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Autore: Lady Numb    26/12/2007    3 recensioni
[Sequel di Green, Good Angels (No more Simple, always rockin'!!)] Il terzo capitolo delle avventure di Joel, Benji, Julia e Kris... ecco per voi le conseguenze dell'amore (non un solo tipo di amore, attenzione...), della gelosia e dell'orgoglio...
Genere: Generale, Romantico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Good Angels'
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Victims of Love
 
 
In the beginning I tried to warn you
You play with fire, it’s gonna burn you
And here we are now, same situation,
You never listen, I never listen
 
(Good Charlotte, Victims of love)
Capitolo 1:
Walk away
 
 
We break up, it’s something that we do now
Everyone has got to do it sometimes
 
(Good Charlotte, Dance Floor Anthem)
 
 
Maggio 2007
 
Kris passò il the a Julia, poi si sedette sulla poltrona, di fronte al divano su cui si trovava l’amica, ed iniziò a sorseggiare il suo caffè: normalmente lo avrebbe bevuto anche July, ma al momento Kris era dell’opinione che la ragazza fosse già abbastanza nervosa senza aggiungerci l’aiuto della caffeina.
A dire il vero, anche lei era già sufficientemente stressata, ma a differenza di July, lei non poteva assolutamente vivere senza caffeina, lo stress da astinenza sarebbe stato decisamente più dannoso del semplice apporto della caffeina.
‘Com’è andata l’ultima chiamata?’ chiese Kris.
‘Ultima chiamata? Nemmeno mi ricordo quando è stata,l’ultima chiamata...forse cinque giorni fa? Comunque,male,ricordo vagamente di aver sbattuto il cordless sul pavimento...e a dirla tutta, è un miracolo che sia ancora intatto’ rispose lei, assumendo un tono ironico.
‘July,non potete andare avanti così...dovete parlarne...’
‘Lo so...ma lo so adesso,quando lo sento improvvisamente me ne scordo’ ribattè Julia.
‘Dopo tre mesi che non parlate faccia a faccia le cose non saranno certo migliori...’ osservò Kris.
‘Hai ragione,però...’.
La ragazza fu interrotta dal telefono che squillava,allora Kris le fece cenno di scusarla e rispose.
‘Pronto?’
‘Buongiorno mia cara!’
‘Ciao Benji!’ disse Kris, sfoderando un sorriso a trentadue denti ‘Tutto ok?’
‘Mmh...no’
‘Ok...July,aspettami un attimo qui,devo avere una conversazione privata con l’individuo dall’altro capo del filo...come sempre,come se fossi a casa tua!’ disse lei e l’altra annuì,sorridendo davanti all’espressione beata di Kris.
Quest’ultima raggiunse la sua camera,chiuse la porta e si sedette sul letto.
‘Allora?’ chiese Kris.
‘Dammi un buon motivo per cui io non dovrei uccidere quella zucca vuota di Joel Madden,che mi rifiuto categoricamente di annoverare come mio fratello, tanto meno come mio gemello,al momento...’ le rispose Benji, l’esasperazione più pura nella voce.
‘Te ne do due di motivi,amore: primo,se uccidi Joel finisci in prigione e questo ci terrebbe lontani più del necessario,secondo,se tu uccidi Joel e finisci in prigione, io non ho più nessun motivo per non uccidere quella simpatica ragazza seduta sul divano al piano di sotto,che per quanto sia la mia migliore amica sta seriamente mettendo a durissima prova il mio sistema nervoso...’ gli rispose Kris.
‘Ok...suppongo che queste siano due ottime motivazioni...ciò non toglie che io non lo reggo più...’
‘Che fa?’
‘Il punto è che non fa un bel niente!’
‘...Sii più chiaro,Benji...’ disse Kris,abbastanza confusa.
‘Apatico,è completamente apatico...si lascia vivere,capisci cosa intendo?’
‘Ok,capito...beh,sempre meglio di un melodramma,no?’
‘Oh,sarebbe meglio di un melodramma,se non si facesse prendere da momenti melodrammatici più o meno ogni sera...’ rispose Benji,sempre più esasperato.
‘Ah...tesoro...non so che dire,sarò ripetitiva,ma...’
‘Sopportalo,lo so...non c’è soluzione...’ disse Benji rassegnato,concludendo la frase per lei.
‘Vedrai che prima o poi ne troveranno una...in caso contrario,c’è sempre la possibilità che ci lascino dividere una cella,no?’
‘Già...’ rispose Benji,ridacchiando all’idea di lui e Kris dietro le sbarre ‘Cambiando argomento,ho sentito Sarah,mi ha detto di riferirti un messaggio’
‘Cioè?’ chiese Kris.
‘La cosa era più o meno impostata in questo modo: se Kris osa farmi vestire di rosa,io boicotto il matrimonio’.
Kris non poté fare a meno di sorridere e di contemplarsi per l’ennesima volta l’anulare,dove spiccava il suo anello di fidanzamento,che stava saldamente incollato al suo dito da quando, due mesi prima, il giorno dell’uscita di Good Morning Revival, Benji le aveva chiesto di sposarlo,proposta che lei aveva, ovviamente,accettato.
‘Dì a Sarah di non preoccuparsi...dovrebbe sapere benissimo che piuttosto che vestire le mie damigelle come confetti le vesto di nero...’ rispose Kris.
‘Gliel’ho detto anch’io,ma dice che è sempre meglio essere sicuri...e si è anche raccomandata di sottolineare che sarebbe davvero capace di boicottare...non che io abbia dubbi in proposito...’
‘Nemmeno io...è pur sempre una Madden’
‘Infatti...Kris?’
‘Sì?’
‘Te l’ho mai detto che ti amo?’
‘Mmh...sì,ma se lo ripeti non mi offendo...che sono queste risate in sottofondo?’ chiese lei.
‘Sono quei tre deficienti di Paul,Billy e Deano che stavano origliando e trovano la conversazione molto divertente per qualche motivo...ti lascio, vado ad ucciderli,ci sentiamo domani’
‘Ok,baci!’ rispose lei e prima che lui riagganciasse riuscì a sentire distintamente le parole ‘miele’, ‘smielato’ e Benji che lanciava ai tre una serie di insulti non ripetibili.
Sorridendo,tornò al piano di sotto,dove Julia la stava aspettando seduta sul divano.
‘Tutto ok?’ chiese Julia, pur non avendo dubbi in proposito,il sorriso di Kris parlava da solo.
‘Sì...ho ricevuto una minaccia di boicottaggio del matrimonio da parte di Sarah se mi azzardo a vestirla di rosa...’
‘Vorrei ben vedere,mi unisco a lei in caso!’ rispose Julia,ridendo.
‘Tranquilla,sai benissimo come la penso sul rosa...’
‘Sì...lo so...beh,adesso è meglio che vada,ti ho già fatto perdere abbastanza tempo’
‘Ehy,ehy,frena,nemmeno per scherzo,ok?’
‘Tu sei troppo paziente...tu e Benji siete troppo pazienti...perché so benissimo che Benji vuole uccidere Joel...’ rispose July,accennando un sorrisetto.
Kris non poté evitare di fare altrettanto: negare sarebbe stato assolutamente inutile,non era brava fino a quel punto come attrice.
‘Sono certa che troverete una soluzione...siete due persone adulte e intelligenti,basta solo riuscire a parlarne’ le disse Kris.
‘Spero che tu abbia ragione...ci si sente!’ rispose Julia,salutandola,poi uscì di casa,salì in macchina e partì alla volta di casa sua.
 
°°°°°°°°°°°°°°°°
 
Julia era arrivata a casa da circa mezz’ora e stava davanti alla credenza,cercando di decidere cosa si sarebbe cucinata per cena.
Stava spostando una scatola di cereali quando squillò il telefono, cosa che la fece spaventare con la conseguenza che la scatola le sfuggì di mano e i cereali pensarono bene di farsi un giro sui suoi capelli.
Decisamente seccata,si diresse verso il divano,dove si trovava il cordless, e rispose.
‘Pronto?’
‘Ciao’.
Julia non poté fare a meno di pensare che la sorte era davvero bizzarra: lei era seccata,piena di cereali dalla testa ai piedi e Joel, il mago del tempismo, aveva deciso di telefonarle,la combinazione perfetta considerata la loro attuale situazione,che poteva essere descritta come molto,molto tesa.
‘Ciao...come mai?’ chiese lei.
‘Così...è un brutto momento?’ chiese lui.
‘No...sono piena di cereali dalla testa ai piedi,ma a parte quello è un ottimo momento...’.
‘...Cereali?’ chiese lui,abbastanza confuso.
‘Lasciamo perdere...’
‘Ok...tutto bene?’ chiese lui,decidendo di assecondarla ed ignorare la questione: d’altronde conosceva Julia, la ragazza era tutto tranne che convenzionale.
‘Sì...nulla di speciale,il solito...tu?’
‘Solito...aerei,sound check,concerto,hotel...’
‘La vita del musicista...’ rispose lei, sorridendo fra sé e sé: ne sapeva qualcosa, in fondo.
‘Già...senti...’ iniziò lui,esitando.
‘Cosa?’
‘Beh...è che la settimana prossima abbiamo un weekend libero e Benji ha chiesto a Kris se voleva venire a fare un salto in Germania, che è dove saremo...ed io mi chiedevo se ti andava di venire con lei...’.
Julia rimase un attimo in silenzio: non era sicura che fosse una buona idea,ma non credeva che quello sarebbe stata sufficiente come motivazione per rifiutare,non con Joel,non in quel particolare periodo.
‘Non saprei...sto lavorando su alcune cose per il nuovo album ultimamente e senza me e Kris,Rob e Alex non possono combinare molto...’ rispose infine lei, poco convinta: sebbene fosse vero che lei e gli altri si stavano occupando del nuovo CD, sapeva anche che non erano ad un livello tale per cui non potessero permettersi di prendersi qualche giorno di riposo e temeva che anche Joel lo sapesse benissimo.
‘Non mi puoi evitare per sempre,Julia...’ rispose infatti lui: non se l’era bevuta, per nulla.
‘Non ti sto evitando,Joel...’ rispose lei,ma in realtà lui l’aveva punta sul vivo,colpita e affondata.
‘No?’ rispose lui, non riuscendo a mascherare l’ironia nella voce,pur sapendo che lei lo detestava quando faceva l’ironico.
‘Non usare quel tono,lo sai benissimo che mi da ai nervi’ rispose lei: come volevasi dimostrare.
‘Scusa,mi è venuto spontaneo...’ rispose lui, rassegnato: come al solito,sarebbero finiti a litigare,ormai la bomba era stata innescata.
‘Come?’
‘Sai com’è,quando neghi quello che è palese...’
‘Semplicemente non mi sembra il caso’
‘E pensi che fra tre mesi le cose si saranno magicamente risolte?’ rispose lui,ormai non preoccupandosi più di nascondere l’ironia nella voce.
‘Non parlarne come se fosse colpa mia,ti devo ricordare chi ha iniziato tutta la storia?’ ribattè lei con un tono pericolosamente alto.
‘Stai dicendo che è colpa mia? Senti un po’,se tu ti inventi le storie che non esistono,nessun problema,affari tuoi,ma non cercare di dare la colpa a me adesso!’ rispose lui, irritato.
‘Certo,ero io quella che lasciava che un’attrice gli si strusciasse addosso...’ osservò lei.
‘Io non le lasciavo fare un bel niente,era il video,dannazione!’
‘Certo,era il video...anche fuori dagli orari di ripresa era il video?’ ribattè lei, ormai furiosa.
‘Fuori dagli orari di ripresa non è successo niente,come accidenti devo dirtelo perché tu lo capisca?!’
‘Ovviamente...niente...peccato che ce l’avevi sempre intorno...e non mi venire a parlare di cortesia,perché non pranzi con tutte quelle che recitano nei video!’
‘A parte il fatto che non era un pranzo fra me e lei,ma c’erano anche gli altri,si è seduta lì,che dovevo fare,cacciarla via?!’ chiese lui,ormai al limite dell’esasperazione.
‘Sinceramente non mi sembravi un granché dispiaciuto...’
‘Senti,ci provava,lo ammetto,ok,è colpa mia?’
‘Non mi è parso che facessi i salti mortali per scoraggiarla...’ disse lei,ormai definitivamente furibonda.
‘Tu sei paranoica!’
‘Ok,io sono paranoica,quindi non capisco perché perdi tempo a parlare con una povera pazza!’ rispose lei,riagganciando e sbattendo il telefono sul divano.
La ragazza si lasciò poi cadere a fianco del telefono,prese un cuscino e ci nascose il viso in mezzo,cercando di calmarsi,altrimenti avrebbe finito col distruggere qualcosa.
Maledisse mentalmente quella che fino a poco tempo prima era stata la sua canzone preferita fra quelle di Good Morning Revival, Dance Floor Anthem: infatti, se ora la sua vita sentimentale stava colando a picco era a causa del maledetto video di quella canzone.
Non aveva nessun problema se le esigenze di copione richiedevano che una sottospecie di modella si strusciasse sul suo ragazzo,si fidava di lui,in più era capitato anche a lei per lo stesso motivo di avere a che fare con ragazzi decisamente affascinanti,erano parte del suo lavoro,nulla di più,i problemi cominciavano quando la sottospecie di modella,nel caso specifico quella del video di Dance Floor Anthem, iniziava a strusciarsi e a pedinare il suo ragazzo al di fuori delle riprese,in quel caso Julia Armstrong diventava furiosa.
Nonostante tutto, all’inizio aveva cercato di non fare scenate,non era certo colpa di Joel se quella non desisteva, quando però il ragazzo aveva iniziato a mostrarsi un po’ troppo amichevole,lì aveva iniziato a protestare.
La goccia che aveva fatto traboccare il vaso era stata Joel stesso,il quale le aveva dato,come poco prima al telefono,della paranoica,dicendo che lui si stava comportando semplicemente da persona educata e che non poteva cacciarla via se si sedeva al tavolo con loro o se lo fermava per parlare,ma Julia era dell’opinione che lui avesse passato di molto il limite della semplice educazione.
Il risultato erano state liti furiose che continuavano anche ora che i Good Charlotte erano in tour in Europa e che non accennavano a placarsi.
Fu costretta ad interrompere i suoi pensieri perché il telefono aveva ripreso a squillare.
‘Pronto?’ rispose lei, decisamente minacciosa.
‘Possiamo provare a parlarne civilmente?’ disse Joel, ormai esausto a causa di tutti quei litigi e dello stress che gli facevano accumulare.
‘Non vedo di cosa dobbiamo parlare...tu sei convinto che io sia paranoica, quindi la colpa è mia,fine della storia’ ribattè lei, acida.
‘Accidenti Julia,che devo fare per convincerti che non me ne importa un bel niente di quella? Nemmeno mi ricordo come si chiama,dannazione!’
‘Avresti dovuto pensarci prima!’
‘Pensare a cosa? A cosa?! Dio, ti rendi conto di quanto è assurda questa situazione?! Non si può vivere così!’ esclamò lui, esasperato.
‘Non fare la povera vittima,ti prego...’
‘Ok,sai che ti dico? Lasciamoci,almeno la finiamo con questa storia!’
‘Ok!’
‘Ok!’
‘Perfetto,allora tanti saluti!’ concluse lei,sbattendogli di nuovo il telefono in faccia.
Rimase qualche istante a fissare il tavolo di fronte a lei,poi improvvisamente si riscosse: Ok? Ma che accidenti le era preso?! Ok?!
Certo,la situazione era davvero insostenibile,ma voleva davvero arrivare al punto di finirla con Joel?
Non lo sapeva,l’unica cosa certa era che il danno, se di danno si trattava,era fatto.
Per una frazione di secondo si sentì infinitamente sollevata,niente più discussioni,niente più tensione,ma fu solo un attimo,l’istante dopo si ritrovò di nuovo con la testa affondata nel cuscino e gli occhi pieni di lacrime.
 
If we could just re-set
And live in happiness
Instead of our regrets
We would salvage everything,
We don’t have to walk away
 
(Good Charlotte, Walk away[Maybe])
 
°°°°°°°°°°°°°°°°
 
Joel fissava il suo cellulare,in trance.
Lasciamoci,almeno la finiamo con questa storia?
In quel momento, si chiese se Benji non avesse ragione quando gli diceva che nel cervello gli giravano i criceti: che diavolo gli era saltato in mente?!
Aveva passato gli ultimi due mesi nel tentativo di far ragionare Julia e di rimettere le cose a posto e poi se ne usciva con una frase del genere?
Doveva proprio aver perso il cervello,se mai ne aveva avuto uno,aggiunse fra sé.
Si sedette sul letto della sua camera d’albergo,senza smettere di fissare il cellulare: certo,come se dal telefono potesse scaturire la soluzione di tutto quel disastro che lui stesso aveva creato.
Idiota Joel,idiota che non sei altro,sei un idiota.
Rompere con Julia era esattamente quello che non voleva e lo aveva appena fatto.
Certo,tecnicamente lui aveva solo lanciato la proposta,ma lui per primo l’avrebbe preso come un invito,figuriamoci Julia,che era tutto tranne che in sé.
Joel chiuse gli occhi e respirò profondamente un paio di volte,i suoi pensieri iniziavano ad essere terribilmente confusi e questo non aiutava affatto.
Appoggiò il cellulare sul comodino, meglio smettere di fissarlo, era chiaro che non era di nessun aiuto,poi iniziò a riflettere: la situazione era irrecuperabile?
Per quanto ci pensasse, non riusciva a darsi una risposta: in fondo, lui e Julia non avevano fatto altro che litigare da quando i Good Charlotte avevano girato quel maledetto video, non era meglio che fosse finita?
Si rispose in meno di un secondo: no, non era affatto meglio,perché lui non lo voleva,per quanto in quei mesi avesse sfiorato l’esaurimento nervoso più volte non riusciva ad immaginare di restare senza Julia.
I suoi pensieri furono interrotti da qualcuno che bussava alla porta.
Ci pensò un istante,ma non aveva voglia di vedere nessuno,per cui rimase immobile,nella speranza che chiunque ci fosse dall’altra parte si convincesse che non era in camera.
Fortunatamente gli andò bene,dopo un altro tentativo chiunque stesse bussando rinunciò,allora il ragazzo si sdraiò sul letto e tornò alle sue riflessioni.

Everybody has hurt somebody before
Everybody has been hurt by somebody before
You can chase but you’ll always come back for more
It’s a game and we’re all just victims of love
 
(Good Charlotte, Victims of love)

 
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Quella sera i Good Charlotte, dopo aver cenato, avevano deciso di trascorrere la serata al pub dell’albergo,ma mentre Billy,Paul,Deano e Benji si stavano divertendo, Joel sembrava del tutto apatico.
Benji non ci mise molto ad accorgersene,ma all’inizio non ci diede molto peso,tutte le sere c’era la fase maniaco-depressiva,ma quando vide che dopo un’ora suo fratello continuava ad avere la stessa voglia di vivere di un’ameba iniziò a preoccuparsi e gli si avvicinò.
‘Joel?’ lo chiamò,cautamente: in quel periodo il gemello era una bomba sempre sul punto di esplodere e andava approcciato con prudenza.
‘Mmh?’ mugugnò Joel in risposta.
‘Tutto ok?’
‘Ci siamo lasciati’ disse lui: non era certo il massimo del tatto,ma era inutile girarci intorno.
Benji per poco non cadde dallo sgabello,fortunatamente riuscì ad aggrapparsi appena in tempo al bancone e non appena si fu rimesso a sedere stabilmente si mise a fissare il fratello, sotto shock.
‘Voi cosa?!’
‘Ci siamo lasciati’ ripeté Joel tranquillamente, troppo tranquillamente, secondo Benji.
‘Ma che è successo?’ chiese Benji confuso.
‘Il solito: l’ho chiamata,abbiamo litigato,mi ha sbattuto il telefono in faccia,l’ho richiamata,abbiamo ripreso da dove avevamo interrotto, ci siamo lasciati,mi ha sbattuto di nuovo il telefono in faccia’ raccontò Joel, sempre mostrando una calma invidiabile.
‘Stai bene?’ chiese Benji.
‘Certo,perché non dovrei? Ormai era insostenibile...’
‘Te lo chiedo di nuovo: stai bene?’
‘Ti ho detto che sto bene,Benji!’ ribattè Joel.
‘Ok...questa è l’ultima volta: stai bene?’ insistette Benji.
Joel lo fissò per un attimo con fare insofferente, poi la sua espressione cambiò.
‘No,non sto bene,sto da schifo,ma passerà,ok?’ ammise infine.
‘Mmh...ok...’ rispose Benji ‘Ne vuoi parlare?’ aggiunse poi.
‘Non ora...al momento preferisco ubriacarmi e passare il resto della notte a piangermi addosso,magari domani’
‘Ok,come vuoi...io resto nei dintorni,nel caso ti debba trasportare in camera...’
‘Grazie,apprezzo...’
‘Sicuro?’ chiese di nuovo Benji.
‘Sicuro,torna dagli altri,davvero’ lo rassicurò Joel,sorseggiando il drink che aveva davanti.
Benji lo fissò ancora per qualche istante,esitando,ma poi decise che era meglio lasciargli fare come credeva: in fondo il giorno successivo non avevano concerti ed era scientificamente provato che in situazioni come quella una bella sbronza era quello che ci voleva.
 
°°°°°°°°°°°°°°°°
 
Kris corse ad aprire alla porta e non fu sorpresa di trovarsi davanti Julia.
‘Ciao carissima,entra pure...scusa,ma sto tentando di mettere a posto la stanza da letto,approfitto dell’assenza di Benji,altrimenti non potrei mai osare mettere le mani fra quello che lui chiama il suo armadio,ma che in realtà è molto più simile ad una discarica...vieni pure!’ disse Kris e senza dare a Julia il tempo di replicare nulla si diresse verso le scale.
La cantante la seguì,ma mentre stavano salendo decise di sganciare la bomba.
‘Ci siamo lasciati’ disse semplicemente,come se fosse la cosa più naturale al mondo.
Per poco Kris non volò giù dalle scale,ma fortunatamente riuscì a ritrovare l’equilibrio,si piantò su un gradino e si voltò verso l’amica,che la seguiva.
‘Voi cosa?!’ chiese, incredula.
‘Ci siamo lasciati...ieri stavamo litigando per telefono come al solito e alla fine abbiamo deciso che era meglio farla finita’ spiegò Julia.
‘Fammi capire...avete deciso? Di comune accordo,vuoi dire?’ chiese lei: non riusciva a credere che Joel potesse essere d’accordo su quel punto.
‘Beh...a dire il vero lui ha lanciato la proposta ed io ho detto ok’
‘Ah...tu hai detto ok?’
‘Ho detto ok’
‘July?’
‘Sì?’
‘Ti sei completamente bevuta il cervello?!’ chiese Kris,quasi urlando.
‘Io...non lo so’ rispose Julia,abbassando lo sguardo.
‘Ok...scendiamo in salotto e ne parliamo?’ propose Kris,addolcendo il tono:era evidente che Julia non era poi così convinta di quello che aveva fatto.
La ragazza annuì,allora le due tornarono al piano inferiore e si sedettero sul divano.
‘Allora?’ chiese Kris,incoraggiando Julia a parlare.
‘Non so che sia successo esattamente...stavamo litigando come al solito,poi lui ha detto che forse era meglio se ci lasciavamo e la finivamo una volta per tutte con questa storia assurda ed io...io ho detto ok,ma non volevo dirlo davvero...cioè,non lo so...forse volevo dire ok,ma non lo so...’
‘Mi pare di capire che non hai le idee molto chiare...’ osservò Kris.
‘No...cioè...ero stufa di quella situazione,ero stufa di litigare,ma non so se volevo finirla...da un lato è un sollievo,ma non del tutto...’
‘E tu non hai idea di come ci siete arrivati?’
‘Importa qualcosa?’
‘Non lo so...magari per capire se lo pensava davvero?’
‘Beh...non so,mi ha detto se volevo unirmi a te quando raggiungerai Benji la prossima settimana,io ho detto di no,lui ha detto che non potevo evitarlo per sempre e poi la situazione è degenerata’
‘Quindi voleva che lo raggiungessi?’ chiese Kris.
‘Sì,questo ha detto’ confermò Julia.
‘Forse dovresti parlarci di nuovo...magari è stata la rabbia del momento...’
‘Io? E perché ci dovrei parlare io? Non è mica colpa mia!’ rispose Julia.
‘Tu hai detto ok’ osservò Kris.
‘Sì,ma la proposta l’ha lanciata lui!’ ribattè Julia.
Kris scosse la testa rassegnata: era difficile dire chi avesse la testa più dura fra Joel e Julia,ma in quel momento propendeva decisamente per la sua migliore amica.
‘Quindi cosa pensi di fare ora?’ chiese Kris.
‘Niente...continuo a vivere senza di lui...non mi sembra poi così difficile’ rispose Julia.
‘Quindi è finita?’
‘Suppongo di sì...non dico di essere felice e contenta,ma sopravviverò’
‘Convinta?’
‘Sì...ti serve una mano con l’armadio?’ domandò Julia,cambiando discorso.
‘Mmh...ti senti pronta ad un’esperienza traumatizzante?’ chiese Kris,assecondandola: la conosceva abbastanza bene da sapere che per il momento non avrebbe ottenuto nulla di più da lei.
‘Sì,credo di poterlo sopportare...’
‘Allora sei arruolata!’ disse Kris e le due si diressero al piano superiore.
 
°°°°°°°°°°°°°°°°
 
‘Joel?’.
Il cantante si voltò a guardare il fratello,che lo fissava preoccupato: dopo la pseudo chiacchierata della sera precedente, non aveva più detto una parola sull’argomento Julia e la cosa non sembrava normale nemmeno a lui,quindi poteva facilmente dedurre perché Benji fosse in ansia.
‘Che c’è?’ gli chiese Joel, cercando di mettersi comodo, per quanto fosse possibile farlo su quelle orrende sedie di metallo: si trovavano all’aeroporto di Dublino, la loro ultima tappa nelle isole britanniche, e il volo che avrebbe dovuto portarli nei Paesi Bassi era in ritardo di un’ora a causa di problemi tecnici.
‘No,dimmelo tu che c’è...non è normale...’
‘Cosa?’
‘Lo sai benissimo di cosa sto parlando...’ disse Benji,guardandolo storto.
‘Non mi va di parlarne Benji,è tutto qui...’ rispose Joel evasivo: non era esattamente la verità,ma non era nemmeno una bugia,in fondo.
‘Lo sai che non ti fa bene non parlarne...dopo ti deprimi e siamo nel bel mezzo di un tour e non mi sembra l’ideale’ gli disse Benji,sedendosi esattamente di fronte a lui e iniziando a fissarlo intensamente.
‘Lo sai che se inizi a fissarmi mi spaventi’ disse Joel.
‘Certo che lo so,per cui se non vuoi che io continui sputa il rospo’
‘Che cosa vuoi che ti dica Benji? È finita,non c’è altro!’
‘Che accidenti è successo,per esempio...chi ha lasciato chi,innanzitutto?’ indagò Benji.
‘Beh...a dire il vero non ne sono sicuro...’.
Benji si trattenne dallo scoppiare a ridere: non ne era sicuro?
‘Come sarebbe a dire?’ chiese a Joel.
‘Io ho detto che forse era meglio lasciarci perché la situazione stava diventando assurda e lei ha detto ok’
‘...Tu le hai detto cosa?!’ chiese Benji,seriamente sconvolto ‘Ma che diamine hai nel cervello,i criceti?!’
‘Tu si che sei di conforto...’ rispose ironicamente Joel, non potendo però fare a meno di ricordare che si era chiesto esattamente la stessa cosa il giorno prima.
‘Scusa,però...cioè,non avevo capito che avessi in mente di lasciarla...’ rispose il fratello.
Joel esitò un attimo prima di rispondere: se avesse detto la verità, Benji lo avrebbe definitivamente preso per pazzo,ma d’altronde non aveva scelta,se avesse mentito il gemello se ne sarebbe accorto immediatamente.
‘A dire il vero non la volevo lasciare...’ rispose, abbassando lo sguardo e aspettando una reazione di Benji,che non si fece attendere.
‘Joel?’
‘Mmh?’
‘Posso dirti una cosa molto direttamente?’
‘Vai’
‘A volte mi chiedo se tu ci sia o ci faccia,ma più passa il tempo,più mi convinco che tu ci sei proprio’ disse Benji.
‘Grazie’
‘Di nulla...pensi di parlarci?’
‘Io? E perché dovrei?!’ chiese Joel,fissando il fratello confuso.
‘...Perché non volevi rompere con lei?’
‘Senti,io avrò anche detto una cazzata,ma lei ha detto ok’
‘...E quindi Joel?’
‘Quindi evidentemente aspettava solo l’occasione buona per finirla,quindi meglio così!’.
Benji scosse la testa rassegnato: Joel era testardo e orgoglioso,come sempre.
‘Ti rendi conto che stai rischiando di mandare tutto in rovina per il tuo maledetto orgoglio?’ chiese al fratello.
‘Tutto cosa,Benji? Non c’è più nulla,è finita,basta,chiuso,ognuno per la sua strada e tanti saluti!’.
Benji decise che per il momento era il caso di lasciar perdere: se ancora aveva qualche chance di far ragionare Joel, era decisamente meglio aspettare che le acque si calmassero.
‘Come ti pare, Joel...ma pensaci bene,lo hai detto anche tu che non volevi davvero rompere con lei,rifletti bene prima di perdere tutto’ disse Benji, poi, senza dargli il tempo di rispondere, tornò dagli altri,che si trovavano qualche sedia più in là.
Joel rimase a fissare il punto in cui fino a pochi istanti prima stava suo fratello: aveva ragione,Benji aveva maledettamente ragione,ma al tempo stesso non riusciva a convincersi che parlare con Julia sarebbe stata una buona idea e non solo a causa del suo orgoglio, la verità era che aveva paura di sentirsi confermare che lei era felice che fra loro fosse finita.
 
Maybe I’m just scared
To face the things I fear
It’s easier to walk away from everything
 
(Good Charlotte, Walk away[Maybe])
 
°°°°°°°°°°°°°°°°
 
L’avventura continua, my darlings…
Mi sono affezionata in modo spropositato a questa storia e a queste coppie…e quindi eccomi qui di nuovo…però stavolta la vita gliela complichiamo un pochetto, altrimenti che gusto c’è?
Un bacione!
 
p.s. la modella di cui parlo è quella che nel video si struscia addosso a Joel nell’ascensore…e alzi la mano chi non ha desiderato anche solo per un secondo di essere al suo posto! (Della modella, ovviamente…^__^)
 
p. p. s. attenzione al titolo...quando parlo di “Victims of love” parlo di vittime in molti sensi di ogni tipo di amore...ora sta a voi capire quanto possa allargarsi il mio concetto di vittima e di amore!!^_-

 
 
DISCLAIMER
 
Come al solito, le precisazioni del caso...
Io non conosco assolutamente i  Good Charlotte, non ho idea delle abitudini, pensieri, passioni e quant’altro dei gemelli Madden, se non di ciò che trapela tramite giornali e Internet. Ovviamente appartengono a loro stessi e a nessun’altro e non è mia intenzione offenderli o diffamarli in alcun modo.
I Damned Angels sono una mia invenzione, se esistessero delle attinenze con persone reali è puramente casuale, ho creato i personaggi basandomi sulla mia personalità o su quella di persone che conosco.
   
 
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