Majin Bu era ormai stato sconfitto da molto tempo , i terresti erano stati riportati in vita e mancavano pochi mesi all'eliminazione della loro memoria riguardo a quel terribile e bizzarro mostro (uguale ad una big bubble?), che aveva portato così tanto scompiglio su quel povero pianeta.
Da quando era tornata la pace Videl andava sempre a trovare Gohan, e Chichi era sempre più convinta che fosse la moglie adatta per suo figlio tanto da convincerlo a fissare un appuntamento con lei.
Per la ragazza il mezzo saiyan rappresentava più di un amico: qualcuno di veramente speciale, che le faceva provare una strana sensazione appena sentiva il suo profumo o appena sfiorava la sua mano, per non parlare di quando a scuola si scambiavano quelli sguardi e quei sorrisi fugaci che lasciavano intendere, più di tutti gli altri gesti, quanto fosse particolare il loro legame.
E adesso Gohan aveva deciso di portarla in un posto molto speciale, sui monti Paoz, dove avrebbero fatto un pic-nic insieme.
Eh, già…Insieme.
Soli.
Ogni volta che Gohan pensava a questa parola gli veniva subito in mente l’immagine di come sarebbero stati felici se non si fossero limitati ad una semplice amicizia; precisamente non ne sapeva il perché, però questa sensazione gli piaceva particolarmente, lo faceva sentire bene……..e poi lei, che ragazza unica nel suo genere… Videl ormai era sempre nei pensieri di Gohan, giorno e notte.
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Il tempo era passato in fretta ed ormai era arrivata la domenica precedente all’appuntamento tra i due, che si sarebbe tenuto di lunedì:
-Gohan, figliolo, sei fra le nuvole?- chiese il padre del ragazzo affacciandosi dalla porta della camera.
Il ragazzo non rispose: era sdraiato sul letto a braccia conserte, intento ad ammirare la “magnificenza” del soffitto.
-Ehi! Gohan?!-
Il ragazzo fissava il soffitto.
-T-ti senti bene?-
Ancora nessuna risposta.
Goku entrò nella stanza e sventolò una mano davanti agli occhi del ragazzo.
-Gohaaaaaan!- urlò il padre.
-Eh?! Cos…?- il ragazzo saltò per aria e si alzò di scatto a sedere, ma non fece attenzione e sbatté la testa sulla mensola sopra il letto. -Ahia! Papà?! Perché sei entrato di soppiatto? Mi hai fatto saltare per aria! Ahi ahi che male!- fece lui, dolorante dalla botta.
-Eh eh, no! Veramente ti ho chiamato un po’ di volte, ma tu sembravi… morto…- il padre si lasciò scappare una risata.
-D-davvero? Forse ero sovrappensiero- fu la prima scusa che gli venne in mente. (Già il dolore gli era passato!)
-Sicuro che vada tutto bene? Mi sembri più addormentato del solito…cioè non che tu lo sia di solito, eh!-.
-No, no! Tutto a posto…non ti preoccupare!!!- si affrettò a rispondere il ragazzo.
Mancava solo un giorno al suo appuntamento con Videl e lui stava ripassando mentalmente tutto ciò che doveva fare e si stava facendo mille “video mentali” di come poteva andare l’uscita, voleva fare un passo avanti con la ragazza, solo che non sapeva bene da dove cominciare...
-A tavola!- urlò ad un certo punto Chichi dalla cucina.
-Finalmente! Urca, ho una fame!-esclamò Goku un attimo prima di catapultarsi giù per le scale con direzione cucina.
Poco dopo, a tavola Goku e Goten si abbuffavano in modo disgustoso, ma ormai Chichi era abituata ai modi sgarbati dei saiyan; l’unica cosa a cui non era abituata era vedere Gohan quasi svogliato a mangiare e subito si preoccupò: -Qualcosa non va Gohan caro? Ti senti male?-
-No, no tutto a posto!- disse prendendo un po’ di riso, anche se di mala voglia.
In verità prima si era fregato tutto il gelato del frigorifero, senza che nessuno se ne accorgesse.
Comunque era ugualmente strano che non avesse più fame…
Chichi capì al volo che suo figlio era preoccupato per qualcosa e allora indovinò: -Videl è una ragazza in gamba, non trovi?!-
-S-si, ma cosa centra ora?- rispose il ragazzo, evidentemente imbarazzato, facendo credere che lei non centrasse nulla con la sua preoccupazione.
Ma Chichi continuò ignorando la sua domanda: -Sono sicura che domani andrà tutto bene! Lei, ripeto, è una ragazza molto sveglia, che sa come coinvolgere le persone!-
Gohan non aveva capito esattamente cosa intendesse sua mamma ma si limitò solo a sorridere fra se e se.
Allora Chichi si portò un po’ avanti con il discorso e sorridendo affermò: -Diventerà una moglie fantastica, ne sono sicura! Sarete una coppia perfetta!-
A Gohan andò storto il riso (l’unica piccola quantità che aveva ingerito) e tutto il resto della famiglia cominciò a ridere.
-Dai mamma! Non stai esagerando? Siamo solo amici…-si difese Gohan.
-Ah, il mio bambino tra poco si sposerà e andrà via da casa! E’ cresciuto così in fretta, oh….il mio Gohan!- Chichi ormai era immersa nelle sue fantasie e Gohan si sentiva più in imbarazzo che mai.
-Però non voglio che andiate troppo avanti, certe cose dovete riservarvele per dopo il matrimonio, capito? Mica che divento nonna prima di diventare suocera! L’amore lo farete quanto sarete sposati-
-Mamma! Dai! Ti ripeto che io e Videl siamo solo amici!- il ragazzo era troppo rosso per guardare in faccia la sua famiglia.
-Ma cosa vuol dire fare l’amore?- intervenne Goten.
-Beh… vuol dire… eh eh…- Goku non sapeva che dire e aveva assunto uno sguardo più ebete del solito.
-Te lo diremo quando sarai più grande, tesoro!- tagliò corto la donna.
Goten fece spallucce e tornò ad abbuffarsi.
-Comunque…. Prima il matrimonio e poi il resto, d’accordo?- riprese lei.
Gohan non sapeva più che dire, poverino!
-Chichina su, non dire così! Povero Gohan, è ancora giovane, perché deve essere subito obbligato a sposarsi? E poi quante restrizioni! Lascialo in libertà finche può! - Goku cercò di difendere il suo primogenito.
Chichi cambiò improvvisamente espressione, da sognante a arrabbiata:- Ah, è così che tu consideri il matrimonio, eh? RAZZA DI CITRULLO! E allora io ti avrei schiavizzato? Inizia a correre Son Goku, se non vuoi che tiri fuori la mia padella preferita!-. Chichi era DECISAMENTE infuriata.
-Iiiiiiiiiih! Urca, scappo!- Goku cercò istintivamente di svignarsela dalla moglie che lo inseguiva.
I due figli rimasero a guardare la scena ridendo come matti.
Ancora però, Gohan era preoccupato per l’indomani:  non sapeva se farsi veramente più avanti oppure aspettare e fare un passo alla volta.
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Videl se ne stava chiusa in camera sua ormai da ore e ancora non aveva raggiunto una conclusione al suo grande problema, si insomma… per lei questa era una cosa parecchio imbarazzante e si sentiva non poco a disagio. Non era esperta in certe cose e non sapeva assolutamente che fare, ma doveva andare in fondo a questa storia o non si sarebbe più chiamata Videl Satan. Avrebbe potuto chiedere consiglio a Erasa che era molto più esperta di lei in materia e aveva già avuto esperienze del genere, ma si sarebbe pentita perché sicuramente l’amica gli avrebbe urlato entusiasta tutto quello che pensava appena gli avrebbe posto quella dannata domanda: “come posso vestirmi per l’appuntamento?”.
Dopo aver tirato fuori dall’armadio tutti i suoi vestiti e aver cancellato tutti quelli strani pensieri cercò di distrarsi un po’ e si buttò sul letto.
Pensava a Gohan, a lui che era il figlio del salvatore del mondo, ma anche colui che aveva salvato il mondo nel Cell game.
Si meravigliava di come fosse diverso da tutti gli altri ragazzi: bello, forte e intelligente al tempo stesso!
Oltretutto sapeva volare: una qualità piuttosto insolita per una persona, no? Aveva ascoltato qualcosa da Kibith riguardo ai poteri dei saiyan, ma non ci aveva capito molto… avrebbe chiesto sicuramente spiegazioni il giorno dopo.
Riguardo all’appuntamento Videl non era molto preoccupata (a parte per il vestito) perché era stato facile convincere suo padre, o almeno questo lo pensava lei.
-Inizio flashback-
Qualche giorno prima:
-Senti papà dovrei dirti una cosa importante!- fece Videl
-Come mai sei venuta qui in palestra?- Mr. Satan smise di allenarsi e mise giù i pesi.
-Ti devo dire una cosa importante- ripeté lei.
-Si, dimmi pure tesoro!-
-Ehm…lunedì…dovrei uscire…-
-Con chi? Non sarà mica un ragazzo?- si impicciò subito Mr. Satan con tono severo.
-Ehm…si, ma è solo un amico…- Videl temeva che il padre le avrebbe detto di no, ma aveva un asso nella manica!
-CHE COSAAAAAA?- urlò Mr. Satan –Tu sei la mia bambina, mia e di nessun altro! Giuro che se lo incontro lo faccio nero!!! E poi chi sarebbe questo qua?!-
-E’ Gohan! Il figlio del salvatore della terra, Goku! Ti ricordi, vero?! Beh, se vuoi proprio scontrarti con lui fai pure… ma dopo che saremo usciti!- fece lei, sicura di aver fatto centro.
-Giuro che se solo si avvicina a te o che ti tocca solo con un dito…io…- Satan non aveva calcolato molto bene la frase formulata dalla giovane.
- Tu cosa?- Videl alzò un sopracciglio curiosa.
-Ehm…com’è che hai detto che si chiama? G-Gohan? …. Non sarà mica…- si bloccò di colpo Mr. Satan ricordandosi chi fosse veramente Gohan.
-Si, il figlio del salvatore del mondo, te l’ho detto! Quel ragazzo con i capelli neri, quello della mia classe! Ma vedi che non mi ascolti?-
A Mr. Satan si inumidirono gli occhi: non voleva che la sua bambina andasse via da lui, ma cosa poteva fare contro un ragazzo, con una potenza così elevata?
-S-sei sicura che sia un bravo ragazzo?- si rassegnò lui.
-Certo!- confermò lei, convinta. –E poi li conosci i suoi genitori, no? Sono brave persone!-
-Beh, se sei felice tu tesoro…- Mr. Satan era poco convinto, anzi… non voleva assolutamente che sua figlia uscisse con un ragazzo, ma non poté farci nulla.
-Grazie, grazie papà, sei il migliore!- gli diede un bacio e scappò via di corsa.
-Almeno ha detto che è solo un amico… speriamo!- borbottò intristito l’uomo.
Aveva dovuto concedere a malincuore il permesso e sperava tanto che alla sua “pulcina” non succedesse nulla.
-Fine flashback.-
La ragazza sorrise fra se e se: sapeva sempre da dove prendere suo padre e alla fine otteneva quasi sempre quello che voleva.


***
-Angolo autrice:-
Salve a tutti!
Questa è la mia prima fan-fiction e sono felice finalmente di essere riuscita a pubblicarla! ^^
Effettivamente l'avevo iniziata l'estate scorsa durante la saga di maijn bu (la mia preferita... anche se a nessuno interessa)! XD
Perciò ho un po' di capitoli pronti... anche se preferisco revisionarli prima di inserirli!
Ero un po' indecisa sul titolo e infatti non è un granché...
Sono "una scritrice in erba" (e si vede) perciò non uccidetemi se la storia vi fa schifo! *_*
Accetto volentieri critiche, anche perchè mi piacerebbe molto migliorare il mio stile di scrittura.
Recensite in tanti! XD
Ciau!
Sweet Black!