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Autore: VasHappeninPotato    09/06/2013    4 recensioni
Forse si era innamorato quando lei l’aveva svegliato, forse si era innamorato quando lei gli aveva fatto aprire gli occhi, o, semplicemente, si era innamorato di lei e basta.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Wake me up.



A Beatrice, che c'è sempre.





Beth suonava la chitarra come le aveva insegnato lui, sorridendo ogni volta al ricordo delle sue mani che accordavano lo strumento per cui lei andava pazza, mentre le sorrideva con il petto scoperto per il troppo caldo.
L’aveva visto così la prima volta, dalla sua finestra, a petto nudo, mentre accordava la sua chitarra.
Niall Horan, il ragazzo che abitava alla villetta accanto alla sua, che lei spiava quasi ogni giorno, quando le era possibile.
Più lo osservava e più si innamorava dei suoi movimenti, dei suoi sorrisi, del modo in cui faceva scorrere le sue morbide dita sulle corde di quello strumento che la affascinava dannatamente.
Si iscrisse al corso di chitarra dove proprio lui era l’insegnante.
Ogni volta che lei suonava quello strumento si ricordava di lui, dei suoi sorrisi d’incoraggiamento, degli occhi celesti che lei vedeva spesso tristi, nascosti dietro un sorriso finto. Altroché se era finto.
Specialmente quella volta che la sua ragazza lo lasciò, lui aveva avuto gli occhi lucidi durante tutta la lezione, ed era scoppiato a piangere appena tutti se ne erano andati.
Però Beth era rimasta di nascosto, lo aveva visto piangere e aveva sentito una stretta al cuore.
Voleva aiutarlo, ma non sapeva come.





***




-N…Niall- balbettò insicura la ragazza. Il ragazzo trasalì, essendosi accorto tardi della presenza di Beth -Ti senti bene?- gli chiese, anche se sapeva già la risposta.
-Io… Io non capisco… Perché mi ha lasciato? Dice che non sono più lo stesso, che sono cambiato. Secondo te sono cambiato, Beth? Tu mi conosci da un anno ormai.- la ragazza abbassò lo sguardo. Eccome se era cambiato.
L’apparecchio, i capelli, la statura, forse anche un po’ nel comportamento.
-Parli mai con qualcuno dei tuoi problemi? Ti sei mai sfogato in questi ultimi anni con una persona?- chiese la ragazza, quasi senza accorgersene. Il ragazzo rimase con la bocca socchiusa, dato che non poteva respirare con il naso per via del pianto.
-Non parlo di come mi sento con un amico da almeno due anni.- confessò Niall, osservando le mattonelle del pavimento incastrate l’una all’altra in modo da formare un disegno.
-L’ho notato anche io Niall, tu sei triste ultimamente, ti tieni tutto dentro- parlavano come due amici che si conoscevano da anni, quando invece si erano parlati sì e no due volte, escludendo i consigli su come suonare una chitarra.
-Io non ne sono sicuro, ma penso di amarla e voglio riuscire ad essere come vuole lei- il cuore di Beth si fermò.
Lui l’amava.
Lui amava la sua ex.
Lui non sapeva assolutamente di cosa provasse lei stessa per ogni suo piccolo gesto.
-Tu sei perfetto così, non hai bisogno di cambiare per una persona che non ti accetta come sei- si arrabbiò lei, facendo comparire delle leggere rughe sulla fronte.
Il ragazzo la osservò con sguardo sofferente.
-Tu non mi conosci, io voglio essere perfetto per lei. Non so nemmeno perché mi sto sfogando con te, scusa Beth, torna a casa- le disse asciugandosi le lacrime e dando una pacca sulla spalla alla ragazza, come se avesse poco più di cinque anni.
Lei non sopportava tutto questo.
Avevano forse due o tre anni di differenza, non dieci o chissà quanti, ma lui la trattava come un piccola e indifesa bambina, che non sapeva niente della vita.
Beth indietreggiò, prese la sua chitarra e tornò a casa, continuando a pensare al ragazzo affacciata alla finestra, aspettando il suo ritorno a casa.
Si sentiva così dannatamente stupida.
Sentiva che innamorarsi era una cosa dannatamente stupida.

**

Era ormai mezzanotte passata e la ragazza cominciava a preoccuparsi non vedendo tornare Niall a casa.
Magari dorme da un amico.
Magari dorme da lei.
Magari si sta divertendo mentre lei si sta preoccupando per lui.
Magari gli era successo qualcosa.
Beth si infilò velocemente una felpa e le sue vans preferite, per poi scendere le scale come un fulmine.
Il freddo la faceva stringere nel morbido e caldo cotone dell’indumento.
Si avvicinò a casa Horan e notò, con sua sorpresa, che erano abbastanza incivili: un sacco della spazzatura stava buttato sull’erba del giardino, abbandonato.
La ragazza trasalì quando vide quel sacco della spazzatura muoversi e con il cuore in gola, si avvicinò incuriosita.
Si chiedeva se fosse un piccolo gattino abbandonato, lei aveva sempre sognato di trovare una piccola palletta di pelo abbandonata, in modo da prenderla con sé e farla diventare il suo migliore amico.
Un po’ come quei film strappalacrime, in cui solitamente l’animale da compagnia inizialmente non è accettato, ma poi fa qualcosa di spettacolare e alla fine diventa una specie di supereroe.
Quando vide che l’oggetto in realtà era Niall Horan ubriaco ed addormentato, si accasciò accanto a lui, cercando di farlo alzare.
-Niall! Niall, svegliati!- continuava a ripetere, ma il ragazzo apriva leggermente gli occhi e poi li richiudeva, come se niente fosse.
Beth mise il braccio di Niall sulle sue spalle e, con fatica, lo condusse a casa sua.
Le lenzuola rosa non donavano decisamente al ragazzo, ma doveva pur accontentarsi.
Niall Horan era nel suo letto.
Lei era ad osservare il ragazzo che tanto amava dal tappeto di camera sua, per avere delle distante di sicurezza.
Era così perfetto.
Sembrava quasi finto, tanto era senza difetti.
Non si spiegava proprio come quella ragazza avesse potuto lasciarlo, o almeno come non fosse riuscita a capirlo. Lei sarebbe stata ore ed ore a parlare con Niall, ascoltandolo come se la sua voce entrasse non solo nelle orecchie, ma anche nel cuore, facendole provare sensazioni assurde, mandandola in tilt.
Esausta si addormentò, mentre il ragazzo faceva, già da tempo, sonni tranquilli.

**

Si svegliò nel suo letto con il suo pigiama lilla a coniglietti addosso.
Non riusciva a muoversi, bloccata da qualcosa.
Allungò lo sguardo, trovandosi il braccio di Niall sopra di lei.
Avrebbe giurato che si trovasse in un sogno, se non si fosse ricordata della sera precedente. Solo non riusciva a spiegarsi come fosse possibile che si trovasse nel suo letto al calduccio coperta dal suo pigiama, quando la notte prima si era addormentata sul tappeto con una felpa e dei jeans.
Osservò Niall al suo fianco mentre dormiva e si chiese se mai fosse possibile che una persona dormisse così tanto.
Le sue labbra erano rosee e carnose, socchiuse e dannatamente invitanti.
Si allungò verso il ragazzo, sfiorando con le sue labbra quelle dell’irlandese.
-Oh, quanto ti amo, Niall- sussurrò, come faceva solitamente guardando una foto del diretto interessato, o ascoltano le cover fatte con la chitarra caricate da un suo amico su youtube.
I polpastrelli della ragazza accarezzarono dolcemente la fronte del ragazzo, poi fece incastrare le sue dita tra i suoi capelli maledettamente morbidi e biondi tinti.
Aveva sognato questo momento da anni ormai, e non si sarebbe lasciata scappare quell’occasione.
Sognava di starsene accucciata al petto di lui, sentendo tutto il suo calore.
Sognava di percorrere con i polpastrelli la forma delle sue labbra.
Però, più di ogni cosa, sognava di assaporare il bacio più bello della sua vita insieme a quel ragazzo, mentre lui le mordeva dolcemente il labbro inferiore e le accarezzava la schiena come accarezzava solitamente le corde di una chitarra, provocandole miriadi di farfalle nello stomaco e brividi ovunque sul suo corpo.
Insomma, sognava di baciarlo come lui baciava la sua ragazza, o meglio, la sua ex ragazza.
Le sue guance avvamparono, non appena gli occhi del ragazzo si aprirono di scatto, facendo incontrare il ghiaccio negli occhi di entrambi.
Lui sorrise istintivamente, ed avrebbe giurato che qualcosa, nel suo corpo, avesse avuto uno strano effetto sulla vista della ragazza.
La paura e lo stupore di averla trovata non potevano essere la causa della sua reazione, dato che quella notte si era svegliato trovandola sul tappeto e l’aveva messa comoda tra le lenzuola. Allora cos’era che in quel momento gli faceva battere talmente forte il cuore, da avere il fiatone senza aver corso, camminato o fatto altro?
Aveva semplicemente aperto gli occhi, accorgendosi che lei lo stava osservando, ed era stato come vincere l’oro alle Olimpiadi.
E se lei provasse qualcosa per lui?
No, chi si sarebbe mai innamorato di un ragazzo che non riesce a tenersi dentro tutto?
Chi si sarebbe mai innamorato di un ragazzo debole sotto il giudizio degli altri?
Chi, se non Beth?
La ragazza si alzò, scavalcando il corpo del ragazzo e correndo in bagno per la vergogna.
Lui rimase ad osservare il soffitto con un sorriso da ebete stampato sul viso.

**

-Cosa mi è successo?- chiese Niall a Beth, quando lei uscì dal bagno vestita e truccata.
La ragazza lo osservò stranita, con sguardo interrogativo.
-Intendo perché sono qui, a casa tua- si spiegò meglio il ragazzo.
-Ti ho trovato per strada addormentato, mi sei sembrato ubriaco- gli raccontò lei, cercando di sembrare indifferente.
-Cosa ci facevi per strada?- le domandò nuovamente il biondo. Le gote della castana si colorarono nuovamente.
-Ero affacciata alla finestra e ti ho visto- mentì.
Però c’era comunque un fondo di verità in quella bugia.
Lei era stata tutta la sera alla finestra ad aspettare il ritorno di lui e non vedendolo si era preoccupata.
Era comunque stata alla finestra.
-Una fortuna per me- sorrise il ragazzo -Grazie mille per avermi aiutato, Beth- inutile dire che la ragazza si sciolse non appena lui pronunciò il suo nome.
-Di niente, Niall- ed inutile dire che il cuore del ragazzo ricominciò a battere più veloce del solito non appena Beth gli sorrise dolcemente.

**

La ragazza entrò nella sala dove Niall insegnava a suonare la chitarra.
Si sedette sulla sua sedia e tolse lo strumento dalla custodia, cominciando a strimpellare qualche canzone.
-Ehy, sei in anticipo- Niall entrò nella saletta, facendola sobbalzare.
In effetti era in anticipi di circa un quarto d’ora, ma impazziva dalla voglia di rivedere il ragazzo e, avendo finito tutti i compiti, si era recata prima alla lezione, sperando di trovarlo lì.
C’era solo un piccolo problema in quel momento.
Beth non aveva assolutamente pensato di cosa avrebbe potuto parlare con Niall.
Lei aveva solo programmato di rimanere a fissarlo sorridendo come una pazza maniaca, ma or ora, quel programma, non sarebbe stato molto adatto.
-Avevo finito prima i compiti e sono venuta per suonare un po’. A casa non posso suonare, mia madre dice che faccio rumore- si giustificò la ragazza, sorridendo imbarazzata e tenendo lo sguardo basso.
-Cosa suoni?- le chiese il ragazzo, sedendosi accanto a lei.
-Wake me up, di Ed Sheeran- rispose la ragazza, fiera del suo piccolo amore per il rosso. Niall socchiuse gli occhi, pensando.
-Oh, sì! Dovrei avere degli spartiti da qualche parte, mi piace Ed- esultò il biondo sorridente, mettendosi a cercare negli armadi della sala.
Beth rimase ad osservarlo estasiata.
Era così dannatamente perfetto.
E gli piaceva anche Ed!
Niall tornò verso la ragazza con degli spartiti, per poi porgerglieli e sedersi accanto a lei.
Si misero a suonare, durante quel quarto d’ora stupendo, in cui Beth si sentiva completa.
-No, hai sbagliato ancora- la rimproverò il ragazzo ridendo, sporgendosi verso di lei e sistemandole le mani nella maniera giusta -Hai sbagliato nota e devi fare le pause più lunghe- era ad un palmo dal suo viso, la ragazza sarebbe svenuta da un momento all’altro -È ‘Maybe I fell in love when you woke me up’- gli occhi di Niall si inchiodarono in quelli di Beth, mentre le sue labbra erano socchiuse e il cuore andava a mille.
Le labbra del biondo si incastrarono a quelle della castana, mentre lei si lasciò sfuggire la chitarra dalle mani e si avvicinò a lui, facendo combaciare i loro petti.
Le mani di Niall strinsero i fianchi della ragazza, che infilò le sue nei capelli morbidi di lui.
Beth non si era mai sentita così in tutta la sua vita.
Non aveva mai sentito quella sensazione nello stomaco di quando lo guardava così forte come adesso. Non si era mai sentita così bene, al sicuro, al riparo, nel posto giusto come in quel momento.
E lui… lui non aveva mai trattato una ragazza come stava trattando lei.
Era la sua principessa, dal preciso istante in cui le sue labbra si erano intrecciate a quelle di lei.
Forse si era innamorato quando lei l’aveva svegliato, forse si era innamorato quando lei gli aveva fatto aprire gli occhi, o, semplicemente, si era innamorato di lei e basta.
Per davvero.
Per la prima volta.






***






-Beth? Mi stai ascoltando?- il ragazzo la risvegliò dai suoi ricordi.
-Sì, ci sono, scusa, mi ero distratta- si scusò la ragazza.
-A che pensavi?- le chiese Niall incuriosito sorridendo.
Un sorriso che andava da un orecchio all’altro comparve sul viso di Beth.
-A quanto ti amo- rispose lei, poggiando a terra la chitarra e avvicinandosi al ragazzo.
Lui rise, facendo sedere la sua ragazza sulle sue gambe.
-E quanto mi ami?- domandò nuovamente, mettendo il suo viso a un palmo di quello della ragazza.
-Tanto- strofinò il suo naso con quello di Beth, facendola arrossire.
-Anche io- il biondo le diede un leggero bacio a fior di labbra.
-Oh, e da quando?- chiese la ragazza ridendo.
-Da quando mi hai svegliato- rispose sicuro Niall, sorridendo e guardando negli occhi Beth.
La castana inclinò la testa, non capendo.
-Maybe I fell in love when you woke me up- cantò il biondo, facendo venire gli occhi lucidi alla ragazza.



 

**



Questa cosa è stata un parto.
Decisamente un parto.
Volevo anche farla più lunga AHAHAHA
Sono più di sette pagine di word AHAHAHA
Sto morendo collassata aw
Ma la gif di Niallino sopra? ajfng
Ok, passiamo alle cose serie.
Questa One-Shot la dedico a Beatrice (xniallspotato on twittah).
Gliel'avevo promessa tipo secoli fa ed ora eccola qui yeee
*stappa lo spumante*
*il tappo va in un occhio e Bea*
*Bea la rincorre con un coltello appuntito, ma inciampa e muore*
sto male ouo
Seriamente, penso che questa os faccia mooolto schifo, e credo che non si capisca bene la storia.
Aniuei, spero non vi abbia fatto tanto schifo e se proprio avete pena di una povera barbona come me, mi lascereste una recensione?
Ora scappo.
adieu.

@liamsolos xx

  
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