Nella vita ci insegnano che esistono sette peccati capitali; tutti noi conosciamo i principali: gola, superbia, lussuria... Ma un peccato di cui non si parla tanto è l'ira. Forse perché pensiamo che l'ira non sia abbastanza pericolosa, e che si possa controllare. Quello che voglio dire è che forse sottovalutiamo l'ira. Forse potrebbe diventare molto più pericolosa di quanto pensiamo. Dopotutto, quando provoca reazioni distruttive... diventa il più grave dei sette peccati.

Sono una fiume in piena. Ho una rabbia dentro che nella mia vita non avevo mai provato. E ne ho passate tante. Ma guardare LUI che dubita di me.. Mi fa impazzire. Non si fida di me, delle mie parole. Mette in discussione tutto quello che faccio e dico. E questo mi fa stare male. Perché è l’ultima persona che pensavo potesse ferirmi così. Perché è l’unica persona che pensavo fosse un punto saldo nella mia vita. E invece sta sgretolando tutte le mie certezze. E adesso l’unica cosa che riesco a provare nei suoi confronti è rabbia.. Rabbia allo stato puro. Vorrei poter far finta che tutto si possa sistemare, ma stavolta è davvero troppo. Non posso passarci sopra, non di nuovo.

All'essere umano servono molte cose per sentirsi vivo. Una famiglia, l'amore, il sesso. Ma serve una sola cosa per essere vivi davvero: serve un cuore che batte. Quando il nostro cuore è minacciato reagiamo in due modi, fuggiamo oppure reagiamo. Esiste un termine scientifico per questo, combatti o fuggi. È l'istinto. Non possiamo controllarlo.. oppure si?

E il mio cuore aveva smesso di battere nel momento in cui avevo scoperto che era morta. Non potevo sopravvivere a una cosa così. Le volevo bene, mi mancava.. Ma non era solo questo. In quel preciso istante ho capito che non poteva essere solo questo. Perché il cuore non ti si può spezzare così per un’amica. Può smettere di battere solo per qualcuno che ami.. E io amo Ziva, me ne rendo conto solo ora. Ora che è troppo tardi. Posso controllare il mio istinto? Fargli smettere di pensare a lei? Non ci riesco. Devo vendicarla. Almeno le devo questo. Per tutto quello che avrei voluto dirle.. per tutte le volte che l'ho ferita.

C'è una ragione se dicevo che sarei stata meglio da sola. Non è perché pensassi che sarei stata felice da sola. Era perché pensavo che se avessi amato un uomo e poi fosse finita, potevo non farcela. È più facile stare da soli: perché se impari che hai bisogno dell'amore, e poi non lo hai, e se ti piace, e ti appoggi ad esso, se fondi la tua vita su di esso e poi... tutto crolla. Potresti sopravvivere ad un dolore del genere? Perdere l'amore è come una lesione fisica, è come morire. L'unica differenza però è che la morte è un attimo... e questo? Può andare avanti per sempre.

Ho creduto di perderlo. Quando mi hanno detto che gli avevano sparato ho sentito un vuoto in pieno petto. Come se qualcuno mi avesse strappato fuori il cuore e avesse lasciato un enorme buco. Potevo provare questo per lui? Potevo starci così male? Avevo troppa paura di soffrire per ammettere che qualcosa era cambiato. Che nella mia vita LUI era una parte fondamentale. Ma se avessi lasciato spazio a queste emozioni.. Sarei riuscita a conviverci? A non farmi travolgere da tutto il resto? Perché non potevo abbassare tutte le mie difese. Avrei finito con il fare del male a me stessa e a lui. Perché mi conosco. Io non so no fatta per amare o essere amata. Io distruggo tutto quello che mi sta vicino. E non posso permettermi di distruggere anche lui. Soffrirò per questo. E questa sofferenza non mi abbandonerà mai.

Ok, ecco qui. La tua scelta è semplice, lei o me. Io sono sicura che lei è una gran donna, ma vedi io ti amo, in un modo veramente incredibile, cerco di amare i tuoi gusti musicali, ti lascio l'ultimo pezzo di torta, potrei saltare dalla montagna più alta se me lo chiedessi e ciò che mi porta ad odiarti mi spinge ad amarti per cui prendi me, scegli me, ama me.

Quanto vorrei aver avuto il coraggio di dirti quelle parole. Fissarti negli occhi e confessarti tutto ciò che provo. Invece.. Invece ti guardo andare via con lei. Mentre gli sfiori il braccio con una mano che vorrei toccasse me. Sono troppo codarda. O troppo spaventata. Ho paura che tu mi possa ferire. E ho paura di ferirti. Così ricaccio indietro tutto quello che provo. Anche se fa male. Maledettamente male. Riuscirò prima o poi a dirti che ti voglio? Che ti voglio presente nella mia vita come qualcosa di più di un collega, di un amico? Che mi manca l'aria quando non ci sei? Prima o poi dovrò farlo. O annegherò nelle mie paure.

Ziva: E non fai che guardarmi. Smettila di guardarmi.

Tony: Io non ti guardo. Non è vero che ti guardo.

Ziva: Tu, non fai che guardarmi, non fai che osservarmi e Ray ha dei progetti e a me piace Ray, è perfetto per me e io sto provando davvero ad essere felice ma non posso respirare, non posso respirare se tu mi guardi in quel modo, quindi smettila!

Tony: Tu credi che io lo faccia apposta? Credi che non preferirei guardare Ej? Io sono impegnato, ho delle responsabilità, ma lei non mi fa perdere il controllo, non mi rende impossibile tutto quello che faccio, non mi fa venire il mal di stomaco se penso che lui ti ha sfiorata con le sue mani! Io farei qualsiasi cosa per non guardarti più.

Ma non posso. Non posso non guardarti così. Perché hai preso il mio cuore e lo stai facendo a pezzi, di nuovo. E te lo lascio fare. Perché non posso vivere senza di te. Perché sei il centro di ogni mio pensiero, di ogni mia azione. E io ti amo. E se questo vuol dire guardarti così.. Mi dispiace, ma continuerò a farlo. Per il resto della mia vita.




Angolo autrice:

Nata dalla follia che mi pervade.. fatemi sapere cosa ne pensate!!!


Bacio!!


Vale