You’re everything I want to be
 

Nonsono umana.
I vampiri, come nei libri, nei film, sono esseri senza sentimenti.
Non provano amore, compassione, tristezza, rabbia.
L’unica cosa che provano è fame!
In realtà non siamo così, forse siamo più umani di quanto la gente si aspetti.
Molti darebbero tutto pur di essere come noi, mentre alcuni di noi, invidiano la loro umanità.
Matt è ancora seduto al tavolo, sorseggiando birra, mentre il resto è sulla pista a ballare. Sento il suo profumo dolce, la fame mi brucia in gola, ma il cuore molto più di essa.
E’ la mia ultima sera a Mystic Falls, il mio ultimo ballo con Donovan.
Mi avvicino, fingendo un sorriso, lo osservo fotografando nella mia mente ogni particolare del suo viso pallido. I suoi occhi azzurri mi sorridono e così ricambiano i miei. Lo guardo incantata. Sarei potuta rimanere ore così senza dirgli nulla, solamente a osservarlo.
« Mi concede questo ballo signorina? » chiede facendo un inchino e portando le sue labbra al dorso della mia mano.
Il suo bacio caldo contro la mia pelle gelida, un contrasto piacevole, tanto da scatenare i miei ormoni da vampira, ma li tengo a bada sprofondando nel suo sguardo dolce e limpido.
Faccio cenno di si con la testa. Mi trascina via.
Balliamo, balliamo, balliamo.
Mi guardo in torno e a un certo punto, sorrido senza far notare il turbamento appena incontro lo sguardo di Klaus, mio fratello.
« Torno subito. » sussurro dolcemente a Matt.
« Va bene. » risponde lasciando la presa intorno alla mia schiena.
Mi nascondo tra la folla fino a spuntare all’uscita della palestra.
Klaus mi sorride, Elijah mi guarda severo. Il mio volto rimane neutro. Né sorpreso, né felice. Erano circa dieci anni che non li vedevo. In qualunque altro momento forse sarei stata felice se mi fossero venuti a prendere, stranamente non lo ero.
« Vedo che non hai trovato la cura sorellina » dice Elijah.
Abbasso lo sguardo, sorrido senza motivo.
Non volevano che la trovassi, non è successo, hanno vinto loro.
« Carino il tuo ragazzo, ha anche un buon odore » interviene, inopportuno, Klaus.
« Scordatelo! » gli ringhio afferrandogli la gola.
Anche questo era il problema di un vampiro, gli impulsi, era davvero difficile trattenerli.
« Tranquilla, siamo una famiglia, non gli torcerei un capello » dice spostando senza problemi la mia mano dal suo collo.
Una famiglia, una parola che non sentivo da oltre un millennio.
« Non te lo permetterei. » ribatto.
« Ora basta! – esclama Elijah poggiandomi la mano su una spalla – Siamo qui per cose più importanti Rebekah » continua assumendo un tono pacato.
« Cosa volete? » chiedo spostando via la mano.
« Torna con noi Bekah, viviamo tutti a New Orleans, abbiamo anche una sorpresa per te » mormora, lanciando un’occhiata sfuggente a Klaus pronunciando le ultime parole.
Guardo entrambi, hanno un atteggiamento sospetto, mi nascondono qualcosa, ma cosa?
Che cosa potrebbe mai essere successo?
Che sorpresa potrebbe mai essere?
Per me?
« Sai di essere immortale vero? Sai che non potrai rimanere con lui per sempre, eccetto se tu … »
« NO! Scordatelo Klaus! »
« Allora torniamo domani, vedi cosa fare, non abbiamo tempo da perdere » conclude Elijah.
Senza darmi tempo di rispondere, entrambi scompaiono nel buio della notte.
Mi guardo intorno e vedo Matt avvicinarsi preoccupato.
« Tutto bene? » dice con voce flebile accarezzandomi il viso.
« Si, avevo solo bisogno di un po’ d’aria. » rispondo trattenendo le lacrime pungenti.
Guardai l’orologio. Mezzanotte e un minuto.
Tra qualche ora sarebbero ritornati.
Avrei dovuto dire addio a Matt questa volta, non potevo più rimandare.
Avrei dovuto farlo lo stesso prima o poi. I miei fratelli erano soltanto una scusa convincente per il mio testardo cuore.
Intreccio le dita alle sue grandi e soffici.
« Facciamo due passi, ti va? » gli chiedo con un nodo in gola.
Questa volta, la prima in vita mia, non sentivo quel bruciore, il richiamo del sangue. La bestia affamata era sparita, sostituita dal dolore lacerante che provavo soltanto al pensiero di fare quello che stavo per fare.
Mi fermo, siamo lontani dalla festa, dal frastuono, da tutti quegli umani su di giri.
Sospiro. Intreccio le mie braccia intorno al suo collo, mi avvicino lentamente poggiando le labbra sulle sue, perdendomi in quel bacio, l’ultimo.
« C’è qualcosa che non va? » chiede lasciando andare il mio viso.
Senza rendermene conto, avevo lasciato andare le lacrime, che pungevano sempre più nel tentativo di trattenerle.
« Ti amo, te l’ho mai detto? » sorrisi nonostante le gocce di pianto.
« Ti amo anche io » rispose semplicemente.
Matt, il mio Matt, non aveva bisogno di risposte. Anche il mio silenzio gli bastava. Non chiedeva troppe spiegazioni, gli bastava anche solo il mio silenzio. Come in questo caso, si era semplicemente limitato a rispondere dicendomi che mi amava.
Avrei preferito non fosse così.
Forse sarebbe stato più semplice.
Lui, però non era come tutti gli altri, dovevo averlo, l’ho avuto, e come previsto lo stavo perdendo per sempre.
Mi allontano, dandogli le spalle.
« Matt, sai, ho cercato una cura in questi mesi. Non l’ho trovata. »
Rimane in silenzio.
« Non te ne ho parlato. Mai. Non volevo crearti false speranze in caso non ci fossi riuscita. »
Mi volto, asciugo il viso bagnato, lo osservo notando la sua espressione dubbiosa.
« Poi ho capito che non l’ho mai voluta realmente. Sono immortale da tanto tempo, che forse non riuscirei ad essere più umana. »
Continua a rimanere in silenzio.
« Non ti credo. Rebekah, non c’è persona che conosca più di te. Ora stai mentendo. »
Mi conosceva.
Avevo solo un modo per lasciarlo.
Non volevo, ma dovevo.
Mi avvicino, senza che lui se ne accorga gli sfilo il ciondolo con la verbena, lo lancio via. Lo guardo fisso nei suoi occhi blu, sfioro il suo viso, mi concentro.
Ora o mai più!
« Tu sei tutto quello che vorrei essere: leale, onesto, gentile. So che pensi che io potrei essere un buon umano, ma non è così Matt. Non sono all’altezza di essere buona. I vampiri non sono buoni, neanche se lo vogliono. Uccidiamo, sacrifichiamo, solo per puro egoismo. »
Vedo i suoi occhi diventare lucidi, ha capito cosa sto per fare, ed era li, immobile.
« Tu invece, non sei come me, non ti permetterei mai di esserlo. Sei umano, meravigliosamente umano. »
Mi allontano di poco, rimango in silenzio, cerco di soffocare il dolore. Senza risultati.
« Non saresti l’umano peggiore » dice piegando leggermente le labbra in un sorriso.
Non posso fermarmi.
Memorizzo per l’ultima volta il suo viso.
« Non ricorderai nulla di me. Non sono mai stata la tua ragazza. Non mi hai mai invitato a passare l’estate insieme in giro per il mondo. Non mi hai mai baciata. Non abbiamo mai fatto l’amore quella notte in campeggio sotto le stelle. Non sono mai esistita – lo abbraccio forte, non troppo da fargli del male, ma abbastanza da sentire per l’ultima volta il suo calore – Ti amo. » gli sussurro per poi scomparire nell’ombra.
Non so cosa gli accadrà, cosa farà ora che non ci sarò più.
I suoi progetti cambieranno, anche la persona con cui li condividerà, tutto cambierà!
Solo una cosa rimarrà intatta, anche se non è consapevole di questo: il nostro amore.

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Spazio autrice.

Salve a tutti!
Okay, prevengo, prima ONE-SHOT.
Mi scuso per eventuali errori grammaticali.
Spero che la storia vi piaccia: il contesto, i cambiamenti, le novità.
Amo questa coppia!
Ed è stata la prima ad ispirarmi.
Spero di trovare qualche opinione.
Accetto qualunque critica.
Baci, 'Depp_' c:
Ps. Ringrazio tutti coloro che recensiranno :))