Morfeo non ne vuole sapere di prendermi tra le sue braccia, stanotte.
I miei occhi non riescono a chiudersi
Mi affaccio alla finestra…
Mi ero dimenticato di quanto Roma fosse bella vista da qui
Il cielo notturno che le fa da sfondo, le luci dei lampioni che illuminano le strade
Un panorama meravigliosamente enorme, lo guarderei fino allo sfinimento.
La stessa Roma che mi ha fatto incontrare te, Anna
Mi messo nelle mani un tesoro prezioso che difficilmente riuscirei a governare, sono riuscito a farmelo scappare una volta che era diventato mio e niente e nessuno poteva privarmene. Mi facevi dimenticare il mondo, Anna. Ed io ero felice
Felice e maledettamente egoista
Quello stesso egoismo per cui ti ho saputo perdere, quello stesso egoismo per cui ho saputo ridurti il cuore in frantumi senza essere capace di ripararlo. Mi sento una merda se penso a quanti errori ho commesso nella mia vita, se penso a quanto soffrirai, a quanto mi odierai
Finirà mai questo?
Fino a che punto riuscirà il mio cuore a non scoppiare?
Ed eccoci qui, nel turbine di un gioco sporco dove una parola non detta è forse meglio di una urlata con la voce di qualcun altro, dove le parole assumono pesi e misure totalmente diverse, dove il rispetto sembra esser una virtù indefinita sospesa sul sottile filo della rabbia.
Dove un semplice frase può essere interpretata senza spiegazioni nel peggiore dei modi.
Dove le distanze assumono i contorni indefiniti di dell'infinito.
Ti guardo ed è come non ti vedessi, ma so che lo sguardo che mi riservi è di disprezzo, di odio.
Lo stesso sguardo che un giorno mi apriva le porte del paradiso, adesso le chiude con doppia mandata.

Pensi di comprendere le persone che hai vicino quando sentono un'immensa tristezza e quel senso di vuoto dentro, ma in realtà poi capisci che ciò non è possibile fino a che non lo provi sulla tua pelle... E quel giorno ti accorgi che quel vuoto non puoi colmarlo.
Il ricordo non andrà via così all'improvviso, senza farti soffrire, ma lascerà in te una ferita profonda che forse potrà essere lenita dal tempo o da qualcuno che arriverà proprio nel momento in cui meno te lo aspetti, sorprendendoti. E forse allora il vuoto si riempirà, anche se il ricordo del passato alle volte verrà a bussare la porta del tuo cuore... Ma sarai forte abbastanza da non farlo entrare.
Penso e osservo
Alzo gli occhi al cielo
Riesco a vedere le stelle
I tuoi occhi, Anna
I tuoi occhi, mamma…