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Autore: Lonely soul    10/06/2013    2 recensioni
"Nadia era stanca, dolorante, e il suo cuore aveva sanguinato tanto a lungo quelle perdite che decise di chiudersi in casa, lontana dalla sofferenza del mondo, lontana da ciò che provocava la sua di sofferenza."
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Hai visto la luce...

 
Nadia aveva 94 anni, e tutto ciò che la vita le aveva dato era stata sofferenza.
Aveva avuto dalla vita due bellissimi genitori, Carl e Sara. Ma la vita glie li aveva portati via con la guerra.
Aveva conosciuto un ragazzo, aveva lo stesso nome di suo padre, Carl. Quel ragazzo divenne poi un uomo, e poi suo marito. Ma la vita glie lo aveva concesso solo per poi strapparglielo, come aveva fatto con i suoi genitori.
All’età di soli trent’anni Nadia si era trovata sola, così come lo era stata quando di anni ne aveva cinque.
Col cuore a pezzi e lo spirito lacerato dal dolore, Nadia aveva deciso di non essere più in grado di amare nessun uomo dopo il suo Carl, e riversò tutto il suo amore su Bobby, il suo piccolo cane bastardo. Lo aveva trovato in un angolo della città, quando la guerra che si era portata via suo marito aveva privato il piccolo bastardino della zampa anteriore destra. Nadia lo accolse nella sua casa, e lo curò. Ma la gioia fu temporanea e anche quest’ultimo suo tentativo di affezionarsi a qualcuno finì nella dolorosa morte.
Nadia era stanca, dolorante, e il suo cuore aveva sanguinato tanto a lungo quelle perdite che decise di chiudersi in casa, lontana dalla sofferenza del mondo, lontana da ciò che provocava la sua di sofferenza.
Chiuse la sua  casa in un recinto che tenesse il mondo esterno all’esterno, e visse della sua piccola serra.
Le foto dei due Carl, di Sara e di Bobby la guardavano in continuazione e così le loro lapidi nel suo cortile.
I suoi occhi avevano ormai perso ogni lacrima a disposizione e il suo cuore aveva perso ormai tutta la fiducia per quel mondo fatto di guerre, di odio, di dolore… Era ormai un’alienata sociale.
Col passare del tempo la donna aveva completamente perso la concezione di mondo all’infuori di se stessa.
Una notte, nel sonno, tutto però le fu chiaro.


 
-Testa in su e gambe ben chiuse, come si confà ad una dolcezza come te, mia piccina…
-Sarò sempre con te, finché tutti i tuoi petali non si saranno aperti e tu sarai sbocciata, piccolo fiore di papà…
-Ti amerò, per sempre, dopo l’inferno della guerra e nel paradiso che mi aspetta accanto a te…
I volti di coloro che Nadia aveva sempre amato le si pararono davanti, con le lacrime.
- Gambe chiuse… non casa…
-I tuoi petali non ti lasciano uscire…
-Questo non è il paradiso..



 

Nadia si svegliò di soprassalto. Tese l’orecchio, alla ricerca di quei suoni a lei così gradevoli.
Ma nulla.
Tese l’orecchio meglio, e sperò.
Ma nulla.
Tese l’orecchio ancora meglio, sperò, e con furia disumana tolse le spranghe che aveva messo a porte a finestre.
Tese l’orecchio, sperò, e lasciò entrare la luce in casa sua.
Tese l’orecchio, e sentì… sentì i rumori del mondo.
La musica delle parole dette da un altro essere umano, le risate dei bambini, riuscì a sentire i dolci sussurri dei fidanzati, le grida delle madri che rimproverano i figli, l’abbaiare dei cani, il miagolare dei gatti, il cinguettare degli uccelli…
Nadia riscoprì il mondo.
Ma la vita non è fatta che di piccole gioie effimere….
Fu un attimo, e la vita si prese anche lei.
Non erano gli urli delle madri che sentivi, mia cara Nadia, ma le urla dei soldati in guerra. Non era l’abbaiare dei cani ma lo scoppio delle carabine, non il cinguettare degli uccelli ma il rumore delle bombe…
Che la suggestione dettatati dal tuo cervello ti abbia fatto perdere il senso della realtà?
Ogni persona a questo mondo viene solo per soffrire… e per morire.




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Ciao
Scusate, adesso la smetto con 'sta roba deprimente... però... è più forte di me, è tutto ciò che mi viene in mente ora come ora :(

 

  
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