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Autore: Cilyan    10/06/2013    3 recensioni
Breve storia, scritta in onore della mia Blue!
Nulla di particolarmente interessante, ma...buona lettura! ^^
Dal testo: E nulla di nulla avrebbe mai potuto sopperire a quel cangiare che ti trovavi davanti agli occhi, perchè che fossero vestiti di nero, di bianco, di blu o arancione, l'unica cosa che riuscivi a vedere attorno a loro era quel fiume di colore interminabile, capace di abbagliarti, perchè non era solo colore, era luce.
E di quella luce non avresti mai voluto far a meno.
Non era accecante, né letale, ma solo benevola e ristoratrice ed era tutto quello che potessi desiderare in quel momento.
Qualcuno li avrebbe definiti volentieri una coppia, ma io sapevo la verità, gli sguardi, le carezze, tutto: loro erano fratelli.
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Alla mia Blue! ^^ (se cliccate sul nomignolo che ho dato a questa meravigliosa ragazza, dovreste trovarvi sul suo account! ^^)
Un buonissimo augurio di compleanno a te tesoro mio bellissima! Scusami per l'ammasso di parole insensate!

 


"Là dove la luce porta il cuore"
 

L'ho visto guardarla l'altro giorno:i capelli lunghi a volare al vento, un bellissimo sorriso incorporato nella gabbia degli occhi ed un piccolo accenno di felicità. Perfezione.

Erano invidiabili quei due, insieme, una poesia pronta a suonare le note più alte della sua musica, non ne avevi mai abbastanza, eppure, allo stesso tempo, vedevi le lancette scorrerti davanti agli occhi e finivi per chiederti quanto fosse passato dall'ultima volta in cui avevi distorto lo sguardo da loro e ciò ti faceva pensare che forse era quasi un peccato non viverla, la tua vita.

Già, insieme erano capaci di farti perdere la tua stessa vita, racchiusa in una foto scattata solo qualche istante prima a mezza verità, la tua verità.

Li vedevi così unici insieme che l'unica e sola cosa che sapevi nel momento stesso in cui solo il colore dei tuoi abiti rispecchiava i suoi, era che ti stavi annullando, davvero.

E nulla di nulla avrebbe mai potuto sopperire a quel cangiare che ti trovavi davanti agli occhi, perchè che fossero vestiti di nero, di bianco, di blu o arancione, l'unica cosa che riuscivi a vedere attorno a loro era quel fiume di colore interminabile, capace di abbagliarti, perchè non era solo colore, era luce.
E di quella luce non avresti mai voluto far a meno.

Non era accecante, né letale, ma solo benevola e ristoratrice ed era tutto quello che potessi desiderare in quel momento.
Qualcuno li avrebbe definiti volentieri una coppia, ma io sapevo la verità, gli sguardi, le carezze, tutto: loro erano fratelli.

In ogni anfratto della mia memoria lacunosa s'annidava un tarlo di gelosia talmente grande, però, da mangiare ogni spicchio d'amore che mi donavano ogni giorno.

Un gesto, un abbraccio, “fratello Zayn” mi chiamavano, eppure io non ero loro fratello e non avrei mai voluto esserlo.

Liam e Loren, questi i nomi di quei due angeli, me lo ripetevano ogni giorno, mi sorridevano ed io arrossivo, poi ero io a sorridere e loro ad arrossire. Era tutta una catena continua in cui la magia dell'istante lasciava il posto all'oscura faccia di un'amore non corrisposto.

Si amavano troppo tra di loro, lo sapevo.
Non ci sarebbe mai stato un posto per me in quel cuore tanto allarmato e dolce per il futuro, di Liam Payne.

Loren era stupenda, certo, ma non aveva quel fascino, quel carisma, quel “quid” in più che avevo sempre visto in Liam.

Due occhi talmente profondi che qualcuno avrebbe definito solamente marroni, ma che per me erano delle mille sfumature della terra, quella stessa che ci donava la vita ogni giorno e in ogni sfumatura, c'era un briciolo di pane, in ogni briciolo di pane, c'era la vita stessa e nella vita stessa c'era il tuorlo di un uovo ancora da battere.
Forse ero io.

Mi sbatteva ogni giorno, ogni ora, ogni singolo secondo, senza montarmi mai ed io continuavo a sentirmi perso.
Ricordo bene quando accadde che mi smontai davanti ai suoi occhi.
Era un giorno di primavera, tiepido, solo un piccolo scorcio di luce si espandeva davanti ai miei occhi, ma quando arrivò lui, senza la sua cara Loren, il cielo davanti a me si rasserenò ancor di più e persino la misera ombra che imperava sopra di me, si fece spazio per farlo passare.
Evento raro. Lui e sua sorella, belli capelli, non si separavano mai e non di rado capitava di trovarli insieme anche al bagno: insopportabili, insopportabili, insopportabili, eppure...tanto, troppo amabili. Fin troppo amabili.

Lo vidi avanzare verso di me, la spalla tersa verso cielo ed un sorriso sgembo, strano, in volto.

“Loren si è presa una vacanza. Da me”. Mi disse.

Lo rammento come se fosse ieri:
una lacrima silenziosa gli solcò gli occhi ed il viso, poi...poi nulla, solo labbra fredde contro labbra tiepide e anche la pioggia cominciò a cadere, contrastando il sereno di pochi istanti prima.
Strano. Lo trovavo talmente strano e surreale da non potergli attribuire un vero e proprio significato se non “amore” e fu quello,proprio quello che mi disse:
Ho scelto te”, l'amore.

  
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