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Autore: dany_smile    10/06/2013    3 recensioni
Da quanto stiamo insieme, Grell? Due anni, fra poco tre, e io, anche se sono sicuro che tu ormai lo sappia, non ti ho mai detto quelle parole.
E tu sei un tipo che ama ricevere di queste dolci parole, ma stando con me ti se accontentato delle mie silenziose espressioni d’affetto, una volta tanto te lo meriti.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Grell Sutcliff, William T. Spears
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Non ti ho mai detto quelle parole.


 Ti osservo mentre dormi beatamente. Mi rivolgi la schiena, per l’ennesima volta ti sei finto offeso per il mio modo distaccato.
Ma in realtà lo so che lo sai. So che ormai l’hai capito.
Non sei poi stupido come vuoi far sembrare.
Mi giro su un fianco e ti accarezzo la schiena, nuda e scoperta.
Mi chiedo quando sia successo, sai?
Quando è diventata così importante la tua presenza, per me?
Da quand’è che se non ti vedo non sto bene.
Per quanto io possa sembrare indifferente, quando tu sei anche solamente nei paraggi, io sto tranquillo...Quasi, felice.
Ma che mi prende?
Ti accarezzo per un’ultima volta quella pelle nivea e, visto che dormi, mi avvicino e ti lascio un dolce bacio sulla spalla, poi ti alzo un po' più su le coperte e mi alzo.
Vado in cucina, ormai è mattina quindi preparo il caffè per due.
Nel attesa mi siedo e do un occhiata ai soliti documenti che devo controllare o firmare.
Dopo un po' il caffè è pronto, perciò vado a svegliarti, visto che tu non ti svegli mai di mattina presto.
 
“Sutcliff.”
Forse dovrei usare il nome...
“Grell, svegliati.”
Il mio solito tono duro non posso proprio metterlo da parte.
Tu mugugni qualcosa e poi apri un occhio e mi osservi.
“Buongiorno anche a te, Will caro. “
Mi giro – ormai sei sveglio – e mi incammino verso la cucina.
Tu ci metti sempre un po' a svegliarti, devi prima stiracchiarti per bene, e poi devi anche vestirti.
 
Arrivi e ti fiondi su una sedia a caso: hai la testa china, i capelli rossi spettinati ti coprono il viso, ti sei infilato una delle mie camicie come al solito e, sempre come al solito, rischi di addormentarti sulla sedia.
Ti metto la tazza col caffè fumante sotto il naso, così ti svegli un po'.
Infatti. Alzi la testa, mi mormori un grazie e inizi a sorseggiare il tuo caffè.
“Sei peggio di uno zombie la mattina, Sutcliff.”
Tu ridacchi, e punti i tuoi occhi assonati dritti nei miei, non hai gli occhiali a coprirteli e si vede ancora di più la loro bellezza, che non ti ho mai detto di adorare.
“È colpa tua se non ho dormito che per due ore.” Dici, lascivo  e con quel fare fin troppo malizioso.
Poso la tazza sul mobile vicino al lavandino e vado prepararmi per andare a lavoro.
Tu ci metterai come al solito almeno due ore per prepararti.
 
Come sempre, io finisco di vestirmi e tu appena ora vai in bagno a lavarti.
Convinto di preparare i fogli che mi servono, aspetto che esci dal bagno, per avere il tuo solito saluto seguito dal bacio che accetto “malvolentieri”.
 
Arrivato a lavoro, Reim mi comunica di un nuovo caso e del interrogatorio a cui devo assistere in qualità di capo del distretto. Non è un criminale nella sala interrogatori, ma un testimone: un giovane uomo a cui hanno ucciso la fidanzata. Piange disperato: non sopporto queste scene.
“Non le ho mai detto quanto l’amavo!” dice, scoppiando in lacrime e iniziando a singhiozzare.
Eh, idiota, dovevi pensarci prima.Penso.
...
Aspetta! Io sono ancora più idiota di lui!
Da quanto stiamo insieme, Grell? Due anni, fra poco tre, e io, anche se sono sicuro che tu ormai lo sappia, non ti ho mai detto quelle parole.
E tu sei un tipo che ama ricevere di queste dolci parole, ma stando con me ti se accontentato delle mie silenziose espressioni d’affetto, una volta tanto te lo meriti.
 
Passo la tutta la giornata lavorativa con te tra i miei pensieri e ripenso alle piccole cose.
Se credessi al detto che quando qualcuno ti pensa singhiozzi, ora, si sentirebbero solo i tuoi singhiozzi in tutta quell’enorme biblioteca in cui lavori.
Strano che un tipo chiassoso come te lavori proprio in un posto così silenzioso come una biblioteca, ma, infondo, hai sempre amato i libri, tanto da riempirmi la casa dei tuoi libri, dei tuoi romanzi d’amore.
Non riesco nemmeno più a trovargli i miei.
Questo mi ricorda quando ti arrabbiasti con me perché osai pensare che uscissi con quel tipetto, Sebastian.
Mi tirasti addosso uno di quei miei libri che definivi noiosi, e poi ti sei messo a ridere, dicendo che una utilità ce l’avevano: quella di tirarmeli addosso.
 
Finalmente ho finito tutto e torno a casa. Oggi è una giornata tranquilla, niente crimini straordinari che richiedano la mia presenza.
Torno a casa e ti trovo ai fornelli, con quel grembiule tutto rosso e i capelli lunghi legati in una coda di cavallo. Ovviamente non ti ho mai detto nemmeno del fato che ti trovo bellissimo con i capelli così.
Mi avvicino silenziosamente e ti abbraccio da dietro – gesto  molto insolito per me.
Tu sobbalzi ma non ti giri per vedere chi è: mi hai già riconosciuto, come sempre.
“Oh, Will, sei tornato.”
“Mh –hh.” Mormoro, iniziando a baciarti il collo. “Spegni i fornelli.”
Tu obbedisci subito, e t’immagino già con quel tuo sorrisino malizioso che non manca mai.
Ti rigiri tra le mie braccia e mi guardi, quasi a chiedermi “Cosa facciamo ora?”
Ti bacio, con passione, come poche volte ho fatto.
Finiamo in camera da letto, e, per la prima volta, facciamo l’amore con iniziativa così passionale da parte mia sta volta.
Ti vedo che sei felicemente sorpreso da questa cambiamento, e ti vedo come non riesci a reprimere quel sorriso di pura felicità mentre consumiamo la nostra passione per l’ennesima volta.
 
Siamo entrambi distesi nel letto, tu, con un gesto abituale, poggi la testa sul mio petto e io ti stringo di più a me circondandoti le spalle con un braccio.
Con la mano libera ti faccio alzare il viso verso di me, un bacio e poi...
“Ti amo, Grell.”
Tu mi guardi sorpreso. I tuoi occhi guizzano da una parte all’altra, osservando per intero il mio volto, come se ti volessi accertare che fossi io.
Ti sorrido e ti bacio di nuovo e, una volta separati, vedo che hai gli occhi lucidi.
Abbassi di nuovo la testa sul mio petto e mi stringi un po' più forte di prima.
“Ti amo tantissimo, Will.”
Vedo che chiudi gli occhi, e ti addormenti.
Ti addormenti, mantenendo sulle labbra il sorriso più bello che io abbia mai visto.
Mi lascio anch’io andare tra le braccia di Morfeo, e ti stringo a me.
 
 
Parlo io:
Beh, perdonatemi ma alle 3 di notte mi viene l’ispirazione e io ovviamente devo liberarmi, se no non dormi.
Ma tanto non dormo comunque, quindi alle 4 e mezza, finalmente ho finito – e devo dire anche che mi soddisfa molto ^^ (per una volta :3)
Adoro questa coppia, e ho voluto esprimere un po' come io penso sia William. :3
Ciaoo *-^
PS: Perdonate qualche errore ma proprio non ho le forze per rileggere e correggere anche. 
PPS: Ah, e siccome io amo questa serie ma non sono mai riuscita a vederla tutta (-.-") non so bene quali altri shinigami ci siano, quindi non so se ho messo bene Reim come nome al compagno di lavoro di Will... °-°
  
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