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Autore: mydarkside_    11/06/2013    2 recensioni
AU! Harry in prigione e Louis viene a portarlo via.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Ha la possibilità di chiamare solo una persona, la scelta è sua.”
Harry annuì con gli occhi socchiusi, aveva sempre immaginato le celle come luoghi bui e oscuri invece il sole che entrava dalla finestrella davanti a sé gli impediva di vedere bene ciò che lo circondava. Gli fu passata una cornetta e gli fu chiesto il numero di chi volesse chiamare, non esitò a dettare quello di Niall. Uno, due, tre squilli..
-Pronto?-
-Niall, sono..sono Harry. Senti, è successo un casino- deglutì -mi trovo in prigione in questo momento, niente di preoccupante. Puoi venire a pagare la cauzione? Prometto che ti restituirò tutti i soldi, solo...non dirlo a nessuno. Non dirlo a Louis.- allontanò la cornetta e fece chiudere la chiamata senza neanche far parlare l'amico dall'altro capo del telefono. Si lasciò scivolare verso il pavimento, sospirò e abbassò lo testa tenendo gli occhi. Perché non l'aveva ascoltato? Perché doveva sempre mettersi nei casini? Perché lui?



Niall stava ancora riflettendo su quella chiamata, poteva essere vero come poteva essere uno scherzo. Harry lo farebbe, dopotutto. Ma aveva messo in mezzo Louis e non l'avrebbe mai fatto se fosse stato uno scherzo. Era il momento giusto per fare a pezzi Trenton, c'erano tutti i suoi risparmi là dentro ma servivano ad un amico e poi Harry aveva promesso che glieli avrebbe ridati, ed Harry manteneva sempre le promesse.
Prese il telefono e chiamò subito Louis ignorando il fatto che Harry gliel’avesse proibito. Si trovava probabilmente in una cella buia, tutto solo e non voleva informare il suo ragazzo del fatto?
“Niall, che c’è? Non è un buon m-“
“Harry si è messo nei casini, è in prigione. Sto entrando ora in macchina per andare a prenderlo, ho anche preso i soldi per pagare la cauzione ma non sono sicuro che bastino. Sto passando ora da te, prendine un po’ anche tu.” chiuse.
Girò la chiave per accendere il motore, partì in quarta sperando che Penelope non decidesse di abbandonarlo proprio in quel momento.



Louis si dileguò dalla cucina dove stava avendo un importante discorso con il padre con “E’ importante, devo andare”, prese i primi contanti che trovò e si precipitò fuori casa dove c’era già Niall ad aspettarlo. Aprì la portiera con così tanta forza e velocità che rischiò di staccarla beccandosi uno sguardo ammonitore di Niall.
“Cosa cacchio ha fatto? E perché ha chiamato te e non me? Io..davvero, non capisco.” parlava a raffica, con il cuore che accelerava sempre di più.
“Calmati. Non so cosa sia successo e mi ha anche detto di non dirti niente quindi devi solo ringraziarmi.” spiegò senza distogliere lo sguardo dalla strada di fronte a sé. Il resto del viaggio proseguì in silenzio con entrambi che chiedevano a se stessi cosa potesse mai essere accaduto ad Harry che nel mentre fissava la finestrella da cui il sole non entrava più con la stessa violenza di prima.

Era passata almeno mezz’ora da quando aveva chiamato Niall e ancora non era arrivato, era chiuso in quella cella puzzolente da troppo tempo ormai. Il silenzio lì era opprimente, si sentiva solo il tintinnare di qualche chiave e lo squillare di un telefono di tanto in tanto per il resto faceva venire seriamente voglia di suicidarsi.
“Ha visite, Styles.” disse freddamente una guardia alla porta, tirò un sospiro di sollievo quando vide una testa bionda entrare ma spalancò gli occhi quando notò Louis dietro di lui.
“Ti avevo detto di non dirglielo.” ammonì l’amico avvicinandosi alle sbarre.
“Lo so e mi dispiace ma dovevo.” si giustificò Niall.
Mentre Niall dava i soldi alla guarda che li contò velocemente Louis si avvicinò ad Harry.
“Ti avevo detto di non fare niente di pericoloso.” poggiò la testa alle sbarre che Harry teneva saldamente.
“E’ stato più forte di me. Non c’eri, ero nervoso e…non pensavo che sarebbero passati dei cani anti droga in quel momento.”
“Droga?”
“Era solo un po’ di erba, non penso di meritarmi la prigione solo per questo. Potevano anche solo farmi pagare ma avevo dimenticato il portafoglio da te.” la mano di Louis arrivò ad accarezzare la sua, i due si guardavano con occhi pieni di rammarico divisi da delle sbarre.
“Perché non hai chiamato me?” non era una domanda rancorosa, la sua voce era più che altro triste.
“Non volevo deluderti. Tuo padre non mi accetta già di per sè, figurati scoprendo che mi hanno sbattuto in gattabuia.” quel commento fece sorridere Louis.
“Può uscire.” la guardia aprì la cella facendo uscire Harry che “grazie” disse in tono freddo.
Louis si riavvicinò a lui, le mani poggiate sui suoi fianchi, la testa alzata leggermente per guardarlo negli occhi vista la loro differenza di altezza.
“Non farlo mai più, okay?” strinse la presa. Harry annuì e si abbassò per baciarlo.
“Ti amo.” sussurrò Louis a un centimetro dalle labbra di Harry.
“Lo so.” un altro bacio, questa volta più lungo.
“Anche io.”
















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Non so neanche da cosa sia uscita fuori questa idea e mi rendo conto che fa un po' schifo, tranquilli. 
E' solo che la doccia è il mio luogo d'ispirazione, mi vengono sempre in mente certe cose là sotto. Sembra strano. 
Ed è piccolissima, ne sono consapevole ma non sono in grado di scrivere cose lunghe, preferisco cose corte ma che arrivino dritte al punto. Okay, spero solo che vi sia piaciuta almeno un pochino. 
 
  
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