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Autore: mewlulu    25/12/2007    11 recensioni
Al 24 Dicembre mancavano solo tre giorni, e la Griffindor sarebbe finalmente tornata alla Tana con Ron e Harry come organizzato un po’ di giorni prima, o almeno era ciò che pensava lei fino al momento prima del suo ennesimo battibecco con Draco Malfoy, il biondo e affascinante Serpeverde che non faceva altro che punzecchiarla, anzi ossessionarla con i suoi insulti e le sue frecciatine…
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Buon Natale Granger

Salve a tutti! ^____^ Questa è la mia prima one-shot, ma mi auguro  che sia venuta bene anche se molto lunga.

Oggi è Natale, quindi non mi aspetto che leggiate in molti dato che occupati nei festeggiamenti, spero comunque che se leggerete vi piacerà e casomai inserirete qualche recensione come regalo di Natale ^___<.

Detto questo Buon Natale a tutti e buon lettura!

 

_________________.:Buon Natale Granger:. _________________


Stava per arrivare…Il giorno preferito di Hermione Granger era ormai alle porte e lei, come ogni anno, non stava più nella pelle. Aveva già preparato tutto: le valigie, gli abiti, i compiti già fatti, i regali…
Già i regali, perché quella data speciale non era un compleanno o un anniversario, era, come avrete già capito, il Natale.

Al 24 Dicembre mancavano solo tre giorni, e la Griffindor sarebbe finalmente tornata alla Tana con Ron e Harry come organizzato un po’ di giorni prima, o almeno era ciò che pensava lei fino al momento prima del suo ennesimo battibecco con Draco Malfoy, il biondo e affascinante Serpeverde che non faceva altro che punzecchiarla, anzi ossessionarla con i suoi insulti e le sue frecciatine…

“Ehi, Mezzosangue! Non ti sei stufata di essere così brutta?” L’aveva insultata Draco quel giorno mentre erano in biblioteca. Hermione, dal canto suo, stava leggendo tranquillamente un volume di Incantesimi, e fece finta di non ascoltarlo, sperando che se ne sarebbe andato, ma un Malfoy non si arrende mai  e continua finché non ottiene ciò che vuole, per cui…

“Ehi dico a te! Sudicia Mezzosangue so-tutto-io!” Sputò tra i denti la Serpe.

“…”

“Cosa c’è? Sei diventata anche sorda adesso? Allora facciamo il conto: Mezzosangue, brutta, so-tutto-io, amica di Potter e Weasley, ruffiana, antipatica e sorda? Certo questi non sono gli unici modi in cui posso chiamarti, ma sorda è decisamente avvilente come insulto e…”

“Hai finito?” Chiese la Grifondoro stancamente alzando lo sguardo e interrompendo Draco, il cui volto si dipinse di un ghigno perfetto, per aver catturato finalmente l’attenzione della ragazza.

“No, non ancora…Allora non sei così sorda a quanto pare eh, Mezzosangue?” Replicò l’altro.

“No, sfortunatamente posso ancora sentire le tue parole Malferret…” Rispose lei pungente.

“Bene allora toglimi una curiosità che ho ormai da un po’ di tempo a questa parte…” Hermione chiuse il libro e assunse un’aria strafottente come a dire che l’avrebbe ascoltato, ma poi se ne sarebbe dovuto andare e lasciarla in pace, così Draco proseguì…

“Hai mai baciato nessuno Granger?” Chiese lui curioso sogghignando, certo di conoscere la risposta.

“Cosa? Non sono affari tuoi Malfoy!” Rispose lei indignata.

“Ce lo sapevo, la verginella Mezzosangue non ha mai baciato, naturale! E chi potrebbe mai baciare una come te? Fai schifo solo a pensarti, comunque grazie, mi hai fatto vincere una scommessa che mi frutterà venti galeoni…” Continuò il biondo ridendo e guardando il suo amico Blaise in segno di vittoria.

“Beh, arrivederci...Mezzosangue…” La salutò lui con un ampio sorriso compiaciuto, ma non fece in tempo a girarsi che Hermione, fino all’ora in silenzio cercando di reprimere la sua rabbia, diede lui uno schiaffo così forte da farlo indietreggiare di qualche passo.

“Io ho baciato, Malfoy, eccome se ho baciato! Ma non vado di certo a dirlo né a farlo davanti a tutti! Capitoo???” Urlò la riccia che già con quello schiaffo aveva fatto girare metà biblioteca.

“Sudicia putt…” Ma non riuscì a pronunciare quelle parole che Hermione lo aveva scaraventato contro lo scaffale di una libreria con uno Schiantesimo.

Quasi tutti rimasero a bocca aperta.

"Hermione Granger ha Schiantato Draco Malfoy!" Si udiva esclamare tra i ragazzi, mentre alcuni Serpeverde cercavano di aiutare Draco ad alzarsi.

Finalmente, su avviso di qualche studente, giunsero sul posto la Mc.Grannit e Silente, il quale sconvolto da ciò che aveva appena visto convocò senza esitazione i due ragazzi nel suo ufficio, che arrabbiati lo seguirono scambiandosi insulti e frecciatine durante il cammino.

* * *

“Tè alla menta!” Proferì Silente davanti il gargoyle che si spostò con un balzo rivelando una lunga scala a chioccia.

-Ma che razza di parola d’ordine è tè alla menta???- Pensò Draco accigliato.

Salite le scale i tre si trovarono di fronte la porta con battente d’ottone che venne aperta mostrando l’ufficio del preside.
Esso appariva grande e illuminato dal bianco della neve, che filtrava dalle finestre e che aveva finalmente iniziato a coprire le lunghe distese di prato che erano rimaste verdi troppo a lungo quell’anno.
La stanza era arredata in modo impeccabile: non spoglia, ma nemmeno ricca di fronzoli inutili come quella della Umbridge ai suoi tempi.
I mobili sovrastati da bizzarri oggetti che emettevano strani rumori e soffi di fumo.
Al centro di tutto un’ampia scrivania, anch’essa ricca di quegli stravaganti aggeggi, e dietro di essa un’alta e invitante poltrona color bordò. Silente sedette su di questa e invitò i due ragazzi, distratti a osservare ogni centimetro di quella stanza, a sedersi anche loro, poi iniziò a parlare con  la sua solita calma, che aveva preso il posto dello sdegno precedente.

“Bene…Ora penserete che vi dirò di essere deluso dal vostro comportamento, che non me lo sarei mai aspettato da due prefetti, rimproverandovi e annoiandovi con chiacchiere che peggiorerebbero soltanto la situazione.
“Certamente sono rimasto colpito dal vostro modo di risolvere i problemi: esistono vie molto meno anguste e più utili…Per cui quella che vi darò, non interpretatela come una punizione, ma come un modo per oltrepassare il muro, all’apparenza insormontabile, che avete creato attorno a voi per impedire di stabilire un contatto…”

“Ma io non voglio avere nessuno contatto con una come questa!” Lo interruppe Draco che stava ascoltando controvoglia, ricevendo un’occhiataccia da Hermione.

“Quindi,” Proseguì il preside come se nessuno l’avesse interrotto 
“Per risolvere le controversie che albergano tra voi, passerete le vacanze di Natale qui, ad Hogwarts, insieme: vi occuperete anche delle decorazioni da domani, che ho tardato a mettere per motivi di tempo, perciò dovrete sbrigarvi perché vorrei che almeno per due giorni tutti possano ammirare la nostra scuola bella che decorata. Farete tutto da soli tranne che per gli abeti a cui provvederà Hagrid; e spero potrete avere un Buon Natale, in compagnia.” I due ragazzi a quelle parole sentirono come se il mondo stava cadendo loro addosso e cercarono di replicare, ma invano dato che l’anziano uomo con un ampio sorriso affabile li aveva congedati prima che potessero controbattere.

* * *

Hermione non riusciva a crederci, non poteva crederci! Avrebbe passato le vacanze natalizie insieme a Draco Malfoy, il bastardo Serpeverde che non aveva mai perso l’occazione per insultarla e con lui avrebbe anche dovuto occuparsi delle decorazioni Natalizie. Due lunghe settimane insieme al Principe delle Serpi: preferiva buttarsi dalla Torre d’Astronomia.

Quanto avrebbe desiderato che tutte le Giratempo non si fossero rotte l’anno prima…Sarebbe tornata indietro nel tempo e avrebbe sistemato tutto…Ma non poteva. La dura e cruda realtà le si presentò davanti come un regalo indesiderato e deludente da parte di una persona cara a cui devi sorridere per forza e far vedere che l’accetti volentieri perché non hai altra scelta per non ferire i suoi sentimenti se non buttarlo di nascosto… 
-Ma la realtà non si può buttare…- pensava la riccia affranta.

Così tra i suoi pensieri intervallati da imprecazioni contro Malfoy si diresse in Sala Comune, dritta a letto senza parlare ai suoi amici della punizione e sorbirsi i loro rimproveri per la  sfuriata contro la Serpre, di cui avevano sicuramente sentito parlare, dato che tutta la biblioteca vi aveva assistito, Lavanda Brown compresa, l’attuale e sempre più ridolina ragazza di Ron. E quando c’era lei in giro le notizie volavano come aquile con le ali spiegate nel cielo alla ricerca di facili prede succulente.

Mentre si stava cambiando si osservò un attimo allo specchio in biancheria intima e le parole di Malfoy le risuonarono in testa…

- Ce lo sapevo, la verginella Mezzosangue non ha mai baciato, naturale! E chi potrebbe mai baciare una come te? Fai schifo solo a pensarti...-

“Non faccio schifo…” Disse lei più per convincersi che perché ne era convinta.

Ma non faceva davvero schifo. Gli anni l’avevano migliorata notevolmente.
I capelli ribelli e sempre inciampati ora erano morbidi boccoli lucenti. I soliti denti sporgenti si erano sistemati, con una magia sì…Ma erano comunque perfetti ora. L’esile corpo da ragazzina era ormai il corpo di una donna: il seno incipiente cominciava a sporgere anche dai maglioni più larghi, le gambe slanciante erano impossibili da non osservare. Nell’ultimo anno, infatti, erano sempre di più i ragazzi che le donavano attenzioni, ma era l’unica tra i suoi amici ad essere senza un fidanzato…Harry e Ginny, dopo tanto tempo passato tra sorrisi e timidi sguardi, si erano finalmente messi insieme con l’approvazione di Ron, che anche lui aveva una ragazza…Sì anche lui: il ragazzo buffo e impacciato con le lentiggini, quello per cui Hermione aveva avuto sempre un debole e che ora stava con l’ochetta Lavanda Brown. Certo ora non provava più nulla per lui, solo amore fraterno, come per Harry, ma doveva di nuovo, come aveva sempre fatto, accettare la realtà che dopo quel bacio con Victor Krum lei non era più stata con nessun ragazzo tanto che ora veniva chiamata da mezza, se non tutta, Hogwarts, ‘verginella’, nuovo soprannome affibiatole da Draco Malfoy…

Una lacrima furtiva le rigò il volto.
L’asciugo in fretta, sì infilò il pigiama ed entrò nel letto; e crogiolandosi nei più tristi pensieri si addormentò.  

* * *

Draco quella sera notò l’assenza della riccia a cena, e ne fu dispiaciuto perché avrebbe voluto tormentarla con sguardi assassini per la punizione che avrebbero dovuto passare insieme a Natale.

Dopo cena anche lui andò subito a dormire, ossessionato dalle suppliche di Pansy di restare con lei a pomiciare.

Sdraiatosi ripensò alla reazione della Granger…

-Certo che devo averla fatta proprio incazzare per avermi Schiantato…-

Il biondo non riusciva a capire, o forse non voleva, che la ragazza lo aveva Schiantato perché le aveva rinfacciato, per l’ennesima volta, di essere una delle poche della sua età ad essere ancora vergine e senza ragazzo e aveva osato poi insultarla cercando di dirle che era una puttana. Non era come le molte ragazze che non vogliono conservare la loro prima volta per il ragazzo che sembra il più giusto, per cui si provano forti sentimenti, che si ama…Un ragazzo a cui donare la propria verginità.

Draco pensò per un istante che non gli sarebbe dispiaciuto affatto avere la verginità della Granger, ma cancellò subito quel pensiero vergognandosene perché lui era un Serpeverde Purosangue e lei solo una sciocca Mezzosangue Grifondoro e non si sarebbe mai abbassato a tanto.

-Dopotutto non è la prima volta che le dico che è una verginella, certo forse puttana non glielo avevo mai detto…Quella suora è tutto meno che una puttana. La Parkinson è una troia…Si è fatto quasi tutta Hogwarts e crede che non lo sappia…Tsk come se fossi stupido…Chissà però come bacia la Mezzosangue…Se è vero che ha già baciato…Forse quel Krum…- Rifletté Draco continuando a rigirarsi nel letto senza prendere sonno a causa della continua presenza nei suoi pensieri della Griffindor.

Doveva ammettere che forse aveva un po’ esagerato insultandola.

-Ma di certo non doveva reagire in quel modo! Cazzo dovrò passare il Natale ad Hogwarts e con lei…-

Con lei che si ostinava a sbucare sempre più nei suoi sogni.
Lo aveva notato da un po’ che Hermione era diventata davvero carina.
Tutte erano cambiate lungo il corso degli anni, ma lei più di tutte e naturalmente in meglio…

-Più che meglio!-

Anche lui naturalmente era cambiato: la solita carnagione giallognola era più scura, ma non troppo, quel poco che bastava a non contrastare troppo con il biondo quasi platino dei suoi capelli…E il fisico…Aveva un fisico definito da “urlo” da quasi tutte le ragazze della scuola, da tutte tranne da lei…Hermione Granger, che non aveva mai sentito sbavare per lui o ammettere che era carino. Anzi lo sfidava con il suo sguardo come a dire che era solo un povero montato e che lei di certo non sarebbe caduta nelle sue grinfie. Lei, che ora era al terzo posto nella classifica delle più belle, superata dalla Greengrass e la Parkinson che si erano guadagnate quelle posizioni dandola almeno tre  volte a settimana. Lei, che non era più la ragazzina di undici anni ricoperta da quel cespuglio di capelli ricci e sempre impicciati. Lei, la zannuta ormai non più zannuta, ma con un sorriso stupendo. Lei, la Mezzosangue so-tutto-io che gli teneva testa senza vergogna. Lei, l’amica di Potter e Weasley che lo odiavano, come naturalmente lui odiava loro. Lei…

-Basta a pensare alla Granger. Porca merda! Concentrati su…Che ne so…Il Quidditch!-

Ma niente…Una riccia di nostra conoscenza non è facile da dimenticare quando ti entra in testa…

Così cullato dai suoi pensieri, sempre più audaci, si addormentò, dimenticandosi, per almeno una notte, di ciò che l’avrebbe atteso l’indomani: le decorazioni natalizie.

* * * 

Purtroppo, il fatale giorno delle decorazioni era giunto, e con lui una ventata di ottimismo da parte di quasi tutti gli alunni e gli insegnanti, che ormai facevano il conto alla rovescia per l’attesissimo Natale dopo aver fatto mille compere di qua e di là. Tra quei tutti non c’erano però Draco Malfoy e Hermione Granger, i quali, certamente, non aspettavano con ansia quel Natale.

“Herm ci dispiace davvero che non potrai passare il Natale con noi…Io, Harry e Ginny ci tenevamo così tanto…Dovremo scartare i regali senza te…Vabbè che Malfoy ha esagerato, ma tu potevi anche trattenerti, però!”

“Ve l’ho già detto Ronald!” Sbottò Hermione durante la colazione.
“Può succedere che qualcuno vada in escandescenza qualche volta…Se avessi saputo prima cosa sarebbe successo invece di schiaffeggiarlo e Schiantarlo gli avrei fatto un sorrisino degno della tua ragazza e lo avrei ringraziato per gli insulti!” Aggiunse ormai stanca delle lamentele dei suoi amici, specialmente di Ron, le cui orecchie si avvamparono quando venne nominata la sua ragazza.

“Io lo trovo comunque formidabile!” Esordì Harry sorridendo divertito a Hermione che ricambiò con un sorriso divertito, ma allo stesso tempo rassegnato all’idea della punizione.

Un tintinnio di cucchiaio su bicchiere da parte dell’anziano preside richiamò l’attenzione di tutti. L’uomo si alzò sorridendo benevolmente e allargando le braccia come ad accogliere tutti gli alunni tra esse.

“Bene!” Esclamò. “Prima di terminare la colazione, vorrei ricordarvi che quest’anno sarà permessa un’ulteriore gita ad Hogsmade per fare gli ultimi acquisti di Natale, prevista per dopodomani 23 Dicembre.
“Volevo poi scusarmi con tutti voi per aver tardato a donare un’atmosfera più natalizia alla scuola, a causa di contrattempi…Ma non preoccupatevi! Caso ha voluto che, dopo molte esortazioni da parte della mia collega Minerva Mc.Granitt a decorare questo posto il più presto possibile, dal momento che sarebbe bastato un semplice gesto di bacchetta, io abbia trovato le persone giuste per  farlo…” Schioccò due occhiate dolci a Hermione e Draco. “Naturalmente esse avranno il privilegio di saltare scuola oggi, ma dovranno adempire al loro compito senza ricorrere alla magia. Sarebbe troppo semplice altrimenti…Per cui decoreranno tutto alla Babbana, nella speranza di vedere, per quest’anno, delle decorazioni più originali e sbarazzine…” Meglio non riferire cosa ne aveva pensato il biondo Serpeverde in proposito. “Detto ciò, vi auguro di passare una buona giornata!” Fece un cenno allegro con il capo e tornò a sedere.

Naturalmente anche Hermione non era soddisfatta della decisione del Preside: avrebbero trascorso molto più tempo insieme!

* * *

Comunque ora eccoli lì, dopo lunghi bisticci, dirigersi verso il primo albero di Natale da decorare, con le braccia piene di scatoloni straripanti di ghirlande, palle di natale, luci, stelle e tanti altri fronzoli natalizi, come li definiva Draco.

Avevano deciso di lasciare la Sala Grande per ultima e decorare mano mano i piani.

Il corridoio del primo piano era deserto.

Gazza e Miss Purr erano a fare la ronda sugli altri piani, per cui erano soli e l’unico rumore che si udiva era quello dei loro passi e delle scatole pericolanti.

“Bene Malfoy…” Iniziò la Griffindor esausta e scocciata posando la sua pila di scatole vicino un albero piantato a terra con un incantesimo “Abbiamo solo un giorno per decorare tutta la scuola; e dobbiamo farlo alla Babbana…Quindi consiglierei di deporre le asce di guerra almeno per oggi, così ci sbrigheremo e Silente non dovrà allungarci la punizione, ma magari accorciarcela…” Ma non finì la fase che venne interrotta dalla Serpe che, dopo aver appoggiato le sue scatole, la squadrò malevolo e le si avvicinò pericolosamente.

“Granger, Granger…Tu non hai capito niente.” Hermione ebbe una fitta allo stomaco quando si avvicinò, notando che Draco Malfoy era proprio carino, ma ritornò alla realtà cercando di non farsi distrarre dal suo fresco e avvolgente profumo. “Credi davvero che starò qui a decorare tutti questi alberi, pareti e tavoli cantando magari ‘Jingle Bells’ con te??? Io non mi abbasserei mai ad attaccare ghirlande, appendere palle di Natale e mettere stelle di Natale sui tavoli come i Babbani…Mai e poi mai! Quindi io adesso me ne andrò in Sala Comune e tu farai tutto il lavoro per me coprendo la mia assenza, Gazza chiuderà un occhio per questa volta!” Concluse spavaldo il giovane sogghignando.

“Cosa??? Sei tu che non hai capito niente brutto furetto!” Esclamò stizzita e rossa dalla rabbia la riccia “Tu resti qui con me a mettere tutto ciò che c’è da mettere e poi te ne andrai! E ora comincia ad aprire le scatole e decorare il primo albero!” Ordinò altera.

Draco le afferrò un braccio con odio e forza sbattendola sul muro affianco.

“Cosa hai detto sudicia Mezzosangue?” I loro nasi erano a tre centimetri di distanza e Draco poté ammirare lo splendido viso della riccia. Ma non poteva di certo cedere adesso, o almeno era quello che pensava lui…

-Cazzo Granger perché sei così bella?-

“Malfoy mi fai male lasciami!” Lo pregò divincolandosi.

Ma il biondo non mollò la presa, bensì le cinse la vita con l’altro braccio e la tirò a sé con forza baciandola.
Tutto accadde così rapidamente che Hermione rimase spaesata da quel bacio, ma poi si lasciò andare, come se fosse stata resa impotente da quel gesto, non potendosi ribellare.

-Perché mi sta baciando?- pensava la riccia non dispiaciuta affatto da ciò che stava facendo il biondo.

Dopo un po’ si staccarono per riprendere fiato, ma erano ancora vicinissimi con i loro corpi.

“Malfoy perché mi hai baciata?” Chiese lei.

“E tu perché hai risposto al bacio?” Chiese lui con un ghigno passando la sua mano sulla vita della ragazza sentendo la sua eccitazione crescere.

“E’ per una scommessa vero?” Chiese con filo di voce sommersa dal piacere.

“E se anche fosse?” La sua mano salì sul seno della ragazza provocandole un leggero gemito. “Non mi sembra ti sia dispiaciuto così tanto…” 

Hermione a quella risposta avvampò sia per l’imbarazzo che per la rabbia e tirò un altro schiaffo al povero Draco.

“Dico, ma sei impazzita???” Chiese incredulo la Serpe lasciandola per massaggiarsi la guancia sinistra. Era la seconda volta in due giorni che lo schiaffeggiava.

“Come ti permetti?! Sei solo un bastardo!” Urlò arrabbiata la riccia girando i tacchi e portando le scatole delle decorazioni con sé allontanandosi più che poteva da lui che con un ghigno iniziò a decorare il primo albero.

-Quella doveva capitare a Serpeverde!-

* * * 

Draco, ovviamente, non aveva idea di come si decorasse un albero di Natale alla Babbana: le ghirlande dovevano girare a spirale sull’albero, ma il biondo pensò di tirarle sulla punta di questo e lasciarle pendere pericolosamente; le palle di Natale dovevano essere appese sulle punte dei rami, ma lui le tirò a caso addosso al povero albero, facendole incastrare tra i rami, essendo certo che si mettevano così; le luci poi (potevano essere stregate per farle stare accese) decise di tagliarle lampadina per lampadina, dato che avrebbero funzionato ugualmente, per poi farle piovere sull’albero, pensando che era così che le luci girassero attorno all’albero; la stella, infine, decise di bucarla e farci passare dentro un ramo, dato che non aveva voglia di prendere una scala e salire fino alla punta e poi gli sembrava più carino così.

Il risultato? Un albero con rami spezzati, palle di Natale conficcate tra essi, ghirlande penzolanti, piccole lampadine di luce colorata sparse per terra e tra le foglie e una stella di Natale bucata che troneggiava al centro dell’albero.

Non era di certo il top degli alberi di Natale, per non parlare del tempo che aveva impiegato a farlo: Hermione aveva decorato quattro piani lui invece solo un albero e che albero…

“Ma che diavolo…Ahahahahahah!!!!!” Hermione era tornata al primo piano per giungere in Sala Grande dato che l’ora di pranzo era ormai vicina e non poté trattenersi dal ridere alla vista di quello che era definibile uno scempio.

Malfoy invece era lì, ad osservarlo compiaciuto e alla risata della ragazza si chiese cos’è che non andava.

“Che vuoi Mezzosangue?” Chiese brusco il ragazzo.

“Niente…Ahahaha! E’ che…Mio Dio Malfoy…Ahahahaha!!! Ma che diavolo hai fatto a questo povero albero? E le luci poi? Ahahahah!!! Hai tagliato tutte le lampadine, perché? E che ci fa quella stella bucata al centro dell’albero? Ahahah!” Non riusciva a smettere di ridere e per la prima volta Draco sentì ciò che si prova quando si viene derisi e insultati. Per lui era un insulto! Ci aveva messo così tanto a tagliare sei metri di luci!

“Hai finito di prendermi in giro? Vorrei vedere il tuo di albero di Natale!” Rispose offeso il biondo. 
Finalmente la ragazza smise di ridere.

“I miei alberi di Natale! Cavolo, hai fatto solo questo…Coso…Durante tutta la mattinata?” Chiese sconvolta.

“Sì, perché tu?” Chiese altrettanto sconvolto

“Io ho decorato quattro piani!” Esclamò indignata. “Pareti, aule libere e armature comprese!” Era inutile Hermione era brava in tutto eccetto il Quidditch.

“Senti Granger non rompere ok? Se non ti va bene fai tutto da sola!” Le rispose brusco e un po’ offeso.

Hermione non poteva crederci che anche Draco Malfoy, il freddo e impassibile Serpeverde, potesse offendersi.

“Erada!” Proferì con sufficienza la riccia e l’orrendo albero tornò come prima, senza alcuna decorazione.

“Cosa diavolo hai fatto???” Chiese arrabbiato la Serpe.

“Malfoy non fare quella faccia. Faceva schifo quell’albero! Dai adesso è meglio che andiamo a fare pranzo, poi riprendiamo a decorare tutto…” Rispose la ragazza. “Ma che ha detto chi è passato di qui?” Chiese poi curiosa.

Malfoy che fin’ora  era stato in silenzio sconcertato dal fatto che tutto il suo lavoro era andato a puttane rispose acido e con rabbia. “Fatti i cazzi tuoi Mezzosangue se non vuoi che ti do uno schiaffo!” E se andò lasciando la Griffindor offesa.

-Mi sa che ho esagerato con gli schiaffi…- Pensò incamminandosi anche lei verso la Sala Grande che cominciava gremirsi di gente.

* * *

Tutti rimasero stupiti dalle eccellenti decorazioni che erano state fatte fino a quel momento, congratulandosi con Hermione dal momento che solo lei era stata vista adoperarsi nel suo compito.

Draco era furioso e non rivolse la parola a nessuno se non per fare qualche insulto: se c’era una cosa che Draco Malfoy odiava era perdere.

Il banchetto fu consumato nel giro di un quarto d’ora e la Sala Grande iniziò a vuotarsi piano a piano finché rimasero solo Draco e Hermione, la quale rimase lì per il biondo, per chiedergli scusa. Ma proprio mentre si stava alzando per andare verso il tavolo Serpeverde lui si alzò e se ne andò rapidamente.

-Mamma mia quant’è permaloso!- Pensò la riccia iniziando a decorare la Sala Grande.

Draco, d’altro canto, non sapeva dove andare. Doveva decorare almeno qualcosa anche lui.

Silente, a quanto pareva, se ne era accorto che solo Hermione stava scontando la punizione e con un gufo, per non attirare troppo l’attenzione, lo aveva avvertito di darsi una mossa.

Così ora era in bagno a fumarsi una sigaretta, a sedere con la schiena poggiata sulle fredde mattonelle di marmo di una parete. Non riusciva a pensare ad altro che alla Grifondoro e a quel bacio che si erano scambiati. La voleva più di ogni altra cosa. Ma sapeva che da Hermione Granger non poteva ottenere solo sesso.

* * *

Il pomeriggio passò velocemente.
Ormai nella Sala Grande mancava solo un albero da decorare che Hermione aveva lasciato aspettando l’arrivo del biondo per decorarlo insieme a lui, il quale, però, non aveva dato segno di vita dall’ultima volta a pranzo.

Per il resto l’enorme stanza non sembrava più la stessa.
Lunghe ghirlande di colori sgargianti giravano per tutto il perimetro della Sala, candele luminose illuminavano l'interno delle armature che sembravano buffe più che risolute con quell’agrifoglio sull’elmo, luci colorate che si accendevano a intermittenza sugli alberi di Natale ricchi anch’essi di ghirlande e palle di Natale imporporate. Sembrava più magica del solito, ineguagliabile rispetto agli altri anni.

La Griffindor ebbe anche il tempo di finire a decorare tutti i piani, tutte le aule e i sotterranei, persino il bagno delle ragazze, tra gli spiacevoli squittii e le frecciatine di Mirtilla Malcontenta che alla fine non era poi tanto più Malcontenta dato che il bagno risultava molto più famigliare dopo il passaggio della riccia che tra tutti quegli andirivieni non aveva mai avuto l’occasione di incontrare Draco. Non voleva incontrarlo solo perché voleva rimproverarlo di non averla aiutata o di correre a decorare il bagno dei maschi, ma perché voleva scusarsi e magari anche darsi un altro bacio, dato che Malfoy baciava proprio da sogno.

-Cielo Herm! Stiamo parlando di Draco Malfoy!- Pensò la Grifona scuotendo la testa.

Ancora regnava un albero indecorato nella Sala Grande.

La ragazza era ormai rassegnata all’arrivo di Malfoy e alla fine decise di accingersi a decorare anche l’ultimo albero.

Praticamente aveva fatto quello che voleva la Serpe fin dall’inizio: ‘io adesso me ne andrò in Sala Comune e tu farai tutto il lavoro per me coprendo la mia assenza’ E così aveva fatto...

Aprì la scatola di decorazioni rimasta e iniziò a far girare una ghirlanda rosso fuoco attorno all’abete quando una voce la richiamò.

“Ehi! A me niente? Hai fatto tutto tu Granger, lascia qualcosa anche a me!” Disse ghignando Draco che dopo molti ripensamenti si era deciso ad andare in Sala Grande. Non sembrava per niente arrabbiato, anzi.

“Malfoy! Dove eri finito?” Chiese cercando di sembrare più altezzosa possibile, ma invano dato che si vedeva da un miglio che era contenta di vederlo.

“E tu?” Chiese avvicinandosi a lei.

“Te l’ho fatta io la domanda!” Esclamò con un sorrisetto sotto i baffi.

“Stavo fumando qualche sigaretta…” Rispose avvicinandosi ancora di più.

Hermione poteva sentire ancora una volta il suo profumo intenso inebriarle la mente: questa volta sapeva anche di fumo, ma non le dispiacque affatto, era più trasgressivo…

“Malfoy…” Disse con un filo di voce la ragazza.

“Che c’è Granger?” Sussurrò il biondo. I loro nasi erano di nuovo a tre centimetri di distanza. Hermione sentiva che le sue gambe sarebbero cedute da un momento all’altro. Ma proprio mentre stavano per baciarsi…

“Dracuccioooo!!!” Urlò una voce stridula proveniente dall’ingresso della Sala Grande.

I due si allontanarono subito, tanto che Draco sbattè con il piede sulla scatola delle decorazioni facendo rovesciare a terra il contenuto.

“Dracuccio! Mirtilla Malcontenta mi ha detto che eri nel bagno dei maschi, ma non ti ho trovato, così ti ho cercato qui. Mi annoiavo tanto in Sala Comune…” Disse la Parkinson ammiccando al biondo e saltandogli sul collo. Ignorò completamente la presenza di Hermione, la quale per non vedere la scena riprese a lavorare con la ghirlanda rossa. 

“Che ne dici di andare in camera tua?” Chiese mordendosi il labbro inferiore la mora.

“Ehm…Sono tentato…Ma no grazie. Devo continuare la punizione di Silente.” Disse scocciato il biondo scanzando Pansy.

“Preferisci stare con la Mezzosangue?” Chiese in tono offeso e minaccioso.

Draco vide Hermione assumere un’aria più triste di come lo era stata fino a quel momento

“E se anche fosse? Vattene Pansy! Vai dal tuo adorato Blaise!”Esclamò arrabbiato il biondo suscitando stupore nella riccia che sorrise tra sé.

“Ma…Draco che dici? Perché Blaise? Lo sai che io voglio solo te!” Esclamò ammiccando ancora più di prima e abracciandolo. Draco stufo la scansò bruscamente.

“Pansy non sono stupido! So che ti fai tutta Hogwarts da tre anni ormai. Quindi vattene e non rompermi più!”

“Ah sarei io quella che si fa mezza Hogwarts vero? E tu? Che te ne giri minimo una al giorno?” Chiese indignata la mora.

“Ma almeno io non lo nego! Tu invece vuoi fare la santarellina e sei solo una puttana!” Ringhiò Malfoy

Hermione che fino a quel momento era stata in disparte prese inaspettatamente le difese di Pansy.

“Draco basta!” Gli ordinò minacciosa. Non si accorse nemmeno di aver pronunciato quel nome, che rese il biondo compiaciuto più che arrabbiato per l’intervento della ragazza.

“Sta zitta tu! Non mi serve qualcuno che mi aiuti! So benissimo difendermi da sola!” Rispose sgarbata la Parkinson. “E non osare chiamare Draco per nome!” Aggiunse.

“Senti Pansy il nome è mio chiaro? E decido io come deve chiamarmi la gente! E ora lasciami in pace e vattene ho detto!” Esclamò ancora più arrabbiato il Serpeverde. Pansy allora se ne andò via singhiozzando e maledicendo la Grifondoro.

“Allora Granger…A cosa devo l’onore di essere chiamato per nome?” Chiese sogghignando e prendendo per la vita Hermione che gli dava le spalle.

Lei si divincolò dalla presa e si girò verso di lui.

“Non dovresti chiamarla così…”

“Così come scusa? Si fa tutta Hogwarts e non devo dire che non è una puttana?”

“E tu allora? Sei un puttaniere! Se non un puttano!” Esclamò indignata la riccia.

Draco non potè trattenersi e scoppiò a ridere.

“Che c’è?” Chiese interrogativa Hermione vedendo Draco che si piegava in due dalle risate.

“Pu…Ahahah! Puttano? Dio Granger, questa è troppo forte…Ahahahah!”

“E’ la verità!” Rispose iniziando a ridere anche lei.

E così si ritrovarono a sghignazzare mentre decoravano l’ultimo albero, anche perché Draco diede di nuovo esempio della sua incapacità con le decorazioni babbane...

“Draco, ma che fai?” Chiese Hermione vedendo il biondo che ricominciava a tagliare le luci.

“Taglio le luci per poi tirarle sull’albero!” Rispose come se fosse una cosa naturale il ragazzo.

“Oddiooo!! Ahahahaahah!!!! Ma no! Ahahah! Le devi far girare attorno all’albero!” Esclamò ridendo e prendendo le luci.

 

Ed ora eccolo lì. L’albero che venne ammirato di più tra tutti.

Era diverso dagli altri. Draco lo voleva decorare tutto di verde e argento, come i colori della sua Casata, ma Hermione ebbe l’idea di farlo dei quattro colori delle Casate.

Le ghirlande oro, verde, blu scuro e argento si intrecciavano tra loro creando un meraviglioso effetto; e Silente non potè fare a meno di notarlo.

Finalmente Draco e Hermione avevano superato le loro divergenze. Era bastato un quarto d’ora insieme. Il Preside lo sapeva e sperava che non avrebbero dovuto passare il Natale insieme.

Un tintinnio di cucchiaino su bicchiere attirò l’attenzione di tutti come la mattina.

“Bene!” Esordì l’anziano preside. “Come avrete tutti notato le decorazioni di quest’anno sono meravigliose! Ma per tutto questo effetto natalizio, che di certo non dimenticheremo tanto presto, dobbiamo ringraziare la signorina Hermione Granger e il signor Draco Malfoy, i quali hanno adempito, più o meno…” Lanciò un sguardo furbo al biondo “…Alla loro prima punizione, ed è per questo che la seconda non dovranno eseguirla. Potranno passare il Natale a casa propria e non qui ad Hogwarts.” Draco e Hermione furono stranamente delusi per un istante tra le esulatazioni dei loro compagni. Il biondo era certo che poteva scordarsi la verginità della Granger e la riccia i suoi baci da sogno.

“Detto ciò volevo augurarvi prima di partire per le vacanze, un Buon Natale e Felice Anno Nuovo!” Il preside sorrise affabile ricevendo applausi e ringraziamenti e tornò a sedersi.

 

* * *

 

Hermione uscì dalla Sala Grande dopo cena, dirigendosi verso il corridoio della Stanza delle Necessità dove trovò appoggiato al muro vicino alla porta Draco Malfoy che stava fumando.

“Granger!” La richiamò facendo un tiro dalla sigaretta e guardandola negli occhi con uno sguardo da far gelare il sangue

-Hermione quando fuma è orrendo, è orrendo ripetilo! E’ più brutto di Gazza…Aaaa! Non ce la faccio…E’ sexy…E’ dannatamente sexyyyy!-  Pensava tra sé la riccia osservando Malfoy e mangiandoselo con gli occhi.

“Vuoi entrare?” La invitò Draco aprendo la porta della Stanza e facendo dei cerchietti con il fumo.

Quello che si presentò davanti a Hermione era incredibile: una meravigliosa camera da letto enorme con in fondo al centro un letto a baldacchino con delle lenzuola di seta rosse.

Hermione avvampò e tolse lo sguardo

“Sei più carina quando arrossisci sai?” La provocò facendo un ultimo tiro e buttando la sigaretta spegnendola con il piede.

“Malfoy so che lo dici a tutte le ragazze!” Replicò decisa.

“Sì è vero, ma nel tuo caso è la verità…” Rispose avvicinandosi ancora di più.

“Beh sappi che non ci cascherò un’altra volta! Non m’incanti con i tuoi sgua…” Ma non finì la frase che il biondo la zittì con un bacio cingendole la vita e spingendola nella stanza.

Si staccarono dopo quelle che sembrarono ore. Ripresero fiato e tornarono a baciarsi sempre con più foga. Draco la portò sul letto e la strinse a sé premendo il suo bacino contro quello della ragazza e iniziando a baciarle il collo, provocando in lei gemiti di piacere.

“Draco…E se entra qualcuno?” Chiese ansimando.

“Imparerebbe qualcosa…” Rispose continuando a torturarle il collo e togliendogli il maglione della divisa. Hermione lo imitò toccando gli addominali scolpiti del ragazzo sopra la camicia che iniziò a sbottonare.
Dopo poco si ritrovarono in biancheria intima.
Il biondo notò il meraviglioso corpo della ragazza e lei il suo, sembravano delle divinità greche.
Poi lui le sbottonò dolcemente il reggiseno iniziando a toccarle e baciarle il seno sotto i gemiti sempre più irrefrenabili della Grifondoro.
Hermione passò un dito nell’elastico dei boxer neri e aderenti del Serpeverde che emise anche lui un gemito colmo di eccitazione. Si liberarono a vicenda degli ultimi indumenti rimasti e Draco iniziò ad entrare in lei piano e dolcemente.

Stavano facendo l’amore…

Draco Malfoy e Hermione Granger stavano facendo l’amore.

Non del sesso occasionale e abituale che il biondo faceva ogni giorno con una ragazza diversa. Hermione gli stava regalando delle sensazioni che lui non aveva mai provato con nessun’altra e lei capì che Draco era il ragazzo giusto a cui regalare la sua prima volta. Se qualcuno gliel’avesse detto prima non ci avrebbe mai creduto che avrebbe fatto l’amore per la prima volta con Draco Malfoy e forse si sarebbe rinchiusa dentro la sua camera per sempre, ma ora erano lì.

Il dolore iniziale della ragazza lasciò spazio al piacere che coinvolse i due giovani in un amplesso che sembrò infinito, finchè  non raggiunsero l’apice del piacere.

“Draco…” disse con un filo di voce la ragazza ancora eccitata dopo essersi sdraiati entrambi sul letto.

“Dimmi…”Rispose anche lui piano per l’eccitazione e abbracciandola

“Sono contenta di averlo fatto con te per la prima volta…”

Draco sorrise.

“E io sono ancora più contento di aver fatto l’amore con te per la prima volta…Hermione…”

Hermione sorrise. Anche per lui era stato bello e migliore i tutte le altre volte…

* * * 

Il treno era appena arrivato e un mucchio di ragazzi si affollava ad ogni entrata.

Hermione invece era lì che, con i suoi bagagli a terra, scrutava la folla in cerca di una testa biondo platino

“Stai cercando qualcuno Granger?” Chiese una voce ben conosciuta alle spalle della Grifondoro.

La riccia si girò di scatto e trovò Draco Malfoy in tutta la sua bellezza lì davanti a lei che ghignava soddisfatto.

“Sì…in effetti sì. Cercavo te.” Rispose con uno sguardo furbo la ragazza.

“Lo sapevo…Dopotutto chi è che non mi cerca di questa scuola?” Chiese avvicinandosi alla ragazza con il suo solito ghigno.

“Sempre modesto a quanto pare…Beh volevo darti questo prima di partire…” Disse porgendogli un pacchetto color verde e argento. Draco lo guardò compiaciuto e lo scartò. Era un calamaio e una penna verdi scuro con incise in argento le iniziali del suo nome: ‘D.M.'’

“Allora ti piace?” Chiese ansiosa la riccia.

“Secondo te?” Rispose con una domanda.

“Ma non sai rispondere normalmente un sì o un no?” Replicò la Griffindor.

“Certo che mi piace, grazie…” Rispose facendo uno dei suoi veri e rari sorrisi.

“Lo sapevo!” Esclamò sorridendo compiaciuta la ragazza.

“Beh allora io vado…Ci vediamo.” La salutò il ragazzo senza troppo cerimonie.

Hermione rimase un po’ male a quell’atteggiamento, ma pensò che forse aveva fatto così perché era Draco Malfoy…

“Ah dimenticavo…” Si girò e le lanciò un pacchetto color rosso e oro facendogli un occhiolino.

Lei lo scartò curiosa e trovò un braccialetto con scritto:

 

‘ H..G . & D.M.’

 

“Grazie Draco è bellissimo…” Disse Hermione con le lacrime agli occhi e Draco si avvicinò dandole un bacio, dolce e passionale.

“Buon Natale Granger…” Disse il biondo dopo essersi staccati. E le fece un altro occhiolino allontanandosi.

"Buon Natale Draco" Sussurò la riccia.

Poi sorrise e si voltò dirigendosi verso l’entrata del vagone più vicino: si stava innamorando di Draco Malfoy e lui di Hermione Grager…

 

…The End…

 

* * *

 

SPAZIO DELL’AUTRICE

 

Finito! ^_____^ Se siete arrivati alla fine vuole dire che un po’ vi è piaciuta, almeno mi auguro, quindi spero inserirete una recensione dicendomi cosa ne pensate!

Un bacione e ancora Buon Natale a tutti! ^___<

 

Recensiteeeee!!!

 

  
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