Let's go to new life

Oggi è così facile chiamarsi: ''Amore, tesoro, vita mia''. Si dicono continuamenre :'' Ti amo, ti voglio bene, ti adoro''.
Hanno ammazzato totalmente il verso significato delle parole.
Parole che dovrebbero essere irripetibili, quelle che si dicono poche volte nella vita, invece no, sono diventate così scontate , totalmente banali.
Ed è per questo che la vostra Liz Cooper non ha mai detto Ti amo a nessuno, forse perchè non ha mai trovato il ragazzo giusto che veramente rappresentava quella parola tanto semplice da dire quanto così irripetibilmente profonda e sincera piena di significato.
Ma in realtà avrei tanto voluto prununciare quella parola, prendere il coraggio necessario per sfottermi definitivamente davanti a lui, davanti al ragazzo a qui avrei tanto voluto dire ti amo.
Ti amo , ti amo, ti amo, ti amo.
Così avrei voluto dirlo , di punto in bianco  magari guardandolo negli occhi, nei sui prima di perdermi del tutto e sprofondare davanti agli occhi di tutto l'istituto che mi avrebbe calpestato come sempre.
-Non è facile vivere ell'ombra delle persone-
Soprattutto nell'obra della perfetta migliore amica che è praticamente desiderata da tutto il sesso maschile, perniente facile.
- E soprattutto non è per niente facile essere innamorata del ragazzo della tua migliore amica-
Essere la ragazza sfigata e asociale che vaga per i corridoi alla ricerca dell'unica amica che si è fatta e troivarla davanti ai bagni della scuola mentre bacia il ragazzo che sogni tutte le notti, no, non è per niente facile.
Guardarli per una frazione di secondo prima di sprofondare sotto qualsiasi cosa, per evadere da quel posto, prima di piangere, un pianto ricco di emozioni, un pianto liberatorio, disperato, un pianto che urla -Ho bisogno d'aiuto-, un pianto d'amore.
Oh, beh non è per niente facile, almeno non per me.
Ma sono sempre andata avanti, ho sempre ragionato e riflettutto, sono sempre stata gentile con tutti.
Ho sempre fatto l'indifferente.
Ma adesso ho scoperto di essere arrivata al limite.
Sai quando scopri di essere al limite?
Quando un giorno, per una stupidata, ti vengono le lacrime agli occhi.
Quando una parola di troppo, un gesto insignificante ti colpiscono a fondo.
Non significa essere fragili o deboli, significa aver sopportato troppo a lungo.
Aver detto sì al posto di no.
Aver risposto sempre ''Sto bene''.
Quando in realtà era tutto al contrario, quando magari avresti voluto accanto un'amica che rispecchiasse di più il tuo carattere, quando avresti voluto  accasnto a te il ragazzo che ti fa battere il cuore ogni giorno, quando avresti essere un'altra persona.
Ma come potevo cambiare? Io ero Liz Cooper la brava ragazza timida che non ha amici.
Come potevo immaginare solamente di vedermi cambiata in futuro? Come?

Flashback''
'' Tesoro, oggi vieni a casa mia a studiare scienze?'' Domandò Kila la mia migliore amica , facendomi lo sguardo da cucciolo.
''M..ma io'' Cercai di dire facendole notare il mio programma.
''Non accetto rifiuti..ho bisogni di te''. Continuò mettendomi in viso una F scritta a caratteri cubitali sul compito di scienze -Scopriamo insieme il nostro ecosistema-
La guardai supplichevole, ma come sempre cedetti '' E..va bene, alle quattro a casa tua''.
'' Sei la migliore''.
Annuì, per poi allontanarmi all'arrivo di Harry, il suo ragazzo nonchè il mio unico e vero amore.
Perchè dovevo essere sempre così dolce? Perchè? Continuavo a ripetermi prima di finire addosso a Zayn, Zayn Malik uno dei migliori amici di Harry e il suo mitico gruppetto di qui faceva parte anche Kila.
'' Ma che cazzo '' Mi urlò facendo puntare tutti gli sguardi dei presenti su di me, questo comportava ad pura e vera ansia.
'' S..scusa'' Blaterai qualcosa di indecifrabile.
'' Non capisco come faccia Kila ha stare con una perdente come te, proprio non lo capisco'' Sibilò a denti stretti facendomi paura.
Non dissi niente, come sempre ero a pezzi.
Come potevo andare avanti?
La stessa domanda di sempre, non riuscivo a trovare un misero ''perchè'' per il quale lottavo ancora.
Alle quattro ero davanti alla porta di Kila, con un'ammasso di fogli, di schemi, riassunti su i vari ecosistemi, posai le cuffiette che poco fa facevano da colonna sonora ad una povera sfigata come me, prima di bussare alla porta di casa Fitch.
Come sempre la porta era mezza aperta, del resto chi poteva derubare la sua villa immensa prima di non fare un giretto nel letto della piccola Kila.
Entrai chiudendo la porta delicamente alle mie spalle, posai la borsa carica di esercizi sul grande tavolo in cucina, prima di sentire dei lamenti provenire dal piano superiore, noncurante di tutto ciò salì le  scale facendo attenzione a non far alcun rumore.
E poi ci fuù il peggio, quello che ancora non avevo capito.
Kila e Harry nel letto completamente nudi, davanti a me.
Fù la cosa più brutta  che potesse capitarmi, la guardai prima di scendere le scale e ritrovarmi di nuovo da sola con le cuffie nell'orecchie a sentire canzoni dolci e smielate.
La voce di Kila si faceva spazio tra la strada '' Liz, scusa puoi venire più tardi?''
Mi girai , feci un respiro prima di capire che stavo per dire una cazzata '' Va bene''
'' Perfetto, e scusa se hai visto qualcosa che ti può aver danneggiato la tua psiche'' 
Feci un risolino isterico '' Oh, non preoccuparti''
Schioccò un sonoro bacio sulla guancia destra prima di rientrare nella grande villa bianca saltellando allegramente.

Fine Flashback

Come sempre ero tornata di nuovo a casa Fitch, e come sempre avevo lasciato tutti i miei appunti alla mia unica ''amica'', che sicuramente stava con me solo per avere gli appunti precisi e ordinati.
Ma dopo quel pomeriggio passato a piangere guardando lo sfondo del mio cellulare '' Harry Styles'' avevo finalmente deciso di cambiare, di non essere la brava bambina che è sempre gentile cool mondo, avevo deciso di fregarmene di quello che pensava la gente di me.
Quella mattina, lasciai stare la gonna di cotone grigio topo che arrivava sotto il ginocchio, per la prima volta presi un paio di Jeans chiari, una canottiera nera e una camivìcia di jeans più scura sopra.
-Basta Liz, non pensare troppo- Dissi mentre l'eilayner nero passava sopra la mia palpebra.
Presi dall'armadio le mie converse bianche ancora nuove e con passo felpato mi diressi in cucina dove mia madre, Joanne preparava la colazione ascolatando la radio.
'' Buongiorno tesoro'' Disse sorridente '' Wow stamani sei bellissima''
La guardai facendo un finto sorriso '' M..mh vado''
- Cazzo Liz, adesso prendi questo cazzo di autobus carico di adolescenti che ti giudicherranno e sparleranno di te, ma fallo cazzo!-
Distratta dai miei pensieri salì sul bus.
- LoL- Pensai guardandomi intorno - Un posto libero- Urlai mentalmente facendomi scappare un mezzo sorriso.
Raggiunsi velocemente il sedile, stavo per sedermi quando un ragazzo riccio mise il suo zaino nel stesso istante in cui posai la mia borsa.
Senza degnarlo di uno sguardo -Go Liz, Go- Tolsi il suo zaino nero dal sedile per mettermi a sedere.
'' Veramente l'ho visto prima io'' Disse il ragazzo di fronte a me.
La musica continuava a prendere il sopravvento su di me facendomi capire la metà delle cose.
''Ehi? Mi stai ascoltando?''
'' No'' Mimai con le labbra tenendo lo sguardo fisso sul display.
Il Riccio mi tolse le cuffie , guardandomi insistentemente -Oh, porco Cazzo è H..Harry-
-Calmati, Fai un bel respiro...fai la dura- 
'' Se vuoi puoi salire sulle mie gambe..così staremo entrambi sul sedile, eviteremo di far scoppiare la terza guerra mondiale''.
-Oh, Dio davvero aveva detto quelle cose?-
'' No, Riccio sono venuta prima io''.
'' Veramente sono...''
'' Harry''. Dissi guardandolo di nuovo nelle iridi cristalline '' Sei Harry Styles''
Sgranò gli occhi '' Come fai a sapere il mio nome?''
Scoppiai in una risata '' Sono la migliore amica di Kila, la tua ragazza''
Mi guardò di nuovo '' Non ti avevo riconosciuta sei..''
''Diversa'' Dissi togliendo un capello castano dalla faccia.
'' Giusto, sei diversa''