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Autore: Blossom_    11/06/2013    5 recensioni
- Pronto? Chi è?-
-Le domande le faccio io marmocchia.-
Avevo già intuito chi potesse essere.
-Sono Nicole, se te lo stai chiedendo si, proprio quella a cui hai rovinato la camicia.-
Avevo ragione.
-Si, ha trovato qualcosa per far sì che io possa ripagarla? Perché io non ho un soldo, sono appena arrivata dall’Italia con il presupposto di venire a vivere qui, solo che non ho ancora un lavoro e una casa.-
Non sentì più la sua voce per qualche secondo, quando la sentì dire con tono deciso:
-Come te la caveresti se ti chiedessi di farmi da assistente?
E se non lo avessi capito gratuitamente, dato il danno che hai fatto e che non puoi rimediare con il denaro. -

-Da…Da assistente?-
Pensai che avrei dovuto mentire dicendo che avevo avuto almeno un po’ di esperienza.
-Beh non me la cavo male, l’ho già fatto per uno stage a scuola; mi spieghi meglio. –
Super bugia.
-Allora ,Naomi, giusto? Io sono la Manager di una famosa band, e sto cercando un’assistente perché la mia è un’incapace. Se tu lavorassi per me io ti darei vitto e alloggio, l’unica pecca è che non si sta mai fermi..
Genere: Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti, Zayn Malik
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Do you believe in magic in a young girl's heart
How the music can free her, whenever it starts

And it's magic, if the music is groovy
It makes you feel happy like an old-time movie
I'll tell you about the magic, and it'll free your soul

But it's like trying to tell a stranger 'bout rock and roll

(Do You Believe In Magic - The Lovin' Spoonful)



 


Era una mattina particolarmente cupa con qualche assaggio di tristezza in quel cielo grigiastro che mi ricordava tanto quel colore che tanto odiavo. Il grigio, indeciso, confuso; mi da l’idea di qualcosa di indefinito e difficile da comprendere.
Il fatto che lo odiassi così tanto si poteva collegare, a sua volta, al fatto che esso aveva le mie stesse caratteristiche. Mi capitava spesso di pensare: “Ma perché, dannazione, non posso essere una persona di quelle con degli ideali fissi in testa, come se li avessero incollati all’età di cinque anni senza mai più staccarseli?”
Ero certa che non sarei mai riuscita a diventare una persona decisa, mi ero ormai rassegnata al fatto di essere la solita sbadata, complicata, indecisa Naomi.
Nemmeno del mio futuro ero sicura, tanto che non avevo ancora deciso cosa avrei fatto; la cosa preoccupante era che avevo finito le superiori e mentre tutti i miei amici facevano test per l’università, io passavo le giornate a girarmi i pollici contemplando quel grande punto interrogativo che avevo in testa che proprio non se ne voleva andare.
Credevo fermamente che sarei stata su quella poltrona a capire cosa farne del mio futuro fino alla fine dei miei giorni, quando finalmente mi venne un’idea; e che idea!


Il mio sogno nel cassetto fin da piccola era quello di poter andare a vivere a Londra, lontano da casa, da tutto ciò che per me era routine, ma ovviamente non avevo mai avuto ne tempo, ne coraggio, ne soldi.
Chiedere a mia madre di poter partire a spese sue sarebbe stato un insulto all’intelligenza di chiunque, perché ero perfettamente a conoscenza del fatto che in quanto a denaro, nella mia diversamente vasta famiglia, ovvero composta da me e mia madre, non girava proprio a nostro favore ( nonostante gli innumerevoli sforzi compiuti da mia madre, sia ora che quando ero ancora piccina).
Lei oggi come oggi lavora in una tavola calda, perché quando mio padre se ne andò con quella russa dai lunghi capelli biondi ossigenati, mia madre dovette rimboccarsi le maniche e tentare di mantenere entrambe, facendo straordinari su straordinari, alternando le ore tra me e il suo lavoro.
Volevo andarmene per un po’ anche solo per il fatto di dare un po’ di spazio a mia mamma, volevo che incontrasse un uomo capace di onorare la sua magnifica personalità e che la trattasse come se fosse l’unica al mondo; cosa che quell’uomo che purtroppo porta il nome di mio padre, non fece mai.


Ero fiera di me stessa perché avrei usato i soldi che avevo risparmiato per questo viaggio da anni, con qualche lavoretto qua e la, ero diventata più o meno brava a fare qualunque cosa.
Ormai avevo deciso e nonostante la cosa sorprendesse anche me, mi trovavo in camera mia, a preparare le valige; anche qui un trauma, avevo detto di essere indecisa? Beh lo sono anche adesso, cercando di capire quali vestiti portare e quali no. Sono in panico e mancano soltanto quattro ore al volo.
Ancora non ci posso credere. Io, Naomi , partirò. Me ne andrò da questo posto, via da questi volti mascherati che probabilmente nemmeno sanno di portare una stupida maschera in faccia.

“Hai preso tutto amore?”

Sentì mia madre chiedermi con un tono un po’ troppo amorevole per i suoi standard.

“Si mamma, almeno credo.. spero! ”

Le dissi con fare decisamente ansiolitico.

“Sai una cosa Nani, mi mancherai.. E anche tanto, le giornate senza te che mi fai arrabbiare non ci saranno, come non ci sarà la tua ilarità in giro per la casa; ti prego cerca di comportarti bene, se vedi che delle persone strane cercando di relazionarsi con te non guardarle.. se proprio vedi che insistono chiamami e io prenderò il primo volo per correre a proteggerti.”

Divertita dall’insolita offerta di mia madre mi resi conto che non mi era mai capitato di sentirle dire qualcosa di così dolce nei miei confronti, sentì le lacrime spingere forte, eppure dovetti ricacciarle dentro perché non volevo che mia madre mi vedesse triste, sapevo che di conseguenza lo sarebbe stata anche lei.

“Si mammina, ti prometto che starò attenta. D’altro canto non ho più 5 anni, ne ho 19 e anche se non lo sono dovrei essere responsabile, ti prometto che tutto questo mi aiuterà a diventarlo.”

Dopo di che ci riunimmo in un abbraccio che non avevo mai ricevuto da nessuno, così significativo; trasmetteva tantissime emozioni in una sola, non mi sarei mai più staccata da quelle braccia che mi avevano sempre protetta da tutto, quelle braccia che mi amavano tanto, eppure era arrivata l’ora di andare.
La salutai con un grosso bacio quando su entrambe le nostre guance vidi scendere qualche piccola lacrima, ricca di tristezza.
Chiusi la portiera dell’auto e mi feci spazio in quella mischia di gente.
Mentre aspettavo mi immaginavo la vita delle persone che vedevo passare, c’erano quelli che andavano di fretta, che trasmettevano ansia a 1000 metri di distanza, chi invece sembrava tranquillo e dava l’impressione di sapere ciò che stava facendo, chi invece sembrava disperso e non sapeva cosa fare.
Io sapevo cosa dovevo fare, dovevo prendere un volo per Londra, ma non sapevo cosa avrei fatto nel momento in cui sarei arrivata la.


Naomi: Per lei ho pensato ad una delle mie attrici preferite, Kaya Scodelario, perché oltre alla sua bellezza ha anche il dono della semplicità che vorrei potesse trasparire dal personaggio a cui va a dare il volto.





 

♣   

Ciao a tutti! Questa è la mia prima FF e dopo essere stata una lettri ce di tantiiiissime FF posso dire che è arrivato il mio momento! Spero vivamente di avervi incuriosito, che insomma vogliate scoprire cosa succede a Naomi arrivata a Londra! ;) I nostri amati ragazzoni arriveranno tra non molto. Mi farebbe molto piacere ricevere consigli, critiche o comunque osservazioni!

Bacioni
Blossom_

   
 
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