Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: Cicuta    10/06/2013    1 recensioni
Questa è la storia di Niall e Ivy, che si sono conosciuti grazie ad un caffè rovesciato e si sono innamorati.
"E così "Stereo Hearts" divenne la nostra canzone, con la tacita promessa di esserci sempre per abbassare il volume del mondo e della sua cattiveria, alzando il volume delle nostre risate."
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

STEREO HEARTS



Vi consiglio di leggere questa song-fic ascoltando questa canzone. Buona lettura!

Un boato assordante, le urla delle fans.
Ci siamo. E' il mio momento.
Mi accomodo sullo sgabello posizionato accanto al divano dove sono seduti i ragazzi e inizio a strimpellare la chitarra. Le ragazze sono in visibilio.
Ti cerco con lo sguardo tra le prime file del pubblico ma non ti vedo.
Ma so che sei qui. E so anche che questa canzone è per te.

My heart is a stereo
And beats for you, so listen close
Hear my thoughts in every note..

Il cuore martella in gola mentre canto le prime parole di questa canzone.
Il cuore martella in questa maniera ogni volta che ti vedo, Ivy.
Ricordo bene quel giorno, quando ti scontrasti con me rovesciandomi addosso il caffè che avevi appena comprato in un'anonima caffetteria di Londra.
Eri mortificata, e non appena alzasti lo sguardo e ti rendesti conto di chi avevi di fronte diventasti paonazza. Sorrisi involontariamente.
Sorrido ancora adesso al ricordo.
Eri così bella. I lunghi capelli biondi legati in una treccia, gli occhiali da vista dalla grande montatura nera appoggiati sul nasino all'insù e spruzzato di lentiggini e poi quegli occhi azzurro chiaro..Erano di ghiaccio, ma non erano ghiacciati. Mi colpirono subito.
Erano caldi, vivi, nonostante quel colore freddo e vitreo. Mi piacquero immediatamente.
Senza che me ne rendessi nemmeno conto ti invitai ad accomodarti ad un tavolino del locale.
Tu accettasti, ma avevi insistito per poter pagare entrambi i caffè
"Mi sembra il minimo, dopo il disastro che ho combinato sulla tua maglia!".
La tua voce vellutata mi aveva raggiunto le orecchie e le aveva ammaliate, tanto da non permettermi nemmeno di controbattere e tu, senza nemmeno avere una conferma ti avviasti al bancone per ordinare i caffè.
Con un sospiro mi accomodai al tavolino e ti attesi pazientemente, ingannando il tempo smanettando un po' con l'iPhone. Mandai un messaggio a Liam che mi aveva chiesto dove ero finito e spulciai la home di Twitter, rispondendo ad alcuni tweet delle fans.
Nel frattempo mi raggiungesti e mi passasti il mio bicchierone di caffè fumante.
Ti accomodasti di fronte a me e mi guardasti imbarazzata, stringendo le mani affusolate attorno al tuo caffè. Abbassasti lo sguardo per l'ennesima volta sulla macchia di caffè sulla mia maglietta bianca, lasciata scoperta dal giubbotto di pelle nera che indossavo. Apristi la bocca per scusarti di nuovo, ma ti fermai prontamente dicendo
"Hey, hai già chiesto scusa un miliardo di volte, basta. E' una macchia di caffè, le lavatrici servono a questo! Piuttosto, tu sai chi sono io, ma io non so chi sei tu!"
e sorrisi bonariamente.
 "Scusami, che maleducata! Mi chiamo Ivy, piacere di conoscerti di persona, Niall."
"Il piacere è tutto mio Ivy. Dai, raccontami un po' di te! Non sei inglese, vero? Hai un accento strano."
"E' vero, non sono inglese. Sono svedese, sono qui a Londra per studiare all'università." Rispondesti, stringendoti nel grande maglione di lana bianca che stavi indossando. Risaltava ancora di più il tuo pallore.
"Ti metto così tanto a disagio?" Chiesi, cercandoti con lo sguardo.
"Beh abbastanza.." soffiasti titubante, accompagnando con la mano destra il ciuffo che ricadeva sulla fronte dietro l'orecchio destro.
"Insomma, sei Niall Horan dei One Direction, band famosa a livello mondiale, non un ragazzo qualunque!"
A sentire quelle parole mi rattristai. Per questo era da tempo ormai che non riuscivo più a legare con qualcuno. Tutti volevano conoscere Niall dei One Direction, non Niall l'irlandesino.
Ma non mi scoraggiai. Eri troppo intrigante accidenti!
Ti porsi dunque la mano destra presentandomi: "Salve, sono Niall, semplice diciannovenne irlandese".
Scoppiasti a ridere (e posso giurare di aver sentito il cuore fare una capriola) per poi afferrare la mia mano: "Piacere Niall-semplice-diciannovenne-irlandese, sono Ivy, semplice diciannovenne svedese".
Finalmente ti sciogliesti un po' e iniziammo a parlare, parlare, parlare.
Passammo ore lì a chiacchierare, scoprendo poco alla volte tante nostre piccolezze.
Non mi ero mai aperto così tanto con una sconosciuta, ma non me ne pentii, per niente.
Purtroppo improvvisamente il mio cellulare iniziò a squillare e fui costretto a sfilarlo dai jeans. Una foto imbarazzante di Harry campeggiava sullo schermo, comunicando che il riccio mi stava cercando.
Sospirai e chiedendoti scusa mi allontanai per rispondere. Avviai la chiamata, ma non ebbi il tempo di dire "pronto?" che la voce di Hazza mi inveì contro.
"Dove cazzo sei finito? A cercare il pentolone pieno di monetine d'oro insieme ai tuoi amici lepricani? Dovevamo trovarci tutti da Zayn mezz'ora fa, e indovina un po' chi è l'unico che manca?"
"Cazzo" riuscii a dire, sbattendomi una mano sulla fronte: come avevo fatto a dimenticarmelo? "Scusa Hazza, mi era passato di mente..Arrivo subito!"
"Muovi quelle chiappe irlandesi!"
Chiusi la chiamata e ti raggiunsi al nostro tavolino.
"Mi dispiace Ivy, ma devo proprio andare.."
"Oh." dicesti semplicemente. Eri forse delusa? "Beh, allora ciao Niall, è stato un piacere!"
"Hey aspetta un attimo Ivy! Mi lasci almeno il tuo numero di telefono?"
"Certo!" E segnasti il tuo numero sul mio iPhone, per poi porgermelo e uscire in fretta dal locale, confondendoti immediatamente alla marmaglia di persone in giro per Londra.
Mi avevi già stregato.

Make me your radio
Turn me up when you feel low
This melody was meant for you
So sing along to my stereo

Non so nemmeno cosa ci faccio qui, circondata da ragazzine urlanti.
E' vero, mi sarebbe tanto piaciuto avere il biglietto per uno dei vostri concerti, ma mai avrei immaginato che tu, Niall, me ne avresti regalato uno.
Ora sei lì, da solo sul palco che canti, tutti i riflettori puntati su di te, l'audience in religioso silenzio ti ascolta. Io ti guardo incantata. Quanto non sei bello?
Ricordo ancora quel giorno di qualche mese fa, quando mi chiamasti chiedendomi di incontrarci. Era da un mesetto e mezzo che ci conoscevamo ed avevamo legato già tantissimo.
Ero molto preoccupata, e facevo bene: arrivasti a casa mia in poco tempo e quando aprii la porta ti trovai sull'uscio con gli occhi gonfi e lucidi. Era palese avessi pianto. Ti abbracciai di slancio, non curandomi di essere in maniche corte e shorts sul pianerottolo del mio appartamento; sembravi un cucciolo indifeso e non potevo permettere che ti facessero del male.
Anche se non avevi ancora spiccicato parola, io avevo già capito tutto: qualche fan (come si può definire fan una persona che offende un membro della band che tanto le piace?!?) aveva esagerato e tu non avevi retto.
Ti feci accomodare sul divano del mio salottino e io mi diressi in cucina per preparare due tazze di tè.
Ritornai dunque in salotto con un vassoio su cui avevo appoggiato le tazze,  la zuccheriera, il latte e dei biscotti e lo appoggiai sul tavolino basso di vetro posto di fronte al divano.
Mi sedetti accanto a te e chiesi: "Che è successo Nì?"
Tu in tutta risposta con occhi vitrei mi porgesti l'iPhone. Lo sbloccai e mi apparve una pagina internet: era un Twittlonger, ed era veramente lungo.
La ragazzina che l'aveva scritto all'inizio aveva lodato tutte le qualità di Liam, Zayn, Louis ed Harry, per poi passare a scrivere il paragrafo dedicato a Niall.
Iniziai a leggerlo e sbiancai. Era pieno zeppo di offese e cattiverie, tutte riferite all'irlandese.
Più leggevo più sentivo un nodo allo stomaco farsi più opprimente. Come potevano esistere persone così meschine?
Le ultime due righe erano dedicate a me. Ero stata definita una poco di buono, arrampicatrice sociale, una pezza come il mio amico.
"Stareste bene insieme tu e Niall-denti storti: la coppia dei perdenti."
Guardai quante persone l'avevano tweettato; veramente tutte quelle persone la pensavano come quella psicopatica?
Quanto odiavo quel fandom. L'avevo odiato da sempre.*

Nel frattempo Niall aveva afferrato il suo tè e aveva iniziato a sorseggiarlo, tenendo lo sguardo fisso su un punto non precisato della parete di fronte a lui, sopra il piccolo televisore spento.
Cercai di richiamare la sua attenzione
"Niall, guardami." Sentii il cuore scendermi fino allo stomaco, come trascinato verso il basso da un macigno, quando incontrai quegli occhioni azzurri rovinati dal pianto. Continuai
"Tu sei stupendo. Sia dentro che fuori. Sei dolce, gentile, ironico, talentuoso. Sei perfetto così. E quelle povere decerebrate non meritano neanche una delle tue lacrime, okay? Perché non hanno capito proprio un cazzo. Sono stupide oche che non hanno neanche vagamente idea di quanto tu sia stupendo."
Mi ero appena dichiarata e tu non te ne eri neppure reso conto. Avrei forse dovuto aggiungere l'aggettivo stupido all'elenco fatto poco prima? Era chiaro come il sole che fossi innamorata persa di te e, dopo averlo ammesso in modo non poi così tanto velato, tu non lo avevi ancora capito.
Ti apristi in uno di quei tuoi sorrisi che mi avrebbero potuto uccidere e mi stringesti tra le tue braccia nel tuo tipico abbraccio da orso, ringraziandomi.
"Dio benedica il giorno in cui mi ha permesso di incontrarti in quella caffetteria Ivy".
Sciolsi l'abbraccio accaldata e mi avvicinai alla radio appoggiata su un mobile lì vicino e l'accesi.
Stavano passando "Stereo Hearts". Alzai il volume al massimo, sperando di poter sovrastare con la musica tutti i pensieri cupi che ci opprimevano.
Iniziammo così a cantare a squarciagola, improvvisandoci rappers gesticolando e fingendo di avere un microfono in mano.
Ridemmo a crepapelle quando la canzone finì.
E così "Stereo Hearts" divenne la nostra canzone, con la tacita promessa di esserci sempre per abbassare il volume del mondo e della sua cattiveria, alzando il volume delle nostre risate.

If I was just another dusty record on the shelf
Would you blow me off and play me like everybody else?
If I asked you to scratch my back
Could you manage that?
[...]
Further more apologize for any skipped tracks,
it's just the last girl that played me left a couple cracks.
I used, now I am over that
'Cause holding grudges over love is ancient artifact!

Zayn mi aiuta nella parte rappata per permettermi di riprendere fiato.
Ivy, tu sei libertà. Sei vento fresco che non distrugge, ma rivoluziona.
Mi hai accolto e mi hai migliorato.
Prima di conoscerti ero grigio e ammaccato, soffocato della frenesia della mia vita da cantante.
I pochi momenti dedicati a te mi hanno ripulito e riassestato;
se prima ero grigio e triste, ora sono arcobaleno. Verde speranza, azzurro tranquillità, rosso amore.

Grazie a te ho imparato a respirare a pieni polmoni, facendo pizzicare la gola a causa dell'aria gelida che vi si intrufola dentro.
La tua compagnia rende le persone più belle, migliori. Io mi sento così.
Mi hai insegnato a volermi bene per quello che sono.
Mi hai insegnato ad amare la vita per quella che è.
Mi hai insegnato ad essere grato per il sogno che sto incoronando, affiancato da quattro compagni d’avventura fantastici, da ragazze che ogni giorno ci dimostrano il loro amore e da te, la mia ancora di salvezza, il mio rifugio.

If I could only find a note to make you understand
I'd sing it softly in your ear and grab you by the hand
Just keep it stuck inside your head like your favourite tune
And know my heart is a stereo that only plays for you

La tua voce angelica riesce a provocarmi brividi lungo tutta la schiena.
Se solo riuscissi a farti capire ciò che provo..
La verità è che ho paura. Temo te e il tuo mondo Nì. Ho visto quello che hanno fatto a te e quello che stanno facendo a me nonostante sappiano che siamo solo amici..
Il tuo mondo fatato, fatto di lustrini e pailettes, eventi esclusivi e serate in discoteca non fa per me. Mi rattristo pensando che tu non potresti mai essere neanche lontanamente attratto da una come me.
Mi guardo intorno e osservo le ragazze che mi stanno accanto: sono una più bella dell'altra.
"Sei bellissima."
Quelle due parole mi ronzano in testa da settimane.
Da quel giorno in cui le dicesti, a me.
Eravamo usciti a fare una passeggiata e appena mettemmo piede fuori dal mio appartamento grossi fiocchi di neve iniziarono a cadere dal cielo londinese.
Tu eri così carino con il giaccone, i guanti di lana e il berretto che ti copriva tutta la testa, facendo spuntare solo qualche ciuffo biondo vicino alle tempie..
Arrivammo dopo non molto al parco e io di soppiatto afferrai un po' della neve fresca sul prato imbiancato, la appallottolai e te la lanciai contro, colpendoti in pieno petto.
Tu mi guardasti sconvolto, per poi iniziare a correre per potermi acchiappare.
Non riuscii ad arrivare molto lontano che mi agguantasti e mi portasti, nonostante io cercassi di svincolarmi dalla tua presa, dove la neve era più alta, buttandoti poi a peso morto su di essa, trascinando a terra pure me.
Distesi per terra, ridendo senza ritegno iniziammo a disegnare angeli agitando braccia e gambe..ed accadde.
Prendesti una manciata di neve e me la lanciasti per poi appoggiarti su di me per impedirmi di scappare.
Improvvisamente le risate convulse che non riuscivo a fermare furono sostituite da dei brividi lungo tutta la spina dorsale e il fiato corto a causa del cuore che aveva iniziato a battere sempre più veloce.
Tu continuavi a guardarmi con quei pezzi di cielo che hai al posto degli occhi, creando con la bocca piccole nuvolette di condensa che mi solleticavano la pelle.
Navigammo ognuno negli occhi dell'altro per attimi che sembrarono eterni e, mentre delicatamente mi spostavi una ciocca di capelli bagnati che mi si era attaccata alla guancia, tu sussurrasti quel "sei bellissima".

I only pray you never leave me behind
Because good music can be so hard to find
I take your hand and hold it closer to mine
Thought love was dead but now you're changing my mind!

Finalmente il concerto era finito. A momenti avrei rivisto Ivy.
Appena entro nel camerino che condivido con Harry e Liam mi lascio cadere sulla piccola poltroncina di fronte al grande specchio attaccato alla parete.
Stranamente agitato cerco il mio giubbotto dove avevo lasciato il cellulare prima di salire sul palco, ma sembra che qualcuno si sia divertito a nascondere le mie cose.
"Hazza, dove hai messo il mio giubbotto?!" Chiedo con un tono forse un po' troppo concitato.
"Hey hey hey calma, non andare in iperventilazione! Respira! Il giubbotto lo hai appeso nell'armadio là accanto..Quella ragazza ti fa proprio perdere la testa ah?!" Conclude Harry dandomi delle gomitate amichevoli al fianco.
"Oh Hazza, sta' zitto."
"Vieni qui irlandesino e fatti sbaciucchiare!"

Afferma con enfasi il riccio avvicinandosi sempre di più a me e socchiudendo le labbra in una grottesca imitazione di un bacio.
Mi scanso velocemente aggiungendo
"Preferirei di no, grazie Haz!"
"Tu non puoi rifiutare un bacio di Styles. Non puoi" Dice risoluto Harry per poi saltarmi in braccio e iniziando a lasciarmi bavosi baci a stampo su tutta la faccia
"Hazza che schifo! Smettila!"
Harry scoppia in una fragorosa risata e scende dal mio braccio, per poi passarsi una mano tra i ricci.
"Ammettilo che sono il migliore baciatore di tutti i tempi!"
"Si riccio hai ragione, ora mi permetti di guardare il cellulare?"
"Certo, non voglio far aspettare la tua amica.." Dice facendomi l'occhiolino.
"Io giuro che ti picchio.." Concludo per poi poter finalmente sbloccare l'iPhone e controllare se c'erano nuovi messaggi..da parte di Ivy.

< Hey irlandesino! Hai spaccato tutto questa sera! Io sto cercando di raggiungere il backstage ma c'è così tanta gente che non riesco praticamente a muovermi..Spero di riuscire a raggiungerti prima di morire di vecchiaia :)
A (si spera non troppo) dopo xx >

Non riesco a far a meno di non sorridere.
Le scrivo un breve messaggio di risposta e infilo il cellulare nella tasca anteriore dei pantaloni, per poi avviarmi verso l'entrata del backstage.
Pessima idea.
Delle ragazze mi hanno notato e iniziano ad urlare, attirando l'attenzione di tutti i presenti.
Ritorno sui miei passi e decido di aspettare Ivy nella piccola sala d'attesa vicino ai nostri camerini.
Dopo una mezz'ora di impaziente attesa sento dei passi avvicinarsi.
Scatto in piedi spazzolandomi i pantaloni e non appena intravedo la figura di Ivy fare capolino dall'angolo sento il cuore salire in gola e con una manciata di falcate annullo la distanza che mi separa dalla bionda.
"Alla fine ce l'hai fatta!" Esclamo felice per poi stringerla forte a me e inebriandomi del suo fresco profumo che tanto mi piace.
"Già, ce l'ho fatta! Dopo aver fatto questo, non ho più paura di niente!" Esclama per poi scoppiare in una risata cristallina.
Sciolgo l'abbraccio e la osservo attentamente: i capelli sciolti le coprono almeno in parte le spalle lasciate scoperte dalla canotta nera che indossa, abbinata ad un paio di jeans e delle vans bianche e nere.
Com'è possibile essere così dannatamene belle anche con un paio di jeans e delle sneakers?
"Senti Niall, io ti dovrei chiedere una cosa..Ma prometti che non mi prenderai per deficiente?"
"Certo che no Ivy, dimmi tutto.."
"Ehm..Ecco, mi chiedevo..Oddio quanto sembro deficiente! Sono proprio una stupida..Scusa scusa scusa..."
Ridacchio e afferrando il suo viso tra le mani chiedo
"Mi dici qual è il problema?"
Vedo Ivy boccheggiare, presa in contropiede e le sue guance imporporasi
"Boh, ma è una cazzata.." Cerca di chiudere il discorso, cercando accuratamente di evitare il mio sguardo.
"Dai Ivy, lo so che me lo vuoi chiedere.."
La ragazza prende un profondo sospiro e puntando i suoi occhi di ghiaccio nei miei mi chiede
"Mi stavo chiedendo se mai un giorno mai ti stancherai di me e deciderai di lasciarmi indietro e proseguire la tua vita e la tua carriera senza intralci..lo so che è una domanda stupida e non ti biasimo se un giorno deciderai di mandarmi a quel paese perché hai di meglio da fare che stare qui a sorbirti le mie paranoie come ora, ma mi sembra così strano che tu preferisca passare i pomeriggi con una come me piuttosto che andarti a divertire con tutte quelle strafighe che ci sono là fuori e che farebbero carte false solo per avere il tuo numero di telefono e quindi mh.."
Il suo delirante discorso è stato interrotto dalle mie labbra che si appoggiano sulle sue per poterla zittire.
Ivy si ammutolisce e mi guarda interrogativa
"E questo cosa vuol dire?"
Appoggiando la mia fronte contro la sua prendo un profondo respiro e mi preparo a dire le parole che desideravo dirle da troppo tempo
"Questo vuol dire che non voglio sentire più uscire da quella bocca delle cazzate del genere..io, stancarmi di te? Spero tu stia scherzando! Sei la cosa più bella che mi sia capitata nella vita Ivy, e ti considero molto migliore di qualsiasi altra ragazza sulla faccia della terra e sai perché? Perché non ne ho ancora incontrata una che abbia un sorriso nemmeno lontanamente paragonabile a quello che mi riservi tu, una che abbia i tuoi occhi così belli, che abbia la tua spensieratezza, la tua curiosità, la tua bellezza, sia esteriore che soprattutto interiore.
E questo" riprendo, appoggiando di nuovo le mie labbra sulle sue "è per farti capire che ormai sono incondizionatamente e irrimediabilmente innamorato di te"
Sorridi e appoggiandomi una mano dietro la nuca mi avvicini a te e sussurri a fior di labbra
"Anche io sono incondizionatamente e irrimediabilmente innamorata di te Niall" per poi azzerare le distanze tra noi due e baciandomi delicata, quasi impaurita.
Ti accarezzo una guancia e sorrido contro le tue labbra.
Approfondisco il bacio mordicchiandoti il labbro e costringendoti a schiudere le labbra sottili.
Un rumore improvviso seguito da un "Ahi!" soffocato ci fa sobbalzare e voltare verso la fonte di quel baccano: alle mie spalle, seminascosto dal muro, Hazza disteso per terra mi rivolge un sorriso che invoca pietà.
"Haz che ci fai lì per terra?"
"Su Haz spiega perché sei disteso per terra.." Sento la voce di Liam che appare da dietro lo stesso angolo dove si trovava il riccio
"Ehm, niente,niente! Stavo passando per caso, sottolineo per caso eh, non sia mai che pensiate male! Comunque dicevo, stavo passando casualmente da queste parti e sono inciampato, tutto qui" Dice Hazza sorridendo, convinto di essere riuscito a farmi bere quella balla grande come una casa.
"Gira a largo Haz, prima che ti raggiunga per prenderti a calci in culo."
"Signor sì signor capitano!" Scatta in piedi il riccio, facendomi il saluto militare e fiondandosi nel camerino, seguito a ruota da Liam.
Ridacchio, Hazza non sarebbe mai cambiato, è più curioso e pettegolo di una vecchia zitella: immagino già tutti i suoi commenti dall'altra parte del muro e non posso che provar pietà per il povero Liam che se lo dovrà subire per un bel po'.
E cosi, scuotendo la testa sconsolato, mi rigiro per poter riprendere a baciare quella creatura che mi aveva rubato il cuore.

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Cicuta