STEREO
HEARTS
Vi consiglio di leggere questa song-fic ascoltando questa canzone. Buona lettura!
Un
boato assordante, le urla delle fans.
Ci siamo. E' il mio momento.
Mi accomodo sullo sgabello posizionato accanto al divano dove sono
seduti i
ragazzi e inizio a strimpellare la chitarra. Le ragazze sono in
visibilio.
Ti cerco con lo sguardo tra le prime file del pubblico ma non ti vedo.
Ma so che sei qui. E so anche che questa canzone è per te.
My heart is a stereo
And beats for you, so listen close
Hear my thoughts in every note..
Il
cuore martella in gola mentre canto le prime
parole di questa canzone.
Il cuore martella in questa maniera ogni volta che ti vedo, Ivy.
Ricordo bene quel giorno, quando ti scontrasti con me rovesciandomi
addosso il
caffè che avevi appena comprato in un'anonima caffetteria di
Londra.
Eri mortificata, e non appena alzasti lo sguardo e ti rendesti conto di
chi
avevi di fronte diventasti paonazza. Sorrisi involontariamente.
Sorrido ancora adesso al ricordo.
Eri così bella. I lunghi capelli biondi legati in una
treccia, gli occhiali da
vista dalla grande montatura nera appoggiati sul nasino
all'insù e spruzzato di
lentiggini e poi quegli occhi azzurro chiaro..Erano di ghiaccio, ma non
erano ghiacciati.
Mi colpirono subito.
Erano caldi, vivi, nonostante quel colore freddo e vitreo. Mi piacquero
immediatamente.
Senza che me ne rendessi nemmeno conto ti invitai ad accomodarti ad un
tavolino
del locale.
Tu accettasti, ma avevi insistito per poter pagare entrambi i
caffè
"Mi sembra il minimo, dopo il disastro che ho combinato sulla tua
maglia!".
La tua voce vellutata mi aveva raggiunto le orecchie e le aveva
ammaliate,
tanto da non permettermi nemmeno di controbattere e tu, senza nemmeno
avere una
conferma ti avviasti al bancone per ordinare i caffè.
Con un sospiro mi accomodai al tavolino e ti attesi pazientemente,
ingannando
il tempo smanettando un po' con l'iPhone. Mandai un messaggio a Liam
che mi
aveva chiesto dove ero finito e spulciai la home di Twitter,
rispondendo ad
alcuni tweet delle fans.
Nel frattempo mi raggiungesti e mi passasti il mio bicchierone di
caffè
fumante.
Ti accomodasti di fronte a me e mi guardasti imbarazzata, stringendo le
mani
affusolate attorno al tuo caffè. Abbassasti lo sguardo per
l'ennesima volta
sulla macchia di caffè sulla mia maglietta bianca, lasciata
scoperta dal giubbotto
di pelle nera che indossavo. Apristi la bocca per scusarti di nuovo, ma
ti
fermai prontamente dicendo
"Hey, hai già chiesto scusa un miliardo di volte, basta. E'
una macchia di
caffè, le lavatrici servono a questo! Piuttosto, tu sai chi
sono io, ma io non
so chi sei tu!"
e
sorrisi bonariamente.
"Scusami, che maleducata! Mi chiamo Ivy, piacere di
conoscerti di
persona, Niall."
"Il piacere è tutto mio Ivy. Dai, raccontami un po' di te!
Non sei
inglese, vero? Hai un accento strano."
"E' vero, non sono inglese. Sono svedese, sono qui a Londra per
studiare
all'università." Rispondesti, stringendoti nel grande
maglione di lana
bianca che stavi indossando. Risaltava ancora di più il tuo
pallore.
"Ti metto così tanto a disagio?" Chiesi, cercandoti con lo
sguardo.
"Beh abbastanza.." soffiasti titubante, accompagnando con la mano
destra il ciuffo che ricadeva sulla fronte dietro l'orecchio destro.
"Insomma, sei Niall Horan dei One Direction, band famosa a livello
mondiale, non un ragazzo qualunque!"
A sentire quelle parole mi rattristai. Per questo era da tempo ormai
che non
riuscivo più a legare con qualcuno. Tutti volevano conoscere
Niall dei One
Direction, non Niall l'irlandesino.
Ma non mi scoraggiai. Eri troppo intrigante accidenti!
Ti porsi dunque la mano destra presentandomi: "Salve, sono Niall,
semplice
diciannovenne irlandese".
Scoppiasti a ridere (e posso giurare di aver sentito il cuore fare una
capriola)
per poi afferrare la mia mano: "Piacere
Niall-semplice-diciannovenne-irlandese, sono Ivy, semplice
diciannovenne
svedese".
Finalmente ti sciogliesti un po' e iniziammo a parlare, parlare,
parlare.
Passammo ore lì a chiacchierare, scoprendo poco alla volte
tante nostre
piccolezze.
Non mi ero mai aperto così tanto con una sconosciuta, ma non
me ne pentii, per
niente.
Purtroppo improvvisamente il mio cellulare iniziò a
squillare e fui costretto a
sfilarlo dai jeans. Una foto imbarazzante di Harry campeggiava sullo
schermo,
comunicando che il riccio mi stava cercando.
Sospirai e chiedendoti scusa mi allontanai per rispondere. Avviai la
chiamata,
ma non ebbi il tempo di dire "pronto?" che la voce di Hazza mi
inveì
contro.
"Dove cazzo sei finito? A cercare il pentolone pieno di monetine d'oro
insieme ai tuoi amici lepricani? Dovevamo trovarci tutti da Zayn
mezz'ora fa, e
indovina un po' chi è l'unico che manca?"
"Cazzo" riuscii a dire, sbattendomi una mano sulla fronte: come avevo
fatto a dimenticarmelo? "Scusa Hazza, mi era passato di mente..Arrivo
subito!"
"Muovi quelle chiappe irlandesi!"
Chiusi la chiamata e ti raggiunsi al nostro tavolino.
"Mi dispiace Ivy, ma devo proprio andare.."
"Oh." dicesti semplicemente. Eri forse delusa? "Beh, allora ciao
Niall, è stato un piacere!"
"Hey aspetta un attimo Ivy! Mi lasci almeno il tuo numero di
telefono?"
"Certo!" E segnasti il tuo numero sul mio iPhone, per poi porgermelo
e uscire in fretta dal locale, confondendoti immediatamente alla
marmaglia di
persone in giro per Londra.
Mi avevi già stregato.
Make me your radio
Turn me up when you feel low
This melody was meant for you
So sing along to my stereo
Non
so nemmeno cosa ci faccio qui, circondata da
ragazzine urlanti.
E' vero, mi sarebbe tanto piaciuto avere il biglietto per uno dei
vostri
concerti, ma mai avrei immaginato che tu, Niall, me ne avresti regalato
uno.
Ora sei lì, da solo sul palco che canti, tutti i riflettori
puntati su di te,
l'audience in religioso silenzio ti ascolta. Io ti guardo incantata.
Quanto non
sei bello?
Ricordo ancora quel giorno di qualche mese fa, quando mi chiamasti
chiedendomi
di incontrarci. Era da un mesetto e mezzo che ci conoscevamo ed avevamo
legato
già tantissimo.
Ero molto preoccupata, e facevo bene: arrivasti a casa mia in poco
tempo e
quando aprii la porta ti trovai sull'uscio con gli occhi gonfi e
lucidi. Era
palese avessi pianto. Ti abbracciai di slancio, non curandomi di essere
in
maniche corte e shorts sul pianerottolo del mio appartamento; sembravi
un
cucciolo indifeso e non potevo permettere che ti facessero del male.
Anche se non avevi ancora spiccicato parola, io avevo già
capito tutto: qualche
fan (come si può definire fan una persona che offende un
membro della band che
tanto le piace?!?) aveva esagerato e tu non avevi retto.
Ti feci accomodare sul divano del mio salottino e io mi diressi in
cucina per
preparare due tazze di tè.
Ritornai dunque in salotto con un vassoio su cui avevo appoggiato le
tazze,
la zuccheriera, il latte e dei biscotti e lo appoggiai sul
tavolino basso
di vetro posto di fronte al divano.
Mi sedetti accanto a te e chiesi: "Che è successo
Nì?"
Tu in tutta risposta con occhi vitrei mi porgesti l'iPhone. Lo sbloccai
e mi
apparve una pagina internet: era un Twittlonger, ed era veramente lungo.
La ragazzina che l'aveva scritto all'inizio aveva lodato tutte le
qualità di
Liam, Zayn, Louis ed Harry, per poi passare a scrivere il paragrafo
dedicato a
Niall.
Iniziai a leggerlo e sbiancai. Era pieno zeppo di offese e cattiverie,
tutte
riferite all'irlandese.
Più leggevo più sentivo un nodo allo stomaco
farsi più opprimente. Come
potevano esistere persone così meschine?
Le ultime due righe erano dedicate a me. Ero stata definita una poco di
buono,
arrampicatrice sociale, una pezza come il mio amico.
"Stareste bene insieme tu e Niall-denti storti: la coppia dei
perdenti."
Guardai quante persone l'avevano tweettato; veramente tutte
quelle persone
la pensavano come quella psicopatica?
Quanto odiavo quel fandom. L'avevo odiato da sempre.*
Nel frattempo Niall aveva afferrato il suo tè e aveva
iniziato a sorseggiarlo,
tenendo lo sguardo fisso su un punto non precisato della parete di
fronte a
lui, sopra il piccolo televisore spento.
Cercai di richiamare la sua attenzione
"Niall, guardami." Sentii il cuore scendermi fino allo stomaco, come
trascinato verso il basso da un macigno, quando incontrai quegli
occhioni
azzurri rovinati dal pianto. Continuai
"Tu sei stupendo. Sia dentro che fuori. Sei dolce, gentile, ironico,
talentuoso. Sei perfetto così. E quelle povere decerebrate
non meritano neanche
una delle tue lacrime, okay? Perché non hanno capito proprio
un cazzo. Sono
stupide oche che non hanno neanche vagamente idea di quanto tu sia
stupendo."
Mi ero appena dichiarata e tu non te ne eri neppure reso conto. Avrei
forse
dovuto aggiungere l'aggettivo stupido all'elenco fatto poco prima? Era
chiaro
come il sole che fossi innamorata persa di te e, dopo averlo ammesso in
modo
non poi così tanto velato, tu non lo avevi ancora capito.
Ti apristi in uno di quei tuoi sorrisi che mi avrebbero potuto uccidere
e mi
stringesti tra le tue braccia nel tuo tipico abbraccio da orso,
ringraziandomi.
"Dio benedica il giorno in cui mi ha permesso di incontrarti in quella
caffetteria Ivy".
Sciolsi l'abbraccio accaldata e mi avvicinai alla radio appoggiata su
un mobile
lì vicino e l'accesi.
Stavano passando "Stereo Hearts". Alzai il volume al massimo,
sperando di poter sovrastare con la musica tutti i pensieri cupi che ci
opprimevano.
Iniziammo così a cantare a squarciagola, improvvisandoci
rappers gesticolando e
fingendo di avere un microfono in mano.
Ridemmo a crepapelle quando la canzone finì.
E così "Stereo Hearts" divenne la nostra canzone, con la
tacita
promessa di esserci sempre per abbassare il volume del mondo e della
sua
cattiveria, alzando il volume delle nostre risate.
If I was just another dusty record on the shelf
Would you blow me off and play me like everybody else?
If I asked you to scratch my back
Could you manage that?
[...]
Further more apologize for any skipped tracks,
it's just the last girl that played me left a couple cracks.
I used, now I am over that
'Cause holding grudges over love is ancient artifact!
Zayn
mi aiuta nella parte rappata per permettermi
di riprendere fiato.
Ivy, tu sei libertà. Sei vento fresco che non distrugge, ma
rivoluziona.
Mi hai accolto e mi hai migliorato.
Prima di conoscerti ero grigio e ammaccato, soffocato della frenesia
della mia
vita da cantante.
I pochi momenti dedicati a te mi hanno ripulito e riassestato;
se prima ero grigio e triste, ora sono arcobaleno. Verde speranza,
azzurro
tranquillità, rosso amore.
Grazie
a te ho
imparato a respirare a pieni polmoni, facendo pizzicare la gola a causa
dell'aria gelida che vi si intrufola dentro.
La tua compagnia rende le persone più belle, migliori. Io mi
sento così.
Mi hai insegnato a volermi bene per quello che sono.
Mi hai insegnato ad amare la vita per quella che è.
Mi hai insegnato ad essere grato per il sogno che sto incoronando,
affiancato
da quattro compagni d’avventura fantastici, da ragazze che
ogni giorno ci
dimostrano il loro amore e da te, la mia ancora di salvezza, il mio
rifugio.
If I could only find a note to make you
understand
I'd sing it softly in your ear and grab you by the hand
Just keep it stuck inside your head like your favourite tune
And know my heart is a stereo that only plays for you
La
tua voce angelica riesce a provocarmi brividi
lungo tutta la schiena.
Se solo riuscissi a farti capire ciò che provo..
La verità è che ho paura. Temo te e il tuo mondo
Nì. Ho visto quello che hanno
fatto a te e quello che stanno facendo a me nonostante sappiano che
siamo solo
amici..
Il tuo mondo fatato, fatto di lustrini e pailettes, eventi esclusivi e
serate
in discoteca non fa per me. Mi rattristo pensando che tu non potresti
mai
essere neanche lontanamente attratto da una come me.
Mi guardo intorno e osservo le ragazze che mi stanno accanto: sono una
più
bella dell'altra.
"Sei bellissima."
Quelle due parole mi ronzano in testa da settimane.
Da quel giorno in cui le dicesti, a me.
Eravamo usciti a fare una passeggiata e appena mettemmo piede fuori dal
mio
appartamento grossi fiocchi di neve iniziarono a cadere dal cielo
londinese.
Tu eri così carino con il giaccone, i guanti di lana e il
berretto che ti
copriva tutta la testa, facendo spuntare solo qualche ciuffo biondo
vicino alle
tempie..
Arrivammo dopo non molto al parco e io di soppiatto afferrai un po'
della neve
fresca sul prato imbiancato, la appallottolai e te la lanciai contro,
colpendoti in pieno petto.
Tu mi guardasti sconvolto, per poi iniziare a correre per potermi
acchiappare.
Non riuscii ad arrivare molto lontano che mi agguantasti e mi portasti,
nonostante io cercassi di svincolarmi dalla tua presa, dove la neve era
più
alta, buttandoti poi a peso morto su di essa, trascinando a terra pure
me.
Distesi per terra, ridendo senza ritegno iniziammo a disegnare angeli
agitando
braccia e gambe..ed accadde.
Prendesti una manciata di neve e me la lanciasti per poi appoggiarti su
di me
per impedirmi di scappare.
Improvvisamente le risate convulse che non riuscivo a fermare furono
sostituite
da dei brividi lungo tutta la spina dorsale e il fiato corto a causa
del cuore
che aveva iniziato a battere sempre più veloce.
Tu continuavi a guardarmi con quei pezzi di cielo che hai al posto
degli occhi,
creando con la bocca piccole nuvolette di condensa che mi solleticavano
la
pelle.
Navigammo ognuno negli occhi dell'altro per attimi che sembrarono
eterni e,
mentre delicatamente mi spostavi una ciocca di capelli bagnati che mi
si era
attaccata alla guancia, tu sussurrasti quel "sei bellissima".
I only pray you never leave me behind
Because good music can be so hard to find
I take your hand and hold it closer to mine
Thought love was dead but now you're changing my mind!
Finalmente
il concerto era finito. A momenti avrei
rivisto Ivy.
Appena entro nel camerino che condivido con Harry e Liam mi lascio
cadere sulla
piccola poltroncina di fronte al grande specchio attaccato alla parete.
Stranamente agitato cerco il mio giubbotto dove avevo lasciato il
cellulare
prima di salire sul palco, ma sembra che qualcuno si sia divertito a
nascondere
le mie cose.
"Hazza, dove hai messo il mio giubbotto?!" Chiedo con un tono forse
un po' troppo concitato.
"Hey hey hey calma, non andare in iperventilazione! Respira! Il
giubbotto
lo hai appeso nell'armadio là accanto..Quella ragazza ti fa
proprio perdere la
testa ah?!" Conclude Harry dandomi delle gomitate amichevoli al fianco.
"Oh Hazza, sta' zitto."
"Vieni qui irlandesino e fatti sbaciucchiare!"
Afferma
con
enfasi il riccio avvicinandosi sempre di più a me e
socchiudendo le labbra in
una grottesca imitazione di un bacio.
Mi scanso velocemente aggiungendo
"Preferirei di no, grazie Haz!"
"Tu non puoi rifiutare un bacio di Styles. Non puoi" Dice risoluto
Harry per poi saltarmi in braccio e iniziando a lasciarmi bavosi baci a
stampo
su tutta la faccia
"Hazza che schifo! Smettila!"
Harry scoppia in una fragorosa risata e scende dal mio braccio, per poi
passarsi una mano tra i ricci.
"Ammettilo che sono il migliore baciatore di tutti i tempi!"
"Si riccio hai ragione, ora mi permetti di guardare il cellulare?"
"Certo, non voglio far aspettare la tua amica.." Dice facendomi
l'occhiolino.
"Io giuro che ti picchio.." Concludo per poi poter finalmente
sbloccare l'iPhone e controllare se c'erano nuovi messaggi..da
parte di Ivy.
<
Hey irlandesino!
Hai spaccato tutto questa sera! Io sto cercando di raggiungere il
backstage ma
c'è così tanta gente che non riesco praticamente
a muovermi..Spero di riuscire
a raggiungerti prima di morire di vecchiaia :)
A (si spera non troppo) dopo xx >
Non
riesco a far a meno di non sorridere.
Le scrivo un breve messaggio di risposta e infilo il cellulare nella
tasca
anteriore dei pantaloni, per poi avviarmi verso l'entrata del backstage.
Pessima idea.
Delle ragazze mi hanno notato e iniziano ad urlare, attirando
l'attenzione di
tutti i presenti.
Ritorno sui miei passi e decido di aspettare Ivy nella piccola sala
d'attesa
vicino ai nostri camerini.
Dopo una mezz'ora di impaziente attesa sento dei passi avvicinarsi.
Scatto in piedi spazzolandomi i pantaloni e non appena intravedo la
figura di
Ivy fare capolino dall'angolo sento il cuore salire in gola e con una
manciata
di falcate annullo la distanza che mi separa dalla bionda.
"Alla fine ce l'hai fatta!" Esclamo felice per poi stringerla forte a
me e inebriandomi del suo fresco profumo che tanto mi piace.
"Già, ce l'ho fatta! Dopo aver fatto questo, non ho
più paura di
niente!" Esclama per poi scoppiare in una risata cristallina.
Sciolgo l'abbraccio e la osservo attentamente: i capelli sciolti le
coprono
almeno in parte le spalle lasciate scoperte dalla canotta nera che
indossa,
abbinata ad un paio di jeans e delle vans bianche e nere.
Com'è possibile essere così dannatamene belle
anche con un paio di jeans e
delle sneakers?
"Senti Niall, io ti dovrei chiedere una cosa..Ma prometti che non mi
prenderai per deficiente?"
"Certo che no Ivy, dimmi tutto.."
"Ehm..Ecco, mi chiedevo..Oddio quanto sembro deficiente! Sono proprio
una
stupida..Scusa scusa scusa..."
Ridacchio e afferrando il suo viso tra le mani chiedo
"Mi dici qual è il problema?"
Vedo Ivy boccheggiare, presa in contropiede e le sue guance imporporasi
"Boh, ma è una cazzata.." Cerca di chiudere il discorso,
cercando
accuratamente di evitare il mio sguardo.
"Dai Ivy, lo so che me lo vuoi chiedere.."
La ragazza prende un profondo sospiro e puntando i suoi occhi di
ghiaccio nei
miei mi chiede
"Mi stavo chiedendo se mai un giorno mai ti stancherai di me e
deciderai
di lasciarmi indietro e proseguire la tua vita e la tua carriera senza
intralci..lo so che è una domanda stupida e non ti biasimo
se un giorno
deciderai di mandarmi a quel paese perché hai di meglio da
fare che stare qui a
sorbirti le mie paranoie come ora, ma mi sembra così strano
che tu preferisca
passare i pomeriggi con una come me piuttosto che andarti a divertire
con tutte
quelle strafighe che ci sono là fuori e che farebbero carte
false solo per
avere il tuo numero di telefono e quindi mh.."
Il suo delirante discorso è stato interrotto dalle mie
labbra che si appoggiano
sulle sue per poterla zittire.
Ivy si ammutolisce e mi guarda interrogativa
"E questo cosa vuol dire?"
Appoggiando la mia fronte contro la sua prendo un profondo respiro e mi
preparo
a dire le parole che desideravo dirle da troppo tempo
"Questo vuol dire che non voglio sentire più uscire da
quella bocca delle
cazzate del genere..io, stancarmi di te? Spero tu stia scherzando! Sei
la cosa
più bella che mi sia capitata nella vita Ivy, e ti considero
molto migliore di
qualsiasi altra ragazza sulla faccia della terra e sai
perché? Perché non ne ho
ancora incontrata una che abbia un sorriso nemmeno lontanamente
paragonabile a
quello che mi riservi tu, una che abbia i tuoi occhi così
belli, che abbia la
tua spensieratezza, la tua curiosità, la tua bellezza, sia
esteriore che
soprattutto interiore.
E questo" riprendo, appoggiando di nuovo le mie labbra sulle sue
"è
per farti capire che ormai sono incondizionatamente e irrimediabilmente
innamorato di te"
Sorridi e appoggiandomi una mano dietro la nuca mi avvicini a te e
sussurri a
fior di labbra
"Anche io sono incondizionatamente e irrimediabilmente innamorata di te
Niall" per poi azzerare le distanze tra noi due e baciandomi delicata,
quasi impaurita.
Ti accarezzo una guancia e sorrido contro le tue labbra.
Approfondisco il bacio mordicchiandoti il labbro e costringendoti a
schiudere
le labbra sottili.
Un rumore improvviso seguito da un "Ahi!" soffocato ci fa sobbalzare
e voltare verso la fonte di quel baccano: alle mie spalle, seminascosto
dal
muro, Hazza disteso per terra mi rivolge un sorriso che invoca
pietà.
"Haz che ci fai lì per terra?"
"Su Haz spiega perché sei disteso per terra.." Sento la voce
di Liam
che appare da dietro lo stesso angolo dove si trovava il riccio
"Ehm, niente,niente! Stavo passando per caso, sottolineo per caso eh,
non
sia mai che pensiate male! Comunque dicevo, stavo passando casualmente
da
queste parti e sono inciampato, tutto qui" Dice Hazza sorridendo,
convinto
di essere riuscito a farmi bere quella balla grande come una casa.
"Gira a largo Haz, prima che ti raggiunga per prenderti a calci in
culo."
"Signor sì signor capitano!" Scatta in piedi il riccio,
facendomi il
saluto militare e fiondandosi nel camerino, seguito a ruota da Liam.
Ridacchio, Hazza non sarebbe mai cambiato, è più
curioso e pettegolo di una
vecchia zitella: immagino già tutti i suoi commenti
dall'altra parte del muro e
non posso che provar pietà per il povero Liam che se lo
dovrà subire per un bel
po'.
E cosi, scuotendo la testa sconsolato, mi rigiro per poter riprendere a
baciare
quella creatura che mi aveva rubato il cuore.