si arrabbiò come un demonio con Giny, pensando che avesse tradito il suo segreto..."Dopotutto", pensava, "Ginny e Neville stanno insieme da quasi due anni...è normale che gliel'abbia detto", ma il suo malumore passò non appena Neville gli confidò che la sua attrazione per Hermione era molto, molto evidente...tanto da diventare argomento di conversazione per tutta la scuola, dai suoi amici Grifondoro fino agli odiati Serpeverde. Mentre la festa raggiungeva il culmine, successe il finimondo..Un'esplosione assordante, e un'onda d'urto inimmaginabile, un muro d'aria compressa che viaggiava a 300 m/s investì in pieno il castello di Hogwarts, dilaniando mura, banchi e persone...e in mezzo a tutto questo pandemonio, levitando esattamente dove prima c'era il soffitto della sala comune dei Grifondoro, spiccava una figura nera come la morte stessa, con una bacchetta stretta nella mano destra..ad un tratto, vicino ad essa, si materializzarono almeno altre dieci persone, abbigliate nella stessa maniera, ognuno con in mano la bacchetta che ancora sfrigolava di potere malvagio. Harry si rialzò, la bacchetta in una mano e un dolore lancinante che partiva dalla cicatrice e si estendeva a dogni terminazione nervosa...."bene, sento dolore, il che significa che sono vivo" pensava, mentre contemplava, ad occhi sgranati, la distruzione intorno a se..era coperto di polvere di calcinacci, di schegge di legno e vetro e di sangue...tanto, troppo sangue...ma non sentiva dolore...improvvisamente si ricordò..NEVILLE! Si guardò intorno, teso come una corda di violino, probabilmente avrebbe cercato di schiantare chiunque si fosse mosso troppo improvvisamente, data la sua tensione...quando vide Neville..o meglio, vide quello che ne restava...in un cratere apertosi nel robusto pavimento del dormitorio giaceva il suo corpo straziato, spezzato a metà, con le interiora sparse per tutto il cratere ormai tramutato ina macabra piscina grondante sangue...la cosa peggiore erano gli occhi di Neville, così vivi..così coscienti...e i gemiti soffocati che gli uscivano dalla bocca, probabilmente suppliche alle quali nessun medimago, nessuno in tutto il mondo avrebbe potuto rispondere....Lacrime roventi, piene di dolore e di incredulità, cominciarono a rotolre per le guance sporche e graffiate di Harry, mentre si rendeva conto che Neville era il primo di una lunga serie di amici che erano morti...i fratelli Canon, Colin e Dennis, erano ridotti ad un ammasso informe di ossa e carne...cominciò a cercare tra le macerie per trovare qualcuno di vivo, ma non si sentiva molto a parte qualche gemito di dolore...possibile che fosse rimasto vivo solo lui? E Ron? E Ginny? E Hermione!? Finalmente, sollevando con un incantesimo di levitazione una pesante lastra di pietra, scorse i corpi dei suoi migliori aimci...intatti, come lui...non c'era sangue su di loro, e gli sembrava che respirassero normalmente...sembravano semplicemente svenuti...si avvicinò piano, temendo il peggio, temendo che il movimento ritmico dl loro petto fosse solo un'illusione della sua mente straziata da dolore...quasi gridò di sollievo quando riuscì a svegliare prima Ginny, poi Ron ed Hermione..li trasse fuori da quella nicchia e fece in modo e maniera che Ginny non vedesse quel che rimaneva del povero Neville, nonostante le plausibili insistenze della ragazza per sapere quale sorte fosse toccata al suo fidanzato. Nel frattempo le undici figure incappucciate erano svanite nel nulla, così come erano comparse, e nessuno riusciva a darsi una spiegazione...solo Hermione, sempre logica, anche nei momenti di maggiore tensione, riuscì a dare una spiegazione plausibile su come fossero sopravvissuti all'esplosione. Hermione sosteneva che la lastra di pietra avesse fatto loro da scudo, proteggendoli dall'onda d'urto e dai detriti che continuavano a cadere, come a voler coprire i resti di quelli che erano i loro compagni. Uscirono dalla sala comune, rimanendo sopresi del fatto che tutto il resto della scuola sembrava intatta, come sempre...davanti a quello che era il ritratto della Signora Grassa, oramai ridotto ad un ammasso di cenere fumante, si erano riuniti tutti i professori di Hogwarts, insieme con i Prefetti e i Caposcuola. Tutti cominciarono a fare domande a Harry e gli altri, fino a che Silente non proruppe in un "SILENZIO!" più simile ad un boato che ad un urlo. Poi con voce calma continuò "credo che i ragazzi abbiano semplicemente bisogno di essere lasciati in pace. La situazione è tragica, ma non credo che far parlare quattro ragazzi in evidente stato di shock ed evidentemente feriti possa servire a far luce su quanto successo. Sono contento che siate vivi, ragazzi, ma ora dovete andare in infermeria. Prima che andiate, solo una domanda..ci sono altri sopravvissuti?" alla risposta negativa di Hermione, Silente emise in un sospiro, pesante e doloroso come una lama nel cuore, e disse alla professoressa Cooman di accompagnare gli studenti in infermeria. Mentre scendevano le scale per andare in infermeria da madama Chips, udirono un sonoro schiocco, come un colpo di pistola, e subito si trovarono accerchiati da quelle stesse figure in nero che avevano causato tanta morte tra i loro amici. Harry, che non aveva mai mollato la sua bacchetta, e il sui dolore e la rabbia erano oramai al limite, puntò subito la bacchetta contro quello che sembrava il capo ed esclamo "Crucio!". Il mago oscure rise fragorosamente mentre la maledizione di Harry si schiantava contro un muro, riflessa dalla bacchetta del suo antagonista, dopodichè si tolse il cappuccio, e, fissando Harry negli occhi, con un sorriso crudele che gli deformava la faccia da rettile, Voldemort disse "Quanto tempo, signor Potter...quanto tempo...mi hai ostacolato fino ad ora, hai reso vani tutti i miei piani, tutti i miei tentativi...e per questo ora morirai..ma prima.." e senza finire la frase, fece un cenno agli altri Mangiamorte, che, come un sol uomo, prontamente esclamarono "Avada Kedavra!". Ron, Ginny, Hermione...tutti morti..tutti insieme...non avevano neanche avuto il tempo di toccare il pavimento, la vita era scivolata via da loro, socchiata fuori da quel bagliore verde...Harry prese a lanciare maledizioni a destra e a manca, in preda ad un dolore terribile...dolore per il suo amico Ron, per la sua confidente Ginny...dolore per il suo amore Hermione, alla quale non era mai riuscito a confessarsi, ed ora non c'era tempo. Riuscì ad uccidere due Mangiamorte, ma alla fine fu sopraffatto da Voldemort... Voldemort si avvicinò ad Harry, brandendo la bacchetta che ad Harry sembrava sempre più grande...vedeva chiaramente l'odio in quegli occhi rossi...vedeva la smania di vendetta, la sete di sangue...Voldemort puntò la bacchetta al cuore di Harry, e, semplicemente, senza sforzo, mormorò.. "Avada Kedavra!".. Harry si svegliò sudando freddo...inforcò gli occhiali e riuscì a tranquillizzarsi abbastanza da non gridare...quindi si girò e accarezzò con lo sguardo la splendida donna che dormiva al suo fianco...la carezzò, stava per chinarsi a baciarla quando il grido di un bambino la svegliò...Harry la guardò e dolcemente disse "Herm, dormi..penso io a far riaddormentare Ron"
  
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