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Autore: Lerax    11/06/2013    0 recensioni
Scusate, scusate tutti per la diarrea di parole. Non volevo scrivere niente e ho scritto un sacco.
Oh, amica Yvele967, quanto ti capiamo! Anche noi soffriamo di dipendenza da internet, anche noi quando leggiamo un libri cerchiamo di fare ctrl f e rimaniamo delusi quando non ci riusciamo! Quando perdiamo un oggetto pensiamo subito a google! Sarebbe così semplice, "cerca chiavi perse" invio
Genere: Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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Il mio nickname la mia identità
lo streaming il mio cinema
Il forum la mia piazza
EFP la mia libreria
Wikipedia la mia scuola
Facebook la mia vita sociale
Google Street View la mia gita fuori città
eBay il mio centro commerciale
YouTube la mia musica

Internet è il mio mondo.



Un bel mondo, di pixel, codici e numeri dicono, ma è l'unico mondo reale in cui vivo.
Adesso non pensate che io sia una di quelle adolescenti nerd con gli occhiali spessi, la faccia brufolosa, i capelli unti e sempre chiusa in una stanza semibuia a digitare senza sosta e  senza uno straccio di vita sociale. I capelli li lavo ogni due giorni; ci tengo all'igiene, io.
E di vita sociale ne ho sin troppa, tanto che non riesco a starci dietro. Cercate il mio nickname su Big G e vedrete che partecipo ad un sacco di siti, forum, chat, di ogni genere. Sono una persona dagli interessi vari.
Ed ecco, questo è il mio profilo e questo il mio post di presentazione dell'ennesimo blog che so finirà a marcire in pagina milionesima di google.

Si ecco, forse dovrei scrivere due righe in piu.
Salve a tutti, mi chiamo Yvyle967 e sono un internauta.
Ciao Yvele967, benvenuta tra di noi. Vuoi raccontarci la tua storia?
Dunque, la mia carriera da internauta inizia quasi un decennio fa, alla tenera età di dieci anni. Prima mi limitavo a giocare a pinball e disegnare con paint, poi mi sono evoluta e sono stata inghiottita in questo mondo chiamato internet.
A volte ci si chiede cosa influisce di piu sull'educazione di un bambino, se la famiglia o gli amici. Io dico nessuna delle due. Su di me ha influito il web.
Sono cresciuta con internet, e da qua ho imparato un sacco di cose, molto piu che dalla cosiddetta scuola. Sapete che un pollo può vivere senza testa fino a piu di un anno? Che l'eucalipto che piace tanto ai koala ha dei vaghi effetti allucinogeni? Che l'attacco alle torri gemelle fu tutto organizzato per pentagono per avere un pretesto di guerra contro i paesi che controllavano il petrolio? NWO? Scie chimiche? La tossicità del monossido di diidrogeno? Il testo della prima mail mai spedita? E tante altre cose che nemmeno immaginereste. O forse si, immagino che stiate leggendo anche voi da un pc, quindi sapete di che parlo.
Comunque sia, non interrompetemi.
Su internet ho scoperto il sesso. Immaginate una bambina di dieci anni che arriva ad un video porno piu o meno mezz'ora dopo la primissima connessione in rete. Internet e verginità mentale non vanno d'accordo, regola 34 docet.
Confrontandomi con gli altri utenti mi sono fatta le mie idee sui temi attuali: guerra, aborto, adozioni gay, capitalismo, religione, chi siamo, da dove veniamo, dove andiamo.
Chissà che genere di persona sarei adesso senza anni di permanenza in rete.
E poi Qua c'è di tutto, posti dove rilassarsi, ridere, discutere con fervore, insultarsi, posti dove sentirsi divertenti e sexy, dove puoi sembrare intelligente. È come una società, con le sue regole da seguire e un linguaggio specifico. Come si fa a non amare internet? C'è proprio ma proprio di tutto, sarebbe come dire di non amare la musica. Impossibile! Tra centinaia di generi deve esserci per forza qualcosa che ti interessa, così è per internet.
Ma vita reale e virtuale non sempre possono andare d'accordo, ecco il problema.

Oh, quando parlo con una persona vera in carne d'ossa vorrei tanto scrivere un xD o un :( per esprimermi meglio! Ho come impressione che dopo centinaia di migliaia di ore a ricevere radiazioni la mia faccia si sia atrofizzata e ormai non sia piu capace di fare smorfie d'espressione. Ma tanto non ci sarebbe nessuno a guardarle.

Oh, se internet fosse Matrix mai e poi mai sceglierei la pillola rossa!
Scusate, scusate tutti per la diarrea di parole. Non volevo scrivere niente e ho scritto un sacco.

Oh, amica Yvele967, quanto ti capiamo! Anche noi soffriamo di dipendenza da internet, anche noi quando leggiamo un libri cerchiamo di fare ctrl f e rimaniamo delusi quando non ci riusciamo! Quando perdiamo un oggetto pensiamo subito a google! Sarebbe così semplice, "cerca chiavi perse" invio

A questo punto se esistesse veramente un gruppo di sostegno per dipendenti da internet immagino scoppieremmo tutti a piangere, perche esiste un mondo reale? Di atomi e cellule, dove ciò che è fatto è fatto, non esiste il tasto modifica, chiunque può prenderci in giro senza l'intervento di nessun moderatore, non esiste il tasto blocca? Noi non vogliamo guarire, vogliamo annegare nella nostra malattia. Che nessuno tenti di salvarci.

La mia non è dipendenza da internet. La chiamerei piu disgusto per la vita. Se la vita reale non facesse così schifo, non dovrei stare tutto il giorno davanti al pc. Ma hey, così è, e che ci posso fare io.
I veri malati sono quelli che cercano di condurre una vita reale in un mondo marcio. Chiamatemi stupida, dico io. I veri stupidi siete voi, con le vostre identità decise da qualcun altro, con i vostri tentativi di cercare un ordine.
Sapete cosa significa Yvele967? Assolutamente niente, e grazie tante. Non tutto deve avere un perche e percome, le cose sono e basta. Yvele967 rappresenta me, me e basta. Elena è la protagonista della soap opera che guardava mia madre in gravidanza, non io.



Guardò l'ora in basso a destra del desktop, le 4 e 21. Puntò il mouse su invio, e rimase in attesa. Pubblicare o non pubblicare?
Domani alla luce del sole tutto questo sembrerà melodrammatico e patetico, pensò.
Ma la sua mente era ancora a oggi e non c'era luce nella stanza, solo un bagliore diffuso dallo schermo del portatile che non riusciva a combattere l'oscurità del suo animo.
O meglio, nessuna luce a mostrare quanto vergognosamente ridicolo fosse il suo post.
Non sapeva perchè, ma le dita si erano mosse da sole, e quelle frasi le erano uscite cosi, dal cuore.
O dal mio lato melodrammatico
Lei non si sentiva così depressa, veramente. O magari era veramente depressa, afflitta da un male di vivere interno che nascondeva a tutti e trovava sfogo solo alle quattro e ventuno di notte?
Venticinque per la precisione.
Provò l'impulso di rileggere il post, ma resistette.
Era già passato troppo tempo dal suo sfogo creativo depressivo patetitivo. Il suo inconscio era stato di nuovo imbrigliato e la sua parte cosciente le gridava a piena voce "Stupida! Sei proprio una ragazzina stupida, hai tutto, tutto per essere felice ma non ti basta. Non sei depressa, ma una depressa del cazzo, la vedi la differenza? La vita è stata troppo gentile con te per avere traumi, ma quale inconscio imbrigliato, hai la mente rincoglionita e basta"
Si, decisamente era così. Guidata da queste parole confortanti spostò il puntatore da invio alla X in alto, e la pagina si chiuse.
Peccato però, pensò fissando le verdi colline di Windows(prima o poi devo cambiare sfondo), se ben sviluppata poteva essere una fan fiction interessante.
Start, arresta il sistema, schermata di chiusura, buio, ultimo sospiro della ventolina e finalmente silenzio.

Ma anche no.
  
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