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Autore: Aimondev    12/06/2013    1 recensioni
L'umanità è a rischio estinzione.
Ogni giorno Zeus distrugge una polis Greca.
Ermes è stato assassinato.
Nelle forge di Efesto è in lavorazione un'armata di colossi più grandi di qualsiasi edificio umano.
Esseri mostruosi fuoriescono dalle loro spoglie mortali affermando che l'inizio di una nuova era è cominciato.
Il mondo è già stato sconvolto ma adesso Klearcos, l'assassino più abile di tutta la Grecia, sa per cosa combattere.
Genere: Avventura, Drammatico, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
   >>
- Questa storia fa parte della serie 'L'alba degli eroi senza nome'
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romanzo1

-Riassunto della storia precedente
-Scontri degni di nota
-Capitoli della storia messi in ordine cronologico
-Descrizione personaggi presenti nell’epica

RIASSUNTO DELLA STORIA PRECEDENTE

Antica Grecia.

 1)L’Olimpo e la Rivoluzione degli umani

 Le divinità dell’Olimpo hanno imposto una tirannia assoluta su ogni città-stato ellenica. 
Ogni governo si è sottomesso senza opporre resistenza imponendo regimi totalitari nelle proprie aree d’influenza. 

Ma se pubblicamente l’umanità appare annichilita, nell’ombra i rivoluzionari si raccolgono compiendo azioni di guerriglia e di sabotaggio ai danni di chi ha scelto di seguire gli Olimpici.
Questi dissidenti sono chiamati Falchi Neri, perché in contrasto con l’Aquila Bianca, emblema di Zeus, e sono guidati da un uomo sfuggevole quanto leggendario, Sideris.

 Il potere dei rivoluzionari non ha mai costituito una minaccia per le onnipotenti divinità Olimpiche, le quali non si sono mai curate del problema.

Solamente il dio Ares, residente a Sparta nel suo divino palazzo, ha accolto la dichiarazione di guerra muovendo contro di loro i suoi eserciti umani.

 Ma l’ultima frontiera della guerriglia sono le spie infiltrate in ogni schieramento.

Rivoluzionari che entrano negli eserciti regolari recitando la parte di Servi dell’Olimpo, viceversa, agenti al servizio delle divinità che si insidiano tra le linee dei Falchi.

 2)Complotti per il Potere Assoluto

 Ma gli obiettivi degli Olimpici sono ben altri che gestire la situazione degli esseri umani.
Tutti loro sono alla ricerca di una donna, Pandora, dalla quale le divinità sarebbero in grado di attingere a un’energia sconfinata.

Tuttavia la brama per il raggiungimento del Potere Assoluto, ha fatto sì che gli stessi Olimpici cospirassero a vicenda.

 Da una parte il dio Apollo vuole detronizzare Zeus e diventare la principale divinità del Panteon assieme ad Hera ed Ermes.  (cap 8)
Le tre divinità chiamano se stessi l’Alba, in virtù del loro leader, dio del sole, e della nuova epoca alla quale vogliono dare inizio.

 Dall’altra parte Ares trama contro tutti per catturare Pandora e tenerla celata a Zeus ed alle altre divinità, impedendo loro di ottenere il Potere Assoluto.
Ha confessato i suoi intenti  all’amata Afrodite, che si è schierata con lui. (cap 7)

Ares inoltre è l’unico ad aver scoperto che Pandora si trova al seguito di Sideris, unico uomo in grado di occultarsi totalmente agli occhi delle divinità.

Per questo motivo nessuno è riuscito a trovare Pandora per tanto tempo.

 3)Il piano di Ares

 Ma in questo mondo un dio non può muoversi di persona o schierare sul campo i suoi servi senza che le altre divinità lo vengano a sapere.

Così Ares decise di creare una brigata di assassini e spietati professionisti della morte che agisse nell’ombra per suo conto.

Prese i guerrieri più forti della Grecia e fece in modo che tutto ciò che era loro caro fosse distrutto.  Uomini che volevano veder bruciare il mondo, senza brame di denaro o di ricchezza o di potere.  Le loro uniche Ragioni di vita, le teneva lo stesso dio della guerra, legate a un filo.

Il dio della guerra usò la brigata per assassinare i più scomodi luogotenenti della rivoluzione, alcuni sottoposti delle altre divinità e, addirittura i suoi stessi comandanti per fare in modo che nessuno potesse sospettare che fosse proprio lui il mandante dei loro efferati delitti.

Grazie a queste avvedute accortezze tutto il mondo li vede come una setta a sé stante di assassini che mira al proprio tornaconto.

Questa brigata conta cinque uomini.
Klearcos, Varsos, Kyros, Soter e Gamacton.   (cap 2)
Chiamati Innominati da Ares.  Chiamati Distruttori da tutti gli altri.
Apollo tuttavia scoprì l’inganno grazie ad un traditore tra loro, Kyros, e decise di sfruttare la situazione a suo vantaggio usandolo come informatore.

 Un giorno Ares venne a scoprire dalle sue spie di un incontro tra Sideris ed altri gerarchi della rivoluzione.
Era in previsione di quel momento che Ares aveva creato gli Innominati; tutte le loro missioni precedenti non erano altro che un preludio a quella missione.
Finalmente Ares avrebbe sfruttato la potenza dei suoi Cinque araldi, fornendo ad alcuni di loro armi intonse di potere divino.
In questo modo avrebbe rischiato il tutto per tutto poiché se fossero stati catturati da una divinità, le loro armi avrebbero dimostrato che il mandante era proprio lui.

Ma sapeva che i Cinque difficilmente avrebbero fallito.  Il loro obiettivo era catturare Sideris e farsi dire dove si trovasse Pandora.

 Fasi del piano:

 -Creare un corpo di assassini che apparentemente agisce in modo indipendente da lui
-Inviare gli assassini al luogo dove si trova Sideris
-Interrogare Sideris per scoprire dove si trova Pandora
-Rapire e portare Pandora in un luogo prescelto

 

4) Il piano dell’Alba

 
Tuttavia Ares non era l’unico ad avere spie tra le file dei rivoluzionari. Anche l’Alba aveva delle talpe.  E anche l’Alba aveva scoperto l’associazione tra Pandora e Sideris.

 Apollo congegnò quindi un piano per catturare Pandora e allo stesso tempo incolpare Ares del rapimento agli occhi di Zeus e dell’Olimpo.

 Poiché sapeva (da Kyros) che il dio della guerra avrebbe inviato in missione i suoi cinque araldi armati di armi divine al luogo dell’incontro (il palazzo dell’Apollo Licio ad Atene), fece incrementare le difese per fare in modo che venissero catturati.
Infatti tra le sue spie, diversi avevano conquistato una posizione di prestigio presso i rivoluzionari, ed avevano quindi l’autorità per farlo.

Se anche le difese non fossero riuscite a fermarli, comunque Sideris si sarebbe messo in allerta e sarebbe fuggito dalla sua postazione sicura.
E’ proprio in quel momento che i servi di Apollo lo avrebbero dovuto intercettare e quindi scoprire dove si trovasse Pandora, e catturarla.

 Perciò poco prima dell’esecuzione del piano, l’Alba mise al corrente le restanti divinità dell’Olimpo dell’incontro di Sideris, e del fatto che trovato lui avrebbero preso Pandora.

Zeus, deluso da Ares, che per secoli non era mai riuscito a scoprire dove fosse Pandora  (perché Ares volutamente non lo aveva mai dichiarato)  affidò ad Apollo il comando supremo delle armate Peloponnesiache per cingere d’assedio l’intera Atene, e impedire che nessuno fuggisse. (cap 7)

 In questo modo, l’Alba si assicurava l’appoggio da parte dell’Olimpo, e alte probabilità che gli Innominati venissero catturati.
Dunque non trovando Pandora ad Atene (perché rapita già dall’Alba) Zeus si sarebbe accanito con Ares.

 Fasi del piano:

 -Avvertire Zeus e l’Olimpo ottenendo quindi il comando delle armate
-Trattenere gli Innominati fino all’arrivo delle armate e far fuggire Sideris
-Intercettare Sideris e rapire Pandora
-Arrivo delle armate. Cattura degli Innominati.  Ares incolpato

 

 5)Il piano di Sideris

 Sideris chiamato anche Il Fantasma per la sua sfuggevolezza, fece trapelare la notizia del suo incontro volutamente, tramite Varsos (un Innominato che ha sempre agito per i rivoluzionari).  In realtà non c’era nessun governatore all’incontro, era tutto un tranello. (cap 14)

Si trovava lì ad attendere Klearcos.  Infatti visto il risentimento che quest’ultimo nutriva nei suoi confronti, era presumibile che si sarebbe presentato da solo per soddisfare la sua vendetta.

Sideris voleva restare solo con l’Innominato per rivelargli la verità sui suoi genitori.
Verità che Klearcos scoprirà solo alla fine della storia.

 Fasi del piano:

 -Far scoprire ad Ares dell’incontro per fargli mandare gli Innominati
-Attendere l’arrivo di Klearcos
-Svelargli la verità

 

6)Le ragioni degli Innominati

 Klearcos.

E’ rimasto orfano a causa della guerra che infuriava tra Rivoluzionari e sostenitori degli Olimpici.  Varsos, amico dei genitori, decise di tenerlo con sé, e gli rivelò che i suoi genitori erano ufficiali al servizio di Ares, e che i loro assassini erano i Rivoluzionari.  (cap 13)

Klearcos riempì il suo cuore di odio per tutta la vita, passando l’esistenza all’insegna della vendetta.   Decise che avrebbe ucciso Sideris in persona e sradicato per sempre il movimento dei Falchi Neri.

Ares lo fece entrare negli Innominati, e sotto la sua guida Klearcos divenne uno degli assassini più temuti nell’Ellade, e si fece fama di uomo più rapido del mondo (con la spada).

Col tempo Klearcos capì che sapere è sinonimo di potere e per avvicinarsi al suo vero bersaglio dovette interrogare centinaia di vittime.

 

Soter.

Rinnegato dagli uomini.  Ha un potere senziente dentro di sé in grado di piegare a suo piacimento i fili del fato provocando grande sfortuna o incredibile fortuna.  Soter non è in grado di controllare questo potere, perciò odia se stesso.

L’unica ragione che gli ha permesso di sopravvivere è stata la speranza di trovare la donna da lui amata, di cui perse tracce molto tempo prima.
Ares lo scelse tra i suoi Innominati, e Soter accettò di buon grado sapendo che il dio della guerra avrebbe potuto dargli informazioni e mezzi per ritrovarla.

 Gli è stato promesso che una volta ritrovata questa ragazza, gli dei avrebbero anche potuto liberarlo dalla maledizione che lo affliggeva.
Ma era una menzogna, perché la donna da lui amata è proprio Pandora.  La donna che l’Olimpo cerca.  (cap 23-24)

 

7)L’esito della missione degli Innominati

 
I cinque Innominati risultano essere più abili di quanto previsto dall’Alba, e superano tutte le difese senza essere catturati.
Sideris inoltre, in attesa di Klearcos, non si ritira subito,come previsto da Apollo.

Klearcos assieme a Soter, riesce a raggiungere Sideris facendo però scattare gli allarmi in tutto il palazzo.
Sideris si ritrova a dover fronteggiare ben due Innominati assetati di sangue, e non riesce nell’intento di mostrare la verità a Klearcos. (cap 14)

Dopo uno scontro senza esclusione di colpi, Sideris riesce a scappare nell’esatto momento in cui Atene è cinta d’assedio dall’esercito di Apollo.
Klearcos e Soter lo inseguono e tutti e tre riescono a scappare dalla città.

 Sideris raggiunge la posizione di Pandora, sicuro di essere stato seguito da nessuno al di fuori dei due Innominati. 
Soter vedendo la ragazza si riconcilia con lei, e vedendo una minaccia in Klearcos si schiera improvvisamente dalla parte di Sideris.

 

8)La morte di un dio

 
In quel momento compare Ermes in persona, incaricato di seguire Sideris nella posizione di Pandora. (cap 18)
Dichiara di voler rapire la ragazza, e, se possibile anche i due Innominati, ma quest’ultimi sarebbero andati bene anche da morti.

Sideris, Soter e Klearcos stipulano un’alleanza strategica per sconfiggere il dio.  Ma Ermes non fa altro che giocare con loro per tutto il tempo, finché non viene ferito.

 L’alleanza degli uomini più forti del mondo riesce a far sanguinare un dio.

 Ermes, infuriato incomincia a fare sul serio, ma proprio quando sta per devastare l’intera area con un singolo colpo entra in scena la dea Artemide.
Durante la colluttazione Klearcos perde il braccio destro. (cap 20)

 Nello scontro nel quale le dea misteriosamente sembra voler difendere Soter a tutti i costi,  il dio Ermes viene ucciso. Il sangue del primo Olimpico ucciso bagna il terreno.

Artemide continua a comportarsi in maniera del tutto imprevedibile, aiutando gli umani.  Pone il corpo di Ermes in una cassa e la affida a Sideris, dicendogli che arriverà il momento in cui dovrà utilizzare le armi del dio (preservate dal potere intrinseco del suo cadavere).

 

9)Il viaggio alla scoperta della verità

 

Soter decide di restare al fianco di Pandora cambiando quindi schieramento. 

Klearcos invece è imprigionato dai rivoluzionari perché continua a essere ostile nei confronti di Sideris. Quest’ultimo però vuole lasciargli modo di scoprire da solo la verità, e gli ricorda che lui ha ancora una persona cara: Varsos.

 Klearcos è combattuto tra la voglia di rivederlo e la sua vendetta personale, ma alla fine vince il primo sentimento.
Viene quindi liberato da Sideris e si mette in viaggio alla ricerca di Varsos.

Dopo alcuni giorni torna ad Atene, e interrogando un luogotenente spartano scopre che Varsos è stato visto l’ultima volta presso il massiccio dell’Imetto,  luogo famigerato per la presenza di mostri.  Nessuno è in grado di guidarlo per i labirinti di quel posto, tranne Perifete.  Un luogotenente di Sideris che si trova imprigionato nel carcere di Atene.

 Klearcos lo fa evadere, e fugge con lui e altri prigionieri fuori dalla città.
Durante la fuga viene inseguito da un luogotenente spartano, Bufago che per trovarlo dà fuoco a un intero villaggio.

Gli evasi sono costretti a combattere, e grazie alle strategie di Klearcos riescono a distruggere l’intero plotone spartano.

 Tuttavia accade qualcosa di inaspettato. I due cocchieri di Bufago si trasformano in mostri terrificanti e massacrano metà degli evasi sopravvissuti.
Perifete riesce a uccidere uno dei mostri,  ma l’altro riesce ad impadronirsi della spada divina di Klearcos, diventando quasi imbattibile. (cap 30)

Gli evasi, dopo aver acciecato il mostro, scappano nuovamente.
Sembrano in salvo, ma la creatura li raggiunge grazie al suo fiuto.
Proprio quando sta per attaccarli, viene schiacciato da un piede gigantesco.
Gli evasi sono circondati da ciclopi alti 15 metri, e da arimaspi. (cap 31)

Gli esiti dello scontro sembrano già decisi ma Klearcos riesce a riprendere la spada divina e uccide un ciclope.

I ciclopi identificandolo come un servo degli Olimpici, catturano tutti senza uccidere nessuno, così i fuggiaschi si ritrovano ospiti nella dimora di Efesto.

Durante la permanenza, il braccio mutilato di Klearcos è sostituito con un innesto meccanico e poco dopo i fuggiaschi sono condotti alla presenza di Efesto che incredibilmente si scopre essere minorato mentalmente.

 Klearcos scopre che Varsos è passato per di lì, e si trova ad attenderlo nella sua vecchia casa. I fuggiaschi se ne vanno tutti per la propria strada, e Klearcos si dirige al luogo dove Varsos lo attende. (cap 32)

 

10)Ultimatum alla Grecia

 

Poiché neppure Apollo è riuscito a catturare Pandora, Zeus va su tutte le furie.

Si manifesta a tutti gli abitanti dell’Ellade come un gigantesco cumulonembo vasto quanto il cielo, e impone il suo Ultimatum.

 Vuole che ogni uomo sulla terra dia la caccia a Sideris, (invitando implicitamente i rivoluzionari a tradirlo), e che sia portato vivo al suo cospetto.
Ogni giorno Zeus avrebbe distrutto una città, a partire dalle più piccole per finire con Sparta e Atene, se l’umanità non gli avesse dato Sideris.

La prima ad essere colpita da un lampo di energia infinitamente potente, è Egina, nell’omonima isola.
L’isola stessa esplode causando un’inondazione. (cap 21)

 

11)Il segnale

 
Poco dopo sia Ares che Apollo avvertirono  per qualche attimo l’essenza vitale di Ermes, la quale si era eclissata (dopo la sua morte).
Ares che era il dio più vicino al luogo in cui era stata rivelata, vi mandò Kyros e Gamacton  affiancati a tre nuovi Innominati.

Il sesto, il settimo e l’ottavo:  Phobos, Deimos ed Enio.

 

12)La scoperta

 
Klearcos raggiunge la vecchia casa di Varsos e lì vi scopre la verità.

In realtà i genitori (Penelope e Odisseo) erano i capisaldi della rivoluzione e lo era anche Varsos, ma quest’ultimo aveva tradito la loro causa e li aveva uccisi.
Poi aveva preso il loro figlioletto e lo aveva reso un Innominato come lo era lui.

 Klearcos è sconvolto. Trova scritto su un foglio il luogo, dove Varsos lo sta attualmente aspettando. (cap 33)

 Lo raggiunge, e si batte contro di lui fino alla morte.
Varsos sta per morire. E’ in fin di vita.
Con le sue ultime forze rivela a Klearcos come andarono realmente le cose.

 Ares aveva preso in ostaggio la famiglia di Varsos e l’aveva scambiata con la sua fedeltà.  Varsos aveva accettato a malincuore, ed aveva assassinato Odisseo e Penelope.

Poco dopo averlo fatto, pentito, andò da Sideris, il secondo in comando dopo Odisseo, per costituirsi.

Sideris anziché farlo giustiziare, decise di sfruttare quella situazione.

 Varsos era l’uomo che aveva i contatti più stretti con il dio della guerra, e se avesse agito segretamente per la rivoluzione avrebbe causato degli effetti devastanti.

Odisseo aveva sempre voluto porre delle spie sotto il comando diretto del dio della guerra, ma tutti avevano sempre fallito. Dopo la sua morte, il suo obiettivo era stato raggiunto.

Odisseo era consapevole che servendo il dio della guerra, si potevano scoprire delle verità che avrebbero sconvolto il mondo intero. Alcune da rivelare pubblicamente, altre troppo pericolose per esserlo…

Era convinto che chi le avesse scoperte, avrebbe potuto persino ascendere al rango di divinità. Voleva dunque permettere al figlio di avere accesso a quelle verità.
Varsos rispettò le volontà di Odisseo. Finse di lavorare per Ares, e riuscì persino a indirizzare il giovane Klearcos nella Brigata degli Innominati.

 Prima di morire Varsos donò a Klearcos un mezzo medaglione, che unito all’altra metà che già possedeva Klearcos formava con delle incisioni la parola “Libertà”.

Quel medaglione è una chiave per scoprire le Verità che Varsos e Odisseo prima di lui avevano ottenuto durante la loro vita. (cap 34)

 
Scontri degni di nota:

-il nome del primo personaggio/i rappresenta il vincitore.

 

-Klearcos, Kyros, Gamacton vs plotone di rivoluzionari (cap 3)

-Soter vs sentinelle rivoluzionarie (cap 4)

-Klearcos, Kyros, Gamacton vs compagnia di Falchi Neri (cap 5)

-Varsos vs unità cinefila Falchi Neri (cap 6)

-Varos vs l’ufficiale Cercione (cap 10)

-Soter vs Scirone e le testuggini carnivore (cap 10)

-Soter e Klearcos vs Sideris (cap 14)

-Kyros e Gamacton vs plotone di rivoluzionari (cap 16)

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-Klearcos, Soter, Sideris vs ERMES (cap 18)

-ARTEMIDE vs ERMES (cap 20)

-Eris, Kyros, Gamacton vs cavalleria spartana (cap 22)

-Klearcos, Perifete e gli eroi rivoluzionari vs Bufago e una divisione spartana (cap 27-28)

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-Perifete vs Bufago (cap 29)

-Superstiti rivoluzionari vs Cleobi e Bitone (cap 30)

-Orda di ciclopi ed arimaspi vs superstiti rivoluzionari (cap 31)

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-Klearcos vs Varsos (cap 34)

CAPITOLI ORDINATI CRONOLOGICAMENTE

 

(Cap 13 –seconda parte-)
Cap 23
Cap 24
Cap 11

 Cap 1
Cap 2

 Cap 7
Cap 8

 Cap 3
Cap 4
Cap 5
Cap 6

 Cap 9
Cap 10

 Cap 13
Cap 12

Cap 16
Cap 14

Cap 19
Cap 17
Cap 18
Cap 20

 Cap 25
Cap 26
Cap 27
Cap 28
Cap 29
Cap 30
Cap 31
Cap 32

 CAP 21
Cap 22
Cap 33
Cap 34


Personaggi presenti nell’Epica

 -Descritti come resi dalla mia storia-

-nella storia saranno presenti tutti i personaggi dell' Epica

 Pandora (cap 15)

 E’ la donna per cui l’Olimpo sta distruggendo il mondo. Tramite lei, gli dei sarebbero in grado di ottenere un potere sconfinato, e per questo sono disposti a sterminare l’umanità pur di trovarla.
E’ sotto la custodia di Sideris, e grazie a lui non è mai stata trovata.
Ha avuto un storia d’amore con Soter in passato, ma sono stati costretti a lasciarsi.
Dopo più di dieci anni, si sono ritrovati.

Marsya  (cap 11)

Poeta e cantore più talentuoso dell’intera Grecia.

Si faceva chiamare l’Istrione, e si considerava la reincarnazione del dio delle belle arti. Era spietato con i cantori che osavano paragonarsi a lui in abilità musicale e canora.  Chi osava sfidarlo sapeva di stringere un tacito accordo di morte che prevedeva lo scorticamento dello sconfitto.
La sua autorità divenne tale da essere paragonata a quella di un potente oligarca, e chi offendeva lui offendeva anche il suo seguito.

Kyros, travestito dal dio Apollo, all’età di soli dieci anni lo sfidò in una gara musicale e lo sconfisse.

La differenza tra i loro talenti era così evidente, che il popolo fomentato scalzò Marsya dal titolo di Istrione e lo scorticò vivo.

Kyros divenne il nuovo Istrione.

 

(SAs)Servi di Ares

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Struttura dell’esercito spartano

 Ogni cittadino spartano era sottoposto alla rigorosa agoghé, che prevedeva una severa preparazione psico-fisica e durava fino ai 18 anni.
 Chi non la superava veniva ripudiato da Sparta.

 -L’unità base dell’esercito è composta da 15 uomini (che avessero completato l’agoghé) più un ufficiale, e tutti assieme condividevano la stessa mensa.

Questa unità era detta sissizia.

 -La fusione dei componenti di due sissizie formava un’enomotia (32 uomini), e l’ufficiale più anziano, l’enomotarco, prendeva il comando. I componenti di un’enomotia prendevano la loro forza dai legami di amicizia che instauravano.
-Quattro enomotia formavano una pentecontia (128 uomini) comandata da un pentecotarco
-Quattro pentecontia davano origine ad un locos (512 uomini) guidata da un locagos.
-Quattro locoi davano origine ad una mora (2048 uomini) guidata da un capitano
-Quattro  more formavano il corpo d’armata (oltre 8000 uomini) condotto da un polemarco  (generale)


(SAs)Re Aristodemo (cap 16)

 Uno dei due re di Sparta, brusco ed estremamente violento, ha decapitato un generale Ateniese solo perché lo aveva interrotto mente parlava.
La sua strabiliante armatura composta da diverse leghe metalliche e adornata con placche d’oro e d’argento è tra le migliori del mondo ed impenetrabile, si dice.

 Dopo aver preso Atene, con un’immensa armata di spartani, si stanziò in uno dei palazzi dell’acropoli finché non fu scomodato da Zeus in persona.
Il padre degli dei lo minacciò personalmente prima di stabilire il suo Ultimatum all’intera Grecia, e gli ordinò di muoversi subito e dare la caccia a Sideris.

 Generali /Polemarchi di Aristodemo  (PM)

(PM) Polemarco

 (PM)Castore e Polluce (cap 16)

 Fratelli gemelli, e braccia del re Aristodemo, noti per la massima serietà con cui eseguono alla lettera tutti gli ordini dei loro superiori.
Durante la presa di Atene fu Polluce a occuparsi di mettere sotto assedio l’Apollo Licio, brulicante di rivoluzionari, e sterminare tutti.

Castore invece si occupò di gestire la situazione ad Atene e di far giustiziare tutti gli ufficiali ateniesi inadempienti.
Castore inoltre si mise all’inseguimento della sacerdotessa Eris quando ella rapì l’Innominato Varsos.
Non riuscì tuttavia a raggiungerla a causa del crollo di un ponte.

 Capitani di Polluce

(C) Capitano

 (C)Bufago (cap 28)

 Uno dei guerrieri più forti dell’Ellade, ha conquistato meritatamente la carica di capitano sotto Polluce. Nonostante la sua mole è molto più agile di quanto sembri.

Odia con tutto se stesso Klearcos, poiché ha sterminato tutta la sua famiglia (per ordine dello stesso Ares).e gli ha inferto una ferita al volto
Ha cercato di fermare l’evasione di Perifete e degli altri rivoluzionari, messa in atto dall’Innominato, ma ha fallito nel tentativo.

Ha poi inseguito i fuggiaschi fuori Atene mettendo a ferro e fuoco un intero villaggio e sterminandone gli abitanti.

Il luogotenente rivoluzionario Perifete si scontrò con lui in un combattimento che culminò con la vittoria di quest’ultimo.

Ma Bufago non si diede per vinto e continuò ad inseguire gli evasi, finché non cadde in una trappola di Klearcos e morì assieme a tutti i suoi uomini.

 Luogotenenti di Bufago (L)(P)(E)(U)

 (L) Locagos
(P) Pentecotarco
(E) Enomotarco
(U) Ufficiale semplice

 (P) Architele (cap 27)

 Amante del lusso e dei frutti che le vittorie dei suoi superiori gli concedono. Non è un grande combattente e non si sa come abbia fatto ad ascendere a una posizione di controllo.  Non è un Pentecotarco a tutti gli effetti, in quanto non è un cittadino di Sparta e di conseguenza non ha conseguito l’agoghé, per questo motivo non è forte e preparato quanto i suoi pari.
Proviene dall’Arcadia, regione sottomessa al dominio spartano.

 Ha inutilmente invocato la pietà di Klearcos prima di morire…Non concessa.

 

(P) Arcandro (cap 28)

 

Fratello di Architele.  Anche lui come il fratello si è rivelato essere un debole combattente ed un codardo, fuggito prima dei suoi uomini.
Ha guidato una flebile difesa contro gli evasi prima di andare in rotta e finire ammazzato da Klearcos.

 (E) Anfistene Astrabaco, Alopeco (cap 28)

 I migliori soldati di Bufago. Quando una mandria impazzita caricò la falange spartana furono tra i pochi a mantenere la freddezza.

Ferirono Perifete ed uccisero Dameto e Alessandro, i suoi due luogotenenti.

Furono uccisi in quello stesso scontro, uno di loro da Dameto (prima di morire) e gli altri due da Perifete.

 Cleobi e Bitone (cap 28)

 

Umili cocchieri iloti, ultimo anello della gerarchia militare spartana ma sorprendentemente rappresentarono la minaccia più grave per Klearcos e i fuggitivi.

Dopo che l’intero plotone di Bufago fu spazzato via assieme a lui, loro si rivelarono essere gli unici superstiti e sotto lo sbalordimento generale si trasformarono in somari mostruosi in grado di sollevare un intero tronco d’albero ed usarlo come arma.
(cap 30)

Hanno le fattezze di somari mostruosi ma in grado di ergersi in posizione eretta, raggiungendo gli 8 piedi di altezza (240 cm). Hanno una struttura muscolare incredibilmente sviluppata e così spessa da poter attenuare il danno delle spade.

I loro artigli sono in grado di squarciare le carni di un uomo con una semplicità terrificante.
Hanno una potenza nelle gambe tale da poter uccidere un essere umano con un singolo colpo di zoccolo, e correndo a quattro zampe surclassano in velocità persino un corridore olimpionico. Con la potenza dei loro denti sono inoltre in grado di strappare la testa dal collo di un uomo.

Anche da ciechi sono inoltre in grado di combattere grazie al loro olfatto.
Si considerano i primi abitanti del nuovo mondo che verrà, popolato solo da esseri superiori.

Bitone venne ucciso grazie agli sforzi combinati degli eroi rivoluzionari.
Cleobi invece, rimasto acciecato durante lo scontro con Klearcos, continuò a inseguirli brandendo la spada magica sottratta all’Innominato.

Il piede di un ciclope lo schiacciò uccidendolo.

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 (Sas) Eris

 A differenza del re Aristodemo, che agisce per Ares solo perché l’Olimpo lo ha stabilito, Eris agisce per il dio della guerra a prescindere dalle circostanze.

E’ una delle sacerdotesse votate al dio, e una dei pochissimi a sapere che gli Innominati lavorano per lui (cosa di cui neppure Aristodemo è a conoscenza). Ama alla follia il dio della guerra, il quale si fida ciecamente di lei.

 Dopo l’attacco degli Innominati all’Apollo Licio, è stata incaricata di riportare a Sparta tutti gli Innominati che fossero stati catturati (agendo quindi contro lo stesso Re Aristodemo).
Così fuggi da Atene assieme a Kyros, Gamacton e Varsos (privo di sensi), ma fu inseguita da Castore e dalla sua cavalleria.

Riuscì a far perdere le sue tracce facendo saltare un ponte grazie a degli esplosivi fornitigli da Ares.

 (Sas) INNOMINATI

 Assassini più abili del mondo, ripudiati dagli uomini e dagli dei. A volte Ares li rifornisce di potenti armi per incrementare il loro potere. Ognuno di loro ha deciso di barattare sogni, fama, denaro e onori con l’oscurità, per ragioni che hanno loro costretto a farlo.

 (personaggi originali)

Varsos
Klearcos
Soter
Kyros
Gamacton

 (personaggi non originali)

 Phobos
Deimos
Enio

(ancora senza informazioni)

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(LSi) Luogotenenti di Sideris

 Le fila della rivoluzione raccolgono ogni classe sociale. Vi si possono trovare le categorie più disparate: guerrieri, vasai, costruttori, atleti olimpionici, assassini redenti, aristocratici e molti altri.

I rivoluzionari generalmente si nascondono dalle autorità locali, anche se molte piccole comunità sono state convertite totalmente come il demo di Decelea. Ma se le autorità delle grandi metropoli come Sparta o Atene lo vengono a scoprire, l’intero demo viene rasa al suolo.

 Esiste un corpo d’elite di rivoluzionari i cui membri sono caratterizzati dalla totale devozione alla causa, un’abilità in combattimento molto temprata e un’armatura nera completa.  I membri di questo corpo sono chiamati Falchi Neri.
Alle donne non è precluso il raggiungimento di questo rango.

(LSi)Almo  (cap 26)
(Falco Nero)

Stimato tra i Falchi per il suo buonsenso e raziocinio. Fu l’unico rivoluzionario che tollerò la presenza di Soter quando si stanziò all’accampamento.

 

(LSi)Cercione (cap 4)

 Campione di lotta olimpionico.

E’ molto dedito alla causa di Sideris, e protettivo nei suoi confronti. Durante l’attacco all’Apollo Licio, si è scontrato prima con Soter e poi con Varsos ed è stato da entrambi sconfitto.
Durante l’attacco dell’esercito spartano, Perifete, suo pari più anziano gli ordinò di ritirarsi verso Sideris, portando con sé il grosso delle truppe mentre lui li intratteneva.
Cercione eseguì l’ordine a malincuore, e alla fine raggiunse la base di Sideris.

 (LSi )Scirone (cap 6)

Molto magro, molto vecchio e completamente pazzo. Persino Cercione sembra temerlo. Non è un gran combattente, ma è proprio la sua follia a renderlo così pericoloso.

Da terre molto lontane ha raccolto delle tartarughe carnivore e le ha cresciute e allevate nello sbocco fognario dell’Apollo Licio (dove fa da sentinella), nutrendole con gli intrusi che trova.

E’ stato scaraventato da Soter nel condotto fognario ed è stato quindi divorato dalle sue stesse creature, poco prima che l’intera cloaca crollasse su se stessa uccidendo i rettili.

 (LSi)Perifete (cap 13)
(Falco Nero)

 In virtù della sua stazza di quasi 8 piedi (2,40 m) è stato considerato l’uomo più grosso e uno dei più forti del mondo. Ha respinto per diversi giorni le ondate di opliti, ed ha sfondato le difese di un’impenetrabile falange spartana con la potenza della sua carica. Si è scontrato anche con Bufago, e dopo uno scontro incredibile ha stabilito la propria superiorità spezzandogli un braccio.

  Brandisce una clava enorme e così pesante che è in grado di dilaniare un uomo con un singolo colpo.
Dopo essere stato catturato, è stato imprigionato nella torre-prigione di Atene, dove i carcerieri hanno provato ad estorcergli delle informazioni con la tortura senza ottenere niente.  E’ rimasto cieco di un occhio.

 Klearcos l’ha fatto evadere assieme a un folto gruppo di rivoluzionari imprigionati, e sono fuggiti verso l’Imetto.
In quel luogo si sono palesati i mostri di cui parlavano le leggende, i ciclopi. Nonostante la sua forza, era impotente davanti a quei giganti, ed è stato quasi divorato da uno di loro.

 Perifete, alla fine del viaggio con Klearcos, se n’è andato per la sua strada, sicuro che lo avrebbe rivisto, senza sapere però se sarebbero stati alleati o nemici.

 Rivoluzionari sotto l’autorità di Perifete (tutti dal cap 27)

I rivoluzionari del reggimento di Perifete, che per ordine del loro comandante, volenti o nolenti, rimasero con lui all’Apollo Licio a difendere la ritirata dei loro compagni.
I sottoscritti sono quelli che furono imprigionati nella torre-prigione.

Alessandro
(Falco Nero)

 Giovane ufficiale pronto a sacrificarsi per i compagni. Morì assieme a Dameto per permettere la loro fuga da Atene.
Nonostante fosse un buon combattente, è stato sconfitto e ucciso dall’enomotarco Alopeco.

 Dameto 
(Falco Nero)

 Re caduto della Caria. Il suo popolo fu sterminato dagli Olimpici, e giunse sulle coste dell’Attica con un contingente, per dare man forte all’esercito di Sideris.
Riuscì a uccidere uno degli enomotarchi più forti prima di morire.

 Fenice e Cilice
Fratelli girovaghi che decisero di schierarsi dalla parte di Sideris per ritrovare la loro sorella Europa, rapita dalle forze degli Olimpici.
Il loro ardore in combattimento fu surclassato dalla rigorosissima preparazione dei guerrieri spartani. Furono uccisi entrambi.

 Alessanore
Costruttore che riuscì a salvarsi da Bufago e gli inseguitori spartani, ma subì una morte orribile per mano del mostro Cleobi che lo tranciò in due parti con un colpo.


Botachos

Magistrato e governatore di un demo dell’Attica. Si ribellò al potere degli olimpici, e per questo perseguitato dalle autorità.
Fu trafitto da parte a parte da un giavellotto, lanciato da Anfistene, mentre scappava.

 Euneo
Vecchio ristoratore. Ha una rete di contatti con i mercanti di molte demo nell’Attica.
I ristoratori e i mercanti viaggiatori (votati alla rivoluzione) sono uno dei tanti mezzi di comunicazione dei Rivoluzionari.
Fu trapassato ed impalato al muro da una lancia spartana.

Foco
Atleta Olimpionico di lancio del disco. Il suo ultimo tiro servì a intrattenere il nemico mentre i rivoluzionari rubavano dei cavalli.
Colpì in pieno la fronte di Bufago facendolo cadere dalla sua auriga, poi morì trafitto da alcune frecce.


Aleurone e Calidone 

Corridori come il padre. Appiccarono il fuoco alle stalle ateniesi per creare un diversivo di fuga dalle truppe di Bufago.
Riuscirono a sfuggire alle sue truppe, ma entrambi furono uccisi da Bitone.

Il primo sopraffatto dal panico tentò di fuggire, ma fu  raggiunto dal mostro che lo decapitò con un morso.
Il secondo fu squarciato al collo da un’artigliata micidiale.

 Pentilo
(Falco Nero)

 Giovane Falco Nero, figlio di Oreste.  Ha combattuto per rendere fiero il padre.
Fu falciato dalle spade spartane durante lo scontro con Bufago.

 Bucolo  
Assassino che cercò la redenzione combattendo per la causa della Rivoluzione.
Tentò di fermare Bufago attaccandolo su un fianco, ma fu sorpreso dalla sua velocità e morì sul colpo.

 Polemone
Oligarca giunto con Dameto dalla Caria per vendicare il genocidio del suo popolo da parte degli Olimpici.

Quando gli arcieri Arcadi puntarono verso i rivoluzionari, vedendo suo figlio Nasso indifeso, fece scudo del suo corpo e fu trafitto da diverse frecce per poi cadere in un baratro.

 Leucippo
Guidò i rivoluzionari per le selve circostanti l’arteria stradale. Conosceva molto bene il territorio boschivo locale, poiché nell’esercito di Sideris era un avanguardia a cavallo. Tentò di fermare Bufago ma fu ucciso con pochi colpi.

 Polido
Medico che ha assistito il grande Podalirio. Dopo essersi addentrato nelle prime filiere di un bosco, venne trovato dal mostro Cleobi e decapitato

 Testore Teonoe e Leucippe
(Falchi Neri)

 Padre e figlie guerriere. Nonostante la loro forza e il loro coraggio, non riuscirono a sopravvivere alle insidie della fuga.
Leucippe venne uccisa da uno spartano, e gli altri due massacrati da Cleobi.

 Telchi
Oligarca padre di Api. Non sapeva nulla del tradimento di suo figlio.
Fu ucciso dagli spartani incursori nel demo di Decelea poco dopo essere stato tradito.

 Api
Una delle spie infiltrate tra i Rivoluzionari. Al servizio di Apollo. Rivelò a Bufago l’ubicazione dei rivoluzionari nascosti a Decelea tradendo i suoi compagni e il suo stesso padre. Venne investito da un auriga fuori controllo condotta da Etolo.

 Rivoluzionari sopravvissuti

 Nella fuga solo in pochi riuscirono a cavarsela.

 Alcone
(Falco Nero)

 Uno degli arcieri più abili dell’Attica, la sua mira è infallibile. Colpì in pieno un occhio del mostro Bitone da una distanza considerevole, e accecò anche il mostro Cleobi.

Podalirio
Uno dei medici più abili di tutta la Grecia. Assieme a Polido, guarì Nasso da morte certa. Ciò che stupisce è il suo talento rispetto alla giovane età di 25 anni. Fu uno dei pochi superstiti della grande fuga.

Etolo
(Falco Nero)

Corridore olimpionico. Assieme ai suoi figli, appiccò il fuoco alle stalle ateniesi creando il giusto diversivo per scampare alle truppe di Bufago.
S’impadronì poi dell’auriga di quest’ultimo, ma perse  il controllo e uccise il traditore Api. Fu uno dei guerrieri che uccise il mostro Bitone.

Falanto
(Falco Nero)

Un guerriero abile e molto esperto. Non faceva parte del reggimento di Perifete ma fu liberato perché è un rivoluzionario molto noto nel Peloponneso. Diede il colpo di grazia a Bitone trapassandogli il collo da parte a parte.
Durante il viaggio, strappò la vita anche ad alcuni arimaspi.

 Nasso
Dopo la morte di Dameto e di suo padre Polemone, è rimasto l’ultimo superstite del popolo dei Cari. Durante il viaggio, a seguito di una ferita inferta da uno spartano, si ritrovò in fin di vita ma grazie alle cure di Polido e Podalirio è riuscito a riprendersi.

 
Nannaco
(Falco Nero)  

Il Falco Nero più vecchio dell’intero esercito. Gli piace ascoltare e raccontare storie, e per questo conosce tutte quelle dei suoi compagni. Nonostante l’età è ancora forte nel combattimento.

Agamede e Trofonio

 Progettisti e conoscitori dei vari passaggi segreti presenti ad Atene.  Probabilmente, disegnarono le strutture sotto la guida del progettista leggendario Dedalo.

Nell’intento di rubare in uno dei grandi palazzi che loro stessi avevano progettato, entrambi furono avvinti in una trappola. Trofonio riuscì a liberarsi, ma per il fratello non c’era modo, così di tutta fretta, per evitare che entrambi fossero condannati a morte lo decapitò e portò con sé la sua testa.
Questo perché nella sua follia, pensava che se le autorità avessero visto il volto del fratello, avrebbero potuto ricollegarlo al furto.
Da allora conserva il teschio del fratello parlandoci e discutendoci come se fosse ancora vivo.
Poco più tardi venne avvistato, imprigionato e condannato a morte.
Klearcos lo liberò per farsi guidare verso la via di fuga più vicina.
Dopo l’evasione si dileguò, separandosi dal resto del gruppo.


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 Carcerieri

 
Procuste (cap 27)

Nanerottolo deforme sadico oltre ogni limite. Capo carceriere.

Ha un’innata abilità nell'infliggere dolore. Da quando ha sostituito il suo predecessore incominciando a sovrintendere le segrete di Sparta, i crimini e gli omicidi nella regione si sono ridotti notevolmente.  Poiché spesso la povera gente pur di non morire di fame preferiva farsi incriminare per così finire in una cella con un pasto al giorno assicurato, il sadico Ares fu più che entusiasta nel fornire a quel folle tutti i mezzi di cui avesse bisogno per far agognare la morte ai suoi 'pazienti'.

Il risultato fu eccezionale: la criminalità e gli omicidi nel Peloponneso dimezzarono, e l'operatività aumentò. Dopo la presa di Atene, a Procuste venne affidato il controllo della Torre-prigione.

Venne ucciso da Perifete durante l’evasione. Mutilato e scaraventato in un abisso.

Afidno (cap 28)

 Assistente di Perifete.  Anche lui molto sadico.
Fu dilaniato da Perifete.

 ---Decelea----

Un villaggio votato alla causa dei Rivoluzionari.

 Decelo

Governatore eponimo della città
Assieme a molti abitanti attaccò un plotone di spartani, e in un momento di sorpresa riuscì ad assassinarne uno.
Venne massacrato assieme alla popolazione, e il villaggio bruciato

 Laodoco

 Amico di Etolo e rivoluzionario. Proprietario di una locanda. Ospitò i fuggiaschi nelle sue cantine. Quando gli spartani li scoprirono, Laodoco tentò di fermarli ma venne massacrato.

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Bestie di Artemide

 

Agrio e Orico

 Orsi spropositatamente grandi e piuttosto intelligenti. Alti quattro metri al garrese. In grado di comprendere le parole degli umani.

Aiutarono Artemide a combattere Ermes nella loro lotta.
Agrio venne lanciato in aria e disintegrato con un raggio di energia proveniente dal Caduceo del dio. Orico si ritirò spaventato.

Dopo la vittoria di Artemide, la dea affidò l’orso a Sideris.

Orico portò con sé, la cassa che teneva celata la carcassa del dio e le sue armi.

 

Servi nel Dominio di Efesto

 Ogni dominio di divinità funziona a proprio modo a seconda dell’indole del dio.
Il dominio di Efesto è il più democratico di tutti.
Infatti a gestire le attività non è lui in persona (incapacitato mentalmente) ma un consiglio di fabbri/alfieri del dio.

Quelli finora visti sono.

 Ardalo (cap 31)

Di bell’aspetto, vestito di indumenti semplici.
Colui che diede il benvenuto a Klearcos e si occupò di innestargli il nuovo braccio meccanico.

 Cedalione (cap 32)

Uomo nerboruto, calvo e scuro in volto. L’aspetto di un vero fabbro.
Il suo intero corpo è costituito dagli stessi materiali con cui è costituito il braccio destro di Klearcos.

 Cabeiro (cap 32)

Un arimaspo di sesso femminile. Si occupa di assistere il dio Efesto in persona durante il suo lavoro. Conferisce con gli ospiti del Domio al posto suo.

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Servi sotto il dominio di Efesto

 
CICLOPI (cap 30)

Giganti alti 15 metri e con un unico occhio. Asessuati.

Uno di loro schiacciò il mostro Cleobi con un piede, poi afferrò Perifete e tentò di divorarlo.
Sono in grado di riconoscere le armi permeate di energia divina e di riconoscere quindi gli alfieri degli Olimpici. Costoro sono risparmiati.

 ARIMASPI (cap 30)

Uomini barbuti, ricoperti di pelli e generalmente armati di asce. Anche loro hanno un unico occhio come i ciclopi ma la loro stazza non supera gli 8 piedi. Sono comunque enormi se confrontati a un normale essere umano.

 TALOS (cap 31)

Sono sculture colossali di uomini dalle proporzioni e i lineamenti perfetti secondo i canoni comuni. Composti in bronzo, ferro ed oro misti a materiali sconosciuti.
I ciclopi gli arrivano appena all’altezza di un ginocchio. Alti 60 metri.

All’interno delle forge di Efesto, i ciclopi ne producevano a decine, ed erano schierati in file come in un esercito. Coloro che gestiscono la produzione non conoscono il motivo per cui l’Olimpo gli ha ordinato di produrne in quantità.

  
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