Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: black_shadow    28/12/2007    4 recensioni
"Ti osservo mentre sei seduto al tavolo con i tuoi amici. Tutti ti guardano come se tu fossi una sorta di divinità per loro. E come dargli torto sei perfetto in ogni piccola parte del tuo essere." È una storia già postata un po’ di tempo fa… Su consiglio di alcune di voi ho distanziato un po’ il testo… Spero che così sia più leggibile e piacevole…
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ti osservo mentre sei seduto al tavolo con i tuoi amici

Ti osservo mentre sei seduto al tavolo con i tuoi amici.

Tutti ti guardano come se tu fossi una sorta di divinità per loro. E come dargli torto sei perfetto in ogni piccola parte del tuo essere.

E posso dirlo perché ne conosco ogni centimetro.

Quante volte ho cercato di toglierti dalla mia mente cercando in te un difetto, un orrida scoperta, un fastidioso errore che ti avrebbe reso niente di che davanti ai miei occhi. e invece niente, anzi la situazione è peggiorata perché ora non solo non riesco a staccarti gli occhi di dosso ma potrei rimanere a fissarti per ore alla ricerca di tutte le perfezioni che ho scovato, nel tentativo di non trovarle.

E ora sono di nuovo qui a scrutarti nell'ombra, a far finta di parlare con Harry che è qui davanti a me, mentre guardo leggermente al di là delle sue spalle e vedo solo te, tutto il resto è sfocato e inutile di fronte alla tua bellezza.

Ti vedo sorridere.

Uno dei tuoi amici deve aver fatto una battuta divertente.

Vorrei tanto averla sentita per poter ridere insieme a te, guardarti e sapere che stiamo pensando le stesse cose, e continuare a ridere come due complici amanti.

Getti la testa leggermente indietro perché ormai non riesci più a trattenerti dal ridere.

Questo è il massimo che gli altri riescono a vedere del vero te. Sono rare le volte in cui ti lasci andare. E nessuno è mai riuscito a vederle.

Quasi nessuno…

Ti ho osservato a lungo, te l'ho detto no?

E quando lo fai, quando ti togli la maschera di alterigia e freddezza che ti sei creato per difenderti, mentre vorresti goderti la vita ed esultare di gioia, quando metti via quel ghigno che sfoggi ogni qual volta invece vorresti piangere ed urlare che non ce la fai più, quando abbandoni quel portamento da giovane nobile rampollo a cui non interessa nulla della sua vita ne tantomeno di quella degli altri mentre invece vorresti correre disperato o gridare come un matto qualsiasi cosa bella o brutta che ti passa per la testa, quando lo fai, ogni mia cellula va in fibrillazione alla vista del tuo vero io.

E allora niente può più essere importante per me. Solo tu.

Harry continua a parlare e ogni tanto mi chiede se lo sto ascoltando, io annuisco distratta e lui continua. È innamorato di me da tanto oramai, ma io non posso farci nulla se il mio cuore è stato rubato, nel senso vero della parola…

Non lo sento più mio: è dentro di me, ma non mi appartiene più.

Lo sento battere all'impazzata ma non batte per mantenermi in vita.

Lo sento uscire fuori dal petto ogni tanto ma purtroppo non succede mai, non se ne vuole andare, è peggio di un cancro.

Si peggio, perché mi fa patire pene che nemmeno Dante ha mai immaginato…

Peggio perché almeno il cancro prima o poi ti consola con la morte. LUI no!!

Lui, questo dolore non mi abbandonerà mai. Un dolore lancinante, insopportabile, ma che è anche la più bella e incredibile sensazione che io abbia mai provato.

Forse è masochismo, o forse è solo noia perché niente di tutto ciò che mi circonda può essere minimamente paragonato alla estasiante esperienza che è amarti.

Forse è per la necessità che ha ogni uomo di ammirare le bellezze del mondo, o forse è per il diritto che abbiamo di conoscere lo splendore e la perfezione, che non possa attimo in cui io non voglia posare i miei occhi sul tuo corpo statuario, in cui non voglia perdermi nelle onde dei tuoi capelli, in cui non voglia rimanere allo stesso tempo folgorata e affascinata dai tuoi occhi, pozze di lava argentata, che trasmettono tutto e niente. La passione e l'indifferenza.

E come sempre anche ora ti sto guardando.

Osservando, studiando, spiando, ammirando ogni piccola parte di te, che per me oramai è così familiare, e così amata.

Si TI AMO!

Mi ci è voluto un po’ per capirlo o meglio per convincermi e per accettare la dura realtà.

In fondo sei sempre il figlio di un mangiamorte.

E tu stesso non sei per così dire un bravo ragazzo. Non sei il tipo di persona che una donna presenterebbe ai suoi genitori e amici, anche perché non credo che tu sia mai andato oltre qualche botta e via, ad eccezione della Parkinson, che, vediamo, come potrei definirla, è la tua puttana personale.

Gelosa io? Assolutamente si!

Ma la cosa peggiore è che mi ritrovo ad essere persino invidiosa di Pansy.

Tu ti chiederai di cosa? Dato che la tratti come un tappetino.

Ma tu non puoi capire!

Non puoi sapere quanto sia elettrizzante anche solo sfiorarti con un dito. È un ricordo che ti rimane dentro, impossibile da cancellare, impossibile da nascondere.

È come una droga. Tu sei la mia droga.

E come un cocainomane io sarei pronta a strisciare nel fango, a mangiare la polvere e a sentirmi dare della puttana, pur di averti per qualche secondo tra le mie braccia.

Sono diventata come tutte quelle ragazzine idiote che tanto prendevo in giro e disprezzavo…

Il mio studio non mi ha distratto dalla tua bellezza.

La mia intelligenza non è servita a non farmi cadere nella tua trappola.

Né la mia coscienza si è preoccupata di farsi viva quando ti ho seguito quella notte al lago.

E il mio orgoglio si era rifugiato nelle viscere della terra quando ti ho chiesto di fare l'amore con me senza alcun impegno…

La notte più bella della mia vita…

E il risveglio più amaro della mia esistenza.

Un vuoto accanto a me, ed un vuoto ancora più grande dentro di me.

E ho pianto; non sai quante lacrime ho versato in quella stanzetta buia e povera che la sera prima mi era sembrata un luogo così meraviglioso… Ho saltato tutte le lezioni quel giorno.

Poco prima di cena è arrivato quell'elfo domestico con un vassoio.

Ho capito subito che eri stato tu.

E solo allora ho realizzato che io, Hermione Granger, mi ero rinchiusa un intero giorno in una stanza a piangere.

Che non avevo avuto la forza di uscire…

E così con tutto il coraggio e l'orgoglio che mi appartengono sono uscita e ho continuato la mia vita fino ad oggi.

Ma non passa giorno, e tu questo devi saperlo, che io non pensi alle tue mani sul mio corpo, e a te dentro di me e alla nostra unione…

Una piccola esplosione di vita. Vita…Una nuova Vita…

Si, mi sento troppo giovane per questo.

Ma non potrei mai fare quello che Ginny mi ha consigliato.

Non potrei mai uccidere… uccidere qualcosa. qualcosa di mio. Qualcosa così vivo.

Qualche ragazza comincia già a farmi notare che sono ingrassata e che dovrei stare attenta alla linea. Tanto manca una settimana alla partenza.

O meglio fuga.

È già tutto organizzato. Mi ha aiutato Tonks.

Mi ha trovato un appartamento babbano dove alloggiare, un medico e ha anche organizzato un piano diabolico per non far capire nulla a nessuno. È stata veramente fantastica.

Lascerò il bambino ad una persona di fiducia e poi alla fine dell'anno dopo i Mago me lo riprenderò e mi prenderò cura di lui.

Non sono dispiaciuta. Non penso nemmeno di essere stata sfortunata.

Solo per una notte, dirai tu.

Ma è stata talmente tanto quello che mi è stato dato in quella sola notte, che in qualche modo è normale che ora debba essere io a dare qualcosa a questa piccola creatura. E poi non potendo avere te, cosa c'è di meglio di un te in miniatura.

L'unica cosa che mi dispiace è che tu non potrai mai vederlo. Ma come ho detto a Ginny, preferisco non dirtelo. Non ho paura che tu possa fregartene. Anzi ho paura che tu voglia prenderti cura di lui. E così io dovrei vederti ancora.

Non posso. Lo so che è egoista. Ma non posso.

Harry si sta arrabbiando perché come al solito non me lo sto filando. Sta facendo una scenata. Persino tu ti sei girato a guardarci.

Harry mi tira forte a se e quasi mi fa cadere dalla sedia. Io mi tengo lo pancia istintivamente. Poi si alza in piedi, facendo cadere la sedia, sbatte il bicchiere sul tavolo e se ne va.

Io lo guardo andarsene ma non dico niente per fermarlo. Anzi giro lo sguardo verso di te che mi stai fissando. e continui anche ora che ti guardo anch'io. Sei concentratissimo. Stai cercando di leggermi nella mente.

Draco, Draco!! Ti sembro così sciocca.

Comunque non riesco più a sopportare il tuo sguardo. Mi alzo e me ne vado.

Sono nel corridoio. Una mano mi prende il polso.

Mi giro. Sei tu.

Oddio sei tu. Mi ero dimenticata quanto fossi stupendo visto da vicino.

Mi guardi con sospetto. e poi mi chiedi tutto d'un fiato.

  • E’ mio??-

Come fai… come fai a saperlo. Nessuno lo ha capito. Ho organizzato tutto nei minimi particolari affinché nessuno e soprattutto tu non lo scoprissi. Devo mantenere la calma e fare finta di niente. Ma lui come se mi avesse letto nel pensiero

  • Credi che sia stupido, gli altri forse si, ma non io. La gente dice che sei un pochino ingrassata, ma non ha notato che stranamente si è ingrossata solo la pancia e il seno. E poi poco fa quando Potter ti ha tirato ti sei tenuta la pancia invece di trovare un sostegno con le mani per evitare di cadere.-

Il mio bambino sarà proprio un genio con un papà come il suo.

Ma adesso, amore mio, devi berti questa cazzata. Ti prego fallo per me.

  • Malfoy tu pensi che io sia incinta!! Ahahah! Ma cosa hai fumato stamattina! E sarei qui così tranquilla se lo fossi. Tranquillo non ti preoccupare il tuo futuro non è quello di genitore e nemmeno il mio. E se vuoi proprio saperlo, anche se non sarebbero di certo fatti tuoi: io prendo la pillola da qualche tempo, da quando ho un ragazzo fisso, e come tu ben saprai fa ingrassare e produce delle atroci fitte allo stomaco, per questo mi tenevo la pancia, per il dolore. Adesso che ho chiarito i tuoi dubbi, io andrei. Ah grazie per la preoccupazione comunque, è stato molto carino da parte tua-

E fuggo via prima che una lacrima traditrice scenda sulla mia guancia e mi freghi.

Me lo sono sognato o tu hai fatto una smorfia quando ho parlato del mio ragazzo.

Sembravi irritato…

Oddio devo smetterla. Non è il momento di ricominciare a sognare. Basta con le illusioni.

Non te ne frega niente come non te ne è mai fregato niente. Non puoi cambiare da un momento all'altro.

Stop basta. Argomento chiuso. Devo andarmene o tu mi farai impazzire.

Arrivo in camera mia, prendo la valigia. scendo in sala comune. Non c'è nessuno.

Chiamo Tonks con il caminetto:

  • Tonks qui si sta mettendo male. -
  • Ok, dimmi tu che vuoi fare??-
  • Partire. ora…-

 

È una storia già postata un po’ di tempo fa…

Su consiglio di alcune di voi ho distanziato un po’ il testo…

Spero che così sia più leggibile e piacevole…

Grazie mille…

  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: black_shadow