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Autore: angela3    27/12/2007    8 recensioni
"Ma una cosa davvero mi fa saltare i nervi.
Il rumore.
Continuo, incessante rumore. Delle auto, delle voci, degli animali…
Anche nel posto più sperduto di questo stupido sasso ci sono rumori.
Ho bisogno di silenzio.
Silenzio…
Forse lo troverete strano…
A me cosa mi importa di quello che credete?
Ma voglio ugualmente spiegarvi, almeno forse riuscirò a capire."
Il principe ricorda. Il silenzio, il rumore, la dolce voce della sua infanzia.
Ringrazio in anticipo chi recensirà, chi leggerà e anche chi aprirà per leggere la prima riga e poi smettere!
Buone feste ragazzi e ragazze!
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Silenzio.Rumore.Dolce respiro.

E’ esattamente un anno che mi trovo su questo squallido pianeta.
Disgustoso.
Posso sopportare tutto, il clima decisamente troppo caldo, l’ odore dei gas di scarico, questi stupidi ,petulanti terrestri…
Ma una cosa davvero mi fa saltare i nervi. Il rumore.
Continuo, incessante rumore. Delle auto, delle voci, degli animali…
Anche nel posto più sperduto di questo stupido sasso ci sono rumori.
Ho bisogno di silenzio.
Silenzio…
Forse lo troverete strano…
A me cosa mi importa di quello che credete?
Ma voglio ugualmente spiegarvi, almeno forse riuscirò a capire.
La cosa che subito mi viene in mente e che il rumore mi infastidisce perché ci sono sempre stato dentro. Nelle missioni, nelle basi di Freezer, nelle guerre.
No, sbagliato, da sempre lo odio.
Allora perché…
Non mi resta altra scelta. Devo andare a scavare nel mio passato… devo ricordare ciò che ho voluto scordare...

Ho cinque anni. Sono nel mio immenso letto, nella mia immensa camera, dentro il mio immenso castello.
Sono solo nell’immensità.
Tutto tace.
Sì, è vero… quando ero piccolo vivevo nel silenzio.
Dormo.
La finestra è aperta, ma nessun suono arriva.

E’ giorno. Vago per le stanze del castello, schiacciato dall’immensità.
Servitori passano silenziosi.
Sembra quasi che volino, ma i loro piedi toccano terra.
Potrei essere sordo e non me ne accorgerei.
Oh, ecco! Entro in una grande sala.
Delle voci.
Mia madre e mio padre litigano furiosamente.
Mi tappo le orecchie con foga, avvicinandomi a mia madre. Smettono subito di parlare, lei mi prende per la mano e mi porta in camera mia.
“ Vegeta, fra poco dovrai lasciarci, andare nel centro di addestramento come tutti i bambini della tua età.”
Ecco l’unico suono che mi piace sentire. La dolce voce di mia madre.
Visto, comincio a ricordare!
Cosa avevo risposto?
“ Io non sono un bambino come tutti.” Piccolo arrogante.
Lei sorride. Se lo aspettava.
“Hai ragione. Ti allenerai con tuo padre.”
Troppo furba. Mi ha messo alle strette. Era quello a cui mirava.
“ Va bene.”
Forse è per questo che non sopporto i futili rumori di questo pianeta. Sono vuoti. Non dicono niente. Gli uomini urlano, le donne urlano.
Ma sapete una cosa?
Ho trovato una donna che urla, si. Ma con la voce dolce di mia madre.
La prima volta che l’ho sentita…anzi, la prima volta che l’ho ascoltata, ero appena tornato in vita.
Esattamente un anno fa.
Ero stato trasportato sulla Terra dal desiderio di Kaarot. E allora l’ho sentita.
Il suono della sua voce.
In pochi minuti sbalordita, felice, arrabbiata, sorpresa, addolorata, sollevata.
Mi ha invitato a casa sua.
Cosa? Ma lei sa che sono un assassino, un mostro, uno che la ucciderebbe se solo potesse?
Pazza.
Eppure ho accettato.
Si, forse la sua voce mi trattiene in questo rumoroso mondo. Fa da scudo a tutto quanto.
Spesso, dopo estenuanti ed inutili allenamenti, vorrei sedermi accanto a lei e pregarla di parlare.
Lo so, dite che gli intimo spesso di chiudere il becco. E allora? Pensate davvero che mi abbasserei a tanto?
Si muove. E’ accanto a me. O meglio, io sono accanto a lei.
Dorme così tranquilla , su questo divano. E' notte fonda, chissà come mai non è a letto.
Strano, non sentite anche voi come tutti i suoni sono svaniti?
Non sento più le macchine, le voci della strada…
Solo il lento respirare della donna accanto a me.
Ora ne sono sicuro.
Lei mi trattiene qui.
Dormi bene, Bulma.

One shot scritta tutta d'un fiato. Ora che la rileggo mi accorgo di quanto è autobiografica. Lasciatemi una recensione se vi va...
Grazie a chi lo farà e anche a che leggerà.
Kiss kiss!

  
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