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Autore: _Kikii    12/06/2013    0 recensioni
Genere: Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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1.

  “L’avventura non finisce, mai.
Il destino ci porrà sempre dell’altro davanti,
sta a noi cambiarlo.”

 

“Allora stasera ci vediamo da te?”
“Sì, Laura passa a prendermi. Volete un passaggio tu e Stefania?
“Sì, se non ti dispiace, io la patente ancora non ce l’ho.”
“D’accordo, la avverto io. A stasera Eli!”
 
Elisa chiuse il telefono per dedicarsi alla sua camera. Aveva CD sparsi dappertutto, e un sacco di vestiti sul mobile da riporre nell’armadio. Nell’ultimo periodo non era stata molto presente. La maturità l’aveva mandata praticamente fuori di testa, ma nonostante tutto era andato tutto bene. Aveva avuto il massimo dei voti, e in più aveva vinto una borsa di studio per la facoltà di Medicina a Milano. E questo la rendeva particolarmente felice.
Sul pavimento giacevano ancora dei fogli da stampante, che la ragazza aveva rigorosamente stracciato o stropicciato per la rabbia e il troppo stress. Con cautela gettò le cartacce nel cestino della spazzatura accanto alla scrivania, e ripose nella libreria anche i libri di latino e greco che nell’ultimo mese e mezzo l’avevano ossessionata.
Nonostante avesse finito cinque pesantissimi anni di Liceo Classico, il fatto di lasciare la sua classe non le dispiaceva per nulla, non aveva mai avuto un ottimo rapporto con la classe, il più delle volte la facevano sentire molto sottopressione, e la prendevano in giro per i suoi gusti musicali, visto che ascoltava rock-metal pesante e il suo look andavi pari passo con la sua musica. Inoltre aveva avuto per un breve periodo una band, dove lei era la batterista, ma poi fu costretta a rinunciarci perché ebbe una brutta discussione con il bassista della band, per motivi tuttora sconosciuti.
L’unica consolazione che aveva avuto in quei cinque anni era quella di aver conosciuto tre ragazze magnifiche, che avevano condiviso con lei gioia e dolore: Stefania, Sara e Laura.
Stefania era senza ombra di dubbio la sua migliore amica, forse molto di più delle altre. Era cresciuta con lei, la conosceva benissimo, avevano frequentato le medie e le superiori assieme, e in dieci anni d’amicizia non avevano mai avuto vere e proprie discussioni.
 
Il cellulare di Stefania lampeggiò, e un suono simpatico ed incalzate avvisò la ragazza che aveva ricevuto un messaggio. Stefania, dal canto suo, si stava piastrando i capelli, ma al suono del messaggio sobbalzò dal bagno della sua stanza e si scagliò sul letto. Era Elisa.
 
<< Prima ho parlato con Sara per stasera, ha detto che Laura passa a prenderci con la sua auto. Secondo te dove ha intenzione di portarci? Era troppo eccitata, me ne sono accorta. >>
<< Ah boh non ne ho idea. Ma l’idea eccita anche me. >>
<< Stefaaania, non ti ci mettere anche tu! Già Sara è strana in questi giorni, ora pure tu! >>
<< Dai che scherzo! Comunque stasera ne vedremo delle belle, secondo me..>>
<< Tu dici? >>
<< Certo! Conoscendo Sara non potrei pensare altrimenti. >>
All’arrivo di quest’ultimo messaggio, Elisa scoppiò a ridere, ma non poteva di certo contrariare Stefania. Sara a volte era davvero incorreggibile.
<< Questa è molto cattiva. >> rispose, mentre se la rideva di gusto.
<< Sono stata fin troppo carina, sai che Sara si meriterebbe di peggio! >>
<< E va bene, forse a volte è un po’ troppo egocentrica..>>
<< A volte? Ma se lo è sempre? >> rispose Stefania, con una risata sonora alla fine del messaggio.
<< Uhm, sì, forse hai ragione. >> ammise Elisa alla fine.
 
<< Io ora devo staccare Elì, vado a farmi bella!>> scrisse, ridendo << Ci vediamo dopo! >>
<< A dopo ciccia! >>
 
Elisa gettò il cellulare sul letto, per dedicarsi alla scelta dei vestiti da indossare quella sera. Per carità, non era nulla di eclatante, ma non voleva apparire di meno alle altre. Optò per una minigonna di jeans e un top blu che le scendeva un po’ per i fianchi. Quanto alle scarpe, scelse un paio di converse nere, ormai consumatissime. Non aveva né voglia né tempo per scegliere un altro paio di scarpe. Ricevette un messaggio da Sara che le diceva di essere arrivata. Prese velocemente la sua borsa, scese rapidamente le scale e uscì di casa. Da un’auto che stava suonando ininterrottamente da qualche istante intravide il viso di Laura, che le faceva segno con un braccio fuori dal finestrino.
Giunse alla vettura, e salì in auto. C’erano proprio tutte le sue amiche.

  
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