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Autore: Midnight_whisper    11/06/2013    5 recensioni
Un ultimo saluto, un congedo, per riconoscere tutti i propri errori e i propri sbagli. Forse un saluto arrivato troppo tardi, sull'asfalto. Un saluto alla persona più cara, pronta a perdonare ogni cosa. Se potesse ti seguirebbe: è solo una madre.
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ehi, ciao mamma. Da un po’ non parlavamo noi due, eh? Come sempre alla fine torno a parlarti quando devo dirti che “avevi ragione tu”. E anche stavolta ce l’avevi.
Lo so, non ho stretto le amicizia che speravi. Lo so, ti ho mentito quando ti ho detto che il collirio mi serviva perché Andrea mi aveva messo un dito nell’occhio. Lo so, ti avrei dovuto ascoltare quando mi dicevi di chiamare il taxi. Lo so, che alla fine tu mi volevi molto più bene di tutte quelle persone di cui mi sono circondato. Lo so, anche quando ti arriverà questo messaggio scritto sul mio volto, qui poggiato all’asfalto, non mi odierai. Lo so, ti avrei dovuto dire che è stata Miranda che mi ha lasciato quando mi ha visto completamente ubriaco che mi facevo con altri due tipi. Lo so, ti avevo detto di stare tranquilla, che tornavo presto stasera. Lo so, mamma, lo so.
Cavoli, mamma. Quanto casino c’è per strada. Sono qui per terra e non sento altro che urla, rumori, sirene. E non vedo altro che fasci di luce, uno dopo l’altro, a intermittenza, fra il nero e il bianco.
Mi sento sprofondare in un vuoto cosmico, la mia testa non connette più niente. E non mi ricordo più niente. E c’è solo la tua faccia, che mi guarda, c’è solo il tuo sguardo quasi sottomesso, quasi di supplica, quasi senza speranze. E ci sei solo tu insieme a me, adesso che mi serve avere qualcuno accanto. E tutta quella bella compagnia immagino sia scappata non appena abbia capito cos’è successo. Mi chiedo se riuscirai a vedermi mamma. Mi chiedo se mi vedrai di persona o se qualcuno mi porterà da te.
Sento il corpo perdere consistenza, mi sollevano, mi poggiano su una barella. Sento freddo. E mi sembra di sentire la tua voce a metà fra il rimprovero e il consiglio che mi sussurra “Copriti...”. Come mi sembra di sentire il tuo “Svegliati”. Non ce la faccio a svegliarmi, mamma. Non ce la faccio proprio. “Dammi almeno altri cinque minuti”.
E poi all’improvviso fa caldo, mamma. Credo che i cinque minuti siano passati. Fa caldo. Mi stai abbracciando.
  
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