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Autore: ehystylinson    11/06/2013    7 recensioni
''Quindi tu saresti....?''
''Vuoi davvero saperlo?''
Genere: Malinconico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Entrai in quella stanza, mi accompagnava solamente il rumore dei tuoni provenienti da fuori.
Quello era il mio unico riparo, mi sentivo bene quando ero lì, da sola.
Mi misi davanti alla finestra.
Non c'era tanta luce, si scorgevano appena alcune macchine sulla strada.
Il vento però era ancora molto forte, un pò come quello che aveva accompagnato la mia vita fino a quel momento.
Io, una ragazza di appena diciassette anni, come avrei potuto cavarmela?
Improvvisamente udii delle persone parlare su quel vicolo, portavano delle grandi valigie nelle mani, come tutti gli altri, naturalmente.
Ero rimasta in pratica da sola.
Ma era una mia scelta.
O forse una scelta del destino.



Erano le sette di mattina.
Sarei dovuta andare a scuola, come tutti i lunedì d'altronde.
Mi preparai lentamente.
Ero troppo stanca e faceva troppo freddo per avere fretta.
Odiavo quella casa, era quasi spettrale.
C'erano fogli ovunque, era tutto in disordine.
Era piena di mobili antichi e scuri.
Non volevo andarmene.
Non volevo lasciare tutti i miei ricordi incustoditi, solo per una stupida leggenda.
Presi una borsa e salutai Dream, il mio cane.
Gli avevo assegnato io quel nome, avevo ancora dieci anni.
C'erano i miei genitori accanto a me.
E' il ricordo più bello che avessi.



Mentre m’incamminavo verso quel carcere, comunemente chiamato con il nome di 'scuola', vidi di nuovo gente che si preparava per partire.
Non potevo credere che la gente potesse credere a certe storie.
Negli ultimi tre mesi erano scomparse circa sette persone.
La gente stava iniziando ad avere paura.
Ogni tanto sentivo anch’io delle voci alle mie spalle mentre camminavo, o dei rumori sinistri appena fuori di casa.
Ma non potevo lasciare tutto.
E poi se me ne fossi andata, sarei finita in un collegio, quindi no.
'Attenta a dove vai!' sentii gridarmi affianco.
Ero così persa nei pensieri che stavo per far cadere un ragazzo con lo skateboard, ma poco m’interessava.
'Wonderfolk High School' lessi ad alta voce.
Mi diressi verso l'entrata.
Ero stranamente felice quel giorno, molto probabilmente perché sarebbe ritornato Lou dopo le vacanze.
Non riuscivo più a stare lontana da lui.
Mi ricordai che quel giorno sarebbe tornata anche zia Juliette a farmi visita.
O forse si chiamava Jeanette.
O Johnette.
Vabbè, chi se ne fotte.
E quella per 'visita' intendeva 'qualche mese, finché non mi scoccio a rompere le palle'.
Quindi non avrei neanche potuto invitare Lou a casa.
Quello schifo di accordo e quella stupidaggine di leggenda erano le cose che mi facevano più male.
'Signorina Jewels, vuole entrare in classe, sì o no?' la voce squillante della professoressa mi distrasse dai miei pensieri.
Senza risponderle, entrai in classe, sotto lo sguardo di tutti.
Ero piuttosto solitaria, preferivo stare con poche persone ma buone, o, ancora meglio, da sola.
'Ehi Karen...sussurrò Louis, sorridendomi.
Mi sedetti affianco a lui.
Finalmente, dopo tanto tempo, il mio migliore amico.
Era perfetto.
Verso le medie uscivamo continuamente, facevamo viaggi, andavamo a feste.
L'unico problema era che, mentre io avevo solo mia madre, grande e famosa giornalista, lui aveva suo padre che... era un ladro e, di conseguenza, un assassino.
Non mi va di continuarvi a raccontare tutto.
Avete capito, no?
'Come sono andate le vacanze?' chiesi a Louis, intento a scarabocchiare bistratto strani schizzi sul banco.
'Bene dai, è solo che mia madre sta cercando di convincermi a trasferirmi..' mi disse, malinconico.
'Ancora con quella stupida storia? Ma cazzo, vuoi capire che i mostri e le 'creature spaventose' non esistono?! Figuriamoci in questa città! Smettila con queste minchiate!' gridai, forse un po’ troppo forte.
Togliamo il forse.
'Signorina Jewels, se ha tanta voglia di esprimere le sue opinioni, forse le piacerà passare un po’ di tempo fuori' disse contenta la professoressa.
'Merda' esclamai ancora.
'Ancora? Dal preside, subito!'
Uscii dalla classe, non poteva andare peggio.



'Anche tu in punizione?' quella voce l'avrei potuta distinguere tra mille.
'Sisi, proprio di lunedì, sono così felice.' esclamai ironica al ragazzo.
Avrei voluto aggiungere 'come la prima volta che ci siamo conosciuti, ti ricordi?' ma non lo feci.
Odiavo che non potesse ricordarsi di nulla.
Vi spiego questa breve storia?
Okay, dai.
Cercherò di essere più riassuntiva possibile.
Il suo nome era Zayn, o come l'ho sempre chiamato io, Zay.
Era sempre stato il mio migliore amico, almeno finché non perse la memoria in vacanza insieme ai suoi amici.
Ci rimasi malissimo quando lo scoprii.
Lui non ricordava nulla, loro avevano detto che aveva sbattuto la testa molto forte sulla scogliera, mentre erano a mare.
Non mi erano mai stati simpatici, quindi feci finta di credere alle loro parole e lasciai questa storia inconclusa.
Da quel momento io continuavo a parlargli, potevo anche sembrare strana, ma mi fidavo di lui e gli raccontavo davvero tutto, come se non fosse successo niente.
Era troppo innocente.
Almeno quello non era cambiato.
Non volevo perdere un altro amico.
Ogni tanto lo abbracciavo lui non faceva nulla.
Era impassibile.
Mi sembrava anche più strano.
Ma non solo da quell'aspetto.
Era più distaccato con tutti, non rispondeva mai al cellulare.
Lo intravedevo ogni tanto nei corridoi.
Dopodiché spariva.
Il pomeriggio non usciva, neanche la sera.
Non è che stessi continuamente a spiarlo, ma quella era una cosa alquanto strana.
'Che fai oggi?' gli dissi sorridendo amaramente.
'Nulla, credo che uscirò con Harry, magari andremo a ballare..' disse indeciso.
'Tu odi ballare, Zay. Dai, dimmi tutto'.
Odiavo Harry.
Era nel gruppo insieme a lui, mentre era in vacanza.
E se fosse stato lui a spingerlo contro la scogliera?
Okay, magari mi stavo facendo troppi film mentali.
'E' come ho detto io, stop.' esclamò con voce possente.
Quasi mi pentii di essermi comportata così.
Di essere troppo impertinente con, dopotutto, uno sconosciuto.
Guardò l'orologio e andò via.
Faceva sempre così.
Dopo pochi secondi uscii anch’io, ma lui era scomparso.



'Ed è così che tuo cugino George scoprì come mangiare la minestra utilizzando delle forbici' esclamò, ridendo come una matta.
'Ah ah ah. Che ridere', pensai ironicamente.
Stavo letteralmente morendo di sonno.
'Va bene zia, ora credo che sia arrivata l'ora di andare a riposare..' le dissi gentilmente, accompagnandola verso la camera da letto dei miei.
Si sdraiò lentamente a letto, mentre io girovagavo in cerca di qualcosa.
Era da tanto tempo che non entravo in quella stanza.
Mi faceva quasi male.
Mentre vedevo mia zia che chiudeva gli occhi, iniziai a curiosare nei cassetti.
C'erano candele, gioielli e cianfrusaglie varie.
A un certo punto vidi anche una lettera.
La presi in mano, era già stata aperta.
Sopra di essa c'era la scritta in rosso 'with love'.
Volevo leggere il suo contenuto, dovevo.
Ma era già tardi, quindi decisi di farlo il giorno successivo.
La riposi sotto alcuni oggetti nel cassetto e lo chiusi per bene.
Uscii dalla camera spegnendo la luce e chiudendo la porta.




Hola! ouo.
Questa è la mia prima storia uhuhuh.
Cooomunque.
Non è niente di che perché, essendo solo il prologo, non si riescono a capiree alcuni avvenimenti che si trovano alla base della fanfiction(?)
Cooomunque.
Nei prossimi capitoli si capirà di certo qualcosa in più ieeeee.
Cooom..okay, la smetto.
Sto incominciando a parlare troppo.
Quindi, adios..se vi piace recensite, mettete nelle seguite, ricordate..a me fa piacere solo sapere che la leggiate. c:
Ciao aha :) x *feel like zayn*

  
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