10/06/2013
3 recensioniDoitsu, questo è per te!
Seduto sulla mia scrivania, intento a svolgere qualche iniziativa politica, noto un piccolo biglietto, macchiato da una scrittura leggermente disordinata, sicuramente di Feliciano, che m'informa che tornerà tra poco.
Feliciano.
Ho imparato a conviverci da quando siamo diventati alleati. La minuta figura dell’italiano è silenziosa, ma molto disordinata all’interno della residenza.
Quante grane mi ha procurato, ma, stranamente, non mi sono mai pentito di averlo conosciuto.
Ancora immerso nei miei pensieri, non mi accorgo che un invasivo Feliciano è entrato nel mio ufficio come un razzo.
- Doitsu! Doitsu! – La sua piccola figura fa capolino vicino a me, mostrandomi un sorriso disarmante.
Con una voce seccata, meticolosamente mascherata per non far capire che stavo pensando a lui fino a poco fa, gli rivolgo un’occhiata fugace.
- Cosa c’è Italia?
- Guarda cosa ti ho comprato! È per te!
Mentre mi porge un piccolo pacchettino ancora incartato, mi rivolge uno dei suoi ingenui sorrisi.
- L’ho comparto ad un mercatino. Il commerciante mi ha detto di darlo alla persona a cui tengo di più!
Feliciano mi sorride ancora ed io non posso fare ameno di arrossire.
Dopo averlo spacchettato, mi ritrovo tra le mani un piccolo cuoricino d’argento, con sopra un’incisione che recita le parole “Ti amo”, scritte in italiano. Quella è una delle poche frasi, della lingua del mio alleato, che ho imparato a conoscere. E mi colpiscono, perché non me le sarei mai aspettate, non da Feliciano.
Alzo lo sguardo tentennante su di lui, e i suoi occhi sono più spaventati dei miei.
- Doitsu, io non sapevo come dirtelo. Non sapevo come avresti reagito. – Abbassa lo sguardo sconsolato.
Sta cercando di spiegarsi farfugliando qualcosa, ma io non lo ascolto più. Non posso fare altro che pensare che, per la prima volta, sono ricambiato. Perché lui non è solo un mio amico, lui è molto di più.
Mi avvicino lentamente e poso teneramente le mie labbra sulle sue. È un bacio dolce e casto che finisce subito. Ma la voglia di toccarlo è ancora alta.
- Così avrei reagito, stupido! Ti amo anch’io!
Riprendo a baciarlo, stavolta in modo più esigente.
Ora il piccolo Feliciano è tra le mie braccia, ed è mio.
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Questa è la prima storia che scrivo in questo fandom, ed è anche la mia prima Shonen-ai :D
Si è capito poco che adoro il GerIta, vero? ^_^
Spero che vi sia piaciuta e che abbia mantenuto l’IC dei personaggi. Ci sta bene il “What if”?
Mi farebbero piacere delle recensioni :)
Alla prossima.