Film > Pirati dei caraibi
Ricorda la storia  |      
Autore: Carnilie    26/12/2007    6 recensioni
Scritta per la mia sorellina "virtuale" (Junemy qui su EFP), che mi ha convinta a pubblicarla qua - Pairing: Norrington/Gillette

"In quei momenti esistevano solo loro, il resto dell'umanità sarebbe anche potuto sparire senza che ai due importasse qualche cosa. Si bastavano a vicenda, non avevano bisogno di nient'altro..."
Genere: Romantico, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: James Norrington
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Fantasies in my head
I drift away to all seas
Deep underneath the ocean
I heard the tale of the sea maid

(The tale of the sea maid - Leaves' Eyes)

********************

Il Commodoro James Norrington era seduto sulla sabbia, i suoi attenti occhi verdi puntati sul cielo azzurro contaminato dall'arancione del tramonto.
Stava aspettando una persona, per lui estremamente importante. Avevano eletto quella spiaggia a luogo ideale per i loro fugaci incontri; ritenevano fosse il posto migliore dato il suo isolamento. Sapevano di rischiare molto; se fossero stati colti sul fatto sarebbero stati arrestati, processati e giustiziati; per due come loro non c'era spazio in quel mondo. Ma il bisogno di avere un'intimità tutta loro da vivere insieme era più forte di qualsiasi promessa di morte.
Un leggero rumore di passi attutito dalla sabbia, richiamò la sua attenzione e si voltò. Era Andrew Gillette, uno dei suoi fidati tenenti. James non poté fare a meno di fissarlo, sorridente. I folti capelli rosso rame, finalmente liberi dalla parrucca incipriata, erano raccolti in una coda. Aveva smesso l'uniforme non essendo più in servizio, e gli abiti civili gli davano un aspetto rilassato e mite; un'aria che, James pensò, poteva ingannare chi lo conosceva superficialmente ma non lui. Gillette era l'esatto contrario, col suo carattere fiero e a volte irritante, sarcastico e indisponente  che il Commodoro aveva imparato ad amare e a controllare nel corso degli anni.
Quando arrivò accanto a James, Andrew s'inginocchiò e accostò la bocca all'orecchio dell'uomo più anziano. “Ciao James...” sussurrò.
Norrington chiuse gli occhi per un momento, lasciando che quella voce, così profonda e sensuale,  accarezzasse il suo udito poi, con un movimento rapido che colse l'altro impreparato, gli si mise sopra, le ginocchia strette attorno la vita di Gillette.
Abbassò il capo, avvicinandolo a quello del tenente. Mimò il gesto che l'altro aveva fatto poco prima, le labbra a pochi centimetri dal suo orecchio.
“And', And'...” mormorò, mentre una delle sue mani, avventuratasi sotto la camicia di Gillette, si premurava di accarezzare il suo petto e l'altra, più audace, si stava prendendo cura dei pantaloni. “Lo sai che è pericoloso fare certi giochetti con me...”
Andrew deglutì con difficoltà. Non era una situazione facile la sua; il tono di voce predatorio di quel bellissimo mostro dagli occhi verdi, e il movimento lento delle sue lunghe ed agili dita lo stavano lentamente uccidendo.
“J... James...” ansimò “Ti prego....”
Norrington sorrise malizioso. Adorava torturare così dolcemente il suo amante, sentirlo implorare per qualcosa di più.
“Cosa è successo al mio tenente sempre così sfrontato e orgoglioso...?” bisbigliò James, continuando a tormentare la sua vittima.
Andrew gemette e lottò per tenere ferma la voce “Adesso non sono il tuo tenente... E sinceramente non m'importa tanto del mio orgoglio in questo momento... Ci sono cose che mi premono di più...”
James rise, guardando Andrew nei suoi profondi occhi castani. Neppure in un momento simile il carattere di Gillette era completamente sottomesso.  
“Sei incredibile, Andrew...”
Senza indugiare ulteriormente, i due uomini si liberarono delle loro vesti e si occuparono di soddisfare il desiderio l'uno dell'altro. Non ci furono più parole, ma solo sospiri e gemiti a riempire l'aria circostante; la luce del sole morente accarezzava quei corpi nudi e stretti come se il separarsi avesse significato morire.
In quei momenti esistevano solo loro, il resto dell'umanità sarebbe anche potuto sparire senza che ai due importasse qualche cosa. Si bastavano a vicenda, non avevano bisogno di nient'altro.
Poco sapevano che qualcuno li stava osservando, nascosto dietro uno scoglio in prossimità della riva, con occhi pieni di meraviglia.
Quando pensò di aver visto abbastanza, silenziosa la sirena si allontanò  nella luce crepuscolare per poi immergersi nelle profondità marine. Era impaziente di raggiungere le sorelle; quella notte avrebbe avuto una nuova storia da raccontare, la storia di un amore segreto ed impossibile.
  
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Pirati dei caraibi / Vai alla pagina dell'autore: Carnilie