Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: Distance_    11/06/2013    1 recensioni
“No, non ci penso molto..Giusto qualche ora. Ho paura Jade.”
“Paura?Di cosa?”
“Paura di sentire lo stomaco sottosopra, paura di parlare, paura di sudare, paura di sentire il mio cuore battere a duemila!”
“Non ti seguo..” Dice lei confusa. “Di preciso, di cosa hai paura?”
“Ho paura di innamorarmi Jade, ho paura dell’amore”.
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Caitlin , Justin Bieber, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo, Violenza
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‘Ti amo. Ti amerò per sempre, lo giuro qui, davanti a te  principessa’.
 
Un battito più forte interrompe il mio sonno stregato da quel sogno che sembra non voler uscire più dai miei pensieri.  Mi guardo intorno prendendo grossi respiri e portando una mano nei capelli; li scuoto portando il ciuffo castano all’indietro, osservando meglio la mia stanza che ad un tratto diventa interessante.  Giro la testa prima a destra, poi a sinistra. Tutto ciò è molto strano. Faccio questo sogno ogni mese, mi sta distruggendo dentro. Scosto quell’ammasso di cotone bianco, le lenzuola,  da sopra le mie gambe per fargli prendere aria. Poggio i piedi nudi a terra, che quando toccano il pavimento mi provocano un brivido di freddo. Faccio uno scatto poggiando solo le punte dei piedi a terra per arrivare in bagno; sfilo i miei pantaloncini mandandoli all’indietro con il piede, dopodiché sfilo anche la mia maglia e le mutande. Apro la doccia e dopo aver messo la musica entro nella cabina. L’acqua bollente segna la mia pelle con mille goccioline che scendono lentamente verso il basso. Le goccioline fanno quell’atmosfera da videoclip, fanno la parte della pioggia e la musica..beh, fa lei stessa. Iniziano a scendere anche delle lacrime che si confondono tra le goccioline di acqua bollente. Sono stanca di tutto questo, stanca di ricordare quelle giornate passate con lui, stanca di piangermi addosso per quelle stupide parole, stanca di sentire la sua mancanza, stanca di…Amarlo ancora. Perché si, sono passati tre anni, ma io lo amo ancora. Amo poter ricordare il suo profumo ipnotizzante e amo ricordare il suo splendido, fottutissimo perfetto sorriso.
 
“Cait?!”
 
Mio fratello. Vivo con lui da qualche mese, da quando non ho voluto sapere più niente dei miei genitori dopo averli sentiti nei loro discorsi in cui dicevano che sono una nullafacente. Ma a loro ho detto che sentivo la mancanza di Christian, mio fratello, e che sarei andata ad abitare con lui. E’ il mio fratellone, mi protegge da tutto e da tutti, abbiamo un anno di differenza. Era il migliore amico di quell’essere traditore e bugiardo del mio ex ragazzo, quello che sogno ancora, quello che amo ancora. Ma dopo aver saputo che mi tradiva con ben due ragazze, Christian ha chiuso con lui e io…Beh, anch’io.
“Caitlin, sei in bagno?” “Si, sono qui.”
Chiudo l’acqua e dopo essermi passata una mano sul viso esco involgendomi in un asciugamano celestino. Aspetto qualche minuto per far si che l’asciugamano assorba l’acqua e poi esco. Davanti ai miei occhi c’è un ragazzo alto, con dei capelli marroncini e due occhi dello stesso colore dei capelli, che indossa una maglietta rossa e dei jeans neri a cavallo basso. E’ Christian in tutta la sua bellezza. Mi guarda sorridente e dopo avermi accarezzato il braccio mi bacia la fronte. Si perde per qualche secondo nello specchio, ammirando il suo ciuffo all’insù per aggiustarlo meglio, dopodiché si volta di nuovo verso il mio volto divertito alla vista della serietà con cui si aggiusta i capelli.
“Hai un bel sorriso” dice sincero.
“Grazie, anche tu”. Rispondo calma. “Dove stai andando?”
“Mmmhh..Qua e la.” Dice lui confuso e abbastanza incerto. Di sicuro non la passerà liscia.
“Con chi?” Dico io incuriosita.
Dopo aver guardato a destra e a sinistra in cerca di aiuto, gli viene il colpo di genio e così afferma: “Da solo, ho voglia di passeggiare.”
“Alle otto del mattino?” Dico divertita per poi fare una piccola risatina.
“Problemi?”.
 
Devo averlo infastidito abbastanza con le mie sciocche domande, ma dopotutto sono sua sorella. E’ da un mesetto che fa il vago, o c’è una ragazza di mezzo oppure vuole fare lo sbruffone. Dopo aver alzato le spalle, Christian si dirige a passo veloce verso la porta e dopo averla aperta la chiude facendomi sobbalzare. Torno in camera mia e aprendo i cassetti prendo un paio di mutande e un reggiseno bianco. Me li infilo, dopodiché apro l’armadio in cerca di qualcosa da indossare; prendo un paio di pantaloncini di jeans a vita alta, camicetta smanicata bianca, vans azzurre e cappello dello stesso colore. Mi dirigo assonnata in bagno per pettinare i miei lunghi capelli color grano, lisci naturali e per lasciare un filo di trucco sui miei occhi azzurro chiaro. Tornando in camera mia per prendere lo skate per andare a fare colazione, urto contro il mio diario segreto di qualche anno fa. Raccogliendolo scocciata noto una foto, una bellissima foto; c’è lui e ci sono io, siamo felici, o perlomeno lo eravamo. Prima che venga giù un oceano dai miei occhi chiudo violentemente il diario gettandolo sul mio letto e mordendomi il labbro per trattenermi le lacrime prendo il mio skate ed esco dirigendomi da Starbucks. Entro in caffetteria e subito vado a sedermi al bancone aspettando che la mia migliore amica e cameriera,  Jade, mi noti.
“Cosa posso portarle?” Dice lei tenendo gli occhi rivolti sul suo libretto delle ordinazioni.
“Un vestito per la festa di questa sera, grazie.” L’ironia è la mia amica del cuore.
“Cait, non ti avevo vista” sorride.
“Ho notato Jade.” Ribatto sorridente.
“Sei sempre così allegra Cait, anche di mattina, anche alle otto, anche se-“
“Anche se ho sognato di nuovo…-“ Abbasso la testa per un istante notando le mie dita che ad un tratto sembrano molto interessanti. Prima che dica quel nome fatale, Jade mi precede spalancando gli occhi e la bocca. Annuisco con la testa e la ragazza dai lunghi capelli marroni legati in una coda poggia una mano sulla mia spalla destra e sorridente dice “E’ un segno Cait, siete destinati a rincontrarvi”.
“Non ora, non tra un mese…Spero mai più, mi ha uccisa dentro quel ragazzo.” Ricordo tutte le risate, le serate passate insieme. Quel ragazzo, quel ragazzo è stato tutta la mia vita, ma io non ero abbastanza per lui. Occupavo così poco spazio nel suo cuore che per riempirlo gli è servita un’altra ragazza da sbaciucchiarsi. Ed è stato in quel momento che ho capito che io sono Caitlin, Caitlin Beadles e nessuno può prendersi gioco di me tantomeno in amore. Sono tre anni che non provo emozioni, emozioni vere dentro di me. Non provo amore da tre anni; non sento le farfalle nello stomaco, il cuore battere all’impazzata, la voce farsi sempre più piccola…Niente di tutto questo.
“Yuhuu, Terra chiama Cait!” Batto ripetutamente le ciglia svegliandomi dai miei pensieri e torno con lo sguardo –prima perso nel vuoto- su Jade. Il mio sguardo interrogativo le fa capire che non ho ascoltato nulla di ciò che ha detto.
“Ho detto: non pensare a lui, se lo sogni sempre è perché ci pensi sempre! Devi cominciare una nuova vita Cait, devi innamorarti di nuovo. Stasera alla festa ci saranno i ragazzi più belli del quartiere, è la tua occasione”. Dice lei invogliandomi.
“No, non ci penso molto..Giusto qualche ora. Ho paura Jade.”
“Paura?Di cosa?”
“Paura di sentire lo stomaco sottosopra, paura di parlare, paura di sudare, paura di sentire il mio cuore battere a duemila!”
“Non ti seguo..” Dice lei confusa. “Di preciso, di cosa hai paura?”
“Ho paura di innamorarmi Jade, ho paura dell’amore”.
  
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