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-Riassunto
della storia precedente
-Scontri
degni di nota
-Capitoli
della storia messi in ordine cronologico
-Descrizione
personaggi presenti nell’epica
RIASSUNTO
DELLA
STORIA PRECEDENTE
Antica
Grecia.
Ogni
governo si è sottomesso senza opporre resistenza imponendo
regimi totalitari
nelle proprie aree d’influenza.
Ma
se pubblicamente l’umanità appare annichilita,
nell’ombra i rivoluzionari si
raccolgono compiendo azioni di guerriglia e di sabotaggio ai danni di
chi ha
scelto di seguire gli Olimpici.
Questi
dissidenti sono chiamati Falchi Neri, perché in contrasto
con l’Aquila Bianca,
emblema di Zeus, e sono guidati da un uomo sfuggevole quanto
leggendario,
Sideris.
Solamente
il dio Ares, residente a Sparta nel suo divino palazzo, ha accolto la
dichiarazione di guerra muovendo contro di loro i suoi eserciti umani.
Rivoluzionari
che entrano negli eserciti regolari recitando la parte di Servi
dell’Olimpo,
viceversa, agenti al servizio delle divinità che si
insidiano tra le linee dei
Falchi.
Tutti
loro sono alla ricerca di una donna, Pandora, dalla quale le
divinità sarebbero
in grado di attingere a un’energia sconfinata.
Tuttavia
la brama per il raggiungimento del Potere Assoluto, ha fatto
sì che gli stessi
Olimpici cospirassero a vicenda.
Le
tre divinità chiamano se stessi l’Alba, in
virtù del loro leader, dio del sole,
e della nuova epoca alla quale vogliono dare inizio.
Ha
confessato i suoi intenti all’amata
Afrodite, che si è schierata con lui. (cap
7)
Ares
inoltre è l’unico ad aver scoperto che Pandora si
trova al seguito di Sideris,
unico uomo in grado di occultarsi totalmente agli occhi delle
divinità.
Per
questo motivo nessuno è riuscito a trovare Pandora per tanto
tempo.
Così
Ares decise di creare una brigata di assassini e spietati
professionisti della
morte che agisse nell’ombra per suo conto.
Prese
i guerrieri più forti della Grecia e fece in modo che tutto
ciò che era loro
caro fosse distrutto. Uomini
che volevano
veder bruciare il mondo, senza brame di denaro o di ricchezza o di
potere. Le loro
uniche Ragioni di vita, le teneva lo
stesso dio della guerra, legate a un filo.
Il
dio della guerra usò la brigata per assassinare i
più scomodi luogotenenti
della rivoluzione, alcuni sottoposti delle altre divinità e,
addirittura i suoi
stessi comandanti per fare in modo che nessuno potesse sospettare che
fosse
proprio lui il mandante dei loro efferati delitti.
Grazie
a queste avvedute accortezze tutto il
mondo li vede come una setta a sé stante di assassini che
mira al proprio
tornaconto.
Questa
brigata conta cinque uomini.
Klearcos,
Varsos, Kyros, Soter e Gamacton. (cap 2)
Chiamati
Innominati da Ares. Chiamati
Distruttori
da tutti gli altri.
Apollo
tuttavia scoprì l’inganno grazie ad un traditore
tra loro, Kyros, e decise di
sfruttare la situazione a suo vantaggio usandolo come informatore.
Era
in previsione di quel momento che Ares aveva creato gli Innominati;
tutte le
loro missioni precedenti non erano altro che un preludio a quella
missione.
Finalmente
Ares avrebbe sfruttato la potenza dei suoi Cinque araldi, fornendo ad
alcuni di
loro armi intonse di potere divino.
In
questo modo avrebbe rischiato il tutto per tutto poiché se
fossero stati
catturati da una divinità, le loro armi avrebbero dimostrato
che il mandante
era proprio lui.
Ma
sapeva che i Cinque difficilmente avrebbero fallito.
Il loro obiettivo era catturare Sideris e
farsi dire dove si trovasse Pandora.
-Inviare
gli assassini al luogo dove si trova Sideris
-Interrogare
Sideris per scoprire dove si trova Pandora
-Rapire
e portare Pandora in un luogo prescelto
4)
Tuttavia
Ares non era l’unico ad avere spie tra le file dei
rivoluzionari. Anche l’Alba aveva
delle talpe. E
anche l’Alba aveva
scoperto l’associazione tra Pandora e Sideris.
Infatti
tra le sue spie, diversi avevano conquistato una posizione di prestigio
presso
i rivoluzionari, ed avevano quindi l’autorità per
farlo.
Se
anche le difese non fossero riuscite a fermarli, comunque Sideris si
sarebbe
messo in allerta e sarebbe fuggito dalla sua postazione sicura.
E’
proprio in quel momento che i servi di Apollo lo avrebbero dovuto
intercettare
e quindi scoprire dove si trovasse Pandora, e catturarla.
Zeus,
deluso da Ares, che per secoli non era mai riuscito a scoprire dove
fosse
Pandora (perché
Ares volutamente non lo
aveva mai dichiarato) affidò
ad Apollo
il comando supremo delle armate Peloponnesiache per cingere
d’assedio l’intera
Atene, e impedire che nessuno fuggisse.
(cap 7)
Dunque
non trovando Pandora ad Atene (perché rapita già
dall’Alba) Zeus si sarebbe
accanito con Ares.
-Trattenere
gli Innominati fino all’arrivo delle armate e far fuggire
Sideris
-Intercettare
Sideris e rapire Pandora
-Arrivo
delle armate. Cattura degli Innominati.
Ares incolpato
Si
trovava lì ad attendere Klearcos.
Infatti
visto il risentimento che quest’ultimo nutriva nei suoi
confronti, era
presumibile che si sarebbe presentato da solo per soddisfare la sua
vendetta.
Sideris
voleva restare solo con l’Innominato per rivelargli la
verità sui suoi genitori.
Verità
che Klearcos scoprirà solo alla fine della storia.
-Attendere
l’arrivo di Klearcos
-Svelargli
la verità
6)
E’
rimasto orfano a causa della guerra che infuriava tra Rivoluzionari e
sostenitori degli Olimpici. Varsos,
amico dei genitori, decise di tenerlo con sé, e gli
rivelò che i suoi genitori
erano ufficiali al servizio di Ares, e che i loro assassini erano i
Rivoluzionari. (cap 13)
Klearcos
riempì il suo cuore di odio per tutta la vita, passando
l’esistenza all’insegna
della vendetta. Decise
che avrebbe
ucciso Sideris in persona e sradicato per sempre il movimento dei
Falchi Neri.
Ares
lo fece entrare negli Innominati, e sotto la sua guida Klearcos divenne
uno
degli assassini più temuti nell’Ellade, e si fece
fama di uomo più rapido del
mondo (con la spada).
Col
tempo Klearcos capì che sapere è sinonimo di
potere e per avvicinarsi al suo
vero bersaglio dovette interrogare centinaia di vittime.
Soter.
Rinnegato
dagli uomini. Ha un
potere senziente
dentro di sé in grado di piegare a suo piacimento i fili del
fato provocando
grande sfortuna o incredibile fortuna.
Soter non è in grado di controllare questo
potere, perciò odia se
stesso.
L’unica
ragione che gli ha permesso di sopravvivere è stata la
speranza di trovare la
donna da lui amata, di cui perse tracce molto tempo prima.
Ares
lo scelse tra i suoi Innominati, e Soter accettò di buon
grado sapendo che il
dio della guerra avrebbe potuto dargli informazioni e mezzi per
ritrovarla.
Ma
era una menzogna, perché la donna da lui amata è
proprio Pandora. La
donna che l’Olimpo cerca.
(cap
23-24)
7)
I
cinque Innominati risultano essere più abili di quanto
previsto dall’Alba, e
superano tutte le difese senza essere catturati.
Sideris
inoltre, in attesa di Klearcos, non si ritira subito,come previsto da
Apollo.
Klearcos
assieme a Soter, riesce a raggiungere Sideris facendo però
scattare gli allarmi
in tutto il palazzo.
Sideris
si ritrova a dover fronteggiare ben due Innominati assetati di sangue,
e non
riesce nell’intento di mostrare la verità a
Klearcos. (cap 14)
Dopo
uno scontro senza esclusione di colpi, Sideris riesce a scappare
nell’esatto
momento in cui Atene è cinta d’assedio
dall’esercito di Apollo.
Klearcos
e Soter lo inseguono e tutti e tre riescono a scappare dalla
città.
Soter
vedendo la ragazza si riconcilia con lei, e vedendo una minaccia in
Klearcos si
schiera improvvisamente dalla parte di Sideris.
8)
In
quel momento compare Ermes in persona, incaricato di seguire Sideris
nella
posizione di Pandora. (cap 18)
Dichiara
di voler rapire la ragazza, e, se possibile anche i due Innominati, ma
quest’ultimi sarebbero andati bene anche da morti.
Sideris,
Soter e Klearcos stipulano un’alleanza strategica per
sconfiggere il dio. Ma
Ermes non fa altro che giocare con loro
per tutto il tempo, finché non viene ferito.
Durante
la colluttazione Klearcos perde il braccio destro.
(cap 20)
Artemide
continua a comportarsi in maniera del tutto imprevedibile, aiutando gli
umani. Pone il
corpo di Ermes in una
cassa e la affida a Sideris, dicendogli che arriverà il
momento in cui dovrà
utilizzare le armi del dio (preservate dal potere intrinseco del suo
cadavere).
9)
Soter
decide di restare al fianco di Pandora cambiando quindi schieramento.
Klearcos
invece è imprigionato dai rivoluzionari perché
continua a essere ostile nei
confronti di Sideris. Quest’ultimo però vuole
lasciargli modo di scoprire da
solo la verità, e gli ricorda che lui ha ancora una persona
cara: Varsos.
Viene
quindi liberato da Sideris e si mette in viaggio alla ricerca di Varsos.
Dopo
alcuni giorni torna ad Atene, e interrogando un luogotenente spartano
scopre
che Varsos è stato visto l’ultima volta presso il
massiccio dell’Imetto, luogo
famigerato per la presenza di mostri.
Nessuno è in grado di guidarlo per i
labirinti di quel posto, tranne Perifete.
Un luogotenente di Sideris che si trova imprigionato nel
carcere di
Atene.
Durante
la fuga viene inseguito da un luogotenente spartano, Bufago che per
trovarlo dà
fuoco a un intero villaggio.
Gli
evasi sono costretti a combattere, e grazie alle strategie di Klearcos
riescono
a distruggere l’intero plotone spartano.
Perifete
riesce a uccidere uno dei mostri,
ma
l’altro riesce ad impadronirsi della spada divina di
Klearcos, diventando quasi
imbattibile. (cap 30)
Gli
evasi, dopo aver acciecato il mostro, scappano nuovamente.
Sembrano
in salvo, ma la creatura li raggiunge grazie al suo fiuto.
Proprio
quando sta per attaccarli, viene schiacciato da un piede gigantesco.
Gli
evasi sono circondati da ciclopi alti 15 metri, e da arimaspi. (cap 31)
Gli
esiti dello scontro sembrano già decisi ma Klearcos riesce a
riprendere la
spada divina e uccide un ciclope.
I
ciclopi identificandolo come un servo degli Olimpici, catturano tutti
senza
uccidere nessuno, così i fuggiaschi si ritrovano ospiti
nella dimora di Efesto.
Durante
la permanenza, il braccio mutilato di Klearcos è sostituito
con un innesto
meccanico e poco dopo i fuggiaschi sono condotti alla presenza di
Efesto che
incredibilmente si scopre essere minorato mentalmente.
10)
Poiché
neppure Apollo è riuscito a catturare Pandora, Zeus va su
tutte le furie.
Si
manifesta a tutti gli abitanti dell’Ellade come un gigantesco
cumulonembo vasto
quanto il cielo, e impone il suo Ultimatum.
Ogni
giorno Zeus avrebbe distrutto una città, a partire dalle
più piccole per finire
con Sparta e Atene, se l’umanità non gli avesse
dato Sideris.
La
prima ad essere colpita da un lampo di energia infinitamente potente,
è Egina,
nell’omonima isola.
L’isola
stessa esplode causando un’inondazione. (cap
21)
11)
Poco
dopo sia Ares che Apollo avvertirono
per
qualche attimo l’essenza vitale di Ermes, la quale si era
eclissata (dopo la
sua morte).
Ares
che era il dio più vicino al luogo in cui era stata
rivelata, vi mandò Kyros e
Gamacton affiancati
a tre nuovi
Innominati.
Il
sesto, il settimo e l’ottavo:
Phobos,
Deimos ed Enio.
12)
Klearcos
raggiunge la vecchia casa di Varsos e lì vi scopre la
verità.
In
realtà i genitori (Penelope e Odisseo) erano i capisaldi
della rivoluzione e lo
era anche Varsos, ma quest’ultimo aveva tradito la loro causa
e li aveva
uccisi.
Poi
aveva preso il loro figlioletto e lo aveva reso un Innominato come lo
era lui.
Varsos
sta per morire. E’ in fin di vita.
Con
le sue ultime forze rivela a Klearcos come andarono realmente le cose.
Poco
dopo averlo fatto, pentito, andò da Sideris, il secondo in
comando dopo
Odisseo, per costituirsi.
Sideris
anziché farlo giustiziare, decise di sfruttare quella
situazione.
Odisseo
aveva sempre voluto porre delle spie sotto il comando diretto del dio
della
guerra, ma tutti avevano sempre fallito. Dopo la sua morte, il suo
obiettivo
era stato raggiunto.
Odisseo
era consapevole che servendo il dio della guerra, si potevano scoprire
delle
verità che avrebbero sconvolto il mondo intero. Alcune da
rivelare
pubblicamente, altre troppo pericolose per esserlo…
Era
convinto che chi le avesse scoperte, avrebbe potuto persino ascendere
al rango
di divinità. Voleva dunque permettere al figlio di avere
accesso a quelle
verità.
Varsos
rispettò le volontà di Odisseo. Finse di lavorare
per Ares, e riuscì persino a
indirizzare il giovane Klearcos nella Brigata degli Innominati.
Quel
medaglione è una chiave per scoprire le Verità
che Varsos e Odisseo prima di
lui avevano ottenuto durante la loro vita. (cap
34)
Scontri
degni di
nota:
-il nome del primo personaggio/i rappresenta il vincitore.
-Klearcos,
Kyros, Gamacton vs plotone di rivoluzionari (cap 3)
-Soter
vs sentinelle rivoluzionarie (cap 4)
-Klearcos,
Kyros, Gamacton vs compagnia di Falchi Neri (cap 5)
-Varsos
vs unità cinefila Falchi Neri (cap 6)
-Varos
vs l’ufficiale Cercione (cap 10)
-Soter
vs Scirone e le testuggini carnivore (cap 10)
-Soter e Klearcos vs Sideris
(cap 14)
-Kyros
e Gamacton vs plotone di rivoluzionari (cap 16)
---------------
-Klearcos, Soter, Sideris vs
ERMES (cap 18)
-ARTEMIDE
vs ERMES (cap 20)
-Eris,
Kyros, Gamacton vs cavalleria spartana (cap 22)
-Klearcos,
Perifete e gli eroi rivoluzionari vs Bufago e una divisione spartana
(cap
27-28)
----------
-Perifete
vs Bufago (cap 29)
-Superstiti
rivoluzionari vs Cleobi e Bitone (cap 30)
-Orda
di ciclopi ed arimaspi vs superstiti rivoluzionari (cap 31)
----------
-Klearcos
vs Varsos (cap 34)
CAPITOLI
ORDINATI CRONOLOGICAMENTE
(Cap 13 –seconda
parte-)
Cap 23
Cap 24
Cap 11
Cap 2
Cap 8
Cap 4
Cap 5
Cap 6
Cap 10
Cap 12
Cap 14
Cap 17
Cap 18
Cap 20
Cap 26
Cap 27
Cap 28
Cap 29
Cap 30
Cap 31
Cap 32
Cap 22
Cap 34
Personaggi
presenti
nell’Epica
-nella storia saranno presenti tutti i personaggi dell' Epica
E’
sotto la custodia di Sideris, e grazie a lui non è mai stata
trovata.
Ha
avuto un storia d’amore con Soter in passato, ma sono stati
costretti a
lasciarsi.
Dopo
più di dieci anni, si sono ritrovati.
Marsya (cap 11)
Poeta
e cantore più talentuoso dell’intera Grecia.
Si faceva chiamare
l’Istrione, e si
considerava la reincarnazione del dio delle belle arti. Era spietato
con i
cantori che osavano paragonarsi a lui in abilità musicale e
canora. Chi osava
sfidarlo sapeva di stringere un tacito
accordo di morte che prevedeva lo scorticamento dello sconfitto.
La
sua autorità divenne tale da essere paragonata a quella di
un potente oligarca,
e chi offendeva lui offendeva anche il suo seguito.
Kyros,
travestito dal dio Apollo, all’età di soli dieci
anni lo sfidò in una gara
musicale e lo sconfisse.
La
differenza tra i loro talenti era così evidente, che il
popolo fomentato scalzò
Marsya dal titolo di Istrione e lo scorticò vivo.
Kyros
divenne il nuovo Istrione.
(SAs)Servi
di
Ares
-------------------------------------------------------
Struttura
dell’esercito spartano
Chi non la superava
veniva ripudiato da
Sparta.
Questa
unità era detta sissizia.
-Quattro
enomotia formavano una pentecontia
(128 uomini) comandata da un pentecotarco
-Quattro
pentecontia davano origine ad un locos
(512 uomini) guidata da un locagos.
-Quattro
locoi davano origine ad una mora (2048
uomini) guidata da un capitano
-Quattro
more formavano il
corpo d’armata (oltre
8000 uomini) condotto da un polemarco
(generale)
La
sua strabiliante armatura composta da diverse leghe metalliche e
adornata con
placche d’oro e d’argento è tra le
migliori del mondo ed impenetrabile, si
dice.
Il
padre degli dei lo minacciò personalmente prima di stabilire
il suo Ultimatum
all’intera Grecia, e gli ordinò di muoversi subito
e dare la caccia a Sideris.
(PM)
Polemarco
Durante
la presa di Atene fu Polluce a occuparsi di mettere sotto assedio
l’Apollo
Licio, brulicante di rivoluzionari, e sterminare tutti.
Castore
invece si occupò di gestire la situazione ad Atene e di far
giustiziare tutti
gli ufficiali ateniesi inadempienti.
Castore
inoltre si mise all’inseguimento della sacerdotessa Eris
quando ella rapì
l’Innominato Varsos.
Non
riuscì tuttavia a raggiungerla a causa del crollo di un
ponte.
(C)
Capitano
Odia
con tutto se stesso Klearcos, poiché ha
sterminato tutta la sua famiglia (per ordine dello stesso Ares).e gli
ha
inferto una ferita al volto
Ha cercato di fermare l’evasione di Perifete e degli
altri rivoluzionari, messa in atto dall’Innominato, ma ha
fallito nel
tentativo.
Ha
poi inseguito i fuggiaschi fuori Atene
mettendo a ferro e fuoco un intero villaggio e sterminandone gli
abitanti.
Il
luogotenente rivoluzionario Perifete si
scontrò con lui in un combattimento che culminò
con la vittoria di
quest’ultimo.
Ma
Bufago non si diede per vinto e continuò ad
inseguire gli evasi, finché non cadde in una trappola di
Klearcos e morì
assieme a tutti i suoi uomini.
(P) Pentecotarco
(E) Enomotarco
(U) Ufficiale semplice
Proviene dall’Arcadia, regione sottomessa al
dominio spartano.
(P)
Arcandro (cap
28)
Fratello
di Architele. Anche
lui come il fratello si è rivelato
essere un debole combattente ed un codardo, fuggito prima dei suoi
uomini.
Ha guidato una flebile difesa contro gli evasi
prima di andare in rotta e finire ammazzato da Klearcos.
Ferirono
Perifete ed uccisero Dameto e
Alessandro, i suoi due luogotenenti.
Furono
uccisi in quello stesso scontro, uno di
loro da Dameto (prima di morire) e gli altri due da Perifete.
Umili
cocchieri iloti, ultimo anello della
gerarchia militare spartana ma sorprendentemente rappresentarono la
minaccia
più grave per Klearcos e i fuggitivi.
Dopo
che l’intero plotone di Bufago fu spazzato via assieme a lui,
loro si
rivelarono essere gli unici superstiti e sotto lo sbalordimento
generale si
trasformarono in somari mostruosi in grado di sollevare un intero
tronco
d’albero ed usarlo come arma.
(cap
30)
Hanno
le fattezze di somari mostruosi ma in grado di ergersi in posizione
eretta,
raggiungendo gli 8 piedi di altezza (240 cm). Hanno una struttura
muscolare
incredibilmente sviluppata e così spessa da poter attenuare
il danno delle
spade.
Hanno
una potenza nelle gambe tale da poter uccidere un essere umano con un
singolo colpo
di zoccolo, e correndo a quattro zampe surclassano in
velocità persino un
corridore olimpionico. Con la potenza dei loro denti sono inoltre in
grado di
strappare la testa dal collo di un uomo.
Anche
da ciechi sono inoltre in grado di combattere grazie al loro olfatto.
Si
considerano i primi abitanti del nuovo mondo che verrà,
popolato solo da esseri
superiori.
Cleobi
invece, rimasto acciecato durante lo scontro con Klearcos,
continuò a
inseguirli brandendo la spada magica sottratta all’Innominato.
Il
piede di un ciclope lo schiacciò uccidendolo.
--------------------
E’
una delle sacerdotesse votate al dio, e una dei pochissimi a sapere che
gli
Innominati lavorano per lui (cosa di cui neppure Aristodemo
è a conoscenza).
Ama alla follia il dio della guerra, il quale si fida ciecamente di lei.
Così
fuggi da Atene assieme a Kyros, Gamacton e Varsos (privo di sensi), ma
fu
inseguita da Castore e dalla sua cavalleria.
Riuscì
a far perdere le sue tracce facendo saltare un ponte grazie a degli
esplosivi
fornitigli da Ares.
Varsos
Klearcos
Soter
Kyros
Gamacton
Deimos
Enio
(ancora
senza informazioni)
(LSi)
Luogotenenti
di Sideris
I
rivoluzionari generalmente si nascondono dalle autorità
locali, anche se molte
piccole comunità sono state convertite totalmente come il
demo di Decelea. Ma
se le autorità delle grandi metropoli come Sparta o Atene lo
vengono a
scoprire, l’intero demo viene rasa al suolo.
Alle
donne non è precluso il raggiungimento di questo rango.
(Falco
Nero)
Stimato
tra i Falchi per il suo buonsenso e raziocinio. Fu l’unico
rivoluzionario che
tollerò la presenza di Soter quando si stanziò
all’accampamento.
(LSi)Cercione
(cap
4)
E’
molto dedito alla causa di Sideris, e protettivo nei suoi confronti.
Durante l’attacco
all’Apollo Licio, si è scontrato prima con Soter e
poi con Varsos ed è stato da
entrambi sconfitto.
Durante
l’attacco dell’esercito spartano, Perifete, suo
pari più anziano gli ordinò di
ritirarsi verso Sideris, portando con sé il grosso delle
truppe mentre lui li
intratteneva.
Cercione
eseguì l’ordine a malincuore, e alla fine
raggiunse la base di Sideris.
Molto
magro, molto vecchio e completamente pazzo. Persino Cercione sembra
temerlo.
Non è un gran combattente, ma è proprio la sua
follia a renderlo così
pericoloso.
Da
terre molto lontane ha raccolto delle tartarughe carnivore e le ha
cresciute e
allevate nello sbocco fognario dell’Apollo Licio (dove fa da
sentinella),
nutrendole con gli intrusi che trova.
E’
stato scaraventato da Soter nel condotto fognario ed è stato
quindi divorato
dalle sue stesse creature, poco prima che l’intera cloaca
crollasse su se
stessa uccidendo i rettili.
(Falco
Nero)
Dopo
essere stato catturato, è stato imprigionato nella
torre-prigione di Atene,
dove i carcerieri hanno provato ad estorcergli delle informazioni con
la
tortura senza ottenere niente. E’
rimasto cieco di un occhio.
In
quel luogo si sono palesati i mostri di cui parlavano le leggende, i
ciclopi. Nonostante
la sua forza, era impotente davanti a quei giganti, ed è
stato quasi divorato
da uno di loro.
I
rivoluzionari del reggimento di Perifete, che per ordine del loro
comandante,
volenti o nolenti, rimasero con lui all’Apollo Licio a
difendere la ritirata
dei loro compagni.
I
sottoscritti sono quelli che furono imprigionati nella torre-prigione.
Alessandro
(Falco
Nero)
Nonostante
fosse un buon combattente, è stato sconfitto e ucciso
dall’enomotarco
Alopeco.
(Falco
Nero)
Riuscì a uccidere uno degli enomotarchi più forti
prima di morire.
Fratelli
girovaghi che decisero di schierarsi
dalla parte di Sideris per ritrovare la loro sorella Europa, rapita
dalle forze
degli Olimpici.
Il loro ardore in combattimento fu surclassato
dalla rigorosissima preparazione dei guerrieri spartani. Furono uccisi
entrambi.
Costruttore
che riuscì a salvarsi da Bufago e gli
inseguitori spartani, ma subì una morte orribile per mano
del mostro Cleobi che
lo tranciò in due parti con un colpo.
Botachos
Magistrato
e governatore di un demo dell’Attica.
Si ribellò al potere degli olimpici, e per questo
perseguitato dalle autorità.
Fu trafitto da parte a parte da un giavellotto,
lanciato da Anfistene, mentre scappava.
Vecchio ristoratore. Ha una rete di contatti con
i mercanti di molte demo nell’Attica.
I ristoratori e i mercanti viaggiatori (votati
alla rivoluzione) sono uno dei tanti mezzi di comunicazione dei
Rivoluzionari.
Fu trapassato ed impalato al muro da una lancia
spartana.
Foco
Atleta
Olimpionico di lancio del disco. Il suo
ultimo tiro servì a intrattenere il nemico mentre i
rivoluzionari rubavano dei
cavalli.
Colpì in pieno la fronte di Bufago facendolo
cadere dalla sua auriga, poi morì trafitto da alcune frecce.
Corridori come il padre. Appiccarono il fuoco
alle stalle ateniesi per creare un diversivo di fuga dalle truppe di
Bufago.
Riuscirono a sfuggire alle sue truppe, ma
entrambi furono uccisi da Bitone.
Il
primo sopraffatto dal panico tentò di fuggire,
ma fu raggiunto dal
mostro che lo
decapitò con un morso.
Il secondo fu squarciato al collo da
un’artigliata micidiale.
(Falco
Nero)
Fu falciato dalle spade spartane durante lo
scontro con Bufago.
Assassino che cercò la redenzione combattendo per
la causa della Rivoluzione.
Tentò di fermare Bufago attaccandolo su un
fianco, ma fu sorpreso dalla sua velocità e morì
sul colpo.
Oligarca
giunto con Dameto dalla Caria per
vendicare il genocidio del suo popolo da parte degli Olimpici.
Quando
gli arcieri Arcadi puntarono verso i
rivoluzionari, vedendo suo figlio Nasso indifeso, fece scudo del suo
corpo e fu
trafitto da diverse frecce per poi cadere in un baratro.
Guidò
i rivoluzionari per le selve circostanti
l’arteria stradale. Conosceva molto bene il territorio
boschivo locale, poiché
nell’esercito di Sideris era un avanguardia a cavallo.
Tentò di fermare Bufago
ma fu ucciso con pochi colpi.
Medico
che ha assistito il grande Podalirio. Dopo
essersi addentrato nelle prime filiere di un bosco, venne trovato dal
mostro
Cleobi e decapitato
(Falchi Neri)
Leucippe venne uccisa da uno spartano, e gli
altri due massacrati da Cleobi.
Oligarca padre di Api. Non sapeva nulla del
tradimento di suo figlio.
Fu ucciso dagli spartani incursori nel demo di
Decelea poco dopo essere stato tradito.
Una
delle spie infiltrate tra i Rivoluzionari. Al
servizio di Apollo. Rivelò a Bufago l’ubicazione
dei rivoluzionari nascosti a
Decelea tradendo i suoi compagni e il suo stesso padre. Venne investito
da un
auriga fuori controllo condotta da Etolo.
(Falco
Nero)
Podalirio
Uno
dei medici più abili di tutta la Grecia.
Assieme a Polido, guarì Nasso da morte certa. Ciò che stupisce è il suo talento rispetto alla giovane età di 25 anni.
Fu uno dei
pochi superstiti della
grande fuga.
Etolo
(Falco
Nero)
S’impadronì poi dell’auriga di
quest’ultimo, ma
perse il controllo
e uccise il traditore
Api. Fu uno dei guerrieri che uccise il mostro Bitone.
Falanto
(Falco
Nero)
Durante il viaggio, strappò la vita anche ad
alcuni arimaspi.
Dopo
la morte di Dameto e di suo padre Polemone,
è rimasto l’ultimo superstite del popolo dei Cari.
Durante il viaggio, a
seguito di una ferita inferta da uno spartano, si ritrovò in
fin di vita ma
grazie alle cure di Polido e Podalirio è riuscito a
riprendersi.
Nannaco
(Falco
Nero)
Nell’intento
di rubare in uno dei grandi palazzi
che loro stessi avevano progettato, entrambi furono avvinti in una
trappola.
Trofonio riuscì a liberarsi, ma per il fratello non
c’era modo, così di tutta
fretta, per evitare che entrambi fossero condannati a morte lo
decapitò e portò
con sé la sua testa.
Questo perché nella sua follia, pensava che se le
autorità avessero visto il volto del fratello, avrebbero
potuto ricollegarlo al
furto.
Da allora conserva il teschio del fratello
parlandoci e discutendoci come se fosse ancora vivo.
Poco più tardi venne avvistato, imprigionato e
condannato a morte.
Klearcos lo liberò per farsi guidare verso la via
di fuga più vicina.
Dopo l’evasione si dileguò, separandosi dal resto
del gruppo.
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Procuste
(cap
27)
Nanerottolo
deforme sadico oltre ogni limite. Capo carceriere.
Ha
un’innata
abilità
nell'infliggere dolore. Da quando ha sostituito il suo predecessore
incominciando a sovrintendere le segrete di Sparta, i crimini
e gli
omicidi nella regione si sono ridotti
notevolmente. Poiché spesso la
povera gente pur di non morire di fame preferiva farsi incriminare per
così
finire in una cella con un pasto al giorno assicurato, il sadico Ares
fu più
che entusiasta nel fornire a quel folle tutti i mezzi di cui avesse
bisogno per
far agognare la morte ai suoi 'pazienti'.
Il
risultato fu eccezionale: la criminalità e gli
omicidi nel Peloponneso dimezzarono, e l'operatività
aumentò. Dopo la
presa di Atene, a Procuste venne affidato il controllo della
Torre-prigione.
Venne
ucciso da Perifete durante l’evasione. Mutilato
e scaraventato in un abisso.
Afidno
(cap
28)
Fu dilaniato da Perifete.
Un
villaggio votato alla causa dei Rivoluzionari.
Governatore
eponimo della città
Assieme a molti abitanti attaccò un plotone di
spartani, e in un momento di sorpresa riuscì ad assassinarne
uno.
Venne massacrato assieme alla popolazione, e il
villaggio bruciato
Bestie
di Artemide
Agrio
e Orico
Aiutarono
Artemide a combattere Ermes nella loro lotta.
Agrio
venne lanciato in aria e disintegrato con un raggio di energia
proveniente dal
Caduceo del dio. Orico si ritirò spaventato.
Dopo
la vittoria di Artemide, la dea affidò
l’orso a Sideris.
Orico
portò con sé, la cassa che teneva celata la
carcassa del dio e le sue armi.
Servi
nel Dominio di Efesto
Il dominio di Efesto è il più democratico di
tutti.
Infatti a gestire le attività non è lui in
persona (incapacitato mentalmente) ma un consiglio di fabbri/alfieri
del dio.
Quelli
finora visti sono.
Di
bell’aspetto, vestito di indumenti semplici.
Colui che diede il benvenuto a Klearcos e si
occupò di innestargli il nuovo braccio meccanico.
Uomo
nerboruto, calvo e scuro in volto. L’aspetto
di un vero fabbro.
Il suo intero corpo è costituito dagli stessi
materiali con cui è costituito il braccio destro di
Klearcos.
Un
arimaspo di sesso femminile. Si occupa di
assistere il dio Efesto in persona durante il suo lavoro. Conferisce
con gli
ospiti del Domio al posto suo.
Servi sotto il dominio di Efesto
Giganti
alti 15 metri e con un unico occhio.
Asessuati.
Uno
di loro schiacciò il mostro Cleobi con un
piede, poi afferrò Perifete e tentò di divorarlo.
Sono in grado di riconoscere le armi permeate di
energia divina e di riconoscere quindi gli alfieri degli Olimpici.
Costoro sono
risparmiati.
Uomini
barbuti, ricoperti di pelli e generalmente
armati di asce. Anche loro hanno un unico occhio come i ciclopi ma la
loro
stazza non supera gli 8 piedi. Sono comunque enormi se confrontati a un
normale
essere umano.
Sono
sculture colossali di uomini dalle
proporzioni e i lineamenti perfetti secondo i canoni comuni. Composti
in
bronzo, ferro ed oro misti a materiali sconosciuti.
I ciclopi gli arrivano appena all’altezza di un
ginocchio. Alti 60 metri.
All’interno
delle forge di Efesto, i ciclopi ne
producevano a decine, ed erano schierati in file come in un esercito.
Coloro
che gestiscono la produzione non conoscono il motivo per cui
l’Olimpo gli ha
ordinato di produrne in quantità.