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Autore: mylittlebird    10/06/2013    1 recensioni
La miglior sensazione che un essere umano possa sentire è amare. La miglior sensazione che un essere umano possa provare è quella quando si trova una persona speciale. Che si tratti di un nuovo amore o semplicemente di un amico,questa scoperta ti cambia definitivamente la vita. Non solo influisce sul cuore,ma influenza il corpo e l'anima.
Il tuo percorso naturale viene stravolto,le vecchie prospettive vengono mobilitate. Nulla sarà maledettamente uguale a prima.
E' una sensazione nuova,diversa,speciale,euforica.
E' un po' come quando il tuo ragazzo ti porta la colazione a letto o le lunghe telefonate fatte a tarda notte o le coccole sotto le coperte in pieno inverno.
E' come una droga,ma molto,molto meglio.
Capita a tutti,essa non discrimina tra bambini o anziani,donne o uomini.
Essa trova due anime ignare di tutto e stabilisce tra esse un legame che sembra indistruttibile. E una volta creato quel legame,non si può più ritornare indietro.
L'amore vero e raro,ed è l'unica cosa che da un senso alla vita.
Senza amore la vita sarebbe insopportabile.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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La miglior sensazione che un essere umano possa sentire è amare. La miglior sensazione che un essere umano possa provare è quella quando si trova una persona speciale. Che si tratti di un nuovo amore o semplicemente di un amico,questa scoperta ti cambia definitivamente la vita. Non solo influisce sul cuore,ma influenza il corpo e l'anima.
Il tuo percorso naturale viene stravolto,le vecchie prospettive vengono mobilitate. Nulla sarà maledettamente uguale a prima.
E' una sensazione nuova,diversa,speciale,euforica.
E' un po' come quando il tuo ragazzo ti porta la colazione a letto o le lunghe telefonate fatte a tarda notte o le coccole sotto le coperte in pieno inverno.
E' come una droga,ma molto,molto meglio.
Capita a tutti,essa non discrimina tra bambini o anziani,donne o uomini.
Essa trova due anime ignare di tutto e stabilisce tra esse un legame che sembra indistruttibile. E una volta creato quel legame,non si può più ritornare indietro.
 
L'amore vero e raro,ed è l'unica cosa che da un senso alla vita.
Senza amore la vita sarebbe insopportabile.
 
                                ***
 
 
 
- Ciao Emily,entra! - disse il ragazzo una volta aperta la porta.
- Ciao Gary! Come stai?
- Bene,non mi lamento. Tu non dovresti essere a lezione adesso? - chiese sorpreso di vederla.
- Ehmm,si ma le ho saltate,non avevo molta voglia di seguirle … c'è Matt? - non voleva andare subito al sodo ma perdere tempo in conversazioni di routine non faceva altro che aumentare la sua impazienza. Erano due giorni che non lo vedeva e al telefono era stato schivo e distante. Voleva capire cosa lo aveva turbato. Inizialmente pensò che fosse solo una giornata no oppure che avesse avuto qualche screzio con il suo coinquilino o che il suo capo gli avesse dato fastidio,ma indagando un po' aveva scoperto che non era nessuna di queste ipotesi. Fuggiva da qualcos'altro.
 - E' in camera sua. Credo stia dormendo. - disse con un leggero sorriso sulle labbra riprendendo la sua postazione sul divano. Guardava una partita di calcio.
- Oh.
Era indecisa se svegliarlo o meno per una cosa che riteneva stupida. Lei e le sue paranoie. Era capace di macchinare storie 'assurde' senza alcun fondamento partendo solo da delle supposizioni o sensazioni che le inquietavano l'animo.
Perchè Emily,ultimamente,si era accorta che gli atteggiamenti di Matt non erano più spontanei e genuini come prima,anzi sembravano titubanti. 
Non sapeva darsi il perchè di tutto ciò,sapeva solo che ci teneva tanto a lui da poter sopportare tutto in nome dell'amore che provava nei suoi confronti.
Non se lo erano mai confessati,nessuno di loro ha avuto il coraggio di pronunciare le due fatidiche parole per paura che poi sfumassero e rimanessero intrappolate nell'aria.
- Fa niente! - disse avviandosi verso la camera dell'altro ragazzo. Varcata la soglia della porta,la richiuse cercando di fare piano per non travagliare il suo riposo. La stanza era avvolta dal buio ad eccezione delle piccole pagliuzze di luce che filtravano dalla finestra;giusto il necessario per non camminare alla cieca rischiando di combinare disastri inutili.
Lui era lì disteso sul letto coperto da una trapunta candida che gli lasciava scoperto il petto fasciato da una maglietta di cotone bianca. I capelli scompigliati,le rosee labbra dischiuse che emettevano dei piccoli soffi impercettibili se non si faceva attenzione,il petto che si muoveva ritmicamente al battito del cuore.
Emily non potè fare a meno di sorridere e incantarsi davanti alla figura cosi indifesa ed angelica del suo amato e per un attimo credette di aver perso un battito perchè il suo cuore oscillava in piccole aritmie d'emozione. 
Posò giubbotto e  borsa sulla sedia di fronte alla scrivania. 
Si sedette poi sul bordo del letto all'altezza del suo addome scoprendoli nel frattempo la fronte da quei ricci corvini ribelli. Si beava della sua immagine mentre il profumo invitante di lui le invadeva i polmoni e le scombussolava i sensi. Non poteva resistere al desiderio di toccarlo,di sentire la pelle morbida di lui con i polpastrelli che insicuri percossero il suo profilo scendendo poi ad accarezzare il collo fino all'ultima parte di epidermide lasciata scoperta.
Un sospiro più profondo del solito le fece ritirare la mano che venne bloccata da quella di Matt che la portò al all'altezza del cuore. Il ragazzo aveva riconosciuto nel dormiveglia il tocco leggero di lei , e gli piaceva quindi l'aveva lasciata fare consapevole che se avesse aperto gli occhi lei avrebbe smesso. Difatti le sue palpebre erano ancora serrate mentre silenziosamente le chiedeva di continuare.
- Scusa non volevo svegliarti! - si scusò.
- E' un buon modo di svegliarsi con le tue mani addosso. - scherzò lui che ora la guardava ironico e malizioso attirandola a sè,certo che le sue parole erano arrivate a destinazione.
Lei dall'imbarazzo nascose il volto nell'incavo del collo stampandogli un bacio.
- Stronzo. - gli bisbigliò talmente piano da pensare che lui quasi non l'avesse percepita,avvicinandosi poi a quelle labbra gonfie e bramose di quell’attenzione che fino allora non gli era stata concessa.
Lambì ogni centimetro della sua bocca cercando di non perdersi nulla di quel sapore che la stava inebriando,cercando di colmare quella strana sensazione che la attanagliava da un po'.
Godeva dell'intimità acquisita quando le calde dita di lui sfiorarono la sua pelle.
- Mi piace come t'imbarazzano ancora le mie battute indecenti! - sussurrò dolcemente,persistente mentre faceva scivolare la lingua tra le labbra bagnandone la carne rosa intenso. Gesto che a lei non sfuggì mentre gli colpiva la spalla come protesta.
Il cuore batteva all'impazzata contro la cassa toracica - ogni volta era come la prima – mentre un calore primordiale li pervase.
Gli morse il labbro inferiore giocandoci un po' prima di chiedere definitivamente accesso alla sua bocca per perdersi fino a farsi togliere il respiro.
Tutto il suo corpo reagiva per il contatto con Matt,assecondava i movimenti dettatati dall'impeto del momento,la sua coscia quasi aveva tremato quando lui aveva posato lì una mano per farla scivolare di più verso il suo corpo caldo.
- Emy … - la chiamò quando stavano riprendendo fiato. 
Non ebbe nemmeno il tempo di rispondere che l'assalto riprese,non che le dispiacesse ovviamente.
- Ti desiderò. - disse sorridendole, mentre le sue mani le massaggiavano i fianchi, risalendo sotto la maglia.
Lei gli sorrise posandogli un bacio leggero.
- Non sei l'unico a quanto pare! - gli sussurrò sulle sue labbra guardando verso quell'organo pulsante. 
Matt si sporse su di lei facendola scivolare distesa di schiena sul letto dove la sovrastò col suo corpo; Emy mordicchiò le sue labbra facendolo sospirare. I loro corpi rispondevano alla trascinante passione in sincrono intralciati solo dagli indumenti che gli impedivano un contatto più intimo.
Lui la torturò con roventi baci sul collo,che poi indirizzò sul petto dove sfregò le labbra bollenti.
Emily inarcò la schiena premendo con urgenza il bacino sul suo.
La liberò poi della maglia che indossava e del reggiseno che prima non gli permettevano di baciare,saggiare,torturare con le mani quei seni tondi e tonici che sembravano essere fatti apposta per le sue mani per il modo in cui la riempivano,o il contrario. Non ha importanza, loro erano un incastro perfetto in tutto e per tutto.
Emy inclinò la testa,bramosa di sentire la pelle di lui sulla sua. Fremente di desiderio gli tolse la t-shirt invertendo poi le posizioni;si sedette su di lui 
tracciando un percorso verticale fatto di baci umidi e vorticosi,lambendo ogni centimetro di pelle,dedicandosi avidamente al petto e alle incisioni perfette degli addominali. Con un gesto fulmineo lui le afferrò possessivamente i glutei,attirandola verso la sua erezione che nonostante fosse intrappolata dalla stoffa della tuta,la ragazza riusciva a percepire l'eccitazione che le regalava brividi di piacere.
- Matt?
- Mhm..
- Gary … è di … là! - riuscì a formulare con non poca difficoltà.
- Vuol dire che non devo farti urlare troppo.
 
                              
                                   ****
 
 
L'aveva fatta urlare e gemere,l'aveva fatta sentire come se fosse la ragazza più desiderabile di questo mondo,l'aveva fatta sua con una tale passione che non gli sembrava vero si potesse essere in sintonia con una persona in tal modo.
Gli aveva riservato tutte le attenzioni possibili perché lei si meritava il meglio,la sua parte migliore. Lei era la cosa più importante che gli fosse capitata nella sua vita e non ne aveva mai abbastanza delle sue dolci risate,di quegli sguardi furtivi,di quelle carezze e quelle attenzioni che le riservava.
Ma la cosa che lo stupiva di più era che tra loro non c'erano bisogno di futili parole per comprendersi,erano arrivati a un tale livello di sintonia che riuscivano a comunicare con gli sguardi,i sospiri.
Emily aveva la tendenza a gesticolare involontariamente quando parlava e a Matt bastava guardare quelle sue dita affusolate,lunghe ed eleganti per capirla.
E ora solo l'idea di non poter avere più questo privilegio,di non poterla più avere tra le braccia,di sentire quel suono armonioso provenire da quelle labbra,di non potersi soffermare su quei due laghi smeraldini che ogni volta gli regalavano un'emozione,ci trovava l'amore in qui luccichii guizzanti;ecco non poter avere più tutto questo lo avviliva.
Lei che le era scoppiata dentro al cuore all'improvviso.
Lei e semplicemente lei.
 
La passione aveva spossato la ragione di Emily che ora si ritrova intrappolata tra le sue braccia calde sotto le coperte a farsi le coccole a vicenda.
Era sempre cosi,ogni volta si arrendeva ai suoi desideri,come se fosse sotto incantesimo.
Si girò verso di lui poggiando le braccia sul suo petto per poi adagiarvi il viso. Incastra quelle folgoranti iridi alle sue sorridendogli e per qualche oscuro motivo,o forse dettato dal cuore,lo baciò teneramente,con un bacio puro uno di quelli che fanno tacere il mondo.
Era felice e se il mondo fosse finito in quel momento sarebbe morta felice.
Tornò a guardarlo con gli occhi illuminati dall'amore,come quelli di lui,ma dopo un po' lei ci lesse la stessa titubanza e inquietudine che aveva pervaso lei,erano velati da qualcosa che non le era ben chiaro e per qual motivo era venuta a trovarlo.
- Mi sei mancata! - gli soffiò.
- Anche tu! - rispose col cuore in mano prima che ritornasse quel fastidioso pensiero – Matt? - chiese poi accigliandosi un poco.
- Si! - di rimando il suo volto divenne un cipiglio.
- Che cos'hai? Che cosa ti è successo?
Vedendo che il ragazzo si era stranito non comprendendo la domanda cercò di spiegargli quello che voleva sapere.
– Insomma,negli ultimi tempi ti comporti in modo strano:prima cerchi di trascorrere ogni minuto possibile con me come e poi mi eviti per due giorni. E non solo,ho come la sensazione che tu mi stia nascondendo qualcosa di brutto. Non so , ti comporti come se dovessi scomparire da un giorno all'altro. 
Per quanto Emily cercò di essere esaustiva non riusci a dirgli esattamente ciò che pensava. O quella strana idea che le era venuta la sera precedente dopo che lui gli aveva risposto bruscamente a un messaggio:Forse la voleva lasciare aveva pensato ma ciò non spiegava il fatto il turbinio di sensazioni che la invadevano ogni volta che erano insieme,perchè anche se non poteva esserne certa,sentiva che lui ci teneva a lei.
- La mia dolce Emy. Ormai mi conosci cosi bene che non posso nasconderti più niente. - gli disse accarezzandole la guancia.
- No,non puoi. Quindi? - lo invogliò a continuare.
- Ho due cose da dirti: una bella e una … bé l'altra non è piacevole! - concluse con un magone in gola.
- Voglio sapere prima la brutta,cosi almeno dopo mi posso consolare con la bella. - decretò non pienamente convinta della scelta.
- Io sarei più propenso per quella bella. - disse lui sornione ma non accennava a  continuare.
Intanto prese ad accarezzarle i capelli a sentire il battito del suo cuore che scalpitava ad ogni suo tocco,scese ad accarezzarle delicatamente le braccia e questo ha fatto rizzare tutti i peli del suo corpo, tutto senza mai perdere il contatto visivo con quei occhi che erano la fonte del suo essere,del suo coraggio e del loro amore.
La penetrava nell'anima e le comunicava il suo amore,senza fiatare ed Emily lo sentì.
- Anche io! - disse con un filo di voce tremante mentre le goti si coloravano di un rosa tenue.
Matt,sorrise e prese coraggio.
- Te l'ho detto prima:tu capisci quello che voglio dire solo guardandomi.
- Può darsi, ma sentirselo dire è tutto un'altra cosa,cherie.- lo riprese lei sorridendo.
- Opinioni divergenti.
- Codardo.
- Ha parlato colei che non le ha pronunciate! - si prese beffa di lei.
- Matt! Sei una cosa impossibile.
Si issò un po' più su per poter nascondere il suo viso laddove collo e spalla s'incontrano e a fior di labbra gli confessò il suo amore col cuore che le scoppiava e premeva ad uscire dal petto per l'emozione. E non era l'unica a sentirsi cosi.
- Mi mancherà sentire il tuo battito del tuo cuore accelerare unisono al mio,mi mancherà sentirlo mentre poi si regolarizza col mio;mi mancherà la nostra intimità,mi mancherai tu. - esordì lui con la voce incrinata dopo istanti che alla ragazza sembrarono interminabili.
- Ti amo. - le soffiò all'orecchio stringendola ancora più a sé.
Ma la ragazza venne pervasa oltre dall'intensità e veridicità di quelle parole anche dalla consapevolezza che i suoi sospetti avevano un fondamento. Per quanto volesse godersi la pienezza di quelle semplici parole agognate a lungo non poteva fare a meno di sentirsi avvilita.
Gli schioccò un bacio sul petto e ritornò ad occupare il suo capo visivo.
- Non per rovinare il momento ma …
- Ma lo stai per fare. - concluse lui sorridendole.
- Si. Ehm …
- Mi hanno offerto un contratto di lavoro a Miami. - sbottò.
- Ma è fantastico!Era quello che volevi no? - disse lei presa dall'entusiasmo prima di realizzare il significato nascosto di quella rivelazione.
Gli avevano offerto un lavoro dall'altra parte del continente,quindi lui doveva trasferirsi lì ergo loro non potevano stare più insieme.
Preso coscienza di ciò,la ragazza rimase interdetta senza avere la forza di mettere insieme due parole per smorzare la tensione o cercare di trovare una soluzione.
- Già,è fantastico. - disse atono.
- Matt,non dobbiamo perderci d'animo. Troveremo una soluzione. Insomma se vogliamo noi possiamo fare tutto,anche debellare le distanze.
Emily pronunciò quelle parole pienamente convinta di quello che diceva,lei ci credeva,perchè per due come loro le cose non potevano finire cosi,i loro sentimenti non potevano venir uccisi dalla distanza, non ora che si erano detti e dimostrati il loro amore.
- Quindi era questo?
- Si,solo questo. Mi dispiace se sono stato scontroso.
- Non ti preoccupare,l'ho già dimenticato.
- Mhmm quindi mi sono fatto perdonare per bene … - disse allusivo.
- Coi fiocchi,direi. - disse lei stando al gioco.
- Certo però potresti farti perdonare anche quest'ultima cosa. Magari dicendomi che è tutto uno scherzo o che mi sono addormentata e questo è un incubo. - bisbigliò con le lacrime che le rigavano gli occhi.
E il silenziò che seguì non le fece mai cosi paura di tutte le parole pronunciate,erano stracciate da quel gelo che la stava invadendo,da qual senso d'impotenza e di vuoto.
Da egoista gli avrebbe chiesto di rimanere,di restare lì per lei,gli avrebbe detto che ci sarebbero state altre occasioni. Ma,no, non poteva farlo
 
 perchè ciò avrebbe significato impedirgli di realizzare il suo sogno,quel sogno per cui ha faticato tanto.
Non voleva spezzargli le ali.
Non l'avrebbe fatto.
Lo avrebbe amato con tutta se stessa giorno dopo giorno fino alla partenza e oltre e insieme avrebbero trovato una soluzione.
Infatti su un vecchio libro aveva letto che se si desidera qualcosa,tutto l'universo trama affinché la si possa realizzare.
Lo avrebbe lasciato libero perché lo amava: la libertà esiste solo quando è presente l'amore. Lei stringeva la cosa più importante del mondo,senza possederlo.
 
 
Spazio Autrice
Questa è la storia di due ragazzi che si amano profondamente ma che per uno scherzo del destino sono costretti a separarsi. E' la storia di molti di noi che una volta cresciuti ci allontaniamo per realizzare i nostri sogni o semplicemente perchè il lavoro di entrambi è in città diverse,ma ciò non rasenta un ostacolo per chi si ama. Certo i giorni a seguire saranno difficili,alcuni ce la fanno altri no,ma c'è sempre un attimo in cui tutti tentano di accorciare le distanze per poter stare laddove sta il loro cuore.
Mi hanno sempre detto che l'amore supera ogni ostacolo e voglio credere che sia cosi,perchè sono convinta che senza amore non si è niente. Mi farebbe piacere se lasciaste una vostra opinione. Baci <3
  
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