Salve di nuovo a tutti!!! Questa è la mia prima Gohan/Videl, ma io da brava fan di Vegeta e Bulma ci ho messo dentro anche qualcosa su di loro! ^_^ Non mi sembra un capolavoro, ma comunque spero che sia almeno accettabile!!! :) Accetto consigli di ogni tipo, anche perchè fra un po' inizierò a postare anche le mie FF... prima quelle che ho già complete, poi quelle che sto scrivendo... ringrazio chiunque commenterà!!!!! BUONA LETTURA E BUONE FESTE!!!!
Half-blood
Love
Nero e azzurro. Notte e
giorno. La combinazione perfetta... lei.
Il vento leggero dei monti
Paoz le scompigliava i corti capelli scuri, mentre i suoi occhi celesti
brillavano come mai avevano fatto prima. Sembravano aver già intuito che in quel
tardo pomeriggio sarebbe successo qualcosa di speciale.
Gohan se ne stava immobile,
steso ai piedi di un albero, a pochi metri da casa, cercando di trovare la forza
per agire. Lei ora era lì, seduta accanto a lui, che lo osservava con
un’espressione dolce e incuriosita, aspettando che iniziasse a
parlare.
-Allora, che cosa mi dovevi
dire?- chiese Videl a bassa voce, per rompere il ghiaccio.
-Ah, beh, ecco... io...-
farfugliò il ragazzo, bloccandosi poco dopo.
Incredibile. Aveva
vent’anni ormai, ma quel giorno si vergognava ancora come se ne avesse sedici.
Eppure sapeva di essere abbastanza maturo per compiere questo passo. Lui la
amava, da tanto ormai, e sapeva che non ne avrebbe mai avuto abbastanza della
sua presenza. Per questo motivo si sentiva pronto. Ora doveva solo mostrarle
quell’anello, che tra l’altro gli era costato una fortuna, e farle sapere che
voleva averla accanto per sempre. Lei, solo lei, per il resto della sua
vita.
Qualcosa però stava
bloccando la sua voglia di agire: la paura del rifiuto. Gohan sapeva che anche
Videl lo amava, ma temeva che non fosse ancora preparata a compiere la scelta
più importante della sua vita. E se per questo motivo avesse deciso di
lasciarlo? Come avrebbe fatto senza di lei, che era ormai parte di lui? Come
avrebbe potuto dimenticarla?
-Parla, Gohan, ti
ascolto...- sussurrò la ragazza.
Il giovane la fissò di
nuovo negli occhi, e finalmente il coraggio arrivò. Certo, i sentimenti erano
più difficili da sconfiggere di qualunque Majin Bu, ma per lei avrebbe trovato
la forza di fare questo ed altro.
-GOOOOOOOOOHAAAAAAAAAN!!!!!!!-
La voce squillante di un
bambino uscì dalla piccola abitazione di montagna.
-Oh, no! Che cosa vuole
adesso?!?- esclamò il mezzo saiyan lamentandosi -Aspetta qui, Videl, torno
subito-
-D’accordo!- lo congedò lei
sorridendogli.
Il giovane si diresse a
malincuore verso casa, dove l’undicenne Goten lo stava attendendo
impaziente.
-Mi si è rotto il
videogioco che mi ha regalato Trunks!- disse il bambino non appena vide il
fratello -Non riesco più a farlo funzionare!-
-Che cosa?!?- esclamò il
ragazzo scettico -Mi hai chiamato solo per dirmi
questo?!?-
Goten fece una faccia
stupita.
-Sì, perché? Che cosa stavi
facendo?- chiese.
-Non sono affari tuoi!!!-
rispose il primogenito diventando tutto rosso -Ed ora per favore lasciami
stare... Sono molto impegnato, capito? Ci guarderò dopo ai tuoi
giochi...-
E così, mentre il bambino
continuava a scrutarlo con occhi interrogativi, Gohan tornò velocemente dalla
sua ragazza, che lo aspettava impaziente sotto l’ombra
dell’albero.
“Accidenti a Goten!” pensò
il ragazzo sedendosi “Io devo fare una proposta di matrimonio, e quello pensa ai
giochi!”
-Allora, che cosa mi dovevi
dire?- chiese Videl -Sono curiosa! Non tenermi sulle
spine!-
Gohan cercò di concentrarsi
di nuovo su quello che doveva fare, anche perché con ogni probabilità avrebbe
ricordato questa giornata per il resto della sua vita.
-Beh, si tratta di una cosa
molto importante...- disse, mettendosi una mano in tasca per estrarre l’anello
-Videl, io... devo mostrarti una cosa... poi, ecco...-
-GOOOOOOOHAAAAAAAN!!!!!!-
-MA PORCA MISERIA!!!-
esclamò l’interpellato -Ehm, scusami, Videl... mi è
scappata...-
La ragazza scoppiò a
ridere.
-Non preoccuparti! L’avrei
detto anch’io!- disse.
Il moro si unì alle risate
per alcuni istanti, prima di essere interrotto dalle chiacchiere di due
ragazzini.
-Ti ho detto che non ci
voglio parlare, Goten!- disse uno di loro.
-Dai, Trunks, non fare
così! Mio fratello ti aiuterà, ne sono certo!-
-In che cosa dovrei
aiutarlo?- li interruppe Gohan venendo loro incontro.
Vedendo il figlio maggiore
di Goku, il giovane dai capelli lilla si sedette imbronciato sull’erba,
abbassando lentamente lo sguardo.
-Che succede?- domandò
Videl preoccupata, raggiungendo il gruppo.
“Ci mancava solo questa!”
pensò il suo ragazzo “Prima mio fratello, ora Trunks! Ma perché tutti
adesso?!?”
-Niente- fu la risposta del
ragazzino con gli occhi azzurri -Sono solo scappato di
casa-
-Che cosa?!?- esclamarono
Gohan e Videl all’unisono.
Il dodicenne alzò
leggermente il volto, mentre il suo migliore amico prendeva posto di fianco a
lui.
-Non preoccupatevi,-
continuò Trunks -tanto non importa a nessuno. Forse ai miei
nonni...-
“Oh, no! Allora è più grave
del previsto!” fu il pensiero del saiyan ventenne.
-Ma che cosa stai dicendo?-
gli chiese preoccupato -Sai meglio di me che i tuoi genitori ci tengono
moltissimo a te! Dimmi la verità: li hai forse visti
litigare?-
Trunks inarcò un
sopracciglio.
-Beh, veramente mi stupirei
di più se vedessi il contrario... ma comunque non è questo il punto! Anzi! Avrei
voluto che litigassero sul serio, maledizione! Forse così almeno mi vorrebbero
ancora bene, e non avrebbero mai deciso di fare quella
cosa...-
Gohan cercò di intuire il
significato di quelle parole, che non gli erano chiare per nulla. Di quale cosa
stava parlando? Per quale motivo dubitava dell’amore dei suoi genitori? Di
sicuro lui, se fosse stato padre, non avrebbe mai permesso a suo figlio di
pensare quelle cose.
Un lampo gli attraversò
improvvisamente la mente, mentre il suo sguardo si spostava istintivamente su
Videl.
Matrimonio...
figlio...
-Quale cosa?!?- chiese la
ragazza al bambino -Coraggio, a noi lo puoi dire!- lo incitò
sorridendogli.
Trunks incrociò le braccia,
assumendo una posa simile a quella del padre. Fece un piccolo sbuffo, poi, dopo
aver preso fiato, finalmente parlò.
-I miei genitori non mi
vogliono più... hanno deciso di sostituirmi...-
-Eh?!?- esclamarono i tre
giovani intorno a lui, senza credere alle proprie
orecchie.
-Ma sei impazzito,
Trunks?!?- gli chiese subito Goten -Sostituirti?!? Stai dicendo che vorrebbero
mandarti in orfanotrofio ed adottare un altro bambino?!?-
-Ma non è possibile!!!-
intervenne Gohan -Tuo padre non vorrebbe mai un figlio che non sia
tu!-
Il bambino dai capelli
lilla abbassò nuovamente la testa.
-Anch’io lo pensavo, fino
ad oggi...- mormorò.
Videl osservava Trunks
sconvolta, senza avere il coraggio di chiedere ulteriori spiegazioni. Gohan
voltò lo sguardo verso di lei, e nel vederla così triste si sentì avvolgere da
un’ondata di dispiacere. Si girò di nuovo verso il figlio di Vegeta, che fissava
l’erba con un volto inespressivo, e gli rivolse di nuovo la parola. Era
impossibile che i suoi genitori volessero rimpiazzarlo, ne era sicuro. E se
fosse stato vero, di sicuro non avrebbe mai preso esempio da
loro.
-Trunks, ascoltami!- disse
-Non so che cosa sia successo, ma di una cosa sono certo: tua madre e tuo padre
in questi anni ti hanno sempre voluto bene! Tu sei il loro bambino, un saiyan
mezzosangue! Anche tua madre è sempre stata orgogliosa di questo, e nessuno dei
due vorrebbe sostituirti con un figlio terrestre
qualunque!-
Il dodicenne alzò lo
sguardo, mantenendo la sua espressione impassibile.
-Infatti non ho detto
questo- disse -Loro non vogliono rimpiazzarmi adottando un altro bambino: io
verrò messo da parte fra poco più di sette mesi, quando mia madre
partorirà...-
-CHEEEEE
COOOOOOOSAAAAAAA?!?!?-
Fu un’unica esclamazione,
appartenente al trio di ragazzi, che fece eco per i monti
Paoz.
-S-stai d-dicendo che t-tua
m-madre è...- farfugliò Gohan, senza riuscire a completare la
frase.
-Trunks, ma è
bellissimo!!!- esclamò Goten -Avrai un fratello, proprio come
me!-
-Non è vero!!!- rispose
l’amico seccato -Io avrò solo un rompiscatole, non un fratello! Ma non capisci?
Quando nascerà sarà solo un inutile moccioso! E se fossero due? Non oso nemmeno
immaginarlo! E poi se fosse una femmina? Io ho fatto notare subito a mio padre
che poteva esserci questa possibilità! E lui sapete che cosa mi ha risposto?!?
Non ci posso credere!!!-
-Che cosa ti ha risposto?-
gli chiese il secondogenito di Goku pieno di curiosità.
-Mi ha detto “E allora? Ti
ricordo che la stessa cosa sarebbe potuta succedere anche con
te!”-
Ci fu una piccola pausa,
nella quale i presenti cercarono di digerire completamente la notizia di quella
gravidanza, a quanto pareva cercata e voluta.
-Beh, è vero!- intervenne
Videl -I genitori non possono scegliere il sesso di un
bambino!-
Trunks assunse di nuovo
un’espressione imbronciata.
-Beh, allora non capisco
come mio padre abbia potuto fare una cosa del genere! Ci sono rimasto
malissimo... da lui non mi sarei mai aspettato nulla di simile! Insomma... non
ce lo vedevo proprio a fare quelle cose...-
-Quali cose?- chiese Goten
ingenuo.
-Eh?!?- esclamò Trunks -Non
mi dirai che non sai ancora come nascono i...-
Non riuscì a terminare la
frase, poiché una mano muscolosa gli tappò la bocca.
-Zitto, Trunks! Ti ricordo
che mio fratello è più piccolo di te!- gli disse Gohan a bassa
voce.
Videl, che era diventata
improvvisamente rossa sentendo quei discorsi, scoppiò a
ridere.
-Dai, ora stai tranquillo!-
disse al dodicenne tornando seria -I tuoi genitori non ti vogliono rimpiazzare!
Anzi, secondo me sei proprio fortunato! Mia madre è morta quando io ero piccola
ed io non ho mai avuto fratelli e sorelle... sai, un po’ ti invidio...-
concluse, mostrandogli un sorriso sincero.
Gohan rimase un attimo a
fissarla, anche se lo sguardo di lei in quel momento era rivolto a
Trunks.
In effetti Videl era
cresciuta praticamente solo con il padre, e non aveva avuto l’affetto materno di
cui tutti i bambini necessitano. Ma ora non aveva nessun motivo per reclamarlo,
poiché d’ora in poi ci sarebbe stato lui al suo fianco. Si voltò un attimo verso
Trunks, che sembrava leggermente sollevato. Se la notizia dell’arrivo di un
fratello poteva sconvolgere così, lui di figli ne avrebbe avuto solo
uno...
I due bambini si
allontanarono lentamente, mentre il sole iniziava a tramontare dietro i verdi
monti Paoz, donando uno spettacolo meraviglioso ed incredibilmente
romantico.
“Alla fine forse è stato
meglio aspettare...” pensò Gohan, mettendosi una mano in
tasca.
-Allora, ce la fai a
tirarlo fuori?- disse la ragazza sorridendo, notando che ormai Goten e Trunks se
ne erano andati.
Il giovane arrossì
visibilmente, capendo che Videl doveva aver compreso
tutto.
-Ti conosco bene ormai,
sai? Riesco quasi a leggere nella tua mente quello che pensi!- esclamò lei con
un tono allegro.
E così, mentre il sole
salutava dietro ai monti, l’anello venne finalmente alla luce, e fu infilato al
dito di lei con un gesto lento e pieno di emozioni... e da quel momento i due
Great Saiyaman poterono finalmente dichiarare al mondo intero che il senso di
giustizia non era la sola cosa che li univa, ma che un sentimento ancora più
bello li avrebbe legati per sempre...
-Videl, mi vuoi
sposare?-
La domanda gli uscì
spontanea, senza alcun velo di preoccupazione, poiché non c’era nulla da temere
nel voler ufficializzare una relazione che fin da subito gli era sembrata
destinata a durare in eterno.
-Mmm... solo se riuscirai a
prendermi!- esclamò lei, facendo un balzo verso l’alto e sparendo nel
cielo.
Dopo pochi istanti, mentre
la giovane sovrastava le nuvole, Gohan le comparve davanti, bloccandole
delicatamente le braccia.
-Stai cercando di fregarmi
con la tecnica che ti ho insegnato io...- le disse sorridendo, avvicinando il
volto al suo.
-Lo so, ed è proprio per
questo che l’ho fatto! Volevo risponderti stando sospesa in aria, perché senza
di te non potrei essere qui...-
Le loro labbra si toccarono
leggermente, staccandosi lentamente dopo pochi istanti.
-La sai una cosa?- sussurrò
la mora -Vorrei proprio sapere che cosa si prova a diventare madre di un saiyan
mezzosangue...-
The End
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